Ciao cara! Eccomi qui finalmente per lasciarti la mia recensione!
Prima di tutto, scusami per questo enorme e vergognoso ritardo, ma nel weekend ho avuto la febbre e mi si incrociavano gli occhi, non riuscivo a leggere nemmeno una riga! T^T Adesso che il peggio è passato però, mi sono detta: quale modo migliore di cominciare la settimana, se non gustandomi qualche bel lavoro? E quindi eccomi giunta su questi lidi, col cuore pieno di meraviglia dopo aver letto questa OS <3
L’ho adorata. Mi ha trasmesso tanta malinconia ma, al contempo, anche tanta bellezza.
L’amore di cui racconta questa storia è forse il più doloroso di tutti: la possibilità sprecata, mandata all’aria per mancanza di coraggio.
Beatrice e Tommaso possono sembrare, all’apparenza, due persone completamente diverse, che vengono da due mondi opposti che, solo ad associarli, si fa peccato, ma la verità è che, sotto sotto, essi non sono altro che due realtà speculari, fatte delle stesse, dolorose incrinature. La differenza è che mentre Beatrice nasconde tali incrinature sotto un orgoglio smisurato (spesso controproducente) e una visione troppo rigida del mondo e delle cose – che finisce per incastrarla in ciò che secondo i canoni è giusto, è consono, spegnendo il suo cuore – Tommaso invece nasconde le sue sotto un sorriso perseverante e lo sguardo basso di chi è pronto ad accettare tutto per amore.
Il personaggio di Beatrice, in particolare, mi ha colpita tantissimo: quante volte sacrifichiamo la nostra felicità, senza nemmeno accorgercene, soltanto per inseguire gli standard di qualcun altro? Standard labili oltretutto, come dimostra il fatto che la sua amica Elena – portavoce di questi pregiudizi- prima definisce Tommaso non all’altezza e poi un gran figo, dolce e sensibile. Quante volte ci auto sabotiamo, intestardendoci in una strada che, evidentemente, non fa al caso nostro, solo perché mollare ci sembra da deboli?
Beatrice non ha il coraggio di seguire il cuore e di sbagliare, pensa che tenendo sempre la testa alta non mostrerà le proprie incrinature, ma così facendo non fa altro che incastrarsi in situazioni ancora peggiori, come seguire una strada, quella della danza, dove non potrà mai brillare o impantanarsi in un matrimonio senza amore con un finto ragazzo perfetto, solo perché è quello che, secondo la gente comune, ha valore.
Spero che anche lei, al momento così persa, così fragile, trovi la forza di fare quello che ha fatto Tommaso nell’ultima scena: accettare le proprie incrinature e trasformarle in qualcosa di bello.
Il tuo stile di scrittura, che già avevo avuto modo di apprezzare nelle precedenti OS che ho letto, qui brilla ancora di più. Hai una espressività molto appassionata e intensa, e un lessico ricercato che però non appesantisce mai la lettura, anzi non fa altro che arricchirla. Oltretutto delineare compiutamente una storia e dei personaggi non è affatto facile invece tu ci sei riuscita con risultati sorprendenti.
Infine, adoro la scelta della canzone che, a parte essere perfetta per la storia, ho riconosciuto dalle prime strofe e ho canticchiato per tutta la lettura ahahah
Appena possibile, tornerò a godermi qualche altra fantastica lettura, ne vale la pena!
Alla prossima, Violet :) |