Buongiorno, buongiorno buongiorno! Finalmente riesco a passare, e sono pure sull’iultimo aggiornamento, non mi sembra vero. No, vabbè, io non ce la posso fare: sono un’appassionata di dinosauri da eoni, e penso di averlo già scritto al tempo dellì’apparizione dell’Indominus Rex, ma questo è bellissimo.
B E L L I S S I M O. Perché non solo ha un’aura sta bestia straordinaria, ma è pure in grado di comunicare sondando la mente, in pratica come fa Vader, ed è stupendo, poi l modo in cui Fire si muove, vive la situazione, e combatte denota un punto sfavorevolissimo… un viscerale, profondo, sincero terrore. E ben ci sta, è credibile, perché lui è un ragazzo con un animo sensibile, dei sentimenti come ogni essere umano, e soprattutto ci tiene a riportare a casa la pellaccia. Ritrovarsi qualcosa di simile che cerca di ucciderti… beh, se non fa paura questo, di cosa si dovrebbe aver paura?
Passare da Belfire ad Accelerator è una buona mossa perché i contesti, i caratteri e le potenzialità sono completamente differenti, quindi si crea uno stacco non da poco. L’attacco quasi mortale quanto improvviso dell’angelo di pietra – inquietantissimo, cazzarola, le statue di quel genere nei cimiteri mi hanno sempre messo un filino di angoscia, e ora eccola che agisce subdolamente – mi fa pensare a un SCP nelle creepy pasta che attacca allo stesso modo: finché si mantiene il contatto visivo va tutto bene, quando esso scompare, sto qui attacca. Adoro, assolutamente. Interessante poi come tu avvia utilizzato le potenzialità di Accelerator stesso per permettergli di evitare la morte certa con una spiegazione che ha senso dal punto di vista di una rigenerazione accelerata. A un certo punto mi sono anche detta che fosse un filino semplice, per quanto fastidioso, poter pensare a una soluzione per la statua di pietra: ok, vola, cammina, si sposta veloce, ma pace… quando poi ho scoperto che erano due, beh, lì un “ohhmmerda” mi è scappato proprio con tranquillità, la vedo molto molto dura adesso, lo ammetto.
Alterni poi continuamente i POV così da mostrare i time warriors muoversi, e tornando da Angel vedo che la situazione è nel pieno del fuoco della battaglia: se l’è cavata bene, molto bene, i danni ricevuti sono ingenti – ed è credibile – le mosse sono poche rimaste così come l’energia di tutti, l’asso nella manica è servito ma a ben poco considerando l’arrivo inaspettato dell’Enigmista. I comabttimenti aerei sono interessanti perché permettono di far muovere i personaggi in altro modo, con nuove dinamiche e ritmi differenti rispetto agli scontri a terra. Qui hai portato la difficoltà su una tacca in più, perché ora i combattimenti richiedono più attenzione, maggior capacità di giudizio, e soprattutto, come piace a me, più avversari assieme. Un 1vs1 ci sta, ma vuoi mettere un 2vs2 o meglio ancora con Accelerator, che è da solo contro più? Accoppiate dinamiche, ci sta tutto.
E si ricomincia con il giro dei POV tornando per ordine da dove avevo cominciato.
Ammetto che il combattimento di Fire mi ha proprio stupita, non tanto per quello che è successo, ma perché lui ha volontariamente ceduto alla richiesta di Vader assecondando il proprio desiderio di sopravvivere. Beh, penso che chiunque avrebbe fatto un bagno di umiltà con quella bestiaccia (non avermene a male, io ti adoro ma sei proprio una bestiaccia!) che minacciava di ammazzarti,quindi apprezzo la fragilità emotiva del ragazzo, il suo bisogno di uscirne vivo, il chinare il capo davanti a colui che odia da sempre, e lasciarsi andare. Bravo, non certo da eroe dei fumetti, ma chissene, porti a casa la pelle ed è già un bene!
Emil qui è un mito: sa che rischia la pellaccia, non ha mai ucciso nessuno e mai avrebbe pensato di doverlo fare davvero, eppure eccolo… sì eccolo lì, che recupera tutto ciò che gli è rimasto per un colpo suicida, per evitare che Yang possa perire e che quel pezzo di m… del nemico porti avanti il piano del Maestro. Questo è un pezzo parecchio introspettivo, lo ammetto, qui noto con piacere che lasci spazio a quella che è la mente della cacciatrice e nel tempo stesso alla scelta del ragazzo, che sicuramente rimpiangerà in un angolino della sua mente, prima di rendersi conto di aver fatto fuori un nemico tanto temibile. Ho avvertito il rumore di ossa spezzarsi, e lo spappolamento degli organi, con conseguenti fluidi a seguire, è stata un’immagine netta e destabilizzante quasi, ma molto evocativa.
I combattimenti multipli si muovono in tutte le direzioni, colorando in modo intrigante ogni parte di questo capitolo: oltretutto ci sono anche delle “vecchie conoscenze” tra i ranghi avversari, come la bestia rossa. Che sia un bene il fatto che sia conosciuto dai ragazzi anche nelle tecniche di combattimento, o un male, perché sanno che non avrebbero chances contro uno come lui? Vediamo come procede e poi tirerò le somme, ma noto che qui il sacrificio è decisamente una delle parole di maggior peso, per uscirne vivi. Un applauso per Yang a proposito, il suo modo di parlare è sagace e cinico, mi piace! Poi come entra in scena lei, non lo fa nessuno; in questa parte ci sono dei poteri illusori, altra cosa che aiuta a variegare il lungo racconto fatto di scontri continui, senza rischiare di diventare ridondante. L’atto finale di Mercury nel trarre in salvo la donna nell’impterversare della lotta poi, mi piace: ohhhh sì, un atto di coscienza in un mondo che fa schifo per chi conosce la verità, e lui è l’unico che sa che potrebbero avere un’esistenza differente, forse difficile, ma comunque diversa dal dover sottostare al volere del Maestro e uccidere i ribelli.
Un altro combattimento con personaggi al di sopra della norma per intelletto e potenza, anima l’ultima parte della lettura, ma qui le visioni del passato di James aiutano a scoraggiarlo e depistarlo creandogli dei traumi assolutamente non indifferenti, e il lavoro sul suo cervello lo porta a perdere il contatto con la realtà. Tremendamente breve – e apprezzo – rispetto agli altri incontri, ma non meno efficace.
Ed è il momento di Kirby signore e signori, siamo nel vivo della lotta e non se la stanno passando affatto bene, direi che lo scontro è parecchio serrato. La caratterizzazione di Joker è una delle mie preferite qui, sai? Hai lavorato molto bene su tutti i personaggi, ma sui villains, cazzarola, ti riesce anche meglio! Mi auguro Kirby possa uscirne vivo, perché la morte che lo aspetta è bruttissima, e oltretutto hai utilizzato il potenziale passivo del nemico, quello di far incazzare l’avversario per smascherarne debolezze a suo favore.
I dialoghi sono molto ben dosati, calibrati in tono e volume a seconda del momento e di ciò che sta accadendo; i tuoi personaggi non sono mai ripetitivi, e soprattutto, importantissimo, non sono sempre uguali, tutti belli, tutti forti, tutti equilibrati. L’emotività gioca un equilibrio fondamentale, così come le esperienze passate: questi non sono i ragazzi dei primi capitoli, anzi, questi sono cacciatori che hanno visto la morte in faccia e stanno vivendo sulla pelle il peso delle proprie scelte. Una crescita, non importa se nel bene o nel male, ma pur sempre un’evoluzione. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |