Capitolo XXXI.
Alla seconda lettura di questo capitolo (che si è reputata necessaria, dato che la prima, ahimé, è avvenuta diverse settimane addietro e scioccamente non è stata accompagnata dalla presa in nota dei momenti salienti per la recensione), con mio modesto parere, posso dire che questo atto costituisce senza dubbio un punto di svolta importantissimo per la nostra Unbecoming.
All'alba del trentunesimo capitolo, infatti, Katsuki al fine riesce a mettere nero su bianco l'insieme di sensazioni ed emozioni che la presenza di Deku gli suscita ogni volta che lo incrocia per strada, facendole convergere in un pensiero razionale che giustifica il suo odio viscerale nei confronti del nerd.
Izuku, dal canto suo, viene finalmente spogliato dei suoi innumerevoli strati di finta sicurezza e, rimasto nudo davanti all'evidenza dei fatti espostagli dall'emerito sconosciuto (cit.) che si trova davanti, non può far altro che abbandonarsi alla verità, lavando via i suoi stracci di titubanza attraverso un pianto catartico.
Credo che la potenza emotiva della scena conclusiva sia davvero un qualcosa di dirompente: un fulmine improvviso che non mi sarei aspettata di vedere nel limpido cielo del già detto con cui è iniziato questo capitolo, che si apprestava ad essere il normale capitoletto BakuDeku con qualche scambio più o meno interessante fra i due, come avvenuto fino ad ora.
Mi è piaciuto moltissimo l'atto finale perché convengo con te nell'affermare che ognuno di noi dovrebbe riuscire a prendere in mano la propria vita ad un certo punto e a scegliere chi vuole essere, senza farsi condizionare da ciò che dicono, che fanno o che pensano gli altri. Purtroppo - o per fortuna - non abbiamo il controllo su nessun'altro al di fuori di noi stessi, pertanto è pressoché inutile tentare di compiacere altre persone o sforzarsi di apparire diversi da come si è al solo scopo di sperare di essere accettati all'esterno.
D'altro canto, uno stesso atto può essere fonte di ispirazione e ammirazione, oppure di denigrazione o rifiuto, a seconda degli occhi di chi guarda.
È stato un bene per Izuku avere qualcuno che gli comunicasse a chiare lettere la verità nascosta nel profondo della sua anima, perché in questo modo si è trovato costretto a riconoscerla, a fronteggiarla, e a quel punto sarà inevitabilemente chiamato a scegliere come agire di conseguenza, decidendo quindi se continuare a rinnegare sé stesso nascondendosi dietro un dito e a fingere che vada tutto bene, oppure a prendere una posizione rispetto alla sua autocommiserazione, a lottare affinché le cose cambino e la gente riconosca il valore che lui stesso sa di avere.
Tutto ciò mi porta a pensare anche a Katsuki.
Come abbiamo detto più e più volte, Unbecoming è una storia originale che si presta ad una lettura su più livelli; in questo caso, oltre il velo superficiale dell'analisi fatta sul personaggio di Izuku Midoriya, scendendo poco più in profondità, non posso esimermi dal chiedermi il motivo per cui Bakugou sia sbottato così su due piedi, dando voce alla rabbia che lo anima dei confronti di Deku.
Che si possa intendere come un atto di "amore" in senso lato, inteso più che altro come interesse nei confronti del nerd? In fondo, sono le persone che ci vogliono bene, quelle che si interessano a noi a farci presente dove e quando sbagliamo, proprio perché dall'esterno delle situazioni riescono a vedere ciò di cui noi non ci accorgiamo e ce lo comunicano affinché possiamo acuire il nostro sguardo e migliorarci di conseguenza.
Dubito fortemente che Katsuki abbia agito al solo scopo di denigrare Izuku come suo solito, anzi: proprio perché il loro rapporto si è messo in moto negli sviluppi più recenti, ormai siamo ben lontani dalle fasi di approccio iniziale in cui questi due attori rivestivano il mero ruolo di cacciatore e preda.
Ho dunque ragione di credere che sì, lo stesso Lucifero è inconsciamente molto più aperto nei confronti del nerd di quanto sarebbe mai disposto ad ammettere.
A riconferma di questa mia interpretazione, vi è anche la domanda relativa alla serata con Camie; qualche capitolo fa, l'Imperatore Infernale non si sarebbe neanche lontanamente sognato di rivolgere una domanda banale e addirittura avviare una conversazione, soprattutto se dall'altra parte si trova un essere inutile e inferiore come quello sfigato di Izuku Midoriya.
Insomma, la situazione si sta delineando ed io sono molto contenta di sentire la vividezza del fuoco della curiosità che al solo pensiero sta ardendo nel mio petto in questo preciso istante.
Approfitto di questo spazio per farti i miei complimenti riguardo il ritmo narrativo che hai creato e che stai alimentando con il susseguirsi dei capitoli.
Fino ad ora hai amministrato le parti di questi due capoccioni protagonisti con grande acume e con una precisione quasi chirurgica, con tempistiche a volte anche troppo prolungate; in questo modo, tuttavia, alimentando la suspance volta per volta, hai creato un terreno fertile nel quale hai appena piantato il seme della svolta.
Sono certa che questa doccia fredda cambierà radicalmente il modo di fare di Deku, lo farà maturare come personaggio e, di conseguenza, come sempre avviene nelle grandi storie e nella vita, il riflesso del suo cambiamento si abbatterà su quell'anima forastica (altra parola nuova mai sentita prima, il mio vocabolario ti ringrazia) e senza pace che è Katsuki.
Dio solo sa (è proprio il caso di dirlo!) dove ci porterà questo cocktail di variabili e a quel punto ne vedremo delle belle, ne sono convinta.
Prima di concludere con il podio di highlight sulle scelte di scrittura e di forma italiana, aggiungo velocemente una nota di merito sulla descrizione con cui viene spiegato come l'aura di Lucifero intacchi Deku.
In particolare, ho molto apprezzato che tu abbia sottolineato come Izuku sia particolarmente suscettibile agli sbalzi aurei e alle "onde trascendentali" perché credo che, in tutto l'universo di My Hero Academia, sia davvero il personaggio perfetto per incarnare questa caratteristica. È un po' una derivazione del suo modo di essere, insopportabilmente sensibile, considerando che proprio il suo essere incredibilmente fragile costituisce il suo più grande punto di forza nascosto come Hero.
Inoltre, non ho potuto fare a meno di notare il confronto speculare fra il potere intangibile di Lucifero e quello di Michele raccontato nel capitolo precedente: in entrambi i casi, demone e angelo si avvalgono della loro aurea per allontanare gli esseri umani che hanno intorno, per quanto Shoto lo faccia volontariamente e con un fine, mentre Katsuki agisce quasi inconsciamente, travolto dalle emozioni bollenti che gli muovono le budella e che lo portano ad allentare la presa sul proprio autocontrollo.
Un bel paragone, nero e bianco a confronto per testimoniare che, in fondo, demone o angelo che sia, siamo tutti uguali e abbiamo tutti le stesse armi in mano. Tutto sta nel capire come, dove, quando, per chi e perché usarle.
Concludo con il podio ad elenco dei tre highlights in citazione di questo capitolo numero XXXI:
- al terzo posto, abbiamo il cazzone di pietra: non so perché, ma quest'immagine lessicale in riferimento a Kirishima mi ha fatto morire dal ridere;
- al secondo posto, come non citare il broccolo bipede; mi ha fatto letteralmente sentire male per la genialità dell'epiteto. Non avresti potuto trovare un soprannome più esatto o più adatto per denigrare Izuku in modo simpatico e dolce al tempo stesso;
- al primo posto, regna incontrastata la similitudine di accostamento fra l'impeto di Katsuki e l'eruzione vulcanica in piena notte. Nella mia testa ho immaginato questo getto di lava rosso fuoco e viscoso che fuoriesce dalla montagna, accompagnato da fumi e lapilli incandescenti, in un misto di colori caldi, vivaci e brillanti che vanno in netto contrasto con i toni scuri e tetri tipici delle tenebre, dal blu indaco al nero scuro nella notte.
Una scena poetica, di forte impatto visivo, senza dubbio aiutata nella sua genialità dall'accostamento silente del quirk di distruzione esplosiva di Bakugou e dalla sua ira caratteristica parimenti esplosiva.
In altre parole: una scena poeticamente bellissima.
Che dire, follettini e follettine, un grande capitolo!
Mi auguro di vedere presto il germoglio di questo semino di svolta nelle prossime puntate.
A prestissimo!
karikeehl |