Ciaoooo! :)
Avevo un sacco voglia di leggere questa ff di aot che già dal titolo e dalla breve descrizione presagiva abbondanti dose di sofferenza e lacrime!
E il mio presentimento ha fatto centro XD
Il pensiero di Levi, solo e abbandonato a se stesso dopo la fine della guerra, carico di ferite emotive e fisiche a gravare sulla sua mente dilaniata da dolore, rimorsi e rimpianti, è qualcosa di forte in questa ff, che sin dalla fine del manga mi ha sempre incuriosito.
Vedere un personaggio così forte ridotto allo spettro di se stesso è triste, come è triste il pensiero delle sofferenze di cui si è fatto carico, ad un certo punto completamente da solo, senza mai lamentarsi.
Leggere delle emozioni trattenute per tanto tempo che finalmente tornano prepotentemente a galla insieme ai fantasmi di un passato sempre presente è davvero straziante, come anche il suo sentirsi più legato al mondo dei vivi che a quello dei morti.
E sei riuscito a esprimere benissimo il ventaglio di emozioni diverse che lo portano fino ad un epilogo dolcemaro ma tanto agognato, finalmente insieme a Erwin, la sue guida e faro, punto fisso nella sua carriera ed esistenza con cui può finalmente ricongiungersi.
MI è piaciuta la delicatezza con cui hai descritto tutto, senza mai essere OOC, ma rendendo giustizia ad ogni personaggio menzionato, con una poeticità e attenzione che non sono passati inossservati, anzi, i passaggi che mi sono piaciuti sono davvero tanti, come questo ad esempio:
A cosa serve salvare chi si autodistrugge?
Le bende che ti avvolgono sono sempre state così strette? La tua camera era sempre stata così vuota? E il tuo cuore colmo d’odio senza quello cosa sta spingendo nelle tue vene? Cosa pensi sia ormai il carburante della tua esistenza?
Parolo crude e bellissime, che catturano davvero bene l'essenza di Levi.
Gli hai davvero dato la fine che come guerriero e soldato sentiva (e doveva) meritarsi. Ora può finalmente riposare <3
Complimenti, bellissima storia davvero!
Alla prossima,
Mel |