Ah, questo amore anelato, cercato, rincorso, vissuto, che tanto culla il nostro cuore, ma altrettanto può ferirlo. Questa anima sta soffrendo e nella sofferenza fa capolino la rabbia, probabilmente per il corso che ha avuto questo sentimento. Occorre stare vicino a questa anima affranta, non lasciandola sola al suo destino che potrebbe essere distruttivo. Bisogna accompagnarla nel suo cammino affinché ritrovi la serenità e le lacrime possano abbandonare il suo volto.
Ho apprezzato il canto e il controcanto che i vostri versi sono stati in grado di creare. Rime cariche di pathos sono state intercalate, con la constatazione di quanto occorso, e quindi la voglia di essere accanto in un abbraccio consolatorio e non solo, a versi sciolti, che, personalmente, amo in maniera particolare, forse perché mi sono più congeniali.
Di grande godimento anche la presentazione dello scritto, con l’immagine del quadro dal quale avete tratto il titolo del vostro lavoro, e anche la frase di Capossela che fa oltremodo riflettere sulla natura di alcune parole, come in questo caso, “amore” che ha la stessa radice di “amarezza”.
Da qui in poi si sono sviluppati nella mia mente un sacco di pensieri, e infatti ho letto ieri la poesia e ho tentato di concentrare al massimo le parole per non fare il mio solito panegirico.
Poesia profonda che mi è piaciuta molto per tutta l’umanità che lascia trasparire.
Un caro saluto ad entrambi e un augurio per una serena domenica. |
