Ciao! Ho trovato questa storia per caso e notato che non aveva ancora una recensione, quindi eccomi qui!
Il tuo racconto è molto intenso, molto dolce, malinconico e nostalgico.
E' stato piacevole perdersi in questa onirica interazione tra una vita al termine ed una al principio ed è stato molto bello fermarsi a riflettere sul significato della vita, lo scopo dell'essere umano sulla terra, i rimpianti, le gioie, i dolori, gli errori, le vincite, le perdite.
Questa storia mi ha tremendamente ricordato Finding Paradise, un videogioco indie meraviglioso della Freebirds Games, che presenta un protagonista che si piazza esattamente al centro tra le due figure che tu hai descritto: essenzialmente felice e soddisfatto della sua esistenza, ma che è stata costellata da tanti piccoli rimpianti che insieme hanno generato una sofferenza enorme.
Entrambe le tue due rappresentazioni, pur muovendosi in un contesto astratto, risultano tremendamente umane, tra la visione di un innocente bambino che non vede l'ora di venire al mondo e quella di un uomo anziano che quel mondo non vuole più vederlo.
Due visioni che si completano a vicenda e che insieme formano il vissuto di un uomo, ma separatamente sono due rette parallele che difficilmente si incontreranno e sapranno comprendersi a vicenda, proprio come il vecchio non comprende il bambino e viceversa.
Non esiste un lato buono e uno cattivo alla fine, tutto dipende dal vissuto di ognuno, per quanto nella vita non possa essere tutto bianco o tutto nero. 
Per quanto il bambino mi sia risultato molto dolce, non posso non empatizzare maggiormente con l'anziano, con la morte, per via delle mie esperienze passate e presenti, per quanto non condivida affatto alcune sue scelte di vita, però come lui un po' invidio e provo pena per l'eccessiva positività del bimbo, trasportato dalla sua candida innocenza.
Spero che entrambi possano aver preso la strada più giusta per loro e soprattutto, che Laura e Giorgio siano dei bravi genitori.
La lettura è stata molto coinvolgente, non ho riscontrato errori gravi, ho divorato il tutto con voracità, lasciandomi emozionare da entrambi i personaggi.
Le riflessioni, le digressioni sul passato del vecchio, mi danno l'impressione di una scena malinconica, con una regia lenta, piena di silenzi, accompagnata da un pezzo struggente al pianoforte.
In conclusione sono rimasta piacevolmente colpita dalla tua storia, che mi ha parlato al cuore con una malinconia dolcissima e intensa, spero che la mia recensione ti abbia fatto piacere, anche solo un minimo. 

Per favore continua a pubblicare, sarò lieta di recensire ancora.
A presto, Child of the Moon