Recensioni per
Paralipomeni di vita vissuta
di Baudelaire

Questa storia ha ottenuto 154 recensioni.
Positive : 154
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/11/22, ore 06:41

Buongiorno
Sembra il concludersi di quella che si potrebbe definire " una giornata no".
Ogni tanto capitano giorni del genere.
A volte la persona giusta può aiutare ad evitarle.
Buona giornata ☺️

Recensore Master
02/11/22, ore 08:12
Cap. 25:

"Odore di bruciato": stavolta è stato l'olfatto a riesumare nellla tua mente un momento del passato, a strapparti dall'apatia che a volte ci attanaglia nella monotonia del presente.
Come per tutti i poeti veri, cara B., è bastato poco ("basta un niente") per generare emozioni "dirompenti" e "tremende".
Si tratta di uni o più ricordi che non ti limiti a vivere con semplice malinconia, come potrei fare io.
In genere si affronta con rassegnazione il cambiamento fra fanciullezza ("io piccina") e maturità ("l'adulta / mai cresciuta"). C'è chi neanche se ne accorge. Ma tu no, vuoi capire cosa non ha funzionato. Ti proponi di "ritrovare" quel qualcosa che è cambiato.
Ho amato quei flash fugaci di B. bambina e li ritrovo dopo tutto nella B. di adesso. Il futuro, vedrai, la vecchiaia, ti farà ritornare molti altri "giorni da bambina" da rivivere non solo col ricordo.
Bello il finale, positivo, consolatorio, come le parole conclusive di una dolce fiaba prima della buonanotte.

Recensore Junior
31/10/22, ore 23:11
Cap. 25:

Un ricordo veramente caro e dolce questo frammento di memoria che, come un effetto farfalla, mi desta ricordi sopiti. Anche a questo servono le belle poesie. Sempre molto brava.

Recensore Veterano
27/10/22, ore 21:10
Cap. 25:

Bella, anzi bellissima.
Una splendida istantanea.
In bianco e nero o seppiata forse.
"un regalo inaspettato" per noi lettori.
Se cerchi bene troverai ancora un'altalena... Una cascina... Una stufa...
La felicità non è un fiore che cresce in maniera spontanea, nemmeno una pianta erbacea, come è invece la zizzania.
La felicità è una forma di vita secondo me.
Va allevata, cresciuta, nutrita, amata...
Ma a volte non basta...
A volte sì.
Anche io da bambino mi perdevo a fissare quella fiamma azzurra arancione,
ascoltando la fiaba del soldatino di stagno su musicassetta. Ma non piangevo, era la fiamma che mi dava fastidio.
Roberto

Recensore Veterano
26/10/22, ore 12:06
Cap. 25:

Un viaggio dolcissimo in questo bel ricordo, non sempre è facile permettere agli altri di poter vivere le nostre memorie. Secondo me è stato un atto di coraggio il riuscire a scriverla. Complimenti, è bello leggere un pezzo di te così diretto nella tua poesia. A presto
Francesca

Recensore Master
24/10/22, ore 11:46
Cap. 25:

Veramente un bel ricordo quello che hai voluto condividere e che attiene ad un passato felice che non tornerà, poiché era visto con occhi di bambina, mentre oggi sei adulta con altra sensibilità, altra visione delle cose, altra maturità e soprattutto altre esperienze che hanno sicuramente operato un cambiamento e quindi anche una crescita.
Il ricordare momenti che sono stati di gioia permette anche di poter ripercorrere chi eravamo e chi siamo diventati, scoprendo talvolta degli errori ai quali con obiettività, nell’oggi, possiamo porre rimedio per ritrovare quell’armonia che caratterizzava quei tempi e in particolare quella bambina che aveva bisogno di poco per essere felice.
Ancora una volta abbiamo dato un’occhiata al tuo mondo, ricercando la persona che c’è fra le righe.
Un caro saluto.

Recensore Master
23/10/22, ore 19:02
Cap. 25:

Buona sera
Purtroppo la crescita ci porta via quel tanto poco che bastava per essere felici... I ricordi restano e l'importante è che non vadano dimenticati, io credo che alla fine si possa anche cercare di tornare indietro in qualche modo, quanto meno tentando di trovare la pace che ci caratterizzava un tempo... ☺️

Recensore Master
23/10/22, ore 18:43
Cap. 25:

Un ricordo bellissimo che lascia un pò di malinconia ma anche di felicità, quella felicità speciale che riescono a vivere fino in fondo solo i bambini e che ci riempie di dolce nostalgia ogni volta che torna alla memoria. Bravissima, mi hai commossa.

Recensore Junior
23/10/22, ore 11:00
Cap. 24:

Immagini belle e potenti, quel cielo fa passare il dolore e l'angoscia regalando speranza. Complimenti.

Recensore Master
21/10/22, ore 01:36
Cap. 24:

Sempre così brava a combinare le parole...il verbo salire e il sale che cicatrizza le ferite...a un certo punto la vita ci porta al di sopra del dolore, nel blu cobalto del cielo e quasi nulla ci può far male. Complimenti come sempre.

Recensore Veterano
19/10/22, ore 09:31
Cap. 24:

Belle rime, decise ma delicate allo stesso tempo. Un tocco di classe che solo anime poetiche come la tua possono percepire e trasmettere nei loro testi. All'apparenza semplice ma sono parole che segnano nel profondo, complimenti! Un abbraccio
Francesca

Recensore Master
19/10/22, ore 06:27
Cap. 24:

"Sale."
Mi piace interpretarlo con la sua doppia valenza grammaticale.
Verbo.
Il livello, dell'acqua o della merda, cresce.
Ci sentiamo soffocare.
Sostantivo.
Ci vuole: "cum grano salis".
All'inizio brucia ma poi passa.
Col tempo.
Il tempo era il mio più grande nemico; adesso è diventato il mio più grande amico.
E che dire delle parole?
Le parole sono come il tempo; amiche o nemiche?
Le parole friggono dentro, come il sale. Bisognerebbe riuscire a friggere senza impestare casa e vestiti di puzzo di fritto.
Le parole ci vogliono, come il sale.
Per creare e interagire.
E per giocarci, come hai saputo fare egregiamente tu in questi versi.
Versi cortissimi, rime serrate, immagini affastellate. Versi da amare.
Un gioco che fa bene, la poesia.
È come un sorriso.
Non è quell'amore esaltante, avviluppante che tutti cerchiamo, non sono quei campi di fiori che prendono vita nei sogni.
Ma sempre un sorriso è, anche quando tratta emozioni così disperatamente intense.
E… "più non fa male".

Recensore Master
18/10/22, ore 18:03
Cap. 24:

Buon pomeriggio
Rime serrate, senza soste.
Rispecchiano un po' le paure di tutti, in fondo siamo fatti così. Eppure anche questa volta percepisco un sottofondo di speranza, che si esalta leggermente alla fine.

Recensore Master
18/10/22, ore 14:34
Cap. 24:

Che belle rime le tue, ci vogliono proprio in un periodo buio come questo a livello mondiale che stiamo un po' tutti vivendo, cara amica mia le tue parole sono ammirevoli come i cieli di cobalto dove tu spicchi quel salto, magari verso l'infinito.

Recensore Master
18/10/22, ore 10:16
Cap. 24:

Il sale sulle ferite ancora aperte fa male, ma con il dolore che provoca disinfetta.
E così i nostri pensieri si possono aprire a vedere che qualcosa di positivo, in mezzo a tutto questo tormento, ci può essere, anzi deve esserci per noi, pronto per essere colto.
E allora i sogni prendono il sopravvento e colmano il nostro bisogno di amore.
Si mettono da parte la rabbia, l’amarezza e l’odio e si torna a guardare a cieli sgombri di nubi e, spiccando il salto, torniamo a essere noi, purificati di ciò che ci ha fatto del male e con la volontà di vivere a pieno la vita che, come giustamente affermi, non è infinita e va apprezzata in tutte le sue “infinite” sfumature.
Pensiero complesso e composito che può rispecchiare momenti di vita di tanti di noi.
Grazie per averli espressi e un caro saluto.