Recensioni per
Il mistero di Southlake Castle
di ValePeach_

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/12/22, ore 18:11
Cap. 1:

Ciao! Spero che tu stia bene e volevo farti sapere che la tua storia mi manca... Pensi che tornerai a pubblicare? Grazie in anticipo e buon fine settimana

Nuovo recensore
23/08/22, ore 19:06
Cap. 15:

Ciao! Due parole... non tornavo su efp da una vita, ho trovato la tua storia e sono rimasta incollata allo schermo per ore! Grazie mille per questa storia, i personaggi sono costruiti benissimo, il contesto è coerente e credibile, la trama piacevolissima e ricca... sei anche riuscita a portare un punto di vista moderno, grazie allo sguardo di Camille, senza creare anacronismi. Non vedo l'ora di leggere tutto fino all'ultima parola, quindi che dire... spero aggiornerai presto! Un caro saluto, Scripta

Nuovo recensore
19/07/22, ore 11:45
Cap. 14:

Ciao, scusa se non ti avevo ancora scritto una recensione, nonostante sia arrivata fino a questo capitolo.
Complimenti per la storia, è scritta molto bene, ci si immerge nel racconto insieme ai personaggi e alla loro ambientazione. Il giallo poi ambientato nell'ottocento, lo rende ancora più interessante.
I due personaggi, nonostante l'età sono molto diversi tra di loro, ma hanno in comune un passato di sofferenze anche se in maniera diversa.
Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli.
Grazie e alla prossima.
Nat

Recensore Master
16/06/22, ore 21:21
Cap. 9:

Ciao carissima come stai?
Questo capitolo è stato veramente molto bello, e introspettivo. Mi piace molto il fatto che racconti gli avvenimenti attraverso gli occhi dei protagonisti, e anche questo alternarsi tra Camille e John rende la storia ancora più viva, perché fa entrare dentro di loro, nel loro sentire e nei loro pensieri, cosa da cogliere l'evoluzione che sta avendo il loro rapporto e, con esso - e, forse, aggiungerei anche attraverso esso - l'evoluzione che sta interessando ciascuno dei personaggi.
In particolare, John sembra ritornato alla vita. Sta lasciando andare, piano piano, il suo passato, i segreti e i fantasmi - sebbene questi pesino ancora dentro di lui - e cercando di immergersi nel presente, nel calore della sua casa, nell'incontro con vecchi amici, nel rapporto con suo padre e assumendosi gli impegni che il suo titolo comporta. E questo benessere mentale sta giovando anche al suo fisico, meno provato dal dolore del ginocchio e più pronto a mettersi in gioco.
A giovare alla salute psicofisica di John e, soprattutto, a renderlo piacevolmente di buon umore è il tornado Camille.
Camille è un fiume in piena, una giovane della sua età, piena di vita e di vitalità, che si entusiasma per nulla e si abbatte per sciocchezze, annoiata da quella vita monotona e senza grandi novità, ma sognatrice nell'anima. Camille è gioia di vivere, e riesce a trasmettere questo anche ad un tipo come John, solitario, introverso e pieno di demoni interiori, che non solo si sta abituando a lei ma, addirittura, gode della sua compagnia, né ha quasi un bisogno fisico, tanto da sentirne la mancanza di lei quando lei non c'è. La sua allegria è contagiosa e riempie i silenzi di cui è fatta l'esistenza di John.
L'uomo sta iniziando a provare dei sentimenti forti per Camille: da quella che nasce come una semplice infatuazione sta nascendo l'amore, quello che John non ha mai provato, e che Camille spera di provare un giorno. La curiosità di Camille, mista un po' alla sua ingenuità e alla meraviglia di scoprire un sentimento nuovo ed inesplorato, mista alla speranza di conoscere davvero l'amore, è tipico della sua giovane età. E, a quel tempo, complice anche l'inesperienza, è facile davvero confondere una semplice cotta da un vero amore: le parole di John sono quelle di un uomo adulto, che ha esperienza della vita e che è già passato attraverso queste esperienze; e soddisfano, in parte, la curiosità di Camille, che potrà davvero capire solo quando lo proverà. Del resto, l'amore non si può davvero spiegare, ma lo si può comprendere solo vivendolo. La certezza assoluta è che, quando incontri un vero amore, poi lo capisci davvero: sicuramente, alle volte, può succedere di scambiare per amore altre sensazioni (riconoscenza, affetto, ammirazione, piacere fisico); ma queste situazioni non durano mai tanto, perché il cuore ha un'unica ragione.
John, razionalmente, vorrebbe reprimere questo suo sentimento verso Camille, consapevole delle loro diversità, dei suoi spettri e di come quella allegria e quell'entuasiamo si scontrino con l'essere chiuso e introverso di John. Ma, dall'altro canto, lo stomaco gli si chiude al pensiero dell'uomo che potrà godere di lei, della sua bellezza e della sua vitalità.
Mi piace molto la costruzione che stai dando al racconto, mi piace che vada lentamente e che piano piano John e Camille si stiano avvicinando: dall'odio si è passati alla stima e poi alla fiducia, fino a sfociare in una vera complicità. In fondo, anche Camille vede in John un riferimento e con lui è davvero se stessa, nei suoi pregi e nei suoi difetti.
A presto

Recensore Master
02/05/22, ore 23:33
Cap. 8:

Ciaooo, eccomi finalmente.
Ti chiedo scusa, so di aver fatto passare tanto tempo, ma sono comunque qui.
Quando ho visto comparire sulla scena Thomas Sterling ho pensato "no uffa, e mo questo che vuole, che disturba gli equilibri, già fragili, tra Camille e John". Poi ho riflettuto e capito che questo ingresso può dar luce ad una serie di dinamiche interessanti.
Anzitutto, perché Camille è solo una ragazzina che, data la sua giovane età, non sa nulla dell'amore, di quello che questo sentimento significa e delle reazioni che può provocare nelle persone. Camille è ancorata all'idea, fiabesca, che innamorarsi significa provare le farfalle nello stomaco, sentirsi agitate e in preda ai rossori. Tutte emozioni che io accosto più ad una infatuazione, che ad un vero amore. L'amore, quello vero, ti dà tranquillità, ti fa sentire sempre a tuo agio, mai realmente agitata, ti smuove le viscere con un solo sguardo, e soprattutto ti fa crescere e far venire fuori la parte migliore di te. Data, dunque, l'inesperienza di Camille è giusto che lei possa confrontarsi con più uomini, per poter arrivare a capire per chi prova davvero dei sentimenti.
Questo ingresso ha sicuramente accesso Camille: dopo più di un anno trascorso nella solitudine, vede un bel e aiutante giovane uomo, che sa corteggiare, che è gentile e dannatamente bello. Da qui a restarne invaghita il passo è stato breve.
Ma questa immagine principesca di Thomas finisce per sovrapporsi costantemente a quella di John, sia nell'incoscienza dei sogni, sia nella coscienza della quotidianità.
Mi sono resa conto che John è sempre più presente nella mente di Camille: lei tiene in considerazione i giudizi di John, teme di essere da lui mal giudicata, paragona i suoi modi, più rudi magari, a quelli fin troppo eleganti del suo nuovo corteggiatore. E, soprattutto, le parole di John, quello che lui ha vissuto e ciò hmche ha provato, hanno portato Camille a mettersi in discussione, a riflettere su di sé e a fare un esame si coscienza; e ciò l'ha portata a rendersi conto che, effettivamente, è una persona spesse volte superficiale e viziata, che pensa più alle cose materiali e ai divertimenti mondani, piuttosto che a questioni socialmente impegnate, che è troppo proiettata su di sé anziché guardare anche agli altri.
Sicuramente questa presa di consapevolezza è un primo importante passo verso una maturazione: per poter correggere eventuali difetti di noi stessi, il primo passo è sempre rendersi conto di stare sbagliando qualcosa, ammetterlo e provare a migliorarsi.
E, in un certo senso, dei primi miglioramenti li vedo già, nel rapporto anche con Phoebe: se la ragazza in un primo momento ha costituito un mezzo attraverso cui fare un dispetto a John, ora tra le due ragazze si sta creando un legame gioviale, di amicizia, fatto di chiacchiere, risate e battute, un rapporto tra donne in cui vi è un feeling, una certa complicità tutta al femminile. Sicuramente un rapporto molto genuino, che perfette a Camille di staccare anche dalla sua triste quotidianità solitaria e di frequentare persone della sua età, coltivare dei rapporti tutti suoi che, in un certo senso, possano aiutarla a sentire quel luogo casa sua.
Un'ultima considerazione, circa le parole che Phoebe dice a Camille relativamente al suo rapporto con John. Effettivamente, Camille e John sembrano davvero una vecchia coppia navigata: lei così vivace e frizzante, e lui spesso taciturno e scorbutico. Il giorno e la notte. Eppure complementari. Questa idea per ora non ha ancora attecchito dentro Camille, che vorrebbe per sé un uomo diverso, con cui poter andare alle feste, festeggiare la stagione, ballare nei salotti londinesi. Eppure, chissà..... Questa idea non mi sembra che non l'abbia sfiorata e turbata, non poco.
A presto, un abbraccio

Recensore Master
20/02/22, ore 17:26
Cap. 7:

Ciaoooo carissima.
Mamma mia quanto tempo ho fatto passare questa volta per recensire, ma eccomi qui.
Allora, devo dire che la tua storia è, almeno per me, una ventata di aria fresca, mi riesce a divertire, a rilassare e a far sognare al tempo stesso, perché si sono alternati momenti di ilarità a discorsi molto più significativi ed intensi, con uno scambio di vedute veramente interessante. Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto, ho trovato a dir poco geniale la descrizione di questa giornata di shopping dal punto di vista di John. Lui, un uomo tutto d'un pezzo, con il suo passato e la sua riottostità per quel mondo superficiale fatto di balli e vestiti, si è trovato catapultato nel suo peggiore incubo. E tutto per colpa di Camille, che è quella variabile impazzita nella sua vita; una persona che non avrebbe mai pensato di incontrare, che rappresenta tutto quello che lui odia ma per cui finisce per essere irrimediabilmente attratto.
Devo dire che questo trascinamento per negozi è stato sfiancante. Io sono una donna ma, nonostante questo, Camille rappresenta anche il mio peggiore incubo. Ho empatizzato per tutti i poveretti trascinati da un negozio ad un altro da lei. La povera Phoebe era a pezzi, non credendo - quando ha accettato quell'invito - di dover seguire quella matta ovunque, non ha dato un pò di respiro a nessuno di loro. Ed anche Daniel, la prossima volta, ci penserà due volte prima di ridere in faccia a John per i tiri mancini che Camille gli fa; è stata la giusta punizione per lui, costretto a seguirli in ogni dove e a dover portare anche i pacchetti. Piccola nota fuori campo: il mio intuito vede bene Daniel e Phoebe, non so perché. Mi sembrano molto simili: lei impacciata e timida, di gran lunga più semplice di Camille; e lui è di sicuro una persona umile, pieno di vita ed un fedele amico. Non so, ce li vedrei bene. Come alla fine credo veramente che Camille e Phoebe possano diventare amiche; anzi, forse la conoscenza di una ragazza così potrebbe far solo bene a quest'animo così ribelli di Camille (anche se penso che Phoebe non accetterà mai più di andare a far compere con Camille).
In ogni caso, John credeva che lei stesse comportandosi in questo modo per farla pagare a lui. Invece, Camille è proprio così: le piace la moda, le feste, i bei vestiti. In un certo senso anche questa frivolezza ben si accompagna con la freschezza della sua giovane età.
Per John è un incubo ma, forse, anche un piccolo sogno. Camille con la sua allegrai e la sua giovinezza, potrebbe ridestarlo dal tepore in cui si è chiuso, da quella rabbia che non lo abbandona da più di 10 anni. Forse, con lei e grazie a lei potrebbe recuperare un pò di quella giovinezza perduta.
Rimasti solo in carrozza, di ritorno a casa, John ha potuto vedere la vera Camille. Una ragazzina capricciosa, immatura e viziata, certamente, ma anche una donna schietta, di carattere, intelligente, furba, dalla bella parlantina, e dalla capacità di comprendere e sorprenderlo, di metterlo all'angolo, di lasciarlo per la prima volta in tutta la sua vita in difficoltà.
Camille non si spiega perché John l'abbia così duramente giudicata, perché la guardi sempre con rabbia. E prende il toro per le corna, per capire il motivo.
Guardando negli occhi di Camille, John vi legge un mondo e si lascia andare a confidenze profonde, a dire a voce alta, per la prima volta, quello che si tiene dentro da troppo tempo, trovandovi comprensione. La guerra ha segnato John nell'animo, distruggendoglielo, perché gli ha mostrato la parte più cruda della vita, mettendolo davanti alla morte ed alla disperazione. L'uomo che è tornato da quella battaglia - da cui è tornato in vita solo grazie al sacrificio di un amico, ma segnato nel corpo e nell'anima - era un uomo spezzato, che si è trovato di fronte all'indifferenza di una società, per la quale sembrava che nulla fosse accaduto, in cui non c'era spazio per piangere gli scomparsi ma si pensava a balli, feste, spendere denaro, andare a caccia e maritare le figlie. Da qui la rabbia verso Camille, che agli occhi di John è l'emblema di quella società frivola da cui ha sentito il bisogno di fuggire per 10 anni.
Volendo fare un parallelismo con la situazione attuale, il Covid è stata ed è ancora la nostra guerra. Ci sono stati morti, ed ancora ce ne sono e ce ne saranno; nonostante questo, però, c'è anche chi vive tutto questo con superficialità e poca consapevolezza.
E, forse, non è così sbagliato, almeno non del tutto. La vita deve continuare, e i dolori vanno superati. John non ci è ancora riuscito, ma se non metterà a posto quello che è rimasto guasto in lui, non riuscirà mai ad essere felice.
Camille gli ha dato un giusto punto di vista, stupendolo anche. Lei gli ha fatto capire di comprendere il suo dolore e la sua rabbia, ma che non c'è niente di male ad andare avanti. Non vuol dire dimenticare, non vuol dire cancellare quello che è stato, ma farlo proprio per portarselo nel futuro. In un certo senso è stato anche quello che gli ha detto l'amico che è morto per lui: di andare avanti e di essere felice, di amare e perdonare. E tramite Camille, John si rende conto di quanto duramente l'abbia giudicata: Camille sa di essere viziata e superficiale, per certi versi, ma è anche quello che la società stessa si aspetta da lei. La società, a quel tempo, plasmava le donne in funzione dell'essere mogli e madri, non lasciando spazio ad altro. Anche Camille ha dei desideri, le piacerebbe viaggiare, scoprire il mondo, essere libera di divertirsi senza essere etichettata e rovinata nella sua immagine. John comprende così che Camille cerca in questo modo di vivere la sua vita, la sua giovinezza, sfruttando al meglio delle sue possibilità i pochi spazi di libertà che la società le dà.
E John inizia a stimare Camille, a rendersi conto che non è una persona vuota, ma una ragazza piena di tante cose, con un mondo dentro. E ne rimane affascinato, ammorbidendosi con lei e mettendo da parte i pregiudizi arriva a poter conversare amabilmente con lei.
In un certo senso, John non ha mai voluto del tutto allontanare Camille da sé, basti pensare che la sola idea che le sue parole potessero offenderla al punto che lei non volesse averci più nulla a che fare non lo fa sentire bene; e nemmeno vuole la sua compassione, non vuole che Camille lo veda come una persona affetta a una disabilità. Lei gli piace molto, basti pensare a come il suo corpo reagisce, al calore bruciante delle sue mani al tocco ingenuo e privo di malizia di Camille. E in un atto davanti a lui si materializza la possibilità di essere lui il "pazzo" che potrebbe sposarla, nell'idea che la vita con lei sarebbe caratterizzata anche di giornate terribili come quella di oggi, in giro per negozi, ma sicuramente una vita più "piena", degna anche di essere vissuta.
Sono troppo curiosa di sapere come evolverà il loro rapporto adesso. A presto. Un abbraccio

Recensore Master
29/01/22, ore 03:23
Cap. 6:

Ciao, eccomi ritornata, stavolta ci ho messo un po' di più a recuperare il capitolo ma ci sono, come sempre e piena di entusiasmo.
Questo capitolo mi ha davvero divertito molto, perché Camille ha un carattere veramente particolare. Diciamo che non è uno zuccherino e, per molti aspetti, è tanto vanitosa, un po' frivola e capricciosa, oltre che testarda e viziata. Lei odia il fatto che John riesca sempre a rimetterla al suo posto, a lasciarla senza parole e con le spalle al muro; la fa sentire come stesse sbagliando e Camille, per indole, vuol avere sempre ragione. Però, ha ragione quando dice che John l'ha davvero giudicata, e anche molto duramente, senza nemmeno conoscerla: lei, all'inizio, è stata molto cordiale e gentile, e si è ritrovata a doversi difendere da attacchi non molto carini. Come tutto il discorso sui libertini: Camille non è un'ingenuotta, come si potrebbe pensare, ma è furba e scaltra, oltre che intelligente ed arguta. Si, si era buttata tra le braccia di un libertino, ma consapevolmente e senza farsi ingannare, semplicemente lei stessa voleva provare cosa si sente nell'essere baciata. Ed ho trovato anche carino il fatto che volesse farlo con qualcuno di esperto, per essere pronta per l'uomo che avrebbe amato. Quelle parole, a mio avviso, sono state veramente dure, e John le ha riversato addosso un po' della sua frustrazione, oltre che il fastidio per il fatto che Camille è quello che lui più odia, tutta feste, balli e vestiti. Quello stereotipo che lo ha portato ad allontarsi dalla sua vita, e dalla sua casa, oltre che dalla città.
Non penso, comunque, che Heather abbia intenzione di tornare tanto presto. Ed, onestamente, è quello che mi auguro, perché il bello sta in questi battibecchi tra John e Camille, che io trovo molto divertente, e nei dispettucci che lei si appresta a fare. Come quello di farsi accompagnare a fare compere: non poteva far a John peggiore dispetto. Già per lui sapere che dovrà, forzatamente, partecipare al ballo della duchessa è un qualcosa che lo ha irritati oltremodo. A questo si aggiunga il tiro mancino di Camille, che lo ha praticamente messo spalle al muro e costretto ad accompagnare lei, e la protetta della duchessa, a comprare abiti. E sono veramente curiosa di sapere come si svolgerà questa giornata, visto che gli occhi di John lanciavano saette e, se avesse potuto, l'avrebbe strangolata nel salotto.
In ogni caso, ho notato che un piccolo feeling c'è tra i due e che John osserva molto Camille. È stato l'unico a notare il volto della ragazza cambiare ed il suo turbamento al pensiero di non essersi ancora maritata. Per noi giovani di oggi può sembrare un discorso assurdo ma, a quei tempi, per una donna era tutto poter trovare un buon partito e sposarsi, anche perché si invecchiava molto prima e se si faceva presto si correva il rischio di diventare troppo grandi e, quindi, non più poacenti a confronto con giovani donne, più fresche e belle. Ed è quello il timore di Camille: dal suo debutto in società sono passati due anni, e da troppo tempo è confinata lontano da qualsiasi occasione per poter incontrare un uomo; teme, dunque, di non riuscire più a trovare qualcuno e di restare sola. Nonostante questo suo turbamento interiore, Camille è comunque una ragazza con carattere e non si accontenta di andare in sposa al primo venuto o cadere tra le braccia di chiunque le faccia la corte. È una ragazza decisa e sa quello che vuole, non vuole essere una donna "da tappezzeria", ovvero dismessa e sottomessa, ma lei ha voglia di parlare, ed anche tanto.
In ogni caso è anche un po' insicura per alcuni aspetti ed è brutto che si metta sempre a confronto con le altre, giudicando il suo aspetto. Ogni ragazza è pur sempre bella a modo suo, e lei dovrebbe guardare più a quello che ha, piuttosto che a quello che hanno le altre. Del resto, l'invidia non è mai una cosa buona.
Da una parte, però, questo incontro con la protetta della duchessa ha suscitato un pizzico di gelosia in Camille, anche se lei non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura. Ha visto John sorridere garbato a Phoebe e a riservare uno sguardo dolce e privo di cattivi giudizi. E ha sofferto nel constatare che lui non ha mai guardato lei così, ma l'ha sempre trattata con disprezzo e l'ha giudicata molto negativamente. Anche perché a lei piace molto John, anche se si ostina a negarlo, visto il modo in cui lui la tratta. Quell'uomo, anche se odioso, la attrae molto, è la sua vicinanza la accende, sotto diversi punti di vista.
Sono curiosa di leggere il seguito, alla prossima.

Recensore Master
30/12/21, ore 18:17
Cap. 5:

Ciao carissima Vale, bentrovata e tanti auguri di buone feste.
Non scusarti, perché non ce ne è bisogno alcuno. Ognuno ha una vita al di fuori della piattaforma, e gli impegni possono essere tanti. Io avrò la pazienza di aspettare comunque i tuoi capitoli perché li trovo deliziosi.
E la storia mi piace sempre di più, perché ci sta tanta leggerezza nei dialoghi, cui si alternano anche dei pensieri di riflessione ben più profonda.
John si porta dietro il fardello di un amico che ha sacrificato se stesso, per salvare lui. La guerra lo ha emotivamente segnato, provato nel fisico ma, ancor di più, nell'animo. La sua è stata una vita fatta di fughe, durata ben 10 anni. Il non riuscire ad affrontare e superare gli orrori della guerra lo hanno portato ad allontanarsi dalla sua famiglia: anziché trovare riparo in loro, e nel loro amore, John ha scelto una vita in solitaria, per non dover dar conto a nessuno. E forse perché non vuole nemmeno il biasimo degli altri. Però, la mancanza di casa e delle persone a lui care è stata più forte di tutto, tanto da spingerlo a tornare.
Certo, aver mentito per così tanto tempo, lo ha reso avvezzo alla menzogna. E la sua storia era perfetta, sapeva alla perfezione cosa dire e come dribblare le domande scomode.
Solo che non aveva messo in conto Camille. La giovane è quella nota stonata in una melodia perfetta, è l'imprevisto che non ti aspetti e che rischia di rovinarti i piani. Perché Camille è attenta, acuta e sagace, in poche parole una "donna" e le donne, per loro natura tendono a leggere tra le righe, a cogliere le sfumature e a notare i particolari. Camille è stata l'unica persona ad aver visto il suo tentennamento, la prima persona ad averlo messo in difficoltà, la prima a cogliere in lui qualcosa che cercava di tenere nascosto.
Camille è tutto ciò che John ha sempre odiato nella sua vita. Una ragazzina frivola, un po' superficiale e viziata, che ama quella vita mondana, fatta di balli e corteggiamenti, che invece John odia con tutto sé stesso. Eppure, nonostante questo, Camille lo attrae terribilmente: se una parte di lui rifugge da donne così, Camille ha una certa presa ed attrattiva su John. E non perché lui è un uomo, con le sue pulsioni, ma perché è Camille a scatenargli certi pensieri. Si sofferma sui dettagli di quella giovane ragazza, sul modo in cui stringe il labbro tra i denti concentrata, sui suoi occhi grandi, profondi, luminosi e sinceri, sulle sue ciocche di capelli che sfuggono dalla acconciatura, sul suo sorriso, e sul suo broncio. Mi ha colpito anche che John si diverte a battibeccare con quella giovane ragazza, adora che lei non si tiri indietro e che, anzi, lo sfidi a sua volta, in questo continuo stuzzicarsi e lasciarsi frecciatine.
Certo, in un certo qual senso, John ci è andato giù pesante con Camille. Del resto, lei ha solo 21 anni, è cresciuta sotto una campana di vetro, è stata viziata per l'assenza dei suoi genitori, e le ragazze, a quel tempo, erano tutte un po' così. Molto concentrate sulla loro crescita, sull'imparare tanti talenti e conquistare un buon partito con cui fare famiglia, dividendosi tra un ballo ed una festa ed un the al pomeriggio con altre signorine. Le donne, in quel tempo, non erano tanto considerate per la loro intelligenza ed, anzi, tante volte erano tenute all'oscuro circa la vita vera, e i rapporti di coppia. Per cui, John è stato ingiustamente severo con lei, e l'ha anche un po' offesa, dicendole in soldoni che se un uomo la corteggiasse, lei subito cadrebbe ai suoi piedi dando vita ad uno scandalo.
Non sicuramente il migliore degli apprezzamenti. Anche se, dietro a quelle parole così dure, sono riuscita a cogliere una sorta di protezione per quella ragazza: un po' come se volesse metterla in guardia dalla vita e, perché no, insegnarle che non è tutto oro quello che luccica, e che quella vita mondana nei palazzi, che lei tanto agogna, nasconde dietro tanta superficialità e parecchie brutture ed ipocrisie.
Vincent ha detto di non voler più assistere a battibecchi di questo tipo. Io invece li adoro 😂😂 mi diverte un sacco questo loro modo di pungolarsi in continuazione.
Se lei ha mantenuto il punto fino al giorno seguente per le battutine fatte a cena la sera prima, non oso immaginare quanto lungo sarà il suo muso dopo questo tipo di offesa.
Però, ho colto diversi segnali non trascurabili in questo capitolo. Primo tra tutti è che Camille, inavvertitamente, tira fuori grande verità da John. Con lei e grazie a lei ha fatto una delle poche discussioni oneste e sincere che abbia fatto negli ultimi anni della sua vita. E che, sicuramente, Camille e John potranno essere tutto, tranne che fratello e sorella 😂 per me sono destinati a fare scintille.
Un'ultima osservazione. Molto bello anche il legame tra John e Daniel. Di una cosa va dato atto a John, ed è la riconoscenza. Daniel gli è stato accanto in tutti quegli anni, è il suo migliore amico, la sola persona che sa tutto quello che ha vissuto in quegli anni e che riesce ad interpretarne i pensieri. Tra loro c'è un rapporto praticamente fraterno, e John gli è a tal punto riconoscente per tutti quegli anni vissuti insieme da voler affrancare Daniel da quel ruolo (finto) di suo servitore, e ripagarlo donandogli un terreno da gestire. Questi rapporti di amicizia così sinceri e veri mi piacciono sempre molto.
Spero di sentirti di nuovo presto, un abbraccio.

Recensore Master
27/11/21, ore 10:35
Cap. 4:

Ciaooo, bentrovata.
Perdona il ritardo, questa volta ci ho messo un po' a liberarmi da vari impegni e dedicarmi con calma alla lettura. Ma, eccomi qui.
La storia sta iniziando ad entrare un po' nel vivo; l'arrivo di John - con tutto il suo bagaglio di segreti e sofferenze - ha sicuramente portato un'aria nuova.
Camille è rimasta profondamente turbata dall'aspetto di John, per lei uno degli uomini più affascinanti che abbia mai visto nella sua vita. Quegli occhi, che già dal ritratto l'avevamo colpita, dal vivo sono tutta un'altra storia: sembrano guardarle dentro, congelata sul posto, la turba quello sguardo così impenetrabile. Quegli occhi sono "così", un po' come se non ci fossero veramente parole per descriverli senza svilirli, nessuna parola sarebbe appropriata perché finirebbe per svilire e non cogliere a fondo l'essenza.
Anche John non sembra essere rimasto indifferente all'aspetto di Camille - quando è arrivata in cucina l'ha guardata intensamente, ed è stato quel "come" l'ha guardata che ha destabilizzato ancora di più la ragazza, che si è sentita davvero guardata nel senso più ampio del termine - del resto Camille è giovane, fresca e bella, con le sue guance un po' paffute (chissà se riuscirà davvero a mettersi a dieta e a rinunciare a quei dolcetti alla frutta che tanto male hanno fatto ai suoi fianchi).
Per il resto, almeno sul piano caratteriale, non mi sembra abbiano molto a che spartire. Se non fosse stato per l'intervento della zia, a tavola si stavano gettando le basi per un sicuro lancio di coltelli tra i due.
Per quanto affascinante, John è apparso agli occhi di Camille - così giovane, piena di vita ed annoiata da quel posto - un Mortain a tutti gli effetti: molto schivo, poco mondano, e non affatto incline alla conversazione ed alle buone maniere. Prima il fatto del bagno, poi a tavola, John è stato scortese più volte; ed infine non l'ha nemmeno accompagnata alla porta quando Camille si è ritirata nelle sue stanze, come si converrebbe ad un uomo del suo rango. Camille non ne può più di tutta quella maleducazione, e vorrebbe un po' più di considerazione.
John, dal canto suo, credo che cosnufeti Camille una ragazzina un po' viziata, infantile, tutta balli e superficialità. E un po' Camille lo è tutto questo: sicuramente è una ragazza un po' "fru fru", che guarda molto all'ambito, ci tiene all'aspetto e non vede l'ora di essere invitata a qualche festa per far sfoggio di sé e delle sue qualità, ballare, divertirsi e, perché no, civettare un po' con qualche bel ragazzo. Però Camille è anche molto altro, e sono sicura che John lo scoprirà presto. È una ragazza molto acuta, dal bel caratterino e dalla lingua lunga, e sicuramente molto attenta ai particolari e piccata, oltre che oltremodo curiosa; sa fare le domande giuste Camille e va dritta al punto. Del resto, è stata l'unica a cogliere quella indecisione mista a sorpresa nello sguardo di John e a capire che lui non ha affatto alcuna voglia di parlare della sua vita in Jamaica.
Sicuramente, John si porta dietro un bagaglio pesante di esperienze che lo hanno segnato nel profondo. Quell'incidente alla gamba è qualcosa che, a mio avviso, non ha fino in fondo accettato e non riesce pienamente a convivere con quella leggera zoppia: si sente sempre osservato dagli altri, cosa che lo manda in bestia, e non vuole quell'atteggiamento di compassione. La guerra lo ha portato a vedere cosa orribili, che sono ancora lì davanti ai suoi occhi evidentemente: quando si è parlato della battaglia, il suo tono lasciava trasparire quanto quegli orrori a cui ha assistito abbiamo lasciato segni sulla sua anima e, durante la suonata al pianoforte, la sua mente era sicuramente altrove, in un misto di malinconia e pensieri che nessuno poteva conoscere (e anche di questo Camille se ne è ben accorta).
Pur trovando insopportabile John, Camille non ha potuto fare a meno di guardarlo, una volta di troppo. Ha detto che non si farà destabilizzare da lui, beh vedremo.
Le premesse per far fuoco ci sono tutte.
Alla prossima

Recensore Master
07/11/21, ore 22:42
Cap. 3:

Ciao, sono contenta che hai pubblicato un nuovo capitolo. Questa storia è molto bella e sempre più accattivante.
Finalmente John è tornato a casa. Ed ora sappiamo il motivo del suo ritorno: è rimasto fermo sulla collinetta per ore, decidendo il da farsi. Dentro di sé è combattuto: non immaginava che avrebbe mai fatto ritorno a casa. Dopo la guerra ha scelto scientemente di non tornare più lì e di andare lontano, per dimenticare gli orrori della guerra. Il senso di colpa, però, non lo ha mai lasciato: di fatto ha abbandonato suo fratello, ed il suo anziano padre che ormai credeva di morire senza mai più rivederlo.
Adesso sappiamo che John non ha fatto altro che mentire alla sua famiglia. Mentre tutti credevano che lui stesse nelle piantagioni in Jamaica, ha fatto parte dei servizi segreti e viaggiato per tutto il mondo. Questo lo costringerà a dire ancora ulteriori bugie, perché suo padre e Camille gli faranno molte domande; e visto come è sveglia ed arguta la ragazza non faccio fatica a credere che si accorgerà ben presto che qualcosa non va.
John si porta dietro molti fantasmi. Il suo corpo e la sua mente sono rimasti feriti dagli orrori della guerra. Si porta appresso un bagaglio di segreti e di traumi irrisolti, che forse la vicinanza della sua famiglia e delle persone che gli sono legati potrebbe aiutarlo a superare.
Mi ha fatto molto sorridere come John odi tutto quello che riguarda la vita mondana, e questo segna un netto distacco da Camille, che tanto agogna il ton e tutta quella vita fatta di lustrini, danze e balli.
Sicuramente il primo incontro tra i due non è stato dei migliori. Camille lo ha atteso tutta la giornata, al freddo, fuori al cancello; e come era prevedibile era piuttosto irritata da quel ritardo. Subito dopo si è ripresa e ha fatto un sorriso radioso, che molto ha colpito John. Inutile negarlo, a suo modo è rimasto affascinato da quella ragazzetta, che per certi versi lo ha colpito, per altri irritato non poco. Sicuramente la sua bellezza non è passata inosservata, così come il suo temperamento peperino e quella lingua lunga; per altro verso è rimasto infastidito dalla libertà che si è presa di entrare senza bussare e dal fatto che gli abbia guardato la gamba zoppa più del dovuto, con quello sguardo di compassione che lui odia (ma che io non sono sicura Camille avesse realmente: secondo me voleva essere solo gentile. John non accetta la sua condizione di fisica che lo ha costretto a dover rivedere la sua vita e che gli ricorda ogni giorno quello che ha subito). Sicuramente ci sarà da diversi nei prossimi capitoli, e sarà interessante vedere come evolverà il rapporto. Le premesse sono quelle che sono: del resto l'anziano padre adora Camille e le è sinceramente affezionato, ma la giovane ha un caratterino molto vispo e testardo, che va tenuto a bada e a John non è sfuggito come il padre fosse sulle spine con lei, il che lo ha insospettito non poco.
Infine, mi è piaciuto molto l'incontro tra padre e figlio. È stato molto sentito e vero. Si vedeva quanto John sia rimasto colpito nel rendersi conto di quanto tempo era passato e di come il padre nel frattempo sia invecchiato; e non ha potuto non sentire quel senso di colpa di averlo lasciato così, senza alcuna spiegazione, tanto da domandare il suo perdono. Si avvertiva come, pur avendo anche John i suoi anni e dopo tutto quello che ha vissuto, continua ad avere quel rispetto e quel timore reverenziale per il padre. Dall'altro lato, c'era un uomo che in quel momento era solo un padre; un uomo che per anni ha aspettato il momento del ritorno a casa dell'amato figlio e che, di fronte a lui, si è sciolto, stringendolo in un abbraccio caloroso e sentito.
Un capitolo molto bello.
Alla prossima

Recensore Master
25/10/21, ore 15:57
Cap. 2:

Ciao carissima, bentrovata.
Ti confermo le impressioni che ho avuto con il prologo. Questa storia è frizzante, divertente e scritta molto bene. Hai uno stile veramente coinvolgente, arrivi alla fine del capitolo e ti dici "è già finito?".
E devo dire che ho pensato fosse finito troppo presto con una punta di dispiacere; avrei voluto vedere come continuava, ma ahimè mi tocca aspettare alla prossima pubblicazione.
È passato un anno dall'arrivo di Camille a Lodgewood. Ed è stato un anno terribilmente duro per lei. Si è affezionata a quei luoghi, alle giornate con la zia e al carattere - parecchio burbero - dello zio Vincent, per cui ha imparato a provare un affetto sincero. Tuttavia, li la vita è tremendamente monotona, e giorno dopo giorno sente sempre di più la mancanza di Londra e della vita frenetica fatta di balli ed eventi, che li a Lodgewood può solo sognare. E, almeno per ora, il ritorno in patria è più lontano che mai: la sorella ed il cognato sono in pianta stabile in Italia, e non faranno ritorno ben presto, visto l'arrivo di un pargolo che impedisce a mamma e bimbo di mettersi in viaggio.
Ed alla fine la sua linea ne ha davvero risentito, tant'è che, per la sua disperazione, ha preso qualche kg; nulla di trascendentale, la per lei che è così vanesia quei kg in più sono una tragedia.
Ad un certo punto, però, quella monotona quiete e piatta quotidianità viene scossa da un annuncio inaspettato. Il ritorno a casa del figliol prodigo: John Mortain - il primogenito e futuro Visconte - sua per fare ritorno a casa, dopo più di 10 anni di assenza.
Camille conosce quell'uomo dai racconti degli altri e dal quadro affisso alle pareti; ma, nonostante ciò, è attratta da quella figura che non conosce e soprattutto da quegli occhi così grigi, fieri e magnetici.
Lui porterà sicuramente scompiglio in quella casa e, soprattutto, nella sua vita. Perché porta con sé un bagaglio piuttosto pesante: una guerra con tutti i suoi drammi, ed una vita passata in una terra lontana e selvaggia.
Tutti attendono l'arrivo di quell'uomo. Ma lui si fa attendere e, a poco a poco, resta solo Camille ad aspettarlo, fiera e determinata come sempre.
Veramente un racconto carino, ora sono proprio curiosa di conoscere questo fantomatico John e di vedere come si approcceranno i due.
Un abbraccio

Recensore Master
18/10/21, ore 22:42
Cap. 1:

Ciao, piacere di conoscerti, sono Sunshine6.
Sono appassionata di storie originali, soprattutto ambientate un un passato così lontano da farmi sognare ad occhi aperti. Quindi non potevo farmi sfuggire l'occasione di leggere anche questo racconto.
E ti dirò, per essere il tuo primo racconto, sei proprio brava, brava. Scrivi benissimo, la lettura è scorrevole, interessante ed anche molto divertente; ci sono stati una serie di pensieri della protagonista simpatici e mi hanno strappato più di un sorriso. La giovane Camille è deliziosamente odiabile: una ragazzina dalla lingua lunga, un po' viziata e capricciosa, una piccola prima donna nonostante la sua giovane età; sicuramente ha l'entusiasmo della giovinezza, la voglia di stare in società, di conoscere il mondo e, forse, desiderosa di crescere anche come donna.
Purtroppo la sorella ed il cognato si sono messi di traverso, e le hanno sapientemente impedito di trascorrere in società il periodo dei balli e delle feste, che lei tanto aspettava. In un certo senso la coppia di sposini agognava un po' di intimità coniugale; ed ha scelto di rintanare la piccola di casa nel Nord: stare un po' più isolata, e ben controllata le potrà fare bene, soprattutto in una prospettiva di crescita personale. Ci sta che vogliano riposare un po' le orecchie dai suoi capricci; e forse un piccolo freno a quel tornado serviva.
Il paesaggio che hai descritto è incantevole, veramente mi hai catapultato in un mondo così antico, romantico e sognante.
Per ora, però, l'arrivo al nord è stato una vera tragedia. La giovane Camille - dopo I primi convenevoli e l'iniziale gentilezza - si è sentita esclusa e non considerata nei discorsi tra il cognato ed il di lui padre (che le è stato descritto come una vecchia cariatide, ma che a me è sembrato il ritratto della salute) e la sola cosa in cui ha trovato conforto sono stati i dolcetti. Vedremo se troverà un po' di meglio da fare, altrimenti la sua dieta ne risentirà enormemente.
Una storia davvero carina ed interessante, continuerò a seguirti.