Ciao Xion92
La tua è una storia di profonda amicizia e fedeltà: temi che mi sono molto cari.
Non sapevo che Didgeridoo fosse il nome di uno strumento musicale tradizionale dell’Australia.
Ho letto con piacere la tua storia perchè parla tra le righe di molte tematiche che saltano limpide agli occhi: il concetto di abitudine, di imparare a imparare; l’esplorazione e la ricerca per avvicinarsi a ciò che è caro al nostro cuore, che non è mai facile da raggiungere senza l'impegno.
A questo riguardo, bella la frase "sfruttando le sue ali potenti". Le nostre capacità vanno messe a frutto ^_^ senza se e senza ma. Nulla è facile!
Poveretto, a questo pappagallo hai fatto fare praticamente il giro del mondo ah ah ah
Scherzi a parte, mi è piaciuto il paragrafo in cui rispetto ad accontentatrsi di rimanere con gli amici di Abel decide di proseguire. Avrebbe troncato il suo viaggio non raggiungendo il suo scopo. Ammirabile la sua perseveranza.
E quì il premio: il destino lo riavvicina al suo obiettivol, quasi la provvidenza gli venga in soccorso.
Pure clandestino diventa ah ah ah
Esprimi molto bene il legame con la natura non solo dell'animale, ma anche degli uomini, dei bambini in primis che ne riconoscono l'importanza.
Ed infine tutto l’esercizio, la fatica, la bontà dei nobili e sinceri sentimenti vengono premiati, rendendo sollevato pure il lettore, che rivive con la stessa nostalgia del pappagallo l'abbraccio col padrone.
Fa tenerezza il pensiero del pappagallo che pensa il fanciullo sia la stessa persona d'un tempo e che solo noi sappiamo non esserlo; nonostante l'animale provi la stessa beatitudine delle sensazioni che provava col primo.
Non credo sia stato uno scritto facile. Anche i dialoghi sono molto belli.
L'ho trovata una storia molto triste, nonostante il lieto fine. 
Bravissima
A presto
Alarnis

 

Ciao Xion92. Bella che Didgeridoo sia il protagonista di questa tua storia, amo quando vengono considerati, come ho fatto anche io stessa, personaggi minori o animali che possono essere non troppo rilevanti. In questo modo vengono offerti punti di vista diversi della bellissima opera di Lady Georgie. Mi è piaciuto questo tuo scritto, scandito dal viaggio fisico e spirituale di Didgeridoo alla ricerca del suo padrone, fino a riconoscerlo in Abel junior. Ho letto con interesse le note nel finale, la scena del manga che citi riguardo il pappagallo colpì anche me e ho apprezzato anche la raffigurazione. Se scriverai ancora in questa sezione sarò lieta di leggere. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 12/07/2021 - 10:50 am)

Ciao, originale questa breve storia incentrata su Didgeridoo, il pappagallo.
Ti confesso che nel cartone animato non mi era molto simpatico, così petulante e invadente, preferivo, tra gli animali, il buon Barone William, il cane di zio Kevin. Nel manga, invece, quel suo volare via, in alto, dopo la morte di Abel, mi commuove sempre.
È bello e delicato ciò che hai immaginato, questo pappagallo che un po' rappresenta lo spirito del suo padrone e ritorna da chi ha amato in vita, Georgie, Arthur e il piccolo Abel qui ormai cresciuto.
Interessanti anche le tue osservazioni sul personaggio di Abel junior e se scriverai una storia tutta incentrata su di lui la leggerò volentieri.
Bello anche il disegno, complimenti!
A presto
Francy

Beh, Digeridù sul finale sparisce, perché non può più posarsi sulla sua spalla preferita (e, quindi, si può supporre che, se Abel dovesse veramente tornare a casa, ricomparirebbe anche lui) -- comunque, certo che vedendone il figlio lo scambia per lui, visto quanto si assomigliano (più che lui e Arthur)... Soltanto una cosa : ma Abel jr. non voleva essere un ingegnere navale come suo padre? Alla sua età, dovrebbe già frequentare il porto e i cantieri di Sydney...
(Recensione modificata il 09/07/2021 - 02:39 pm)

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Ahhhh, quando ho letto la presentazione iniziale del tuo racconto ho pensato con gioia che ci avrei trovato davvero Abel scampato al destino infame che gli è stato riservato nel manga, ma poi ho capito in fretta che mi ero sbagliata, sigh... Cmq il tuo racconto è bellissimo e mi ha fatto provare una tenerezza infinita per quel pappagallo, così fedele e talmente innamorato del suo padrone dal dedicare tutta la vita a cercare di ritrovarlo: buon per lui che non è riuscito a capire cosa gli era successo, altrimenti credo sarebbe morto anche lui per il dolore...

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Ehi ciao!
Inizio con il dirti che la tua storia è davvero stupenda,sei riuscita a farmi ridere e commuovere allo stesso tempo. Mi ha fatto molto piacere leggere una descrizione caratteriale del piccolo Abel che,come dici anche tu, è un personaggio che nel mondo delle fanfiction non è molto popolare se non nella fase dell’infanzia.
Ancora tanti complimenti!

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Una storia struggente e molto dolce, con un'idea di base interessante.

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