Recensioni per
The bed's too big without you
di _Trafalina970_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/11/21, ore 10:48

QUINTA CLASSIFICATA

“The bed’s too big without you” di Benedetta.97




Grammatica e stile: 8,5/10


Carissima, benvenuta al tuo primo contest! Mi sento un po’ in ansia a essere la tua prima giudice XD ma spero che la mia valutazione possa farti piacere!
Sono una giudice un po’ pignola, nel senso che segnalo tutto ciò che noto per creare di giudizi il più completi e approfonditi possibile, ma tutto ciò che dirò non saranno altro che consigli e suggerimenti, il più obiettivi possibile ma pur sempre miei ^^
Dal punto di vista grammaticale non ho trovato alcun errore, il testo è molto curato e non presenta problemi di alcun tipo da questo punto di vista. Sai come destreggiarti tra parole, frasi e regole, in nessun punto della storia ho trovato elementi fuori posto che mi hanno fatto storcere il naso. Complimenti!
Forse l’unico minuscolo appunto che posso farti (che non considero comunque un errore) riguarda questa frase:
“Rabbrividì, come la notte che si era ritrovato a fissare il cielo trapuntato di stelle sulla spiaggia” -> qui, per rendere il senso della frase ancora più chiaro a primo impatto, sostituirei il “che” con “in cui”. Il significato si equivale, ma con questa piccola correzione trovo che sia più fluido e immediato… sei d’accordo? ;)
Ti segnalo di seguito anche l’unico errore di battitura che ho trovato (tra l’altro mi complimento per non averne tralasciato quasi nessuno):
“Da un giorno all’altro si era ritrovato d solo” -> manca la ‘a’ in “da”.
Parlando invece dello stile ci sono diverse cosette che ho notato, ma innanzitutto mi voglio soffermare a esaminare la tua scelta stilistica per questa storia. Mi hai presentato un testo puramente introspettivo e. te lo confesso, hai corso un bel rischio: è facile che io mi annoi a leggere testi totalmente introspettivi, se questi non sono scritti in maniera abbastanza coinvolgente e dinamica. Hai rischiato, sì, ma hai anche superato la prova: non ti sei limitata ad addentrarti nei pensieri del tuo protagonista, ma hai saputo trasmettere sensazioni ed emozioni attraverso immagini e metafore. Mi è piaciuto il modo in cui hai descritto la notte bollente e opprimente, creando un parallelismo tra quest’ultima e il senso di soffocamento del personaggio. Hai inserito anche tante similitudini e metafore qua e là, che hanno contribuito alla vividezza della storia: nulla di più adatto per rendere un lettore partecipe delle sensazioni che il personaggio prova. Questo è un fatto davvero apprezzabile e che ha reso il testo più leggero e piacevole da leggere, mai piatto, nonostante si trattasse di riflessioni e non ci fosse altro – azioni o interazioni con altri personaggi – a intervallarle.
Ora passo a parlare delle piccole sbavature che ho trovato, molte delle quali non possono essere considerate neanche dei veri e propri errori, ma io sono qui per segnalarti tutto ciò che ho notato e spero che i miei consigli possano aiutarti ^^
Innanzitutto ho trovato un po’ di ripetizioni sparse per il testo. Non sono considerate degli errori, soprattutto quando non sono tante, ma piuttosto delle ingenuità stilistiche. Ti faccio alcuni esempi dal tuo testo:
“Forse, se non penso a niente, riuscirò ad addormentarmi.
Ovviamente, come da manuale, i pensieri iniziarono a farsi sempre più insistenti.” -> “penso” e “pensieri” si trovano a una distanza molto ravvicinata, creando un effetto di ripetizione. In casi come questi si potrebbe ricorrere a un sinonimo o a una riformulazione; per esempio in questo caso io sostituirei il “se non penso a niente” con “se riesco a svuotare del tutto la mente”. ^^
“L’aria pesante della notte lo avvolgeva, posandosi sulla pelle nuda del fianco come una coperta di lana.
Si girò sul fianco opposto” -> stesso discorso qui per la parola “fianco”. Potresti ovviare alla ripetizione la seconda volta con un “si rigirò ancora tra le lenzuola”, per esempio ^^
“Era come se ogni singola emozione, sensazione, impulso proveniente dal suo corpo fosse migrato all’interno della sua testa, svuotando il resto del corpo riducendolo alla stregua di un guscio rotto, e gli si fossero tutti ammassati nel cervello, premendo contro le tempie per uscire fuori lasciandosi dietro niente di meno che i residui del suo cranio esploso.” -> questa frase la copio per segnalare diverse cose in realtà. Innanzitutto, visto che si parla di ripetizioni, avrei forse notato la parola “corpo” che appare due volte a distanza molto ravvicinata.
In secondo luogo, questo è un esempio di periodo molto lungo e articolato – non l’unico che ho trovato nella tua storia – intervallato da molte virgole. Frasi formulate in questo modo rischiano di risultare un po’ macchinose e di difficile “digeribilità”, nonostante il senso sia abbastanza chiaro. Hai espresso molti concetti e messo molta carne sul fuoco, cosa che avrebbe potuto rendere meglio con una riformulazione e con una spezzettatura della frase anche in più periodi. A ovviare questo “problema” può aiutarti il resto della punteggiatura, che puoi utilizzare alternativamente alle virgole: i punti fermi, senza dubbio, ma anche i due punti e il punto e virgola – questi ultimi sono segni di interpunzione che non ho praticamente trovato nel tuo testo, ma che se usati correttamente avrebbero avuto una grande efficacia e avrebbero reso il tuo stile ancora più fluido.
Ti porto un altro esempio sempre tratto dal tuo testo:
“Non una reazione, non un dramma, aveva semplicemente preso atto della cosa, aveva continuato ad esistere nello spazio e nel tempo lasciandosi trascinare dal flusso degli eventi, in una vita quasi in stand-by, nel costante stato di negazione della realtà, troppo orgoglioso per strisciare indietro e chiedere scusa, troppo stordito per prendere in mano la situazione.”
È un periodo ricco di subordinate, che a un certo punto rischia di diventare un pp’ dispersivo. Non c’è nulla che non va nei concetti espressi né nel modo in cui li hai espressi, ma basterebbe una piccola modifica della punteggiatura per rendere il tutto più scorrevole. Un esempio su come la potresti inserire potrebbe essere questo:
“Non una reazione, non un dramma: aveva semplicemente preso atto della cosa, aveva continuato ad esistere nello spazio e nel tempo e si era lasciato trascinare dal flusso degli eventi, in una vita quasi in stand-by, nel costante stato di negazione della realtà. Troppo orgoglioso per strisciare indietro e chiedere scusa, troppo stordito per prendere in mano la situazione.”
Che ne pensi?
Ultimo esempio, sempre tratto dal testo:
“Qualcosa iniziò ad agitarsi in fondo allo stomaco, una sorta di smania, l’impulso improvviso di alzarsi da quel letto e fare qualcosa, doveva agire, doveva sbrigarsi.” -> qui per esempio, tra “qualcosa” e “doveva” inserirei un punto e virgola piuttosto che una virgola, per evitare che troppe frasi siano “aggrappate” al periodo principale.
Non so se sono riuscita a spiegare nella maniera giusta il mio punto di vista, ma per qualsiasi altro chiarimento sono a totale disposizione! Mi rendo conto che la punteggiatura è una brutta bestia, io per prima sono stata “corretta” a molti contest e mi sono stati dati tanti consigli prima di capire come effettivamente muovermi; ancora oggi, dopo tanta pratica e tanti anni trascorsi a scrivere, sbaglio e ho dei dubbi, ma spero che condividere ciò che so possa essere utile ^^
Sempre a proposito di punteggiatura, vorrei darti un altro piccolo suggerimento e prenderò come punto di partenza questa frase:
“Il tallone sfiorò una porzione di materasso fresco (o meglio, sotto i 30 gradi), e prese atto della presenza dell’altra metà di letto vuoto” -> ho notato che utilizzi spesso le parentesi, che non si possono considerare un vero e proprio errore, ma nei testi letterari non sono l’ideale, diciamo ^^ in pochissimi romanzi per esempio si trovano frasi scritte tra parentesi, a meno che non sia una scelta stilistica particolare dell’autore. Fermo restando che questa è una scelta di gusto personale, vorrei proporti un’alternativa più “raffinata” che sortisce lo stesso identico effetto: i trattini lunghi atti a contenere gli incisi. Una frase come quella che tu hai inserito tra parentesi potrebbe perfettamente essere inserita tra trattini e il senso non cambierebbe, ma esteticamente si adatterebbe meglio a un testo letterario:
“Il tallone sfiorò una porzione di materasso fresco – o meglio, sotto i 30 gradi – e prese atto della presenza dell’altra metà di letto vuoto”.
Pignoleria mia, me ne rendo conto ^^ ma ovviamente questo non rientra negli errori e non lo tengo in conto per il punteggio finale.
Altra mia pignoleria di cui vorrei renderti partecipe riguarda il fatto di aver scritto i numeri in cifre e non in lettere, come nel caso qua sopra. Anche questo non è di per sé un errore, ma dal punto di vista estetico sarebbe più carino in un testo letterario utilizzare le lettere, a meno che non si tratti di una data (per es. 30 aprile 2021).
Ultima cosa (e starai sicuramente tirando un sospiro di sollievo AHAHAH sono terribile), che è sempre un consiglio più che una correzione, perché in molti non conoscono questa regola e mi fa piacere condividerla. Riguarda la d eufonica: questa è sempre giusta quando viene inserita davanti a una parola che comincia con la stessa vocale (ed ecco, ad apprezzare, ad andare, ed essere, ecc…), ma lo è meno quando viene inserita davanti a parole che cominciano con vocale diversa dalla preposizione/congiunzione a cui sono legate (ed allora, ad essere, ad una, ed oltre, ecc…). Nella vecchia letteratura italiana in realtà la d eufonica si trova un po’ ovunque e questa regola non veniva seguita, così come è giustificabile in poesia: nella prosa moderna tuttavia si cerca di non appesantire il testo con d eufoniche superflue, dunque aprendo un qualsiasi libro degli ultimi decenni è difficile trovarle in caso di vocali diverse, a meno che non sia una scelta ponderata dell’autore. Ho notato che tu le inserisci anche in caso di vocali diverse e te l’ho quindi segnalato, ma anche qui si tratta di una minuzia stilistica che niente toglie né aggiunge al suo testo o alla sua correttezza, Potrebbe però tornarti utile per il futuro ^^
Concludo qui il parametro (finalmente), tornando a sottolineare che tutte queste “correzioni” non sono altro che consigli, e che nessuna delle cosette che ho sottolineato è grave, motivo per cui il punteggio rimane molto alto, e non posso che farti i complimenti per la pulizia e la precisione del tuo testo!


Trama e personaggi: 6,5/10

Qui si arriva alla parte un po’ più “dolente”, quella che ti ha penalizzato maggiormente. Ma andiamo con ordine, partiamo dalla trama!
Voglio innanzitutto evidenziare ciò che di positivo ho trovato: mi è piaciuto molto il modo in cui hai sviluppato i pensieri del personaggio, con lentezza, svelando un pezzetto alla volta. All’inizio vediamo questo protagonista che si dà pena durante la notte senza capirne il vero motivo; man mano che la trama va avanti, si scopre che questo personaggio soffre l’assenza di una persona, che la colpa per cui questa lei è proprio di lui, che ha commesso un grave errore e ora è troppo orgoglioso per tornare indietro e chiedere scusa. In generale questo svelare poco a poco è una tecnica vincente, perché tiene il lettore incollato al testo per saperne di più.
Ammetto però che quando sono giunta al termine ho avuto un senso di vuoto: non ci hai spiegato granché della situazione, non ci hai detto cosa questo personaggio avesse fatto per portare la sua amata ad andarsene, tutto è rimasto molto generico e soffuso. Hai creato una solida base, ispirandosi dalla situazione descritta nella canzone, ma è come se non l’avessi poi sviluppata: chi è lui? Chi è lei? Com’era la loro relazione? Come si sono lasciati? Com’è l’atteggiamento di lui da quando ciò è accaduto. Ce lo racconti in maniera vaga, ma il lettore vuole saperne di più, vuole i dettagli, non si accontenta di una storia raccontata “a metà”. Magari avresti potuto inserire qualche ricordo del protagonista, qualche dettaglio in più su di lei, anche dei flashback che avrebbero reso il testo più dinamico e meno lineare. La sensazione che si ha una volta giunti al termine è che non si sa effettivamente niente di questi personaggi e della loro storia. Ed è un peccato, perché se sviluppato nel dettaglio poteva avere davvero un gran potenziale!
Per via di ciò, anche la trama ha assunto un ritmo lento, certo non noioso ma forse fin troppo lineare. Per tutto il tempo ci si aspetta qualcosa, un cambiamento, una rivelazione, qualche descrizione in più, ma ciò non arriva mai.
Con questo non voglio mettere in dubbio la qualità della tua trama, ovviamente, ma solo sottolineare che con uno sviluppo maggiore sarebbe potuta diventare molto più avvincente e completa!
Purtroppo anche i personaggi ne hanno un po’ risentito, visto che non sappiamo molto di loro, soprattutto della ragazza. Per quanto riguarda invece il protagonista, ho trovato vari indizi sparsi nel testo che mi hanno dato un’infarinatura della sua personalità. Anche semplicemente le scelte lessicali che hai fatto all’interno dei suoi pensieri ci parlano di lui, insieme al suo orgoglio che non gli permette di chiedere scusa e alla maschera di indifferenza che indossa durante il giorno e che crolla inesorabilmente di notte. Sapere però che errore ha commesso sarebbe stato importante per delinearlo ancora di più. Anche capire come si comporta in determinate circostanze, attraverso dei flashback appunto, sarebbe stato interessante e gli avrebbe conferito una caratterizzazione a tutto tondo.
Mi dispiace tantissimo non poterti dare un punteggio più alto e aver avanzato tutte queste “critiche”, ma sono certa che questa trama e questi personaggi avrebbero avuto tantissimo potenziale se solo fossero stati approfonditi maggiormente ^^


Sviluppo canzone: 4,5/5

In genere quando valuto lo sviluppo di una canzone prendo in considerazione due aspetti: il rispetto dell’atmosfera del brano e lo sviluppo del testo.
Per quanto riguarda l’atmosfera, sei stata assolutamente sublime: mentre leggevo con la canzone in sottofondo mi sono detta che non potesse esserci colonna sonora migliore per il tuo scritto, come se la canzone gli fosse stata cucita addosso e non il contrario! È un brano dalle atmosfere cupe nonostante le sonorità reggae, ha un basso che ti avvolge e che ti entra nelle ossa, è una canzone che fa pensare subito a una notte nera e ben si sposa con l’atmosfera soffocante e angst della tua storia. Questo mi fa capire che non ti sei solo lasciata ispirare dal testo, ma anche dalla musica, e questa è una cosa che apprezzo molto quando leggo delle song-fic!
Per quanto riguarda il testo, anche qui hai saputo rispettarlo alla grande: ti sei basata su ogni parola per costruire la tua trama, hai inserito tantissimi riferimenti alle immagini evocate nei versi, quasi a parafrasarli. L’hai ben interpretato, ma – come ti dicevo anche sopra – l’hai interpretato “poco”: poteva essere la base per un racconto più complesso e dettagliato, invece tu non ti sei spinta oltre e hai scelto di rimanere del tutto fedele alle parole del testo. Per questo motivo ho deciso di sottrarti mezzo punto: mi sarebbe piaciuto vedere una rielaborazione più complessa, in cui la situazione descritta poteva fare da perno ma essere ampliata.
Non te ne devi fare una colpa: scrivere song-fic, ispirarsi a delle canzoni, non è una cosa così semplice e scontata come potrebbe sembrare, e anzi a volte ci si “blocca” per paura di fraintenderne il significato e andare troppo fuori tema. Se questa è la tua prima song-fic, credimi, non hai niente da rimproverarti, perché nel complesso hai fatto un ottimo lavoro e rispettato il brano sotto ogni punto di vista!


Gradimento personale: 4/5

La tua storia mi è piaciuta molto e, visto il mio poco apprezzamento per le storie puramente introspettive, questo è già un grandissimo risultato, sappilo XD sei stata capace di non annoiarmi con il tuo stile, di coinvolgermi e rendere perfettamente tangibili le emozione e le sensazioni del tuo protagonista tramite immagini vivide e forti. Se aggiungiamo il fatto che ho un debole per le storie angst e tristi, non potevo non apprezzare *-*
Mi ha fatto impazzire il connubio tra atmosfera della canzone e atmosfera della storia, è una cosa che ho proprio sentito dentro, e forse sarà che amo tantissimo questa canzone ma sono stata davvero felice di vederla sviluppata e traslata in una storia!
L’unico motivo per cui non ti assegno il punteggio pieno è questo senso di “incompleto” che ho sentito sul finale. Non sono riuscita a entrare totalmente nella storia perché non so nel concreto di cosa si stesse parlando, avrei voluto qualche occasione in più per empatizzare con i personaggi e conoscerli meglio, avrei voluto delle altre risposte. Spero che in futuro scriverai altro a riguardo, magari approfondendo la vicenda ^^


TOTALE: 23,5/30