Recensioni per
I morti non parlano
di BellaLuna

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/12/21, ore 10:46

Storia vincitrice del contest: Cinque passi nel delirio, di Setsy
BellaLuna con: I morti non parlano
grammatica: 4.90/5

Alla fine della terza drabble, ci sono due “no” al posto di “non”. Non so se fosse una scelta stilistica o una svista, il che comunque non cambierebbe come punteggio. Se è intenzionale, il secondo “no” può essere usato – sostituisce “la parola era” in un linguaggio molto arcaico ma a quanto pare permesso –, mentre il primo era solo un avverbio di negazione ed è un errore.
stile: 10/10
Questo stile mi ha letteralmente stupita ed emozionata. Tanto per cominciare i termini in dialetto di cui mi avevi chiesto sono inseriti con accuratezza, sia riguardo le note, sia per l’uso affatto eccessivo che li rende, anzi, delle pennellate di colore inatteso. Il testo è curato, poetico, molto corrispondente alla forma grafica della storia; l’impaginazione centrale rende infatti l’idea che ogni drabble abbia lo stesso “suono”. Le frasi brevi sono seguite da una lunga nel mezzo, e poi si chiude di nuovo con altre frasi molto corte. Questo aiuta la lettura, perché ogni drabble doveva infatti essere la stessa storia nelle sue varianti. Il tema della guerra è eseguito con intensità, le singole parole sono spesso dure ma preziose insieme; di sicuro ci hai messo del cuore, perché le vicende dello sfortunato Lillo trasportano il lettore e gli rendono impossibile non empatizzare con lui/lei in ogni versione, persino quella del vampiro, che più che altro sembra asservito al male che deve provocare. L’orrore della guerra infatti non è sminuito dalla componente fantasy, anzi, questi temi sono bel collegati, e davvero non era facile. Questo grazie al tuo ottimo vocabolario, che è ricco ma non ti ha spinta a cercare a tutti i costi degli impreziosimenti che avrebbero un po’ stonato col contesto scelto. Ad esempio, amo molto le frasi con la marca, e trovarne una mi ha fatto piacere (che più non ha). Quando si usano con parsimonia danno un tocco elegante, mentre un testo tutto scritto così rischia di apparire artificioso.
Anche i richiami – sempresempre/maimai – legano le cinque storie in un racconto compatto, confermano che non hai mai smarrito una visione unitaria malgrado la difficoltà di far “tornare i conti” con delle variazioni non facili come quelle richieste. Il corsivo è usato magistralmente nei punti giusti, sottolineando la sitassi raffinata e la tua sicurezza nell’orchestrare un testo.
caratterizzazione di tutti personaggi: 10/10
Il personaggio conosciuto è uno solo, Lillo, che hai sfruttato al meglio. Era difficile decidere se puntare su un protagonista o movimentare le storie con più attori, ma l’importante è aver centrato il proprio obiettivo. Lillo è un ragazzo devastato dalla guerra, che forse soffre quel male terribile maggiormente nella versione “normale” che in quella di mostro, visto che la trasformazione in vampiro non è stata consensuale. Questo aver perso se stesso, rimarcato nelle cinque versioni, gli dona un’umanità dolente, anche un po’ inconsapevole del confine tra realtà e incubo. La vita in trincea deve essere una cosa terribile, e non si resta più gli stessi di prima. Tutti notano come abbia smarrito il senno, segno che prima doveva essere un ragazzo a posto, magari con tante speranze per il futuro… in ogni caso – l’ultimo letteralmente -, la sua anima è persa, affogata nel sangue di altri giovani come lui/lei. Oggi avrebbe un trattamento per shock post traumatico, ma cento anni fa chi tornava se la doveva vedere con i suoi fantasmi da solo, e non penso che ne uscisse bene. Malgrado la storia breve, la caratterizzazione appare veramente molto completa.
resa delle cinque tipologie di drabble: 9.70/10(2+1.80+1.90+2+2)
La prima drabble naturalmente sarebbe andata bene comunque, ma vorrei dirti che è molto buona. L’aver perso la voce sarà l’argomento ricorrente, questo segno che – forse – Lillo ha perso le capacità di pensare, che quindi non è più la persona che era partita per il fronte. La voce rimasta solo per gridare si spegne mentre è cosciente, come per allinearsi al mondo dei morti che sembrano diventati compagni dai quali non si potrà più allontanare. Il gender bender è davvero struggente: forse non è meccanicamente vero che le donne sono più sensibili o spaventate davanti alla morte, però è credibile… Lilla ha cercato di salvare le persone, e il ricordo delle madri che sembrano tutte madonne addolorate è intenso e molto viscerale, l’hai resa dolcissima. I cadaveri potevano solo restare maschili, parlando del fronte, a meno che ti spostassi un po’ e raccontassi di donne che morivano nei bombardamenti, per esempio. Questo avrebbe alterato un minimo la trama però, per cui capisco la necessità. Passando alla storica, ti sei scordata (non da sola ^^) di segnare nelle note le date precise, però… l’hai quasi fatto. La prima è il 1918 o il 1919 (mi pare di capire più quest’ultimo), mentre la seconda data, quella di questa drabble, dovrebbe essere il 45 a.c., anche se potrebbe essere un pochino successiva, ma sono sbavature. Usare il nome Calogero da cui trarre l’iniziale Lillo è accurato, così come le indicazioni sul periodo. La problematica diversa, la paura dell’Averno, mostra che l’uomo è profondamente differente vivendo in una cultura guerriera. La quarta ti è riuscita veramente inquietante, perché fa molta più paura veder un uomo “vero” essere un mostro desideroso della morte altrui che un personaggio fantasy. Non ha giustificazioni, non è il trauma, ma una natura malvagia: sono stata colpita. Il vampiro è stata la scelta giusta, credo sia l’unico mostro che poteva nascondersi in qualche modo in una trincea, prendendo i turni di notte. Il silenzio ora è quello delle vittime e il suo nel senso che non confesserà: bella variazione!
titoli: 4.90/5
Il titolo generale della raccolta ci introduce al tema comune a tutte le drabble e lo fa senza mentire. È drammatico, e non lascia molta speranza. (Sono un po’ perplessa dalla sottolineatura, che trovo graficamente più adatta alle storie comiche). Ognuno – lo stesso, insomma – dei personaggi ha perduto la propria voce, o perché soffocata, o perché è solo un grido, o perché c’è uno scellerato patto di silenzio. Il primo titoletto, in qualche modo, credo si leghi all’ultimo chiudendo un cerchio: infatti questo silenzio che sopravvive è quanto mai adatto alla drabble sul vampiro, che diventa così una specie di evoluzione di questo enunciato. Anche il terzo è molto eloquente, e mostra subito il suo gusto storico. Il secondo e il quarto forse risaltano di meno, ma sono sempre poetici e corrispondenti al contenuto, senza che vi si possano trovare veri difetti. Infatti Lilla ha paura di vedere qualcosa, e il ricordo della guerra può essere un piacere…
gradimento generale: 3/3
Inutile ribadire quanto la raccolta sia curata nei dettagli, piena di significato e scritta in modo armonioso. La sua drammaticità si respira in ogni riga, non lascia scampo al lettore. Decisamente hai fatto approdare questa storia in un porto sicuro… le quattro variazioni hanno seguito le richieste del bando a puntino, ma non freddamente. L’ambientazione in Italia che di solito trovo meno coinvolgente – ma questo non avrebbe pesato, perché la voce non è “i miei gusti”, ma una valutazione riassuntiva – è stata ideale, permettendoti il piccolo gioco col dialetto che ha funzionato veramente bene.
totale: 42.50/43

 

Recensore Master
24/11/21, ore 00:56

ciao!
vengo ad esplorare le atre drabble partecipanti e tu sei la prima che volevo assolutamente leggere!
ma che belle sono?
cioč, la ricercatezza dal parlato in dialetto (a proposito, sono abbastanza ferrata con i dialetti a dispetto della mia non ferratezza con le lingue e sono riuscita comunque a capirle tutte senza traduzione!) a Lilla (quanto mi fa strano il nome Lilla?) che non potendo essere un soldato visto che a quei tempi non c'erano donne soldato č una crocerossina, al vampiro che hai reso tra il triste e il solenne secondo me, mi č piaciuta anche la resa del folle e cattivo e la storica ben inserita nei particolari in mezzo alle altre, davvero un bel laoro, curatissima e ingegnosa raccolta su questo non facile esercizio, complimenti cara!
a presto!
Nala

Recensore Veterano
23/11/21, ore 13:10

Ciao BellaLuna,

Son passato a leggere la tua storia perchè io sono di quelli che si è arreso al contest. Sicuramente il tema forte che hai scelto rende più facile al lettore non perdere l'interesse o non avvertire come spiacevoli le similitudini tra una storia e l'altra. Tu, poi, hai fatto bel lavoro di ricerca e l'hai scritta con uno stile privo di sbavature, pertanto ti faccio i miei complimenti per questi cinque bei componimenti.
L'unica critica che potrei farti è nell'ultimo atto, perché siamo di nuovo col soldato che partecipa alla prima guerra mondiale, ma, questa volta, ritorna a casa vampiro (necessariamente di quelli che resistono alla luce, altrimenti credo non avrebbe avuto alternative a disertare mentre era al fronte). Fosse stato un vampiro sin dall'inizio, non avrei avuto obiezioni, ma, siccome gli è accaduto qualcosa che lo ha trasformato durante la guerra, avrei preferito vi fosse un accenno che spiegasse come ciò è accaduto, perché credo sia un tassello importante della caratterizzazione del personaggio.

Comunque, visto che mi sono dilungato tanto nella critica... mi ripeto nel dirti che ho apprezzato molto quanto hai scritto e ti rinnovo i miei complimenti!

Recensore Veterano
12/11/21, ore 17:43

Wow! Questo si che è un contest difficile!
Complimenti davvero per aver mantentuo una trama in 100 parole e abbastanza versatile da poter cambiare a seconda del prompt. Sono tutte davvero appassionanti, coerenti e mi sento un pelino in colpa per aver amato quella del bashing, perché solitamente si parla sempre di PTSD ma mai di coloro cui manca il fronte perché stavano bene, hai rivelato quasi i lati più oscuri dei soldati. Anche la Vampire! è intrigante, col patto diabolico per salvarsi, ha molto potenziale per una storia più lunga. Insomma, nessuna delle drabbles fa una piega!
In bocca al lupo e spero che la tua possa vincere, perché merita!
H.