Un gioiellino, questa poesia.
Parte alla grande.
Bastano già due versi, cortissimi, "immagina / me e te" per introdurci nel mondo esclusivo dei due amanti. C'è affiatamento, complicità, voglia di sognare.
E parte, potente, l'immersione nella natura.
Una natura ancora integra, ariosa e dolce, bella e benevola.
Sole profumi fiori, la prima strofa.
Fiori colori petali la seconda strofa. Con quel "bacio celeste" che non sai più se è celeste per il colore o celeste perché angelicamente etereo.
La più bella, la terza strofa. "Immortali incertezze", "fragile anima", ossimori di forte suggestione.
Per chiudere con la raffinatezza dei tulipani, non si tratta qui dei soliti papaveri rossi.
Penso, mi illudo. Penso, che finchè il poeta riuscirà a scorgere la perfezione e la magia di queste unioni nell'amore, amanti uniti nella natura, la natura - civettuola -continuerà per sempre a volersi mostrare. Non ci lascerà mai in asso, malgrado le ferite. |
