Recensioni per
Tiny Pretty Things
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/09/21, ore 13:28

Ciao cara! Eccomi qui finalmente per lasciarti la mia recensione!
Prima di tutto, scusami per questo enorme e vergognoso ritardo, ma nel weekend ho avuto la febbre e mi si incrociavano gli occhi, non riuscivo a leggere nemmeno una riga! T^T Adesso che il peggio è passato però, mi sono detta: quale modo migliore di cominciare la settimana, se non gustandomi qualche bel lavoro? E quindi eccomi giunta su questi lidi, col cuore pieno di meraviglia dopo aver letto questa OS <3

L’ho adorata. Mi ha trasmesso tanta malinconia ma, al contempo, anche tanta bellezza.
L’amore di cui racconta questa storia è forse il più doloroso di tutti: la possibilità sprecata, mandata all’aria per mancanza di coraggio.
Beatrice e Tommaso possono sembrare, all’apparenza, due persone completamente diverse, che vengono da due mondi opposti che, solo ad associarli, si fa peccato, ma la verità è che, sotto sotto, essi non sono altro che due realtà speculari, fatte delle stesse, dolorose incrinature. La differenza è che mentre Beatrice nasconde tali incrinature sotto un orgoglio smisurato (spesso controproducente) e una visione troppo rigida del mondo e delle cose – che finisce per incastrarla in ciò che secondo i canoni è giusto, è consono, spegnendo il suo cuore – Tommaso invece nasconde le sue sotto un sorriso perseverante e lo sguardo basso di chi è pronto ad accettare tutto per amore.
Il personaggio di Beatrice, in particolare, mi ha colpita tantissimo: quante volte sacrifichiamo la nostra felicità, senza nemmeno accorgercene, soltanto per inseguire gli standard di qualcun altro? Standard labili oltretutto, come dimostra il fatto che la sua amica Elena – portavoce di questi pregiudizi- prima definisce Tommaso non all’altezza e poi un gran figo, dolce e sensibile. Quante volte ci auto sabotiamo, intestardendoci in una strada che, evidentemente, non fa al caso nostro, solo perché mollare ci sembra da deboli?
Beatrice non ha il coraggio di seguire il cuore e di sbagliare, pensa che tenendo sempre la testa alta non mostrerà le proprie incrinature, ma così facendo non fa altro che incastrarsi in situazioni ancora peggiori, come seguire una strada, quella della danza, dove non potrà mai brillare o impantanarsi in un matrimonio senza amore con un finto ragazzo perfetto, solo perché è quello che, secondo la gente comune, ha valore.
Spero che anche lei, al momento così persa, così fragile, trovi la forza di fare quello che ha fatto Tommaso nell’ultima scena: accettare le proprie incrinature e trasformarle in qualcosa di bello.

Il tuo stile di scrittura, che già avevo avuto modo di apprezzare nelle precedenti OS che ho letto, qui brilla ancora di più. Hai una espressività molto appassionata e intensa, e un lessico ricercato che però non appesantisce mai la lettura, anzi non fa altro che arricchirla. Oltretutto delineare compiutamente una storia e dei personaggi non è affatto facile invece tu ci sei riuscita con risultati sorprendenti.
Infine, adoro la scelta della canzone che, a parte essere perfetta per la storia, ho riconosciuto dalle prime strofe e ho canticchiato per tutta la lettura ahahah
Appena possibile, tornerò a godermi qualche altra fantastica lettura, ne vale la pena!
Alla prossima, Violet :)

Recensore Master
04/09/21, ore 17:45

Ciao Gaia,
eccomi finalmente qui, inizierò dalla premessa che Sk8er Boi ha fatto decisamente parte della colonna sonora della mia adolescenza - sì, sono molto più vecchia di te - quindi il fatto che tu l’abbia scelta come colonna sonora di questa storia mi ha attirato sin dal momento in cui vi hai accennato.
Premesse a parte, credo che tu sia stata particolarmente brava a dare vita a questi personaggi originali, nonostante nel corso della storia tu abbia ridotto n frantumi il mio cuore - insieme a quello di Tom prima, e di Bea poi.
Tommaso é un personaggio stupendo: il classico ragazzo che é sicuro di ciò che vuole essere e non ha paura di essere fuori dal coro, che lotta per quello in cui crede e che é purtroppo abituato a ricevere le porte in faccia, ma che nonostante tutto non si arrende. Beatrice invece non ha la stessa tempra o, per lo meno, la ha solamente nella scelta di ballare, nonostante non sia particolarmente talentuosa, perché per il resto tende a uniformarsi con la massa e a non pensare con la propria testa. Così, mentre la sua postura rigida si sgretola, anche l’amore che Tom prova nei suoi confronti subisce lo stesso processo - e fa niente se passano gli anni e lei continua a essere a di Tommaso, perché comunque lui ha scelto di dimenticarla e di andare avanti.
Trovo che Bea incarni benissimo le tipiche paure adolescenziali: quella voglia di essere accettate, di non spiccare in mezzo alla folla, di uniformarsi al resto dei compagni. E fa niente se Tom le piaceva, più di quanto volesse ammettere, perché non era in grado di confessarlo nemmeno a se stessa e quindi non avrebbero mai potuto avere un futuro.
Ho apprezzato tanto che la sua amicizia con Elena sia durata nel tempo, nonostante proprio lei sia stata una delle ragioni che ha spinto Bea a non dare a Tom nemmeno una chance, perché è bello vedere due ragazze ancora unite nonostante una di loro abbia intrapreso una strada difficile come quella che sta percorrendo Bea...
La fine è particolarmente amara, eppure così vera. Beatrice si è resa conto di aver sbagliato, ma è troppo tardi per farsi perdonare da Tommaso - nonostante sia evidente che lui provi ancora qualcosa per lei, probabilmente lo stesso amore che lo teneva per ore fuori dalla sua scuola di danza a osservarla. Nella vita però va così: devi avere il coraggio delle tue scelte.❤️
Quel “Ci vediamo in giro” è un cerchio che si chiude, ma è anche una flebile speranza a cui Bea può appigliarsi, se pdavvero vuole dimostrargli che ci tiene a lui.
Grazie di aver condiviso questi personaggi con noi, li ho davvero amati.
A presto, Francy

Recensore Master
01/09/21, ore 21:56

Io sono un po' a pezzi.
Che mi rendo conto non sia il modo migliore di cominciare una recensione, ma bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e a Bessie quel che è di Bessie, e a te, Bessie, spettano di diritto i cocci del mio cuoricino.
Tornando seria, devo fare una premessa: ero già molto curiosa di leggere una tua storia originale (anche Coraline mi aveva incuriosita moltissimo, ma onestamente è una tematica che non sono sicura di saper affrontare, in questo momento, quindi preferisco rimandare a un periodo più sereno), e sapere che questa storia è ispirata proprio a Sk8r Boy mi ha fatto uscire di testa. Perché sì, insomma, ripensare all'adolescenza fa sempre schifo ma è anche bellissimo, e io ho passato troppi anni a fare pessime figure in una sala da ballo per poi uscire e ascoltare Avril Lavigne e farmi dei viaggioni mentali immensi che qui tu hai riportato in vita, dal primo all'ultimo, sappilo.
Ma la cosa che ho davvero adorato in questa storia – ed è una cosa che ho notato in tutto ciò che ho letto di tuo – è proprio l'atmosfera che sai intessere in ogni parola. Un'atmosfera che è qualcosa di tangibile ed è parte integrante della storia che scrivi, che scivola in ogni riga e amplifica che le sensazioni della storia. Che tu scrivi divinamente credo di avertelo già detto, ma non credo lo ribadirò mai abbastanza: hai un modo di piegare lo stile e di mettere insieme immagini apparentemente diverse, ma che hanno un'armonia perfetta e sono in grado di comunicare tantissimo che, davvero, ti rende immediatamente riconoscibile. La tua è una prosa ricchissima, che non si limita a raccontare qualcosa, ma lo mostra al lettore con una tonalità emotiva tale da amplificare ogni dettaglio e renderlo qualcosa di immenso.
Ho adorato il modo in cui apparentemente hai semplicemente ripreso il testo della canzone, costruendo però una storia potentissima, con una struttura estremamente solida. È una storia dove i concetti fondamentali fanno da struttura portante a tutta la narrazione: adoro il contrasto di questa tinta nera che, alla fine, scolora nel blu, a rappresentare da subito un'affinità fra i personaggi che però loro non sono mai in grado di trovare, non per davvero. Sono simili, similissimi, ma tra di loro resta un grado di distanza che impedisce loro di essere uguali. E sono complementari, per certi versi, con quel tenere la testa alta di Bea per contenere tutte le incrinature, e il tenere il capo chino di Tom (e, a proposito, il modo in cui sul finale le posizioni si ribaltano è meraviglioso e ha fatto un male che non ti so nemmeno dire).
Perché io ci ho sperato, un pochino ci ho sperato davvero, che potesse esserci, se non un lieto fine, almeno una speranza, una luce, uno spiraglio. Un finale aperto, un sorriso, qualcosa. E invece no, ma credo sia coerente così.
Davvero, hai saputo delineare due personaggi profondissimi, pieni di abissi e contraddizioni, con una sensibilità incredibile.
È stato un piacere immenso leggerti, e spero di riuscire a tornare presto sul tuo profilo!
A presto!

Recensore Master
01/09/21, ore 11:10

Aaaaaaw, Gaietta, eccomi qui, col cuore a pezzi alla fine della lettura di questa storia ç___ç, mamma mia che scheletri hai riesumato con Skater boy!!

Temevo davvero che non sarebbe finita bene per Bea e Tom, considerando la canzone alla quale ti sei ispirata, ma ammetto che un po' ci ho comunque sperato fino all'ultima riga. Che dire? Innanzitutto complimenti per esserti lanciata con un'originale, è un'impresa che non credo affronterò mai perché mi manca la fantasia ma ammiro voi che ci riuscite. Passando alla storia: da un lato avrei voluto prendere a scossoni Bea e dirle di fregarsene del mondo e dare una chance a Tom, perché diamine, lui la vede meglio di chiunque altro, conosce ogni sua crepa e la ama. Dall'altro avrei voluto stringerla forte perché in molti aspetti io sono uguale: spesso impaurita di fronte alla novità o all'interesse che mi mostra qualcuno perché ho il terrore che le cose possano andare male o in maniera diversa da come me le aspetto, e troppo troppo troppo legata alle opinioni degli altri. Il fatto che Bea si lasci bloccare dal giudizio degli amici lo capisco davvero perfettamente (e avrei volentieri strangolato Elena in certi momenti -.-, così come avrei strangolato Raffaele perché diamine, non ci si comporta così e lei non si meritava un matrimonio simile.)

Questa storia d'amore mancata, fatta di risposte mai date, di tanti piccoli momenti che in fondo possono considerarsi degli appuntamenti sui generis mi ha fatta commuovere e riflettere. Ho sospirato per la dolcezza e la pazienza di Tommaso, cristato male e sospirato uguale di fronte alla debolezza di Bea, e ora che le cose fra loro non potranno più essere non mi rimane altro che augurare a entrambi di trovare comunque la felicità in un modo o nell'altro.

Bella, bella davvero, un adattamento che rende piena giustizia alla canzone di Avril **
complimenti, tesoro, e un abbraccio!

Bennina
 

Recensore Master
01/09/21, ore 09:37

Ciao carissima, felice di poterti rileggere e stavolta vederti alle prese con un’originale.
Complimenti per l’inventiva (io trovo difficilissimo scrivere originali e detesto le mie che ho scritto, infatti sono bandite dagli scambi ormai mwhahaah )
Il titolo crea interesse il riassunto gli dà men forte, l’introduzione e le citazioni (quella dell’impressionismo non la conoscevo e l’ho adorata) sono davvero ben pensate.

I tuoi personaggi sono vivi, tridimensionali, tangibili, coi loro pregi e difetti.
Il concetto di tingersi i capelli di nero per accentuare la propria disperazione è waahh!
E lui punkettaro che fa musica sua, coi capelli blu, lo si ama, punto.
Tom e Bea… T e B… iniziali a caso? #BellamortEverywhere XD

Tornando sere, il suo modo di farle la corte al limite dello stalking è wwwaahh (ammira la mia proprietà di linguaggio ^^)

E in tutto questo ..waaaaaaaaahhh (idem come sopra) incastri le parole di ‘Sk8r boy’ , una canzone della cara Avril che mi suscita una marea di ricordi, quando guadavo MTV e passava il video , con una precisione che evidentemente tu la conosci e lei deve aver scritto questa canzone anni fa in previsione di questa storia!! *O*
Sono davvero colpita da come la storia segua passo passo la canzone.

Lei sposata, vedova e madre, lui superstar, il concerto, quella ragazza che non è mai riuscito a dimenticare, il titolo ‘Ci vediamo in giro’ davvero geniale… e il finale? waaaaaaaaaaaahhh, lui che potrebbe averla facilmente ora, ma davvero è troppo facile, quindi è giusto che sia l’orgoglio a vincere e che lui renda a Bea pan per focaccia.

Io di solito sono fan sfegatata dei lieto fine, ma in questo caso va benissimo così.

Sempre più felice di averti scoperta, anche a me piacciono le one shot corpose, e questa è stata un bellissimo cortometraggio di emozioni altalenanti.

Alla prossima ^^

Lu



p.s. nelle ricordate <3