PRIMA CLASSIFICATA
“It’s your last cup of sorrow – finish it today” di Kim_
Grammatica e stile: 10/10
Dal punto di vista grammaticale la tua storia è ineccepibile, come spesso accade con le tue storie del resto. La storia è curata sotto ogni aspetto, pulita e ordinata!
Gli unici appunti che mi sento di farti sono questi:
“era evidente che si amavano ed erano fatti per stare insieme” -> qui sono in dubbio pure io, lo devo ammettere. A una prima lettura ho subito avuto l’impressione che qualcosa non andasse, forse avrei utilizzato i verbi al congiuntivo (amassero, fossero), ma riflettendoci non so, penso che in questo caso possa essere corretto anche l’imperfetto. Te lo segnalo giusto per completezza, ma non lo considero un errore ^^
“immagino di essere rannicchiato” -> questo è invece un errore di battitura: manca l’accento sulla o di “immaginò”!
Queste sono comunque delle sviste/sottigliezze stilistiche, dunque non li tengo in conto per il punteggio, anche perché ho trovato pochissime sbavature in un testo così lungo e non me la sentirei di penalizzarlo.
Dal punto di vista stilistico, non ho ugualmente niente di negativo da evidenziare: ho trovato un’ottima gestione dei periodi – né troppo lunghi né troppo spezzati – e della punteggiatura. Il testo è scorrevole e, nonostante l’abbondanza di introspezione, non risulta mai troppo pesante, complice il fatto che è stata dosata e inserita nel corso della storia in mezzo a dialoghi e azioni. I pensieri di Lee sono prorompenti, ogni singola scena è impregnata del suo punto di vista e del suo modo di vivere ciò che gli accade, e questo permette al lettore di immedesimarsi e avere un totale coinvolgimento, ma ciò non toglie spazio alla vicenda e a ciò che accade attorno a sé. Quest’equilibrio ha dato vita a un connubio vincente: queste sono le storie introspettive che entrano davvero nelle ossa, che rimangono impresse, che lasciano un’impronta emotiva importante. È davvero apprezzabile il modo in cui hai fatto emergere pensieri e sensazioni non solo dalla descrizione in sé di questi ultimi, ma anche dal modo di comportarsi del personaggio; questo, oltre che dare una marcia in più alla storia dal punto di vista stilistico, ti ha aiutato tantissimo anche per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio, ma di questo parleremo più avanti ^^
Un’altra cosa che mi ha colpito particolarmente in maniera positiva è l’utilizzo di figure retoriche come per esempio metafore: probabilmente ispirata dalla canzone (e anche di questo parleremo meglio in seguito), hai parlato di coppe di dolore da inghiottire e di gelosia strisciante, hai costruito delle immagini figurate molto potenti, che hanno reso i pensieri di Lee ancora più vividi e palpabili, hanno dato un tocco poetico che ha reso il testo un vero gioiello. Al di là del mio gradimento personale – sai che queste metafore ricche di poesia mi fanno impazzire! – credo che tutto ciò abbia reso la tua storia potente, dinamica, densa, travolgente. Tanti elementi hanno permesso di far risaltare la parte più emotiva di personaggi e situazioni, di modo che nessuno possa rimanere indifferente a una lettura del genere. Brava, davvero complimenti!
Trama e personaggi: 9,5/10
Partiamo subito dalla trama che – te lo anticipo – è il motivo che mi ha portato a sottrarre quel mezzo punto. Mi dispiace tantissimo penalizzare una storia strutturata in maniera così bene, ma ora proverò a spiegare le mie impressioni.
In primo luogo devo dire che la dualità Walter/James è sviluppata egregiamente: Lee assume in maniera palese un modo diverso di comportarsi e di pensare quando si trova in compagnia dell’uno o dell’altro. Con entrambi si comporta in modo strano, è senza dubbio un po’ irritabile, ma se a un occhio esterno questo può apparire come un accanimento verso entrambi, nella testa del protagonista è tutto ben distinto. Si mostra indisponente nei confronti di James perché davvero la sua presenza lo irrita, mentre scaccia Walt perché non sa come comportarsi con lui e vorrebbe tenerlo alla larga per evitare di provare dei sentimenti nei suoi confronti – come se la lontananza del sassofonista potesse cambiare ciò che ha nel cuore. Nessuno dei suoi compagni di Gang riesce a capire ciò che gli succede, e forse non capiscono nemmeno – almeno inizialmente – che ricevono un trattamento diverso da parte di Lee.
Trovo molto ben riuscito il parallelismo di “esplosività” da entrambe le parti: se da una parte Lee non è riuscito a tenere a bada la gelosia verso Jimmy (compiendo quasi un gesto di violenza imperdonabile), dall’altra non si è trattenuto quando ha avuto l’occasione di amare Walter come ha sempre desiderato. È come se in entrambi i casi Lee avesse raggiunto il limite e fosse esploso, fosse giunto a un punto di non ritorno e si fosse tolto uno sfizio. O meglio, come se avesse accumulato – ingoiato – troppa sofferenza e a un certo punto non ce l’ha più fatta.
Ogni scena è stata raccontata con la giusta delicatezza e al contempo con la giusta crudezza: né nella scena con Jimmy né tanto meno in quella con Walt sei caduta nel volgare, ma hai ben differenziato i toni della narrazione per lasciar intendere la diversa entità del momento. Lee vuole essere violento col trombonista e dolce col sassofonista, e questo emerge da ogni frase. Eppure entrambe le scene sono accomunate da una cosa: un dolore sordo che non se ne va, perché nessuna di queste azioni che Lee compie lo renderanno felice, e lui lo sa bene.
Ebbene, giungiamo alle parti dolenti. Non ho trovato in realtà dei veri e propri problemi, ma ho avuto l’impressione (poi appunto, magari è solo una mia impressione) che l’inizio e il finale fossero un po’… frettolosi.
Mi spiego meglio, partiamo dall’inizio: so che questa storia fa parte di una “serie”, o che comunque ci sono dei prequel, che io conosco e ho già letto. Essendo appunto a conoscenza dei precedenti non ho avuto nessuna difficoltà a immergermi nella lettura, però qui in quanto giudice sono costretta a valutare la storia singolarmente, prendendo in considerazione solo questa trama. Tu hai saputo spiegare bene le dinamiche di questo triangolo con delle frasi strategiche e ben inserite all’inizio, ma io ho avvertito una sorta di “mancanza”, come se fossimo già nel bel mezzo di qualcosa di avviato e non avessimo avuto il tempo di abituarci. Non voglio dire con questo che ci siano delle carenze o dei buchi di trama, ma ci sono alcuni elementi che avrei voluto veder approfonditi. Mi viene in particolare in mente l’amore e l’affiatamento che intercorre tra Walter e James: ce ne parli, ma nella storia non abbiamo quasi mai modo di vederli interagire tra loro e constatare questo loro rapporto, non vediamo l’effettiva causa che tanto infastidisce Lee. Mi sarebbe piaciuto vedere una scena di questo tipo, anche sotto forma di flashback, per dare ancora più vita al disagio che il trombettista prova.
Sul finale non ho in realtà molto da ridire: ci sta che tu l’abbia gestito in questo modo, che tu abbia creato un allontanamento graduale e che non porta a una vera e propria risoluzione del problema di Lee; lui lascia correre e cerca di andare avanti. Molto spesso le storie si concludono così, senza una vera e propria conclusione, senza che la persona interessata abbia il coraggio di affrontare le sue azioni passate, e preferisce lasciare che il tempo risistemi tutto. Mi ha comunque fatto un po’ strano trovare questo distacco in maniera così improvvisa: il secondo prima Lee era con Walt, pronto ad amarlo e stringerlo tra le braccia, e l’attimo dopo lo vediamo arreso e nuovamente “distaccato”, come se non fosse successo niente. Non è un errore, assolutamente, e forse è anche voluto, ma non nascondo che mi sarebbe piaciuto leggere il “passaggio”, la rottura, almeno a livello interiore. Cos’ha fatto Lee dopo essere stato con Walt: ha pianto? Si è ubriacato? Ha distrutto la sua stanza a suon di pugni? O è rimasto semplicemente impassibile in un angolo a riflettere e prendere atto di ciò che è accaduto?
Mi rendo conto che questo mio appunto sul finale è forse più una mia curiosità personale, perché veramente, non c’è niente che non va concretamente nella tua storia e nel modo in cui l’hai gestita! E anzi, tutto ciò non toglie niente alla caratterizzazione dei personaggi, ma è solo la mia impressione e mi rendo anche conto che forse ti sto chiedendo troppo, considerando che sono stata io stessa a imporre un limite di parole.
Comunque voglio che tu sappia che hai strutturato, gestito e raccontato una trama splendida, curata, i cui pezzi si incastrano l’uno all’altro come un perfetto puzzle. E non era facile vista la complessità del protagonista e della situazione raccontata!
Dei personaggi in realtà ne ho già parlato, e vorrei solo rimarcare il lavoro fantastico che hai fatto con tutti loro. Lee, il tuo protagonista, come ti dicevo è caratterizzato a tutto tondo: leggiamo dei suoi pensieri e della sofferenza che lo sta logorando, e al tempo stesso vediamo come tale viene fuori, trasformandosi in rabbia e a un certo punto anche cattiveria. Probabilmente se tu non ce lo avessi fatto conoscere così bene non potremmo mai giustificarlo per ciò che fa, per ciò che ha tentato di fare a Jimmy (e per questo non riesco a giustificarlo comunque in realtà), ma questa storia ci permette di conoscerlo fino in fondo e, se non accettare, almeno capire le sue motivazioni. Lee non è veramente cattivo, non vuole davvero ferire i suoi amici, ma sta soffrendo per qualcosa che lui stesso non riesce ad accettare e non sa minimamente come affrontare. È troppo orgoglioso per chiedere aiuto e confidarsi, così si tiene tutto dentro fino a esplodere. Ho amato alla follia (anche se in realtà l’ho detestata XD) la sua ostinazione nel non confidarsi con nessuno, tratto che è rimasto coerente dalla prima all’ultima riga: glielo chiedono tutti e in un sacco di occasioni avrebbe potuto dire quella frase di troppo che l’avrebbe smascherato, ma lui non l’ha mai fatto, nemmeno quando era ubriaco. Lee è fragile e imprevedibile, ma al contempo è dotato di un’integrità che, se si legge con attenzione, è palese.
Walt e Jimmy non potrebbero essere più diversi: il primo sempre calmo e lucido, anche quando Lee lo vuole scacciare e gli risponde in male modo, il secondo malizioso, spontaneo e passionale, dai piccoli gesti quotidiani fino al pugno che ha mollato a Lee sul tour bus. A tal proposito, mi complimento per la coerenza che hai conferito al personaggio: scappare via terrorizzato o chiedere semplicemente spiegazioni non sarebbe stato da James, non da un James che si è sentito braccato e ha realizzato la gravità della situazione.
Magistrali anche le comparse di Terry e Danny, perfettamente caratterizzati in poche frasi. Insomma, tutti i personaggi di questa storia hanno avuto uno spessore incredibile, li hai gestiti perfettamente e grazie a ciò non è stato per niente difficile immaginare le scene o capire cime avrebbero potuto agire in un determinato frangente. Bravissima!
Sviluppo canzone: 5/5
Bisogna riconoscere che ti è capitata una delle canzoni più difficili del contest XD perché sì, il testo è uno dei più sensati della discografia dei FNM, ma allo stesso tempo non parla di un argomento in particolare, non dà delle indicazioni, potrebbe essere interpretata in mille modi diversi. E se questo potrebbe essere visto come un vantaggio, potrebbe in realtà rappresentare una difficoltà.
Ma partiamo da un aspetto a cui do tantissima importanza quando si parla di song-fic: l’atmosfera. È difficile definire esattamente le sensazioni che Last Cup Of Sorrow trasmette, ma tu sei riuscita a catturarle in un connubio che sta tra l’angst e l’erotico. Vediamo un Lee inghiottito dal dolore, ma al contempo da un sentimento forte e scombussolante nei confronti di Walter. In aggiunta ecco la gelosia, che “gli gratta le ossa come un serpente che scorre tra due pietre”. È una sensazione di fastidio, è una sensazione strisciante appunto, che sei riuscita a rendere stupendamente grazie alle scene da te costruite. La canzone, nel suo complesso, esprime un senso di disagio ed è la stessa sensazione che permea l’intera storia. Ci sono anche dei momenti più quieti e altri più esplosivi (come il ritornello), tutti perfettamente rispettati tramite l’atteggiamento di Lee: a volte prorompente, altre volte implosivo. Non so bene come descrivere tutto ciò, ma mentre leggevo e ascoltavo la canzone in sottofondo ho avuto la sensazione che il tuo testo e la musica si sposassero alla perfezione, non avrei saputo immaginare un’altra colonna sonora per questa storia!
Per quanto riguarda il testo, innanzitutto sei stata molto furba a disporlo nell’ordine a te più congeniale per lo sviluppo della trama: non ho posto limiti su quest’aspetto e tu hai saputo così sfruttare ogni frase nel migliore dei modi. Innanzitutto mi piace il modo in cui hai trasformato i concetti in scene, come l’ingoiare il dolore, lo sfruttare un momento che sta per scivolare via tra le dita come sabbia, il continuare a pensare a qualcuno ma andare per la propria strada… è come se avessi preso questo testo un po’ “confuso” (perché alla fine è così XD) e gli avessi dato un ordine, avessi sistemato questa splendida poesia. Last Cup Of Sorrow esprime dei concetti generali, come dicevo anche sopra, ma tu hai dato un perché a questi concetti, hai dato loro forma.
Per non parlare della maniera deliziosa in cui hai saputo riportare nel tuo scritto alcuni riferimenti del testo! Quando parli dell’ultima coppa di sofferenza che Lee chiede al barista, o quando nella parte iniziale dici che potrebbe sorprendere se stesso… non so, si è incastrato tutto perfettamente! Last Cup Of Sorrow è intrisa di immagini potentissime, di parole che ti si imprimono nell’anima, e tu hai saputo traslare perfettamente tutto ciò nella tua storia, attingendo da questa poeticità così tetra e così diretta.
Che altro posso dirti? Non avrei mai pensato, quando ho inserito questa canzone nella playlist per il contest, di vedere un lavoro così ben fatto con questi versi. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma tu hai superato brillantemente la sfida!
Gradimento personale: 5/5
AMO i triangoli.
SMO la sezione fiati dei Chicago.
AMO questa canzone.
AMO il tuo stile.
E già così potrebbe finire il commento a questo parametro XD
Ho veramente amato questa storia, dalla prima all’ultima riga: mi hai sorpreso decidendo di portare questo fandom, in cui so che non hai molta dimestichezza ma in cui hai anche saputo destreggiarti perfettamente. Hai raccontato questi personaggi e le loro vicende in una maniera talmente naturale e fluida che mi viene da chiedermi se gli eventi da te raccontati non siano accaduti davvero XD perché, ti giuro, sei riuscita a dipingere nella mia mente immagini vivide e coinvolgenti. E quando vengo catturata in questo modo dallo stile e dalla trama di una storia, non posso che innamorarmi della storia!
E quanti feels, quanti! La scena di Lee e James nel tour bus è stata forse una delle mie preferite, mi ha tenuto col fiato sospeso perché non sapevo fin dove Lee si sarebbe spinto, e quando ha lasciato andare Jimmy non sapevo quale sarebbe stata la reazione di quest’ultimo. Davvero, l’hai raccontata in una maniera che è assolutamente oro, hai fatto percepire tutta la sofferenza che era implicata nel comportamento di Lee… e ovviamente mi hai fatto stare in pena per il mio adorato Jimmy, che non ha fatto nulla di male per meritare tutto ciò. Cosa ci può fare se lui e Wally si amano?
Per non parlare della scena erotica tra Lee e Walter, descritta in maniera sublime e intrisa di un’emotività che l’ha fatta risaltare, le ha dato una grandissima importanza. Tramite gli occhi di Lee, l’hai fatta percepire in maniera così dolce e passionale che ho quasi creduto che Walt potesse ricambiarlo, potesse provare qualcosa per lui; questo non è del tutto falso, nel senso che il sassofonista gli vuole bene e non ha motivo di farlo stare male, ma ovviamente non è lo stesso amore che prova per James. Il trombettista ci ha voluto credere almeno per una notte, si è voluto godere il momento nonostante sapesse perfettamente l’epilogo della vicenda, e tutto ciò è così dolorosamente meraviglioso *-*
Il solo fatto che Lee sia diviso tra l’amore, la gelosia e la repulsione verso se stesso mi ha fatto davvero impazzire, non so nemmeno quantificare quanto questa situazione mi sia piaciuta e mi abbia appassionato! Forse anche per la particolarità del personaggio, avrei seriamente potuto leggere ottomila parole di sua introspezione, riguardo a come si sentisse, e avrei amato comunque tutto ciò! Sì, sono sadica, mi piace vedere i personaggi che soffrono XD e quando soffrono così “bene” come hai fatto tu, non può che venir fuori una storia vincente!
E Last Cup Of Sorrow in tutto ciò non può essere più perfetta, ho amato ascoltarla come sottofondo alla lettura!
Brava, bravissima, davvero! Forse la tua è stata anche furbizia, visto che io coi triangoli ci vado a nozze, ma mi hai consegnato un testo che non poteva non ottenere il punteggio pieno in questo parametro!
TOTALE: 29,5/30 |