Recensioni per
Paralipomeni di vita vissuta
di Baudelaire

Questa storia ha ottenuto 154 recensioni.
Positive : 154
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/10/22, ore 11:44
Cap. 1:

"Agosto maledetto"
Succede sempre di tutto ad agosto, tutto il possibile e l'impossibile. Si vive l'adrenalina estiva, la stanchezza a causa del forte caldo, la voglia di scappare ma anche di riposarsi.
Molto interessante il ritmo creato da questi distici omettendo spesso i verbi, complimenti!
Francesca

Recensore Veterano
03/10/22, ore 11:38
Cap. 23:

Quasi sembra una filastrocca, una favola tramandata da tempo ma che si può vivere attualmente. Si crea quindi un senso di legame con la storia, con le tradizioni tramandate da anni e anni e con la realtà. La trovo molto originale, per la scrittura e la struttura in sé. Complimenti! A presto
Francesca

Recensore Veterano
03/10/22, ore 10:57
Cap. 23:

Buongiorno Cristina, c'è chi scrive "accontentandosi" del proprio stile, padroneggiando con cura i propri punti di forza, esaltando i propri meccanismi mentali divenuti col tempo spontanei ed estremamente efficaci,
e poi c'è chi, come te, si evolve continuamente, adeguando il proprio stile ai contenuti ed ai momenti, lasciando che i sentimenti ed i versi prendano il sopravvento per un attimo.
Non posso che complimentarmi con te, ancora una volta.
Credo che "lasciarsi sopraffare" dalla forza e l'immensità della natura sia cosa per pochi...
un caro saluto

Roberto

Recensore Master
02/10/22, ore 12:08
Cap. 23:

Ciao Cristina,
molto bello questo tuo nuovo lavoro.
Ti ritrovo in una diversa accezione, priva delle rime che da un po’di tempo ti accompagnano, lasciando così le parole libere di fluire inseguendo una sensazione.
E’ una visione, quella che ci offri, che apre il cuore e la mente a pensieri, magari, più lievi e positivi di quanto non siano stati quelli che erano il soggetto delle tue precedenti riflessioni, forse bacino di particolari stati d’animo.
Grazie a te mi sono affacciata alla virtuale finestra che tu hai regalato ai lettori e tramite le parole, proprio come te, mi sono riempita gli occhi di maestosità e bellezza e, respirando a pieni polmoni, il lavorio della mente pare essersi quietato per qualche attimo.
Spero che questo non sia solo un fuggevole attimo di calma ma si instauri in profondità, in quanto tutti ne abbiamo un gran bisogno.
Un augurio per una serena domenica.

Recensore Master
02/10/22, ore 07:34
Cap. 23:

Ti dirò, in tutta sincerità, che a una prima lettura - fatta con emozione nel vederti alfine libera da rime - ci ho trovato qualcosa di retorico; frammenti di ricordi studiati a scuola e ormai sepolti sotto gli strati del tempo.
Manzoni, Carducci ("Il sole
ridea calando dietro il Resegone"), parole antiche.

Ma poi ho riletto. Ho compreso. Sei riuscita a dissotterrare tutti quei frammenti, a ricomporli, a riviverli con la consueta, ineffabile intensità di cui sei capace.

Mi ha colpito l'ultimo verso, "Il tuo cuore rubò". Ha rafforzato la potenza dei versi che vengono prima.
Il segreto sta nel lasciarsi rubare: i pensieri, perché rimanga la vuotezza della mente; il cuore, perché rimanga la pienezza dell'amore.

Recensore Master
02/10/22, ore 04:58
Cap. 23:

Buongiorno
Poesia un po' più amara rispetto alla precedente, tuttavia la rotta degli ultimi due componimenti è cambiata rispetto a quelli precedenti.
Un turbinio di emozioni continuo...

Recensore Master
02/10/22, ore 00:06
Cap. 23:

Le tue parole non sono semplice poesia ma sono emozioni allo stato puro che penetrano il cuore e l'anima, portando il lettore sulle alte cime di miele. Chapeau.

Recensore Veterano
29/09/22, ore 13:16
Cap. 22:

Ciao Baudelaire
Un componimento frivolo all'inizio poi triste.
Che l'allegria ti sia compagna di viaggio!
Ciao e complimenti. Mi ha stupito.
Alarnis

Recensore Veterano
28/09/22, ore 12:20
Cap. 22:

Ciao Cristina.
Invocare l'aiuto di una stella è una cosa di una bellezza disarmante.
Non è una sconfitta, né tanto meno una resa.
Io direi l'esatto contrario.
Brava.
Non alzare le mani e dire "non gioco più".
Continua a dire, pensare e/o scrivere che nessuno ti renderà mai una persona insensibile, mai.
Nonostante le giornate amare, le incazzature, le brutte risposte, i silenzi, i finti sorrisi.
Anche se non riuscirò a "dissolvere il tuo pianto" ti sono ugualmente vicino.
Un abbraccio.
Roberto

Recensore Junior
27/09/22, ore 22:46
Cap. 22:

Una dolce preghiera, quasi come quelle che si recitavano prima di dormire quando eravamo piccoli e avevamo paura del buio, ma bastava pensare a quella stellina e tutto passava. Molto bella, brava.

Recensore Master
27/09/22, ore 01:39
Cap. 22:

Ma quanta dolcezza in questa filastrocca poetica che risolleva il cuore perché a volte basta una piccola stella a squarciare il buio della notte. Complimenti come sempre.

Recensore Master
26/09/22, ore 18:19
Cap. 22:

Buon pomeriggio
Mi avevi abituato a poesie rapidissime , eppure così tristi e intense. Ora eccone invece una ritmata e dal ritmo di una dolce carezza. Sei sempre una sorpresa ! ☺️

Recensore Master
26/09/22, ore 09:50
Cap. 22:

Questa tua nuova poesia, o nenia, riempie di gratitudine, con le sue rime cantilenanti. Ci trasporta in un mondo pulito e infantile, fatto di stelline fosforescenti e amiche.
Una cantilena con voce sensuale che tutti vorrebbero ascoltare prima di dormire. Il sorriso dolce su un viso di donna che tutti vorrebbero vedere.
Ce n'era bisogno. Mi ha donato serenità.

Recensore Master
22/09/22, ore 15:46

Confesso che mi ci è voluto un po' di tempo per poter digerire completamente questi quattro versi.
Sono versi lapidari, freddi come il marmo, che però finiscono per coinvolgere il lettore e procurare sofferenza.
Mi hanno ricordato vagamente l'acquaforte "Il sonno della ragione genera mostri", del Goya.
È degna di nota la novità delle rime alternate.

Recensore Master
22/09/22, ore 09:08

Forse non è la notte nera che inghiotte tutto ad essere la colpevole.
Un altro modo di vedere le cose ci viene concesso per provare a resettare tutto quanto ci ha fatto, in qualche maniera, cambiare il nostro pensiero e, di conseguenza, le nostre azioni.
Di notte, al buio, da soli siamo, probabilmente, in grado di ascoltare meglio, poiché non inquinati da fattori esterni, quello che proviene da dentro di noi e che, magari, ci incita a riflettere più approfonditamente, dando così voce all'antico adagio che la notte porti consiglio.
Forse è il caso di porci in silenzioso ascolto, con la consapevolezza che si può sempre tornare sui propri passi, anche se, in questi momenti, appare molto complicato poiché ci fa paura, ma occorre reagire per non rimanere preda delle nostre angosce.
Un saluto.