Recensioni per
Calore
di koan_abyss

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/08/21, ore 15:28
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Evocami col mio nome, ti svelerò i miei segreti" 1/1

Ciao koan!
Ho scelto di passare da questa storia, anche se solitamente non leggo horror, invogliato dal tuo suggerimento e dall'inaspettato rating verde. E devo dire che non me ne sono pentito affatto.
La storia è scritta in modo molto semplice, grazie anche alla brevità dei paragrafi scorre via molto velocemente: mi ha ricordato quei film horror costituiti da registrazioni amatoriali proiettate l'una di seguito all'altra, credo che fosse proprio il tuo intento.
Il titolo è bellissimo nella sua semplicità, ci hai davvero costruito la storia incontra: io soffro tantissimo il caldo, inizio a star male già con 30 gradi, per non parlare di afa, umidità e luoghi chiusi... mi sono davvero identificato con la protagonista, anche grazie alle tue descrizioni, che sono riuscite a evidenziare perfettamente il senso di soffocamento che si respira nel museo, facendolo sentire benissimo anche ai lettori.
Ho letto che inizialmente la storia si concludeva in precedenza, ma devo dire che anche così resta abbastanza incompiuta: la riga finale è davvero il momento in cui la videocamera smette di registrare, tagliando il filmato proprio al culmine della tensione che eri riuscita a costruire benissimo. I quadri che di giorno in giorno si fanno sempre più inquietanti, la portinaia che appare e scompare, il bar aperto e abbandonato, le ombre dei filmati di videosorveglianza, i passi nel corridoio dell'ospedale... forse, la protagonista avrebbe davvero avuto bisogno del calmante: l'impressione che traspare è che il caldo e la solitudine l'abbiano consumata, sia fisicamente, sia mentalmente (la scena in cui tende le braccia al sole lo mostra molto bene), e che i pericoli che sente sempre più vicini non ci siano davvero, o meglio, ci siano ma siano molto minori della realtà dei fatti. Qualche spirito orientale emerso dalle pieghe delle vesti dei ritratti? Io avevo inizialmente pensato alla portinaia serial killer, ma poi è scomparsa del tutto pure lei XD
Che dire, la storia non dà risposte, ma intriga veramente tanto. Hai un vero talento nello scrivere storie di mistero, continua così!
A presto,
mystery_koopa

Recensore Veterano
12/06/21, ore 11:58
Cap. 1:

4° classificata: Calore – koan_abyss19
 
Grammatica: 8,96/10
A livello grammaticale non ho trovato errori, solamente qualche svista:
- Ieri era il mio girono libero […] → giorno → è chiaro si tratti di un refuso (-0,01 pt).
- Ma a volte all’improvviso mi ritrovo a chiedermi cosa succederebbe se perdessi le chiavi, o le serrature si inceppassero → […] o se le serrature si inceppassero → hai dimenticato d'inserire una parola (-0,03 pt).
Il problema principale l'ho riscontrato nella punteggiatura. Per la maggior parte del testo, specie la parte iniziale e centrale, è stata usata molto bene. L'intoppo si è verificato verso la fine dello scritto:
- Ieri era giorno di chiusura e oggi, a quanto pare, a nessuno interessa niente dell’arte contemporanea cinese → quelle in rosso sono virgole che non hai inserito e che, secondo me, sarebbero state necessarie per dar un po' di tregua alla frase e alla lettura (-0,10 pt → -0,05 pt a virgola).
- Il caldo mi sfinisce. Oggi mi è sembrato di vedere un movimento sui monitor delle telecamere e ho pensato di non aver notato un visitatore. Ma quando sono arrivata di corsa alle fotografie degli steli di loto, non c’era nessuno → (-0,05 pt).
- Comunque, con queste temperature e il fronte nuvoloso che si è fermato sopra di noi, ci si aspetta tempesta, non solo pioggia → (-0,10 pt).
- Sanno che la mostra è quasi finita, che mancano pochi giorni. Che se pioverà io potrò di nuovo pensare e non riusciranno a → so che il tuo intento era quello di stoppare la frase all'improvviso per creare suspense, ma un segno d'interpunzione va comunque inserito; in questo caso, più che i puntini sospensivi, sarebbe stato adeguato se avessi inserito un trattino a mo' di troncamento per creare l'effetto desiderato: […] Che se pioverà io potrò di nuovo pensare e non riusciranno a - → (-0,05 pt) → da questa frase in poi non hai più inserito la punteggiatura e, francamente, non riesco a comprenderne il motivo.
- Non posso restare fino alle sette. → (-0,05 pt per mancata interpunzione).
- Il cielo è sempre più nero, se aspetto le sette quando spegnerò le luci le sale saranno completamente buie. → (-0,05 pt).
- Devo andarmene, trovare una scusa. → (-0,05 pt).
- Oh, dio. Tuona. → Dio, richiede la lettera maiuscola (-0,05 pt + -0,05).
- Comincia a piovere. → (-0,05 pt).
- Ho già tutte le mie cose pronte. La borsa in spalla, le chiavi in mano. → (-0,05 pt).
- Devo solo spegnere le luci. → (-0,05 pt).
- […] con le luci spente dietro di me. → (-0,05 pt).
- Sarò fuori di qui in un minuto e mezzo. → (-0,05 pt).

- Non c’è tempo perché succeda qualcosa. → (-0,05 pt).

- Lampi. → (-0,05 pt).
- Stringo le chiavi così forte che mi fanno male le mani, sempre più forte ad ogni tuono, ma va bene così, così so di averle, non le perderò nel nero e → […] non le perderò nel nero e... oppure […] non le perderò nel nero e - → (-0,05 pt).
- OH DIO LA LUCE È SALTATA LA LUCE → questa frase è completamente priva di punteggiatura; i punti in cui l'ortografia necessitava sono tre (-0,15 pt) e avresti avuto più opzioni possibili, tutto dipendeva da cosa volevi comunicare. Ti riporto qualche esempio:

  1. OH DIO, LA LUCE. È SALTATA LA LUCE.
    OH DIO, LA LUCE. È SALTATA LA LUCE!
    OH DIO, LA LUCE! È SALTATA LA LUCE!
 
Stile e Lessico: 8/10

Lo stile adottato per questa storia è uno stile molto semplice, quotidiano, esattamente come si conviene alla scrittura di un diario personale – stesso discorso per quanto riguarda il lessico. Mi è piaciuta parecchio questa trovata, credo sia stata un'ottima escamotage per dar vita a una trama particolare, una trama estremamente introspettiva: il lettore, scorrendo direttamente i personali pensieri della protagonista, viene letteralmente catapultato nella sua testa e non immedesimarsi è impossibile! Inoltre sei stata molto brava a far crescere la suspense, a far sì che dall'emozione iniziale per il nuovo lavoro si passi a una serie di sensazioni che, inevitabilmente, vanno dal positivo al negativo.
L'unica nota avversa riguarda l'impaginazione che, a mio parere, risulta un pochino dispersiva e impersonale a causa del carattere utilizzato: c'è abbastanza spazio tra una “confidenza” e l'altra scritta sul diario, per cui la lettura viene spesso interrotta dalla necessità di scorrere la pagina; inoltre, la dimensione dei caratteri è davvero piccola e si fatica non poco a leggere.
Questi sono solo dei suggerimenti che, ovviamente, sei libera di ignorare; ma se decidessi di accettarli, credo proprio che il testo ne gioverebbe.
 
Attinenza al contest: 5/5

Punteggio pieno in questo parametro.
Impossibile negare l'attinenza al contest dal momento che la storia s'interrompe al punto giusto, facendo porre al lettore molteplici domande: non solo su cosa accadrà, ma anche e soprattutto su cosa sia accaduto precedentemente, su quale sia il mistero che verte sulla galleria e che ha colpito la sfortunata protagonista. Sono davvero curiosa di saperlo, anche perché fino a ora ho scorto pochi elementi horror – quantomeno non li ho scorti sviluppati, ma credo che ciò sia dipeso dal dover rendere la storia un'incompiuta.
 
Titolo: 1/1
Il titolo mi è piaciuto molto, soprattutto perché la mia idea iniziale non riguardava il calore in quanto tale; pensavo più a un calore emotivo... e invece l'elemento protagonista, insieme alla ragazza autrice del diario, è stato proprio il calore come fonte di calore, quello che asfissia, che fa mancare il respiro (e non in senso positivo!).
 
Gradimento personale: 8/10

Sono stata felice di avere a che fare con un testo come il tuo, scritto sotto forma di diario, talmente introspettivo e personale da far catapultare il lettore all'interno dei pensieri della protagonista, facendogli vivere le stesse emozioni che ha vissuto lei – esattamente come le ha vissute lei. Non mi trovavo fisicamente all'interno della galleria, ma a tratti ho avuto anch'io la sensazione di soffocare; in alcuni momenti mi sono sentita in trappola, confusa, un po' inquietata, sopraffatta da quel calore opprimente, desiderosa della pioggia. Poi, sei stata molto brava a troncare la storia al momento opportuno, disseminando qua e là alcuni elementi che facessero presagire qualcosa ma che non svelassero esattamente cosa... per esempio: il bar al quarto piano, dapprima chiuso e successivamente aperto ma abbandonato; ecco, questo è stato uno degli elementi che più mi ha turbata e incuriosita al tempo stesso. In conclusione, la storia mi è piaciuta e sono sinceramente curiosa di sapere come andrà a finire!
Mi dispiace però per l'impaginazione, della quale ti ho già parlato, e per la punteggiatura nella parte finale che è totalmente assente. Ho anche pensato al fatto che, forse, la tua sia stata una scelta voluta... eppure, mi spiace, ma un testo senza interpunzione è un testo incompleto.
 
Totale: 30,96/36

Nuovo recensore
25/05/21, ore 21:02
Cap. 1:

Che dire? Sei stato/a molto bravo/a a creare l'escalation di tensione. Prima abbiamo un semplice lavoro in un sonnolento museo, poi abbiamo un semplice caldo estivo e alla fine diventa qualcosa di più, qualcosa di sovrannaturale o forse è solo delirio da caldo? Peraltro questo è l'elemento che rende la storia più agghiacciante perchè chi non ha mai trascorso pomeriggi del genere, distrutto dall'afa?

Una storia davvero ansiolitica, spero che la continuerai.

Recensore Master
16/05/21, ore 22:15
Cap. 1:

RECENSIONE PREMIO PER IL CONTEST "CANON COMPLIANT? I THIK NOT!" 1/3

Buonasera, Koan, eccomi qui per rilasciarti la prima delle tre recensioni premio ^^ (tra l'altro, congratulazioni!) 
Non avendo trovato indicate preferenze ho scelto per ora la storia più recente, anche perché avevo adocchiato il contest a cui partecipa, e mi aveva molto intrigata, se non fosse che sono impeditissima a scrivere storie incomplete ^^". In bocca al lupo, ma credo tu non ne abbia bisogno: da quanto ho letto credo che tu abbia centrato pienamente l'obiettivo, scegliendo tra l'altro un genere, l'horror, che si presta benissimo al tipo di storia richiesta dalla giudicia. E mannaggia a te, non hai idea di che voglia di dolce, in senso metaforico :P, tu mi abbia fatto venire! Devo sapere come va finire, devo \O/ (non appena ti sarù possibile darle un seguito ovviamente, ahahah)

La forma che hai dato alla storia è assolutamente perfetta per la trama: è come se stessimo direttamente leggendo il diario tenuto da questa ragazza, giorno dopo giorno. Inizialmente non sembrerebbe esserci nulla che non vada: un lavoro all'incirca normale, poco pesante e con orari umani, che le consente addirittura di poter studiare e farsi un po' gli affari suoi nei momenti morti. Peccato che questi momenti morti siano decisamente troppi! Oltre al caldo soffocante, che è un po' tutto il fulcro della storia, come indicato anche dal titolo, ciò che si percepisce maggiormente è un profondo senso di solitudine da parte di questa ragazza, alla quale sembrano quasi tenere più compagnia i quadri, in maniera assolutamente inquietante, rispetto ai pochi visitatori, che peraltro nemmeno paiono interessati alla mostra e vorrebbero andarsene il più in fretta possibile. Giorno dopo giorno si capisce sempre di più che qualcosa non va, ma senza avere le idee chiare su cosa sia. La cosa meravigliosa è che non succede mai qualcosa di tragico, ma l'oppressione è comunque fortissima, e resa davvero benissimo. Il particolare del bar perennemente deserto mi è piaciuto tantissimo **.

Sono rimasta con il fiato sospeso e spero tantissimo che una volta scaduto il contest tu voglia riprenderla in mano: se lo farai avvisami, leggerò volentieri **

Un abbraccio e complimenti :D

Benni

Recensore Master
12/05/21, ore 12:01
Cap. 1:

Ciao! 

Sono approdata qui su segnalazione di amico (Old Fashioned qui sotto :D) e questa storia mi ha preso subito, per diversi motivi, non ultimo il fatto che abbia studiato Conservazione dei Beni Culturali e l'argomento mostre e musei mi tocca molto da vicino.
L'idea che le opere d'arte possano vivere una vita propria lontano dagli sguardi ammirati o distratti dei visitatori mi ha sempre affascinata e qui c'è uno sviluppo ulteriore: cosa succede all'incauto che si lascia sfiorare e coinvolgere da questa premessa e getta uno sguardo a questo mondo segreto?
La giovane custode vive una paranoia crescente, in apparenza attribuibile al caldo estivo, alle lunghe ore trascorse senza fare niente in attesa dei turisti, alla solitudine, che mette una barriera sempre più spessa tra lei e il mondo esterno.
Io sono assolutamente curiosa di conoscere il finale, ma per come l'ho immaginato non sarebbe un happy ending.
Senza necessariamente contemplare la morte di qualcuno penso che un'esperienza così angosciante e disturbante cambi in qualche modo la percezione della realtà da parte della protagonista.
Complimenti anche per la scelta di stile: un breve diario quotidiano, scritto in modo pulito e colloquiale, quasi dei promemoria appuntati velocemente dalla ragazza. :)
In bocca al lupo per il Contest!
(Recensione modificata il 12/05/2021 - 12:03 pm)

EDIT PER IL FINALE

Mi sono precipitata subito a leggere il finale perché in effetti ero rimasta appesa alla mia curiosità e devo dire che la conclusione non ha tradito le mie aspettative!
Certe esperienze cambiano la vita per sempre e una volta entrati in contatto con "l'altrove" è difficile riuscire a liberarsene.
Le presenze hanno seguito la ragazza o è lei ad attrarli inconsciamente?
È un finale aperto che non da soluzione a questa domanda e che giustamente è in linea col clima di mistero sospeso che permea tutto il racconto.
Complimenti per il piazzamento! *o*
(Recensione modificata il 30/06/2021 - 07:57 pm)

Recensore Master
26/04/21, ore 08:45
Cap. 1:

Ciao carissima,
decisamente, hai un talento nel far crescere la tensione.
La ragazza che scrive inizialmente pare soddisfatta del nuovo lavoro: è tranquillo, le dà il tempo di studiare e poi le piacciono anche le opere esposte.
Col progredire della storia però il caldo si fa sempre più opprimente, il palazzo sempre più sinistro, deserto e inquietante. Persino le opere diventano man mano più scure e cariche di inquietudine: i funzionari all'inizio hanno abiti colorati, che pian piano diventano minacciose macchie nere. I soffitti di vetro e alluminio si fanno sempre più bassi e opprimenti, il vuoto delle sale assume una connotazione sempre più lugubre.
Una storia davvero bella e appassionante, spero proprio che dopo il contest la continuerai, perché la sequenza finale, col cielo plumbeo e le sale sempre più deserte, è da pelle d'oca.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!
(Recensione modificata il 26/04/2021 - 08:50 am)

EDIT per la comparsa del finale:
Bellissima conclusione, complimenti! Tutto sembra finito, ma in realtà non è finito proprio nlla: le presenze continuano ad esserci, cominciano sfumate, appena percettibili, e poi si fanno sempre più concrete e angoscianti. Complimenti per il nuovo crescendo di tensione, che è veramente da brividi.
Ancora bravissima, a presto!
(Recensione modificata il 30/06/2021 - 02:53 pm)

Recensore Master
26/04/21, ore 06:26
Cap. 1:

Buongiorno,
mamma mia quanto odio il caldo, non farmici pensare... xD è stato un racconto che ho letto con un pizzico di ansia, sarà proprio questa attesa di un po' di pioggia refrigerante ad avermela trasmessa... :)