Ok. Bene ma non benissimo. Non sicuramente per Clay che è stato appena rifiutato, tantomeno per Pauline (o Paul, ma lì ci torniamo fra poco, eh), che si è vistə costrettə a rifiutare le avance di quello che credeva essere un suo amico. Un bel macello, c’è poco altro da dire.
Buonasera Ennie, finalmente ho trovato il tempo di recuperare anche questo terzo capitolo e sono felicissima di dedicarti la mia cinquecentesima recensione! Perdona il momento autoreferenziale, ero solo contenta di condividere questa cosa. Invece torniamo a quei due, va e ricominciamo da capo.
Povero Clay e so che continuo a dirlo, ma questo ragazzo mi fa una tenerezza infinita; dai, ti immagini a scoprire che mezza scuola (compreso il professor Vitious! Non c’è davvero più religione a questo mondo) ti ha reso protagonista di una scommessa? Io credo che al posto di Clay forse non l’avrei presa in maniera troppo sportiva, comunque tolto questo, andiamo avanti:
I passaggi, o meglio gli step ben calcolati –e decisamente un tantinello troppo razionali- di Clay per approcciare a un soggetto come Pauline, noto con estremo rammarico, non sono serviti davvero a niente; però io ho riso come una cretina a leggerne. Forse è il mio lato profondamente sadico che non è riuscito a trattenersi’ Probabilmente, fatto sta che immaginare Clay che passa ben quattro giorni a fissare Pauline, convinto per altro che quella sia una tecnica efficace, eh, mi fa schiattare.
Ora, bisogna fare un applauso a Pauline, perché questa era una roba da denuncia, o quantomeno da sgambetto con conseguente minaccia di scazzottata alla babbana. Dai, andiamo, ti pare che un tipo che ti fissa ininterrottamente, senza sosta, possa avere alcun tipo di buona intenzione? E anche se non fosse così c’è da preoccuparsi, che gli sia venuto, che ne so, un colpo apoplettico quantomeno.
Eppure Clay non ha avuto nessun ictus. Clay è solo fortemente convinto di volersi confessare.
E no, questa non mi è sembrata affatto una buona idea (ma nemmeno un’idea mediocre, se posso permettermi. Clay cosa ca**o fai? Dove diavolo è finito il tuo buon senso? L’intelligenza che tanto associano ai corvonero? Gettata nel cesso e tirato lo sciacquone con energia?)
Ma poi passi la prima volta, lo capisco… colpa del fuoco dell’adolescenza che spesso e volentieri prevale sulla ragione… ma non ti viene proprio nessun dubbio di rimanertene in silenzio tipo per sempre, se la persona in quesitone ti risponde dicendoti che si, siete tanto amici?
No, hai dovuto andare oltre. Clay hai scavallato il limite. Per altro nel momento meno opportuno di sempre, nel senso che pure il funerale del suo gatto (Scusa Pauline, spero tu non abbia un gatto, altrimenti condoglianze) sarebbe stato un momento più adatto per confessare l’amore. Questa persona ti ha appena confidato di essere gender fluid –se ho capito bene-! Ti ha confidato una cosa importantissima e magari anche parecchio difficile da accettare e tu hai pensato solo a te. Mannaggia Clay, non si fa così.
E niente Ennie (<3) a me questa storia sta piacendo tantissimo, ogni capitolo che passa; è una storia sincera, scritta in una maniera altrettanto sincera e stai trattando delle dinamiche anche molto delicate in una maniera squisita. Amo il fatto che siano tutti così imperfetti, in primis Clay che si comporta da vero demente; ovviamente non per il fatto di aver detto a Paul/Pauline di essere innamorato, di lui/lei, bensì perché non ha dato peso all’intimità della confessione della persona che si trova davanti, pensando invece solo e soltanto a se stesso. Questa reazione da spessore e rende ancor più umano il personaggio, quindi ancora tantissimi complimenti!
A quando il seguito? Eh? Che io non vedo l’ora di divorarmi un altro bel capitolo.
Un abbraccio! |