Sei riuscita a scrivere un brano assolutamente di rilievo. Bravissima!
L'ho letto più volte, con attenzione, fermandomi qua e là per riflettere. Ne valeva la pena.
Con poche frasi, semplici, quasi da popolino, con poche trovate sceniche (il cieco) riesci a buttar giù trattati d'arte, di filosofia, di umanità.
Anzitutto metti in evidenza le diverse interpretazioni che possono essere date all'opera d'arte, quando la si guarda, o la si legge. La stessa valutazione che ne diamo può cambiare, a seconda del nostro stato d'animo, dell'ambiente nel quale ci troviamo invischiati.
Mi è piaciuta l'esegesi completa che fai della controversa opera di Goya.
Mi è piaciuto come sei riuscita a tirarne fuori, con semplicità ed immediatezza, i molteplici insegnamenti che ne scaturiscono.
"Un tema molto attuale". Verissimo. Oggi è un continuo bombardamento di messaggi che spingono a seguire il cuore, l'istinto, la passione. A lasciarsi andare. A staccare la spina alla ragione.
E assistiamo a un continuo crescendo di manifestazioni del "lato bestiale" del nostro essere uomini. Viene fuori tutto l'elenco che fai delle cose che rappresentano le bestie.
Sebastian termina con quel terrificante corollario: "Quando il caos prende il sopravvento non c'è più modo per dominarlo e tornare sani di mente." Che ti fa capire che seguire l'istinto è un po' come cadere vittima delle droghe. La passione non può essere dissociata dalla ragione.
Poi c'è l'ulteriore interpretazione, la sentenza, quasi lapidaria, di Michael: "I mostri che assalgono l'uomo sono creati da lui stesso….". Drammatica verità.
Ci ho ancora trovato, esemplificato qui dentro, il profondo significato di amicizia. Sincerità e gratitudine.
"La gratitudine era un concetto troppo implicito per essere espresso da una parola sola e fortunatamente erano entrambi d'accordo su questo." Bellissimo.
Mi ha infine suggestionato, in Sebastian, quello che tu chiami "il complesso di eterno incompreso". Un'incomprensione dipendente forse da lui stesso ("troppo criptico"), o dagli interlocutori. O ancora dal mezzo di scambio - le parole - che senza la possibilità di vedere le espressioni facciali non sono del tutto adeguate a trasmettere sentimenti. Proprio come il mezzo scritto, anche qui, su EFP.
Proprio brava! |