Recensioni per
Siamo solo esseri umani
di Mariam Kasinaga

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/07/21, ore 14:12

Vorrei iniziare dicendoti che ho finito ieri, dopo un intenso mese di gioco, The Witcher 3 che ho amato tantissimo e sempre ieri sera ho rivisto, per la seconda volta, i primi tre episodi della serie Netflix. Riguardo ai libri ne ho letto solo uno, molti anni fa e non mi era piaciuto particolarmente, tanto che non sono andata oltre con la saga.
Ho notato che hai inserito la storia nella categoria “libri” quindi immagino che a quelli fai riferimento, anche se la canzone credo sia un originale Netflix… comunque, non mi esporrò troppo sui dettagli anche se credo di aver individuato un paio di errori (per esempio i capelli di Geralt sono particolari, gli altri strighi non li hanno bianchi, quello che li accomuna sono gli occhi, oppure che dire spettro e dire wraith è quasi una ripetizione).
Aggiungo che ho fatto un commento personale e non da giudice, divertendomi un po’ e dichiarando le mie preferenze, senza paura di risultare imparziale o ingiusta.
Bene, basta introduzione, ora mi adeguo alla griglia del nostro giudice.

Grammatica e sintassi: Odio questa categoria tanto che dopo averla usata anche io nei miei contest ho finito per eliminarla. Che posso dirti, ho visto due refusi (wrath, se volevi dire wraith, e WItcher).

Stile e lessico: Intercalare una storia breve con una canzone è una cosa che mi piace sempre, trovo riesca a dare un buon ritmo alla lettura, usare poi una canzone che rimane così facilmente in testa è vincente, perché risuona nella mente mentre si legge e fa da perfetto sottofondo (con me che l’ho risentita ieri hai vinto facile!). Il lessico è adeguato alla narrazione, ti condono l’uso del termine inglese perché effettivamente è diventato parte del lessico italiano quando si parla di questa saga (parlo del termine witcher invece che strigo), sulla stessa onda avrei preferito leggere Roach al posto di Rutilia, traduzione che non rende per niente l’idea o il gioco di parole che dir si voglia.

Sviluppo trama e originalità: Complesso giudicare questo parametro per quanto riguarda la tua storia, si tratta di un momento introspettivo, vediamo un Geralt riflessivo che analizza la sua situazione generale, i suoi sogni di una vita normale, i suoi legami affettivi, l’ostilità che affronta tutti i giorni. Difficile parlare di originalità, con questo personaggio silenzioso che è facile immaginare mentre rimugina sulla sua vita, ma l’essere originale non è quello che ricercavi con una storia simile.
Vorrei però soffermarmi su un’idea: Geralt che, dopo tutto, riesce ancora a farsi sorprendere dall’umanità e in senso positivo! Mi piace, getta una luce positiva su questo Continente davvero triste, aspro e amaro,

Personaggi e introspezione: Ecco, questo è il tuo punto forte. La storia si basa sull’introspezione e su Geralt, dopo tutto, e hai offerto vari spunti interessanti: il sogno di normalità, il piacere dei legami, il bello di farsi sorprendere dall’umanità, malgrado tutto. Anche qui vorrei rimarcare l’idea della rassegnazione di Geralt ai compiti più ingrati, li fa malvolentieri? Sì, ma li fa, perché? Perché, dopo tutto, è grazie a quei legami che si sente “umano”, nel senso più nobile del termine.

Gusto personale: Nel mio caso vinci facile, come ti ho detto nell’introduzione, in questo momento provo solo cose positive per tutto quello che riguarda The Witcher quindi la tua storia cade a fagiolo!
Più seriamente posso dire che mi piacciono queste oneshot spezzettate, nel tuo caso da una canzone, semplici ma con un buon ritmo e che ci permettono di dare un’occhiata ai pensieri di un personaggio che amiamo.

Titolo: Semplice, in italiano e adatto alla storia che sia rivolto a Geralt che, dopo tutto, è solo un essere umano, o alla disprezzante popolazione del Continente. Mi piace.