Ecco il consueto appuntamento con questa storia che aspettavo.
All'inizio un'altro flashback del passato di Havard e dei suoi dubbi di come processare un anima, cosa piuttosto giusta. Come ha giustamente affermato,
tolti i peccati commessi c'è di mezzo anche la ragione e la moralità dell'individuo. Diciamo che ha alzato un interessante punto di vista.
Alla fine il nostro protagonista ha deposto il governatore e fatto arrestare per i suoi crimini, anche se il vecchio orco ha detto una cosa giusta, almeno
riguardo alle rivolte che potrebbero sorgere, sopratutto in un mondo con molti dei e persone a cui sono devoti, più per paura o opinioni diverse potrebbero
scoppiare. Ma vedremo, siamo solo all'inizio dato che non ha ancora un esercito forte.
E colpo di scena qui vediamo alcuni degli dei di Reamia, tra cui anche lo stesso Nergal. Direi che sono ben caratterizzati, poi essendo tratti da leggende
è ovvio che qualcuno di si metta del proprio, ma mi è piaciuto il loro discorso. Anche se solo quelle mesopotamiche sono apparse per adesso, chissà
se più avanti appariranno quelle di altri pantheon?
Comunque mi sembra proprio che Nergal fosse l'unico preoccupato e credo più perché come hanno fatto notare le altre divinità, l'unico a essere effettivamente mincacciato e lui, dato che si tratta del figlio di Hel, anche se sono curioso di vedere Ereskigal dato che è la consorte di Nergal, chissà se apprarirà. Quindi gli unici che possono tenere testa agli Inquisitori sono sotto il controllo degli dei, non so perché ma non mi piace molto sopratutto chi
per esattezza può tenere testa a quei tipi. Una cosa è certa, le trattative con loro sono impossibili.
Capitolo molto emozionante e con un colpo di scena finale Ghost, davvero ben fatto e anche descritto. Vedremo le sorprese del prossimo capitolo che arriverà su questa storia.
A presto. |