Ciao, carissimo Dirk!
Finalmente riesco a spendere qualche parola su questo bellissimo pensiero che mi hai dedicato. ♡
Questa narrazione mi ha fatto molto riflettere, l'incipit è dedicato a riflessioni comuni e tutta la trama è intrisa dei pensieri profondi di un uomo divenuto padre che porta con sé tutte le dovute conseguenze.
La riflessione iniziale mi è piaciuta molto, è intensamente umana e concreta, potrebbe esulare da qualsiasi forma di magia, fa sentire il lettore partecipe; tratti esperienze e sentimenti condivisi che uniscono l'intero genere umano. La magia diventa un corollario specifico dei personaggi di cui ci narri, di base è racchiuso un bellissimo insegnamento, quasi una morale che rimane nel lettore. Mi rimane sicuramente l'intensità con cui descrivi l'amore di Ron verso la sua famiglia, il rispetto nei riguardi del suo ruolo di padre, ma anche l'evoluzione, la crescita e la maturazione di un personaggio dalle sfumature caratteriali molto complesse. Hai gestito molto bene Ron, l'ho trovato in linea con il personaggio che conosciamo.
Citi un "noi" che accomuna tutti e non sempre è la gioia per un lieto evento, inevitabilmente dalla nascita di un figlio scaturiscono grandi responsabilità, insieme a insicurezze nell'affrontare un'esperienza del tutto nuova; Ron sembra esserne consapevole e credo che questo sia già un grande segno di maturità da parte sua. Ron è un giovane marito e un giovane padre, ha mosso un grandissimo passo soffermando i suoi pensieri sul futuro. È bellissimo riscontrare questa evoluzione nella storia, lui è sempre stato un ragazzo concentrato sul "qui ed ora", ma specie dalle ultime fasi della seconda guerra magica la sua prospettiva sul tempo è mutata, ha iniziato a gettare uno sguardo sul futuro e a tutto ciò che avrebbe potuto creare con Hermione accanto. In fondo la prova di qualcuno che non ha potuto avere la possibilità di un futuro è vicino a lui, penso ad esempio a Fred; penso abbia avuto in guerra la prova tangibile di quanto la vita sia effimera e preziosa per le persone che gli sono accanto. Sicuramente le esperienze fatte in adolescenza lo hanno segnato e cambiato a causa di profonde sofferenze e lutti. Da questo punto di vista si premura di avere più riguardo per la sua vita e per la serenità della sua famiglia, la vita lo ha messo a dura prova trasformandolo in un uomo che dimostra più della sua età, spinto anche dall'amore per la figlia.
Questo pensiero è nobile, ma contrasta con il mestiere che ha scelto e la prima volta che ha pensato di diventare Auror di certo non aveva in programma di diventare anche padre. Dalla nascita di Rose nascono nuovi conflitti per Ron, forse un figlio non era nemmeno in programma per lui, ma non riesce a concepire che sua figlia soffra a causa di una scelta che ritiene egoista.
Hai descritto molto bene il mestiere dell'Auror, gli alti sacrifici a cui rischia di andare incontro, ma in fondo per Ron e Harry è sempre stato un naturale proseguimento della missione che insieme ad Hermione hanno iniziato in adolescenza, non hanno mai smesso di mettere a repentaglio la propria vita per il bene collettivo. Hanno sempre dimostrato grande generosità, ma ora non si tratta più solo di loro, c'è una nuova vita che merita sì di vivere in un mondo libero dal male -quello che il padre combatte ogni giorno-, ma sarebbe peggio se quello stesso male le strappasse Ron dalle braccia in tenera età. Perciò Ron si vede costretto a dare un ordine alle sue priorità, non può permettersi di creare un futuro incerto per la sua bambina, diventata per lui una ragione di vita, vuole essere certo di crescerla.
La morte del collega è un evento decisivo, vedere la morte così vicina in ambito lavorativo rende la vita di un Auror ancora più fragile agli occhi di Ron e il pensiero che sarebbe potuto esserci lui al suo posto è inconcepibile.
Anche Hermione è descritta molto bene, emerge la sua complessa personalità che gioca tra razionalità e emotività. È rimasta una giovane donna combattiva che non si rassegna alla perdita del marito, ma è anche una neomamma travolta dalle emozioni infusa dalla maternità. Proprio per la forza del suo carattere odia abbandonarsi all'emotività.
Mi è piaciuta molto la riflessione sulla differenza tra Harry e Ron. Ginny ha avuto il tempo di abituarsi allo spirito di sacrificio del marito, Hermione invece non ha sposato il prescelto, non si aspetta più alcun sacrificio da parte del compagno.
Sono bellissimi i silenzi che hai creato tra Ron ed Hermione; nonostante le paure lei non se la sente di chiedere al marito di lasciare il lavoro e lui per non angustiarla minimizzare i pericoli.
Comunque non mi sento minimamente in colpa per averti "minacciato" per mesi, altrimenti non avresti mai scritto questa dolcissima storia. Grazie per questo carissimo regalo e una buonissima fortuna per l'Oscar, tifo per te. ♡♡
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |