Vorrei farti una statua grande come una casa ma penso che mi limiterò a scrivere una misera recensione, indegna come non mai di questo capitolo, e spero non ti dispiaccia se nella suddetta farò un'analisi FILOLOGICA del testo che manco i miei ex prof su Dante perché mi hai fatto provare COSE
TANTISSIME COSE
E infatti ho così tanta roba da dire che mi ritrovo parecchio in difficoltà su come organizzare bene questa recensione. Vorrei soffermarmi su diversi aspetti in realtà, in primis come mi ha fatta sentire, l'abilità con cui hai gestito la narrazione e i personaggi, e poi tutte le riflessioni che ho avuto leggendo perché SANTO ALBERO DEKU SOVRANO DEI KOKIRI il mio cervello era un flusso di pensieri continui.
La prima lettura è avvenuta ieri, la seconda oggi e cavolo, riesci sempre a lasciarmi di sasso. So che ripeto sempre le stesse cose su quanto tu sia brava ed io adori le tue storie bla bla ma ti giuro che È LA VERITA' e vorrei tanto che questa sezione fosse più animata perché ti meriteresti molte più recensioni.
Questo capitolo è una perla. È il mio preferito.
Iniziamo da Oitesch: gestire un personaggio originale in un'opera già esistente è una cazzo di sfida perché si rischia o che venga soppiantato e messo in secondo piano dagli altri personaggi, portando così il lettore a non amarlo particolarmente e ad annoiarsi, o a farlo troppo simile ai personaggi già presenti nella storia (in questo caso nel gioco), portando quindi a continui paragoni con quelli originali, o ancora a costruirlo in un modo troppo distaccato dall'universo e dal "mood" dell'opera, dando l'impressione che non ci azzecchi niente nel contesto.
Bene, tu invece hai preso tutti questi rischi e li hai CALPESTATI e fatti a brandelli. Hai plasmato il tuo personaggio in modo simbiotico alla storia e al rapporto tra Skull Kid, Link, etc. dandogli "una vita" estremamente realistica e conforme all'Universo di Zelda, tanto che per me è ormai come se fosse andata davvero così (e non è la prima volta in cui lo fai, mi ricordo era così anche per molti altri tuoi personaggi originali).
Penso tu abbia un talento nell'analisi psicologica e una profonda sensibilità quando si tratta di incorporare la scrittura al passato e ai pensieri del personaggio stesso, da ogni riga io percepisco l'impegno che ci metti e quanto tu sia viscerale nell'unire ogni singolo puntino, non c'è mai stata una sola volta in cui i tuoi scritti fossero superficiali o i personaggi stravolti, ed io ti ammiro molto per la cura e l'abilità che hai nell'inventiva, hai una creatività che lascia a bocca aperta.
Il testo è stato una montagna russa di emozioni e penso che tu ti sia superata. Mi ha fatto davvero male leggere in certi punti (male in senso buono, ovviamente, ovvero che mi ha colpita al petto con una frusta per strapparmi il cuore e farlo a pezzettini minuscoli), ad UN CERTO PUNTO in particolare (anzi due), ci arriverò in seguito, ma in generale c'è stato un... qualcosa di questo capitolo, che mi ha colpita per tutto il tempo. Non so bene come descriverlo in realtà e non so nemmeno se fosse voluto, ho recepito una sorta di... sentore di mestizia continua. Forse mestizia non è la parola giusta ma quella che più ci si avvicina. Sin dall'inizio, quando i nostri eroi si riuniscono, l'arrivo nella fattoria, la guerra, l'arrivo del figlio, il finale, il modo in cui hai raccontato, fradicio di sentimenti, nonostante sia in terza persona, grazie all'egregio modo in cui strutturi le frasi e descrizioni dal punto di vista dei personaggi.
Forse è solo un'impressione personale, ma anche nei momenti felici e belli e l'amore e l'affetto e l'avere finalmente una casa accogliente e l'accettarla invece di fuggire, anche in tutto questo c'era una nota stonata, che pur molto bassa (in questi momenti qua, più forte in quelli tristi) era comunque udibile.
Forse per quella riluttanza iniziale che lo porta a rifugiarsi e poi scappare nonostante l'ambiente gentile, forse per le parole maledette di quel mostro familiare nella sua testa che non vede l'ora di trascinarlo a sè, forse per quella marionetta a metà, estremamente equilibrata nel suo insieme- unendo le parti- ma caos totale nella singolarità, forse per un amore così forte che il resto del mondo non può capire, forse per la guerra che risucchia e distrugge tutto sotto di sé e intorno a sé. Forse per un'esistenza viva eppure invisibile e sorda, forse per un figlio che nessuno avrebbe riconosciuto come suo, o forse per una vita così breve, eppur così pesante, che si spegne come un soffio di vento.
Forse per tutto questo, o forse no, ma ogni parola del capitolo, il modo in cui l'hai raccontato, mi è arrivato in modo effimero, con la caducità di una felicità sull'orlo di un baratro, con il dolore intrinseco di un qualcosa che hai vissuto nel passato ma che continua ad inseguirti per tutta la vita, come se fosse una pesante palla legata alla caviglia che per quanto scuoti o cerchi di tagliarne le catene mai ti abbandonerà. E cacchio se ciò mi ha colpita, mi ha lasciata anzi parecchio barcollante per poi UCCIDERMI. È stato bellissimo.
Ora però passiamo alla storia.
L'inizio riprende dall'incontro tra lui e Link, entrambi sono molto diversi da quando si sono lasciati e LINK HA I CAPELLI CORTI QUASI RASATI OMMIODIOOOOO vi prego io lo voglio vedere assolutamente, credo sarebbe comunque un figo pazzesco!! E non veste più di verde ahhhhhh ti prego dimmi con che outfit l'hai immaginato sono troppo curiosa xD Probabilmente con qualcosa di comodo per il lavoro nella fattoria comunque. Questo tipo di dettagli mi piace molto perché rendono bene il tempo passato, sono piccoli ma aggiungono alla narrazione perché fanno percepire al lettore che sono successe molte cose nel frattempo.
E poi arriva lei, Malon (la adoro!!):
"Quando lo salutò (non notò la sua ritrosia quando gli si avvicinò per aiutarlo a scendere, stringendogli la mano in modo gentile, troppo familiare) aveva un accento che non riusciva a capire. La sua voce non saltava, né tremava, né gracchiava: era la voce di chi ha vissuto diciannove placidi anni."
Quest'ultima frase mi ha colpita tantissimo, perché? Perché è vero. Malon è l'esatto opposto rispetto agli altri due. Lei ha vissuto una vita pressoché sempre tranquilla (a parte tutta la storia di Ingo per colpa di Ganondorf, ma comunque non è mai stata traumatizzata da qualcosa in particolare), e tu hai reso questa cosa attraverso la descrizione della sua voce: a Oitesch, abituato al suono tremante della propria e quella di Link, quel suono placido, sereno, manda in confusione, perché è così abituato al caos e al disordine che questi sono tutto quello che ha. Ed è un aspetto molto molto interessante, perché in tal modo Malon diventa una costante di... come posso dire, calma, pacatezza, prima per Link e poi anche per lui. Ho provato ad immaginarmi il gap tra il passato e adesso dalla parte di Link e credo che questa sua intrinseca dolcezza serena possa essere uno dei motivi per cui si sono innamorati, la vedo un po' come un pilastro solido nella relazione e AAHHHH che carini che vivano insieme nella fattoria anche col padre... onestamente se Zelda non avesse mai rimandato Link nel passato credo che lui sarebbe andato a vivere proprio lì sai? A prescindere dal tipo di relazione che avrebbe poi avuto con lei, non credo che sarebbe tornato nella Foresta (non la sentirebbe più come sua), e di certo non avrebbe vissuto al castello (sarebbe davvero troppo per lui), mentre sappiamo tutti quanto lui ami gli animali e la vita di campagna! Poi la sua Epona viene da lì e ce la vedo tantissimo Malon a chiedergli di restare. Voglio andare a vivere con loro e occuparmi delle mucche, cavalli e coccò mannaggiaaa ;;;;
Tornando a noi: Oitesch si sente subito sopraffatto dal calore del posto e si nasconde, quasi è addirittura sul punto di vomitare, poi scappa.
"Come ti ha preservato bene la luce della nostra gentile Dea, piccolo ladro maledetto. Ma suo preferito o no, non hai nessuno a quel mondo che mi è stato strappato, e non lo avrai nemmeno quando ti trascinerò tra noialtri."
QUESTA PARTE. Maledetta lei che deve sempre rovinare tutto MALEDETTAAA in maggior misura perché continua a crederle, è rimasta nella sua testa. Trovo interessante la scelta delle parole che hai fatto, la prima frase è molto amara e ironica, visto quello che ha passato, la seconda durissima, visto la sua paura di rimanere senza nessuno, e l'ultima estrema, perché quasi preannuncia la sua morte.
Il rapporto tra lui e Malon mi piace. Inizialmente non ne vuole sapere, ma piano piano inizia a volerle bene. Mi è piaciuto molto il pezzo seguente, quando riflette su come lui non ami le donne (ma quanto è dolce quando le dice che se le amasse amerebbe lei!!!! Mi sono sciolta come un ghiacciolo), e lei che non ama lui, ma comunque (in seguito) raggiungono un compromesso in una relazione poliamorosa perché si vogliono bene da impazzire tutti quanti (mi ha ricordato "Tre"!).
Ricollegandomi a quello che dicevo sopra su di lei, adesso vediamo come la sua presenza e amicizia diventino importanti per Oitesch quasi quanto quella di Link: la cerca, ci chiacchera, gli fa un effetto diverso da Link (perché di lui è innamorato) e gli fa passare la voglia di scappare e soprattutto, sente che lei non lo "imbocca di bugie", cosa che ho subito ricollegato a Majora ovviamente. Finalmente ha trovato un'amicizia non tossica (di certo non possiamo chiamare amicizia il suo rapporto con Majora, ma per molto tempo è stato l'unico tipo di rapporto che ha avuto), di cui si fida, con cui parla di Link, e soprattutto LO GUARDANO INSIEME MENTRE LUI PASCOLA MA AWWWWW ;;;;;;;;;;;;;
Io. Mi. SCIOLGO.
Ora veniamo un attimo alla marionetta che lui costruisce nel tempo libero (una come Skull Kid oaifdjdiofdif, coincidenze?!?!??!?!?), mi intriga un sacco questa cosa! La maniera in cui l'hai descritta, a metà, è l'esatto riflesso del suo fabbricante: da una parte il deserto del suo regno arido e senza vita, dall'altra invece proprio la vita dei boschi della Foresta; è stabile per via di questi due aspetti che si scontrano in modo complemetare tra loro, creando un equilibrio. Tuttavia a lui questo non piace, e qua ho riflettuto. Perché non gli piace? Forse perché ancora non riesce ad accettare la stabilità? O forse perché non è quel tipo di stabilità che vorrebbe? Una armoniosa, magari, una completa in sè e non a metà e metà... o forse perché vi vede troppo di se stesso e ancora non riesce a piacersi, ad accettarsi?
"Ritrovarsi in un posto così, dopo una vita in cui i piedi avevano macinato terreno anche senza muoversi... Nel suo immaginario il brusco cambiamento veniva comparato all'esperienza di un singolo granello in una tempesta di sabbia quando viene chiuso in una bottiglia destinata ad una teca da non toccare né scuotere mai."
"Alcuni Zora lo avevano scambiato per un marinaio in preda al mal di terra tanto si sentiva nauseato dalla solida immobilità sotto i suoi sandali."
Ecco. Qua, e nel pezzo successivo (tra i miei preferiti), capiamo meglio il motivo. Ti dico in primis che le metafore che hai utilizzato sono sublimi... il paragone tra la sua vita sempre scossa, in una maniera o nell'altra, sempre sconvolta, che si ritrova poi insolitamente ferma, e un granello di sabbia dopo la tempesta, un marinaio in preda al mal di terra... santissima Hylia, mi è piaciuto da impazzire.
È un fattore psicologico. Si era così tanto abituato all'instabilità che adesso, davanti ad una possibile felicità, o serenità, ne è spaventato, essendo tutto così insolito, così sconosciuto... mi ritrovo di nuovo a fare un paragone con il mito della Caverna di Platone: è quasi come quegli uomini prigionieri che, avendo vissuto così a lungo a guardare ombre con gli occhi impastati dal buio, temono la luce del sole e la rifuggono, poiché non l'hanno mai vista.
Link, Malon e il letto sono "solidi", invece. Solidi, ovvero stabili? Fanno parte di questa tanto spaventosa stabilità, che lui impiega tantissimo tempo ad accettare?
"(Ikana era polvere e sabbia e ceneri scappate dalle tombe e si attaccava a qualsiasi cosa si muovesse, e alzare il piede per scoprirne la suola pulita gli faceva pensare di essere morto, perché solo le suole dei morti sono pulite.)"
QUA TU MI UCCIDI.
È una meraviglia, giuro, vorrei incorniciarmelo. Non so neanche come commentarlo da quanto è bello, mi ha dato uno schiaffo enorme sulla faccia fino a farmi rivoltare la testa...... ma come fai??? Il TALENTO nel creare le figure retoriche straborda, è poesia. Ti adoro.
Ora un attimo che devo riprendermi, perché... arriva una delle parti che più mi ha emozionata, ovvero...................................
Si sono BACIATI OMMIODIO AHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
E gliel'ha chiesto LINK MENTRE GLI TENEVA LA MANO ASOFNKOENFI
Ecco, sostanzialmente quello che ho pensato ma ridotto per non intasare il testo. A parte che ce lo vedo tantissimo Link a chiederlo prima di farlo (che carino ;;;;), ma poi quant'è dolce tutta la riflessione seguente sul loro amore da bambini... il fatto che avesse anche intuito subito che si amassero, come pure questa fosse una variante che lo spaventava... e poi di nuovo il presente, con tutti e tre a dormire insieme. AMORI.
Passano quasi due anni. E poi si sposano, tutti e tre (bello il dettaglio della maschera nuziale da parte del marito come in Majora's mask!!), fregandosene di tutto e di tutti (ecco quel pezzo che mi avevi mandato!!! Che bello leggerlo nel contesto), tuttavia la vita ha ancora un grosso dolore in riserbo per loro.
Ora: da questo momento in poi, il mio cuore è stato letteralmente strappato, ricucito con finissima cura di tutti i suoi brandelli, e poi STRAPPATO NUOVAMENTE dalla tua prosa in mille pezzettini minuscoli che si trovano ancora sul pavimento a piangere.
Il momento esatto in cui ho letto di Link che veniva chiamato dall'esercito per la guerra mi sono sentita male. Il momento in cui ho letto del suo ritorno senza un occhio, col viso distrutto, mi è scesa una lacrimuccia. Tutta questa parte della guerra è stata tra le più forti e belle del capitolo e mi ha anche portata a compararla alla realtà... è triste pensare a quanti soldati, sia nel passato che adesso, siano stati strappati dalla loro casa, dalle loro famiglie, per andare a combattere, a volte ritornando feriti come Link, a volte non tornando affatto. E quant'è triste pensare a chi rimaneva a casa ad aspettare con la paura che non li avrebbero mai più rivisti, con la costante angoscia che sarebbe potuto accadere qualcosa da un momento all'altro, mentre loro dovevano rimanersene lì, ad aspettare senza poter fare niente.
E questo è anche il sentimento che inizia a corrodere Malon e Oitesch, lontani dal marito. E tale paura, tale mancanza, vengono in una piccola parte colmate dall'impegno di lui, che riesce a trovare un modo per andare da Link (la sua reazione è ;;;;).
((La parte in cui Epona molla un calcio ad Ingo mi ha uccisa, sto male, non è simpatico a nessuno giustamente))
E poi!!! Fanno l'amore!!!
Mi è piaciuta tantissimo anche questa parte, è stato stupendo leggere di come fossero tentati di far imbarazzare la guardia nel "momento peggiore" AHAHAHAHAHA oh mamma l'ho adorato
E da qui, IL BAMBINO!!! AAAAAAAAAAAHHHHHHHH TWILIGHT!!!!
La scena del parto con Malon che si prende cura di tutto e alla fine è stanca praticamente quanto lui è stata molto dolce, mi sono immaginata la reazione urlante di Link e alsjdjkfnaoien chissà quanto si commuoverebbe, amore!! Io ce lo vedo tantissimo a fare il padre ;;;;;;;;; E Tekeal è un nome fighissimo!
Bene. Ora non so cosa dire. Perché la climax finale, tra lui che entra allarmato in casa e raggiunge il figlio per dargli un'ultima volta da mangiare e Malon spaventata che lo cerca in casa seguendo una scia di corpi.............. ha colpito nel segno direi.
IL DOLOREH PURO.
Quando mi avevi avvertita nello scorso capitolo che il finale mi avrebbe fatto un male cane non avevo idea di cosa sarebbe successo e non avevo neanche idea di QUANTO male avrebbe fatto oh mie dee ;;;;;;;;;;;;;
Non ci posso credere. GIURO CHE STAVO PER PIANGERE
Non so cosa sia successo... hai accennato a dei corpi sulla via quindi forse ha combattuto con qualcuno? E l'hanno ferito a morte? C'erano già stati degli attacchi... AIUTO MUOIO DALLA VOGLIA DI LEGGERE IL SEGUITO MA HO PAURA DEL DOLOREH
Non lo so. So solo che il finale mi ha uccisa malissimo e a rieggerlo sento ancora la morsa.
A fine lettura ogni singola frase del primo capitolo di Radici nella polvere mi ha colpita alla testa e HO DOVUTO andarmelo a rileggere, avendo tutto il contesto dietro l'ho potuto apprezzare ancora di più.
Adesso voglio un attimo riprendermi e spendere due parole sull'editing, credo tu stia facendo un lavoro molto bello e "catching" a livello visivo: apprezzo moltissimo questo tuo uso dei colori a inizio parola per far riferimento ai personaggi e ai colori stessi, rende il tutto più ricco e si sposa bene con la narrazione. Inoltre, la struttura a "climax" crescente che hai utilizzato in questo capitolo facendo arrivare l'apice della suspance alla fine è straordinaria. Bravissima.
Perdona il ritardo, ci ho messo tre anni a scrivere e a sistemare in modo decente tutte cose qua sopra (e sono anche certa di essermi dimenticata qualche dettaglio), ma volevo che sapessi un po' le mie impressioni e adoro parlare e analizzare i personaggi quindi ecco il papiro!! Siccome ormai credo si sia capito quanto mi sia piaciuto il capitolo xD ti faccio nuovamente i miei complimenti perché te li meriti e ti mando un abbraccione e un piccolo ananas in allegato con la recensione per la tua abilità
A presto!!!
LostRequiem <33 |