Recensioni per
Speculari o forse mai
di Shireith

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/03/22, ore 07:01

Lo ammetto,
mi ha lasciato alquanto sorpreso questa riflessione.
Effettivamente questa loro situazione li sta portando a sentirsi degli specchi,
che piano piano si sgretolano,
inizia a sbiadire il riflesso di loro stessi,
e tra chi vorrebbe rimanere probabilmente piccola per avere una seconda occasione e chi invece vorrebbe indietro la sua vita perchè ha perso troppo da piccolo,
questa loro nuova vita li logora dentro.
Spero che un giorno riescano a battere i Mib,
così almeno potranno essere felici a modo loro.
Bel racconto,
ci si vede shireith,
con affetto
Shinran amore ^.^
P.s. Ammetto che ci vedrei bene Mitsuhiko come riflesso speculare che somigli a Shiho.
Quel ragazzino è arguto e la capirebbe ^^.

Recensore Master
08/10/21, ore 23:13

Allo specchio, Shinichi vede Conan ed è la sua prigione.
 Allo specchio, Shiho vede Ai ed è la sua liberazione.

E già partiamo benissimo, mettendo a nudo un'opposizione fondamentale tra Shiho e Shinichi: per Shiho Ai Haibara rappresenta un'opportunità, per Shinichi un ostacolo a cui rimediare prima possibile.
(Stasera ti tormento!)
Fa male, l'introspezione di Shiho per cui venti anni sono anche troppi, perché le esperienze maturate in queo vent'anni sono esatto ciò che la condanna e le toglie la voglia di vivere un solo secondo di più.
L'opposizione tra di loro torna nel finale, dove hanno riottenuto le loro vite, e ne aggiungi un'altra più sottile: per Shinichi Shiho è solo amica, per lei lui rappresenta qualcosa di più, fosse anche solo per la disponibilità di trovare una solitudine in cui ritrovarsi.
Insomma, leggo e piango, dobbiamo dare più gioie a Shiho 🥺
Un bacio, Fran, a presto!
Mari

Recensore Veterano
06/09/21, ore 03:53

Beh, quando deciso di ritornare a spulciare la sezione di Detective Conan le tue storie sono sempre una garanzia. Beh, che dire... L'idea del parallelismo delle condizioni di Suino e Shinichi è senza dubbio geniale. In realtà non ho mai pensato che per Shiho Ai Haibara fosse felicità, una nuova esistenza che potesse farla ricominciare da capo. Personalmente ritengo che la figura di Ai per la stessa Shiho sia una gabbia, ovviamente non come Conan lo è per Shinichi. Questo perché lei lo sa benissimo che la sua nuova esistenza da bambina è basata su una serie di bugie, le stesse bugie che hanno accompagnato la sua esistenza da scienziata. Che Conan ritorni Shinichi penso che non sia scontato, di più. Come hai descritto tu perfettamente, il bambino occhialuto è solo una gabbia per il detective liceale. Ma Shiho... Non so come (e se quando) finirà DC, ma il destino di Shiho penso che sia la cosa meno scontata. Riprenderà in mano una esistenza che si basava sulla paura e sul nulla, ora che è morta Akemi, oppure rimarrà in un corpo che non si sposa con la sua mente per darsi una seconda possibilità? Queste due diverse possibilità mi affascinano molto entrambe. Sicuramente è azzeccatissimo paragonare Shinichi alla vita e l'Haibara alla morte. Loro, da questo e molti altri punti di vista, sono come la luce e il buio , un buio però che però sta acquistando un briciolo di luminosità ora che è Ai Haibara. Ti faccio ancora i miei complimenti e scusa per il papiro, sicuramente andato fuori tema. Un bacio FalbaLove

Recensore Junior
30/08/21, ore 21:40

Oh mio Dio. 
Ho adorato questa tua storia, è veramente bellissima. 
Mi è piaciuto tutto, a partire dalla descrizione che hai usato per lo specchio (che è qua sia reale che metaforico), fino al capovolgimento finale dell'iniziale "Allo specchio, Shinichi vede Conan ed è la sua prigione.
Allo specchio, Shiho vede Ai ed è la sua liberazione."
Hai reso benissimo il dolore di Ai, la pesantezza della sua vita nonostante sia così giovane: per lei Shiro Miyano è prigione e Ai Haibara liberazione, al contrario di Shinichi, che vede Conan come una costrizione perché la sua è una vita felice. Ma Shiho non ha praticamente mai conosciuto la felicità (o meglio, la sua felicità era la sorella, ma le è stata portata via per sempre), e a vent'anni, in un corpo non suo che si riflette davanti ai suoi occhi come una ragnatela intricata di menzogne e dolori, sente la morte, o forse brama la morte, perché è ci ha già pensato la vita ad ucciderla. 
Hai uno stile molto bello e particolare, ancora complimenti per la storia! Credo tu sia riuscit* benissimo a rendere l'essenza del personaggio, anche in relazione a Conan/Shinichi, mi è piaciuta davvero molto! 
Alla prossima,
LostRequiem