Cosa sono le anime gemelle, in fondo?
Quelle che si riconoscono come similari, a dispetto di tutto e tutti, ed a dispetto financo di un esordio, nel rapporto, di una certa complessità e di poca spontaneità. In fondo, i lupi cacciano in branco, e per quanto il giovane Maximilian sembrasse, di primo acchito, un'anima solitaria, un rapace che amasse librarsi libero nel cielo, in realtà era soprattutto una creatura molto sola, un po' ripiegata in se stessa.
E' vero: il giovane barone adorava volare con il suo aeroplano, sembrava essere nel suo elemento. Ma forse egli cercava di trovare la sua strada, di dimostrare in primis a se stesso di essere meritevole di qualcosa: per questo cercava lo scontro con il nemico, di abbattere quanti più avversari possibili e di guadagnarsi il titolo di Asso. Ma questo non per crudeltà o per accanimento personale verso il nemico di guerra: io credo che questo giovane volesse disperatamente emanciparsi dalla sua opprimente famiglia, che per tutta la vita ha preteso da lui solo l'eccellenza e niente di meno.
Per una volta, Maximilian sente di potersi affidare a qualcuno e non più solo sulle sue forze: in Karl vede un mentore, una guida, una figura cui fare affidamento. Pur con i suoi modi rudi e burberi, tipici dell'agente segreto che non ha neppure il tempo per indulgere in momenti di decompressione, è però un uomo di cui potersi fidare ad occhi chiusi, una persona che ti seduce, nel senso letterale, e non inflazionato del richiamo sessuale, del "se ducere" "condurre a sé".
Lo avvince, il lupo, con il suo impareggiabile fascino.
Sa anche essere tenero, a modo suo: le sue premure possono parere a tratti un po' abbozzate, ma ci sono. Egli si volge sempre indietro alla ricerca di Maximilian, il suo sguardo non lo abbandona. Mai.
Gli salva la vita più di una volta, uccide l'inglese per lui, gli dona il suo stesso sangue.
Non può quindi che avvenire l'inevitabile: se due anime affini, seppur non uguali, si ritrovano, si attraggono e devono appartenersi.
Complimenti per questo splendido racconto, che mi ha emozionato, mi ha fatto venire i sudori freddi (le scene di inseguimenti, lotta, travestimenti, battaglie per i cieli sono superlative), e mi ha pure insegnato qualcosa (io di aerei non so assolutamente nulla!): tutto questo nella cornice avvincente della Grande Guerra, che ha portato tanto dolore, ma che ha anche mostrato molti esempi di eroismo e di abnegazione.
Chapeau, carissimo, una volta di più.
Tra le preferite.
|