Recensioni per
Visite di riguardo
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 49
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]
Recensore Junior

Quando ho letto l'introduzione x gli amanti della musica non vedevo l'ora che questa ff fosse completa per leggerla ♥ e quando ho letto che gli piaceva Hasse sono stata proprio felice :D in questa casa non mancano cori violini e soggiorni a amburgo quindi... proprio bella e dolce la storia grazie!!

Farinelli avrebbe desiderato due nipoti come Oscar e André, ma il destino, nei panni del fratello, decise diversamente. Per lui, ci furono solitudine e malinconia che accompagneranno anche Oscar e André. Loro due, infatti, sono accomunati al cantante dalla diversità, Oscar per la sua condizione di bambina camuffata e André per essere a metà strada fra due mondi inconciliabili, né carne né pesce per il resto della vita. André, in più, si è autocondannato a un dolore senza fine.
Nell'organista, Farinelli ha trovato qualcuno da invidiare mentre, in Oscar e André, due anime affini.

Recensore Veterano

Carissima e lievissima Dorabella,
quest'ultimo capitolo mi ha scaldato il cuore alla pari del mantello di Andre' quando ha ricoperto le spalle di Oscar nell'episodio 20, giusto per farti capire.
Straordinari i tuoi Oscar e Andre' bambini (soprattutto l'ultimo) i quali, pur essendo così giovani, hanno già dentro il loro cuore il seme dell'amore che li accompagnerà per il resto della loro breve e straordinaria vita. 
La menzione d'onore va al magnifico Farinelli, uno splendido personaggio uscito dalla tua penna (o meglio, tastiera), che spicca su tutti per la sua umanità e sensibilità, ma anche per la sua esperienza nelle cose della vita. Infatti, in questo capitolo, viene finalmente chiarito il malinteso sulla vera natura del Contino Oscar e il sig. Broschi non può non commuoversi al riguardo. Bellissima la frase con cui Farinelli descrive alla perfezione l’avvenire di Oscar François de Jarjayes, in quanto condiviso in prima persona:

“...quella creatura così affascinante e singolare, condannata per sempre, come lui, anche se per altre ragioni, a vivere in un limbo fra due mondi, senza poter mai appartenere definitivamente all'uno o all'altro…”

L’aneddoto dell’organista della chiesetta bolognese racchiude in poche frasi tutta la malinconia e i desideri inconfessati dell’uomo a cui non sarebbe dispiaciuta una vita più canonica, circondato dall’affetto di una bella famigliola.
Inoltre, Farinelli non può non provare uno slancio d’affetto per Andre’ già condannato a un amore senza speranza (sia per rango che per l’eccezionale scelta di vita fatta dal Generale per l’ultimogenita).
Mi spiace molto che questa splendida storia, così musicale e deliziosa, sia già giunta alla fine.
Potrebbe forse capitare ad Oscar ed Andre’, giovani adulti, di ricontrare un anziano Farinelli durante il suo ultimo viaggio per la Francia??? Chiedo per un’amica 😉
In fondo il cantante è vissuto fino al 1882 e ci sono quindi buone possibilità.
Sarebbe semplicemente incantevole.
Un forte abbraccio e spero a prestissimo,
G88

Recensore Veterano

Una conclusione in cui si sublima tutta la malinconia che permea la storia, ma anche tutta la dolcezza. La confessione del giovane André, che riconosce, in Monsieur Farinelli, una sensibilità affine alla sua è puro lirismo. E ci pone di fronte alla tragica contraddizione di una storia d'amore in cui la svolta che avrebbe potuto salvare Oscar da quel "limbo" tra due mondi, avrebbe di fatto distrutto ogni possibilità per lei di incontrare André, di vivere con lui, ma anche solo ( ed è una constatazione drammatica) di "essere Oscar ".
La consapevolezza di André, quasi bambino ( e viene voglia qui di chiedersi se Oscar e André siano stati mai veramente " bambini ") è di una lucidità spiazzante, persino nel cogliere la ritrosia di Oscar nel voler sapere "certe cose".
E noi siamo conquistati, come Monsieur Farinelli nel comprendere - ma forse sarebbe più corretto dire nell'assaporare, perché lo avevamo già compreso - con quale determinazione feroce, con quale sublime slancio, si possa scegliere di abbracciare un destino che non ci risparmierà la più indicibile sofferenza. Che non è scindibile né scissa dalla più inarrivabile, inebriante, travolgente, felicità, cioè quella che è propria degli amori tragici.
La digressione sul giovane Girodelle la considero praticamente una firma dell'autore. E' grandiosa.
Ho apprezzato moltissimo.
A presto.
Octave

Recensore Veterano

Sei stata bravissima ad esprimere i sentimenti di un piccolo uomo che già faceva pensieri da adulto, anche se, giustamente, espressi con un linguaggio adatto alla sua età. Condivido in pieno il sentire di André per il generale: affetto e rispetto, talvolta annientati dalla rabbia per l'atteggiamento nei confronti della sua amata Oscar. Poi Dorabella, tu mi sai incantare davvero: con qualche particolare messo lì al punto giusto, mi sai catapultare in un altro tempo e adesso, alzando gli occhi, mi sembra strano vedere, oltre la finestra, il mio giardino invece delle siepi di bosso! Potenza della tua scrittura;-)
A presto!
PS: ho visto ora che è completa. Ma no, dai...inventati qualcos'altro 😀
(Recensione modificata il 07/10/2021 - 05:51 pm)

Ciao Dorabella. Mi è piaciuta la parte iniziale di questo capitolo, con il rapporto tra Oscar e Farinelli, tra allievo e insegnante. Quest'ultimo poi incontra André e ho letto con interesse il loro dialogare. Emozionante quello che dice André riguardo Oscar, dove è emblematica l'espressione "è la mia vita." Ho riflettuto riguardo quanto scritto delle colpe e dei meriti strettamente personali. Che meraviglia il finale con Oscar che suona. Farinelli si è inserito in questo rapporto agli albori, in questa storia particolare che ho letto con piacere. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 07/10/2021 - 03:46 pm)

Recensore Master

Bellissima storia, cara Dorabella! In questo tuo missing moment della loro preadolescenza c'è racchiuso tutto il sentimento che vedremo nella loro vita adulta. Poi comparirà Fersen, bello  e impossibile, l'uomo da inseguire vanamente quando si è convinti di no aver diritto all'amore. Ma andrè c'è sempre stato, non solo come presenza, ma anche e soprattutto come sostegno e protezione per lei. E il pensiero di Farinelli, riguardo al dolore che consumerà Andrè neglia anni a venire, ci presenta anche il futuro di Andrè, che tutti conosciamo.
Molto ben scritta, tenera e con una spruzzata di malinconia...
Torna presto!!!

Recensore Master

Buon pomeriggio carissima Dorabella, e soprattutto complimenti.
Stavo seguendo la lettura degli ultimi aggiornamenti, non ho potuto fare a meno di leggere per prima questo tuo. Ho visto "storia completa "e la curiosità è stata fortissima. Immaginavo qualcosa di poetico, sentimentale, sublime. Così è stato.
Farinelli apprende attraverso André che Oscar è una bambina, lo stesso André che una decina di anni dopo, farà la stessa confessione accorata a Fersen.
Lui, bimbo sensibile, intelligente e premuroso porta le gemme del suo "albero di cuori" che fiorira' in età adolescenziale e adulta.
Un amore sofferto, un rapporto tutto in salita e Farinelli ben conosce certe pene segrete certe emozioni proibite e la censura di una società che giudica e reprime.
Oscar è piccola ha 9 anni e può ancora passare per un maschietto senza troppi sforzi, grazie alle sue doti di guerriera e all' uniforme che indosserà, riuscirà in futuro a confondere facilmente gli estranei ,e abbastanza facilmente gli amici un po' tonti come Fersen, tuttavia la consapevolezza di sé e del suo amore per André avrà tortuose vie da percorrere prima di realizzarsi
A risentirci spero, a presto!
(Recensione modificata il 07/10/2021 - 02:48 pm)

Recensore Veterano

Carissima Dorabella,
un bellissimo finale per la tua delicata storia.
Il dolore che Farinelli ha provato nel suo passato e quello che André proverà nel suo futuro sono solo abbozzati, avvolti nella dolcezza dell'infanzia e nella melodia della musica.
Farinelli ancora soffre e André già sa che soffrirà, ma Oscar, angioletto impegnato nel Trillo del diavolo, dona a entrambi un'esibizione piena di bellezza.
Grazie, carissima, di averci regalato questa originale storia, apetto la tua prossima fatica!
Un caro saluto,
Settembre

Recensore Master

Cara Dorabella, tenerissimo e intenso al contempo questo nuovo passaggio che vede Monsieur Farinelli ascoltare André in quella che assomiglia a una confessione o meglio a una liberazione delle parole che, da tempo ormai, sono imprigionate nel suo cuore e che esprimono pienamente il suo attaccamento ad Oscar, e che, con stupore, proprio dalle parole di André, Farinelli apprende essere una ragazza. Nella sua mente subito il pensiero va a questa situazione particolare che il giovane contino si ritrova a vivere, pensando, con una punta di rammarico, a quello che avrebbe potuto essere il suo futuro, facendo così un paragone con la vita da lui vissuta, sempre costretto in un limbo per non poter essere mai dal lato giusto delle cose. Lui da giovane aveva anelato a poter avere qualcosa di normale, mentre la vita gli aveva destinato il successo, che però aveva come contraltare una esistenza di rinunce o di desideri rimasti purtroppo non appagati. Le parole di André gli hanno riportato alla mente la sua condizione, ma nel frattempo, sentendo il giovane dagli occhi di smeraldo parlare con tanto ardore di quella giovane dotata e bellissima ragazza, capisce a priori che il voler stare così vicino ad Oscar per André sarebbe stato un supplizio al quale si era condannato da solo per il grande affetto che le portava e che con il tempo sicuramente avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di molto più profondo. André si è aperto a quel personaggio, che sembra comprendere molto, poiché con nessuno può parlare dei sentimenti, delle emozioni che prova quando è insieme ad Oscar, temendo addirittura che qualcuno possa comprendere oltre i gesti e gli sguardi e magari, avvertire il severo Generale Jarjayes il quale potrebbe allontanarlo da lei. Lui si è votato anima e corpo ad Oscar e sempre sarà grato al Generale per averlo affiancato al suo erede educandolo come un maschio, poiché se fosse stata una femmina la sua educazione sarebbe stata ovviamente differente e lui non avrebbe mai potuto incontrarla e tantomeno conoscerla e frequentarla. André era rimasto affascinato da Oscar già dal primo momento in cui l’aveva vista e da quello stesso istante il suo cuore era stato rapito e ormai lei era talmente tanto radicata in lui che nemmeno fosse fuggito lontano sarebbe riuscito a dimenticarla poiché lei faceva parte di lui.
La chiacchierata fra Farinelli e André viene scoperta per puro caso da Oscar che stava appunto cercando il suo compagno e alla gentile richiesta di Farinelli ripete quanto già fatto in precedenza nella sala di musica deliziando oltre che l’illustre artista anche il suo amico che non aveva potuto assistere alla lezione, facendo il tutto con la grazia innata, che Farinelli aveva compreso essere parte di lei, e con la solita concentrazione che metteva quando faceva qualcosa che lei reputava importante.
Veramente estremamente godibile questo passaggio che ci ha permesso di avvertire le memorie riaffiorate di Monsieur Farinelli, afferenti alla sua vita, grazie all’atmosfera di palazzo Jarjayes e di ascoltare i primi tumulti del cuore del nostro bel moro, il tutto trattato con grande delicatezza come una carezza.
Complimenti sinceri e un saluto affettuoso.

Recensore Master

Farinelli aveva gli occhi foderati più di Fersen! Meno male che c'è André, che si è poi preso il giusto compenso sfogandosi delle sue sofferenze.

Recensore Master
03/10/21, ore 16:32

Ciao Dorabella. Un capitolo che mi è piaciuto, dal sapore giallo. Interessanti le riflessioni di Farinelli a tavola, dove a un certo punto l'attenzione converge su quella spilla rubata. Ho sorriso nel leggere la reazione del Generale, ma conoscendolo non poteva che essere così, per non parlare di Bouillet. Bello il modo in cui Oscar abbia risolto la questione, con l'aiuto di André. Suggestiva nel finale l'immagine della "fiamma della soddisfazione e dell'orgoglio paterno." Sarò curiosa di leggere il seguito di questa tua storia. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/10/2021 - 04:34 pm)

Recensore Master
02/10/21, ore 05:42

In questo capitolo, degno di un giallo di Agatha Christie, Oscar dà prova di un grande talento investigativo e André è molto fiero di lei così come lo è il Generale che, anche in gioventù, non si smentisce mai, mostrandosi autoritario e manesco.
Mi chiedo chi fosse il ladro. Un servitore? Doveva, però, essere un neoassunto altrimenti avrebbe già colpito in passato. Oppure un ospite cleptomane o in difficoltà finanziarie? Oppure qualcuno della famiglia per animare la serata e far fare bella figura a Oscar? :-D
Farinelli, come spesso accade a chi ha una visione condizionata da un'esperienza pregressa o da una convinzione dominante, è partito con un'idea che doveva essere quella giusta. Sfumata quell'ipotesi, ha ripiegato su un'altra che, se vogliamo, sarebbe stata la soluzione più logica: Oscar era un bambino integro, ma effeminato di natura. Certo, non avrebbe potuto immaginare la terza strada, quella della follia assoluta!

Recensore Veterano
01/10/21, ore 14:57

Cara Dorabella,
molto divertente questo episodio!
La nostra piccola e saputella Oscar aveva un che di Hermione Granger, devo dire. Per fortuna André smorza tutto in una tenerezza che mi conquista più delle doti deduttive del contino.
E ora che succederà?
Alla prossima, sempre bravissima,
Sett.

Recensore Master
01/10/21, ore 11:26

Cara Dorabella, un altro gradevole intermezzo per addentrarci nelle vite dei nostri in questa particolare situazione che la tua fantasia ha creato.
Assistiamo alla famosa cena data in onore dell’ospite, Monsieur Farinelli, il quale intrattiene con la consueta amabilità i suoi commensali al tavolo degli adulti, mentre per i bambini era stata approntata un’altra sala, ed a una richiesta del Generale Jarjayes, di ascoltare suo figlio in un saggio di violino al quale si dedica con piacere e talento, continua a domandarsi, con la sua spiccata sensibilità, perché a quel giovane contino il padre abbia destinato una vita così particolare e complicata, persistendo nel suo equivoco iniziale e rimanendo alquanto confuso dal discorso del Generale sul futuro militare che sarebbe toccato a suo figlio quale rappresentante della sua casata.
Ma ecco che a rendere la cena decisamente movimentata vi è il fatto della sparizione della spilla del cantante, ricevuta in dono dal Re e che aveva indossato durante la sua esibizione. Tra il trambusto generale e il dispiacere che un simile accadimento fosse successo proprio in casa loro, il generale dà ordine di iniziare una perquisizione tra tutti i presenti, nessuno escluso, fino a quando la scena viene interamente rubata da Oscar, la quale con la sua voce sottile si fa avanti e, da piccolo Poirot in miniatura, inizia un ragionamento fatto di deduzioni che lascia tutti muti ad ascoltarlo, compreso suo padre, che avrebbe voluto zittirlo con uno schiaffo per essersi intromesso in questioni da adulti salvo essere poi stato fermato proprio da Farinelli.
Oscar usa una logica semplice quanto acuta, facendosi aiutare da un intimorito André, compiendo delle riflessioni che lasciano tutti gli astanti attenti e certi della soluzione, vista anche la tranquillità e la sicurezza dimostrate da Oscar in quel frangente. La spilla viene ritrovata e la serenità torna a campeggiare a Palazzo, con un generale Jarjayes che gongola dentro di sé per l’acume di quel figlio di cui va tanto orgoglioso.
Una bella visione dei due ragazzi che si sostengono l’un l’altra rendendo evidente sempre più quel filo sottile che li lega, con Oscar che dà con naturalezza gli input e André che ne segue i pensieri e li completa.
Un plauso speciale anche alle descrizioni e all’ambientazione così ricche di dettagli che fanno sentire anche il lettore lì presente, quasi fosse parte ingrante delle scene descritte. Ho visto tramite la tua penna la sala addobbata, i pavimenti intarsiati, le stoviglie, il vaso cinese, il grande camino, così come la tovaglia di fiandra orlata di pizzo, tutte piccole cose che rendono il racconto più vivace e accattivante.
Ti aspetto al prossimo passaggio sempre curiosa e attratta dalla tua narrazione.

[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]