E indovina un po' chi c'è? Buonasera a te carissima Settembre e bentrovata anche qui, prima di tutto ci tenevo a ringraziarti: questo suggerimento è stata una scoperta di una bellezza unica. Sei riuscita a mostrare in una triade sempre più ricca dei momenti noti in una prospettiva più dolce, nuova e sensibile. Mi hai trascinato con qualche dettaglio in più, di capitolo in capitolo, in una prospettiva sempre più ricca e particolareggiata e mi è piaciuta tantissimo: è stato come vedere un momento evolversi ma prima esternamente e poi sempre più interiormente. Ci vuole talento per un esperimento così e tu ce l'hai, eccome se ce l'hai! Pensa che arrivata a questo punto qui, tale era la reciproca intimità e conoscenza che, a dispetto di Fersen che neanche se ne accorge, io quasi mi sono sentita di più. Questo e non solo, mi sono sentita anche tremendamente felice: qui c'è una spontaneità più morbida che nella storia arriva a sprazzi e in maniera definitiva solo agli sgoccioli. Tu hai scelto di sperimentare e così facendo hai fatto ai lettori un grandissimo e graditissimo regalo, complimenti a te scusa se sono arrivata tanto tardi! Grazie mille per avermi consigliata ❤️. Un saluto,
A.

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Bello questo intarsio. Bella questa complicità e questo senso di casa e di amicizia. Chissà se anche con Fersen saranno capaci di nascondere la verità...
Esperimento riuscito

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Meriggiare pallido e assorto...
Fortunatamente il significato di questo capitolo è molto più ottimista e sereno.
Bello pensarli insieme anche come coppia felice e appagata

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Trovo molto efficace la tecnica dell'incastro e del "completamento" progressivo.
E trovo anche molto delicata la descrizione dei personaggi, dei loro gesti e dei loro atteggiamenti reciproci.
E' sempre difficile, con loro, resistere alla tentazione di immaginare sviluppi differenti, che cambino la prospettiva delle cose.
Mi piace molto.
Grazie, Settembre17

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Cara settembre17, benvenuta e complimenti per questo bellissimo racconto.
Mi piacciono molto questi esperimenti, questo giocare con la narrazione mutando prospettiva, io ho provato a scrivere due racconti in prima persona alternando i punti di vista proprio per poter cambiare continuamente punto di vista, ma qui il gioco è molto più raffinato ed interessante.
Nel primo capitolo siamo cone ciechi, udiamo le parole, immaginiamo gesti ed espressioni, toni della voce e colori.
Nel secondo capitolo iniziamo a vedere davvero, compaiono colori, odori, suoni, oggetti, gesti e tutti quei particolari che fanno la differenza.
Poi nel terzo capitolo appare colui che fin dall'inizio è stato il grande assente, il dannato Conte, che però nella tua visione non è quel maldestro guastafeste che io ricordo, ma un amico sincero e benvenuto che ha la delicatezza di palesarsi nel modo e nel momento opportuni.
Bellissima l'intimità che avvolge Oscar e André, ti ringrazio per aver evitato che la mela venisse frantumata in mille pezzi come il cuore del nostro André dalla molestissima fucilata del dannato Conte già citato, bello che lei voli fra le sue braccia, incespicando pure, che meraviglia, e che possa cogliere quella mela direttamente dalle mani di lui, mentre quel dolce pendio preserva il loro momento di tenerezza.
E questo senso di calore e accoglienza che riesce ad includere anche Fersen è un po'un balsamo per la nostra anima, anche se un po'mi è dispiaciuto per quella stanza con l'abbaino rimasta vuota... vabbè, scusa, sono evidentemente incorreggibile...e prolissa!
Concludo.
Bello lo stile, le descrizioni, il ritmo, il modo in cui, via via, i vari piani narrativi si incastrano.
Complimenti davvero!

Musetta

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Molto molto carino. Adoro i giochi di prospettiva ed è stata una piacevole sorpresa trovare un racconto incentrato su questi all'interno del fandom. E aver solleticato la voglia di commentare di alcuni iscritti che parevano scomparsi è una prova della validità del tuo lavoro. Continua così, ci vedo del potenziale.

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Ciao, particolarmente originale questa terna di capitoli. E' come avere il testo sul piano di un microscopio e cambiare progressivamente l'ottica di ingrandimento per poter vedere, un pò alla volta, sempre più particolari...più che capitoli, sembrano scene. Nonostante l'ingrandimento ravvicinato però Fersen non ha capito nulla...e c'è da stupirsi??? ;)
E' affascinato dall'aura di serenità e complicità che avvolge gli altri due ma non sta a chiedersi da cosa derivi; come dici tu è "nell’unico posto che il suo cuore riconosce come casa" senza pensare che, forse, lo è proprio perchè ci sono gli altri, insieme. Bello il concetto di amicizia sincera, che va oltre il tempo e gli spazi, al quale i protagonisti, ancora una volta complici, si dedicano, ben consapevoli del fatto che ciò che li lega va ben oltre il desiderio di una notte insieme a Parigi. Un saluto.

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Cara Settembre 17, bellissimo ed originale questo esordio sul fandom! Hai capovolto i sentimenti dell'episodio sul ritorno di Fersen con un'incredibile naturalezza. La percezione per il lettore è quella di una condizione di piena armonia tra i personaggi. Anche l'inciampo di Oscar diventa motivo di sorriso, senza sottintesi. E' bello pensare ad Oscar e Andrè che si capiscono e si parlano...senza parole e senza gesti inutili.
Particolare e direi unica la scelta stilistica, sembra di vedere una scena zoomata e poi rivederla con un campo sempre più ampio. Il tutto reso molto bene da una scrittura notevole.
Brava brava brava (applauso)
PS Torna presto :-)

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Cara Settembre17
Avrei dovuto scrivertelo qualche giorno fa, ma sto arrivando soltanto adesso...
Ho letto questa tua storia in "divenire" e poi, per ammirarne ancora di più la bellezza, anche nel senso opposto. I miei più sinceri complimenti alla tua scrittura e alla tua inventiva, entrambe compiutamente riuscite e fonte di sincero interesse. Un tramonto che, per forza di cose, ti deve essere molto caro...
Impossibile non innamorarsi di quei fotogrammi! Hai però scelto di "graziare" quella mela e, perfino, di regalarle il ruolo di "ambasciatrice di tenerezza" far i nostri tanto amati protagonisti. Ma non ti sei fermata lì... hai anche "rivisto" il segno sentimentale generale dell' episodio, ascrivendo la voce passione, appunto, alla coppia Oscar-Andrè e accrescendo quella dell' affetto d' amicizia e fraterno/famigliare di entrambi verso Fersen e altrettanto di quest' ultimo verso di loro... Inoltre... tocco incantevole, non hai cancellato quel piccolo inciampare di Oscar... Hai deciso di lasciarlo e di donarlo ulteriormente a chi (e come darti torto) lo avrebbe meritato di più. Considerevole!!!
Credimi, un esordio come il tuo è una vera meraviglia!
Un affettuoso saluto

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Gentile autrice,

sono stanco stasera, e mi sento "All'ora del tramonto" - bello già il titolo - e quindi sarò confuso, e forse dirò cose col linguaggio dei bambini, e dovrai perdonarmi. L'architettura della storia è davvero pregevole, nella serie di rimandi e arricchimenti che compongono una breve trilogia in geometria non euclidea, nel tempo e nello spazio. Tutto sembra dilatarsi. Lo stile è quello di chi scrive per il teatro, ma quello moderno e contemporaneo, in cui le didascalie-guida son anche più lunghe delle battute. I fotogrammi noti mi danzano ora davanti, un poco sfocati ai miei occhi semi addormentati, ma arricchiti con un nuovo, obliquo punto di vista. Il tuo punto di vista, o punto di vita, se vuoi, che personalizza il breve momento che hai approfondito, rinfrancandolo e rinfrescandolo; con l'insistere adesso un'amicizia pulita che alleggerisce e ingentilisce un momento che diventa preludio di limpida onestà. Non c'è dramma nel tuo scritto, c'è desiderio di leggerezza, e c'è comunione fra natura e uomo, luce di occàso, appunto, ma solo luce. Quella che poi porta per affinità all'altro momento perfetto del giorno, che è l'alba.
Gentile Settembre17, questo è quello che io ho visto, e mi puoi contraddire quando vuoi, va da sé. Ma mi è piaciuto pensare a madamigella e André che, senza ombre, si preoccupano della sorte dell'uomo soldato nelle Americhe, e mi fa piacere vedere il conte che ritrova l'aria di casa in quella che mi sembra essere per lui una famiglia scelta, una famiglia di elezione.
Un racconto, dico di nuovo, in cui ho visto l'amicizia sincera, attesa sia dalla storia che dalla scrittura cangiante.

E adesso credo che andrò a mangiarmi una mela, prima di dormire.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral

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Cara Settembre17,
che stile e che trovata originale! E' la prima volta che leggo qualcosa del genere. Complimenti vivissimi!
nel tuo racconto Andre' e Oscar sembrano essere già amanti e sono felici alla fine di rivedere il loro amico Fersen. Pure Andre'! mentre, nell'anime, Andre' e tutt’altro che felice del suo ritorno; anzi! Non dimenticherò mai la sua espressione quando si rende conto che il cavaliere a cavallo che ha sparato alla mela e' il bel Fersen! Spero di leggere altri tuoi racconti. Buona serata! 
 
(Recensione modificata il 19/05/2021 - 11:00 pm)

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Settembre17, hai avuto una trovata geniale...I dialoghi del primo capitolo inglobati ,successivamente, dagli altri a venire, hanno reso il racconto fluido e piacevole. Il ritorno di Fersen, descritto come un caro amico per cui i nostri erano stati in trepidazione è stato ben articolato; non riesce a leggere nei loro sguardi ma dalle loro movenze intuisce il profondo legame che esiste tra loro e chi se non un amico può conoscerti come e meglio di te stesso.. Mi ha fatto molto piacere leggere questi 3 capitoli e non ti nascondo che mi avrebbe intrigato anche un seguito. Ad ogni modo , mi auguro che possa leggere presto dell'altro, hai uno stile nuovo che mi incuriosisce.. Ciao a presto!

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È il tuo primo scritto? Ottimo. Molto ben fatto e davvero originale!

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Gentile Settembre17, veramente piacevole e curioso il tuo modo di raccontare il ritorno di Fersen dai pericoli delle Americhe. Hai adottato una tecnica inusuale per farci comprendere ,solo nel finale, il grande mistero che si nascondeva dietro ad ogni capitolo. La narrazione, soltanto per dialoghi, del primo passaggio, avrebbe già potuto far presupporre qualcosa, che si è reso ancor più esplicito con l’avvento del secondo capitolo, nel quale le descrizioni ambientali e relative ai due personaggi in questione, Oscar e André, nonché certi loro atteggiamenti ci fanno ben comprendere il livello di rapporto che intercorre tra di loro. Ma è stato con l’arrivo della visione esterna del conte di Fersen, reduce di guerra, il quale anela a riassaporare le atmosfere serene di coloro che lui reputa essere i suoi migliori amici, che il tutto si amplifica. Molto bella tutta la trattazione del suo arrivo, con lui che attende che riemergano dalle colline, che li ha nascosti al suo sguardo, comprendendo in pieno cosa provino l’uno per l’altra, anche senza fare qualcosa di palesemente compromettente. Tra loro non sono mai servite parole, ma il sapere che si amino già da tempo, con la semplicità che il rapporto può concedere loro, è stata una piacevole conclusione, forse quello che sempre avremmo voluto vedere, un amore vissuto e condiviso, pur con tutti i limiti del caso, ma vivo e vibrante anche se nascosto, invece di essere tenuto come ultimo guizzo di una storia che, probabilmente anche per questo, è diventata immortale come i suoi protagonisti, i quali restano nel nostro immaginario come la coppia fra le coppie. Se il tuo è stato un esperimento, direi che è molto ben riuscito, fondendo la curiosità della novità con una narrazione fluida e ben sviluppata. Spero di rileggerti in qualche altro lavoro poiché sei riuscita ad immergerti nel loro mondo in maniera plastica, trascinandovi dentro anche il lettore che per questo ti ringrazia. Complimenti e un caro saluto. A presto!

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Un esperimento ottimo, credimi!!! Mi piace la tua scrittura!!! Spero di poter leggere ancora qualcosa di tuo!!!

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