Dire che mi rivedo in tutto quello che hai scritto è davvero troppo poco. Mi sento così da ormai non so neppure io quanto, forse da quando ho capito cosa andasse di moda o forse quando mi sono trovata faccia a faccia con la realtà cruda che c'è fuori, per le strade. Da piccola mi stava tutto bene, mi facevo andare tutto bene perché credevo di non fare parte del mondo, tanto andavo solo a scuola, oltre ai compagni stupidi non mi vedeva nessun altro. Ma quando diventiamo grandi, non so, è come se si aprisse un cancello, fiumi di avidità scorrono verso l'esterno e non capsici se sia una cosa naturale, quasi autonoma che facciamo oppure se siamo sempre e costantemente influenzati da quell'esterno che continuiamo a bramare sempre e comunque anche senza saperne mai il motivo. Noi intanto lo facciamo perché convinti possa portarci da qualche parte, un luogo buono, uno di quelli in cui la vita ne vale la pena, ma se così non fosse?
Grazie per questa perla di pensiero molto preziosa e veritiera e perdonami per l'eccessivo flusso di coscienza, ma quando si affrontano temi del genere, mi lascio facilmente prendere la mano.
Un bacio, Moonie.

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