Recensione premio per il contest "Chi indovina gli amici, trova un tesoro" 1/1
Ciao Cate, oggi ho intenzione di fare un pochino il pieno delle tue storie, anche se devo dire che questa stilettata di angst non me l'aspettavo mica!
Inizio con il dire che ho apprezzato davvero tanto l'idea di base, questa sorta di amicizia sottile e "celata" tra I Malandrini e Abeforth è decisamente interessante, anche perché l'hai costruita molto bene. Ho visto proprio davanti ai miei occhi i quattro Malandrini (tra l'altro tutti IC) che prendono il loro proprio posto nel pub ognuno con le proprie specifiche modalità, ho visto il "tradimento" di Milly nella sua simpatia per James, ho visto le confidenze spontanee che James fa ad Abe con una informalità non troppo gradita da lui perché sì, James non può smettere di parlare proprio mai di Lily. E poi, soprattutto, ho apprezzato vedere Abeforth seguire la loro evoluzione da ragazzini a eroi e farsi delle proprie opinioni su di loro (come la parte in cui sente che qualcosa su Peter non va e vorrebbe dire loro di non fidarsi di lui!).
Mi è piaciuto vedere Abeforth tratteggiato come una presenza costante, ma sullo sfondo, mentre ci hai mostrato dei perfetti e credibili missing moments che potrebebro essere inseriti benissimo nella trama originale. È una storia che contiene dei momenti di allegria, ma che si rivela profondamente angst e amara. Tutto è condensato in questa frase molto suggestiva di solito l’orco sopravvive mentre gli eroi muoiono, che rende benissimo conto anche di ciò che è davvero la figura di Abeforth.
Bellissima storia, mi è piaciuta davvero tanto! Complimenti! |