Eccomi qua!
Lasciati dire prima di tutti che e' un vero piacere, leggere e recensire un tuo nuovo lavoro.
Sulla povera Maria Antonietta posso dire di essermi fatto una certa idea sin da ragazzino, grazie anche a cartoni come "Lady Oscar" e "Il Tulipano Nero".
E non esagero se affermo che sulla rivoluzione francese mi hanno insegnato piu' quelli che molti libri scolastici.
Testi che si limitano a riportare la fredda cronaca e basta.
I nobili sperperavano senza ritegno, i poveri pativano la miseria e la fame. Poi ad un certo punto persero la pazienza e li decapitarono tutti quanti. Fine.
E ovviamente tutti dalle parti del terzo stato, e guai a sollevare obiezioni.
Certo, avevano le loro ragioni.
Continua ad ignorare le richieste di aiuto del popolo e non ti stupire se poi quello ti scatena una carneficina.
Gli Stati Generali che finirono in un nulla di fatto, e Necker licenziato per aver detto l'unica cosa sensata. E cioe' che anche i nobili dovevano pagare le tasse.
E oggi c'e' gente che non si capacita del fatto che non scoppi la rivoluzione qui da noi.
Ragazzi, la' c'era gente che crepava di fame in mezzo alla strada!
Qui, per quanto male ce la si passi, a quei livelli non ci siamo arrivati.
E per fortuna, aggiungo.
Per l'incolumita' di chi ci governa, mi auguro per loro che non arrivino mai a livelli di incapacita' tali da farci arrivare alla stessa situazione.
Ma ora basta divagare.
Quando l'eco della rivoluzione ed il successivo periodo del cosiddetto "Terrore" iniziarono a smorzarsi (e per spegnerli ci vollero torrenti di sangue), a mente fredda iniziarono a parlare della vicenda.
E anche da parte mia, negli anni successivi ho iniziato a documentarmi meglio con libri che parlavano del processo.
Ad uno, in particolare, sono legato. E lo tengo tuttora con me.
E' il lascito di una mia zia che oggi non c'e' piu'.
Me li lascio' in prestito qualche mese prima di morire. E i suoi figli svuotarono letteralmente la sua casa, buttando via tutto.
E' l'unica cosa che mi e' rimasta di lei.
E parla del processo alla "Vedova Capeto", come la chiamavano.
Che idea mi sono fatto, io?
La stessa che si fecero decine di storici.
E' cioe' che fu una farsa. E una delle pagine piu' nere e vergognose della storia di Francia.
Era davvero necessario, tutto questo?
Una povera donna trascinata alla gogna e al pubblico ludibrio, di fronte ad una folla sadica. Che aveva come unico scopo quello di sfogare rancori e vendette personali.
La umiliarono in ogni modo possibile. Le portarono via tutto. Marito, figli (con l'erede al trono ridotto ad un alcolizzato semi - demente, con la scusa di educarlo come un vero figlio del popolo) e anche la dignita'.
Ma non riuscirono mai a privarla della compostezza. Nemmeno nelle ultime e piu' tragiche ore.
Ripeto...c'e ne fu davvero bisogno, di una simile barbarie?
E' innegabile, purtroppo. Gli ex - monarchi erano diventati il nemico giurato di parigino. Soprattutto lei, la straniera, l'Austriaca, venuta ad affamare la gente coi suoi capricci e frivolezze.
L'esilio sarebbe potuto bastare. Ma per qualcuno no.
La loro morte fu un bell'esempio di infame compromesso politico. Per avere l'appoggio delle frange piu' oltranziste ed estremiste, che volevano le loro teste.
Poi, il tentativo fallito di fuga con l'aiuto del Duca di Fersen fu il colpo di grazia, che li privo' anche dell'ultimo barlume di credibilità che gli era rimasto.
E Re Luigi non voleva. In cuor suo, sapeva che se li avessero presi sarebbe stata una condanna a morte.
"Un Re che scappa..." continuava a ripetere.
Poi si sa come ando' a finire.
Riportati indietro a forza, e quasi linciati dai cittadini che assaltarono la loro carrozza con urla e bestemmie lanciate con la bava alla bocca.
Che triste spettacolo. E fu da allora che i capelli della povera sovrana deposita si incanutirono per lo choc subito.
Una cosa orrenda. Quasi quanto furono le sevizie e i maltrattamenti psicologici riservati all'imputata.
E le ingiurie. Come quando la accusarono persino di rapporti incestuosi col suo primogenito. A cui replico' con un lapidario "Non vi rispondo perche' il mio orgoglio e amore di madre non me lo permettono."
Che donna.
Persino una grossa fetta di rappresentanti femminili all'interno dell'aula si ribellarono segnate, di fronte a quelle accuse cosi' infamanti e senza alcun senso.
Uno dei rari gesti di civilta' in mezzo ad un mucchio di autentiche bestie.
E' probabile che gli ex - regnanti fossero l'imbarazzante residuo di un vecchio mondo ormai finito in frantumi.
Ma a cosa porto' la loro morte?
Gente come Robespierre, Marat, Danton, Saint - Joust finirono per sbranarsi tra loro come un branco di cani rabbiosi, resi pazzi e folli dal potere. Ed ebbero in molti casi la medesima sorte che riservarono a tanti altri prima di loro.
Qualche ex - nobile sopravvissuto commento' maligna ente che se per i nobili e' dura gestire un intero paese, per i plebei e' assolutamente impossibile.
Il potere non e' per la gente comune. Ne finiscono consumati.
E cosa accadde, dopo?
Un vuoto di potere che non porto' a niente. Se non ad aumentare la fame e la miseria, coi bottegai che non vendevano piu' nulla a nessuno e i prodotti che raggiunsero prezzi da mercato nero.
Non c'era piu' nemmeno il pane. Altro che la celebre battuta, che poi fu tutta un'invenzione...
E da li', da una pseudo - repubblica fantoccio, si passo' direttamente alla dittatura con l'ascesa di Napoleone.
Che era si' di umili origini. Ma che preferi' occuparsi della politica estera (ricordatevi sempre una cosa. Quando si dice che un governo si e' distinto per una vivace politica estera, vuol dire che non ha fatto nulla!) piuttosto che risolvere i problemi interni, lanciandosi in guerra con mezza Europa.
Gia', proprio un bell'affare.
Sei stata davvero bravissima a rappresentare lo stato d'animo di Maria Antonietta nelle sue ultime ore su questa terra.
Ormai e' rassegnata. E le importa solo di raggiungere suo marito. E quel che le sta accadendo e che le e' accaduto ha gia' minato irrimediabilmente quel poco che le restava della sua salute.
Gia', Madama Ghigliottina non serve piu'. L'hanno gia' uccisa.
Davvero bravissima. Un racconto emozionante. E straziante.
Complimenti e alla prossima.
E...trovo sia davvero bello, aver ritrovato qualcosa di tuo da leggere, dopo tanto tempo.
Nell'attesa, mi rileggero' qualche tua vecchia opera, che me ne sono rimaste alcune in sospeso.
Ci sentiamo, e...in gamba, mi raccomando.
Sempre.
See ya!!
Roberto (Recensione modificata il 24/10/2021 - 10:37 pm) |