Ciao! ❤
Il mio ritardo è imbarazzante, ma tu sai che al di là della challenge, presto o tardi, dai nostri meravigliosi koala arrivo sempre.
Ecco, so già che non riuscirò a scriverti una recensione come si deve, perché questi due personaggi mi trasportano sempre nel loro mondo e io ne resto incantata ogni volta – e intorno vedo solo arcobaleni e sorrisi e bozzoli (no, non smettere mai di insistere su questo) e casa e nostalgia e loro insieme, ché se sono insieme va bene, c'è tutto, ogni tassello trova il suo posto nella dimensione per cui è nato.
Parliamo di voci? Ci provo!
Sarà che sento di conoscerli, sarà che leggo di loro da tempo, ma la voce di Homer l'ho sentita forte e chiara sin dalle prime righe della prima flashfic. Homer che avverte una nostalgia sottopelle incapace di tirarlo via dalle nuove esperienze, Homer che ricerca il sole perché lui stesso è luce, Homer cui non importa di perdersi nei corridoi del suo nuovo mondo, Homer che comprende Ole e che trova in lui il suo tramonto più lento e la sua alba più vigorosa. Homer che, seppure trasportato in contesto babbano, resta fedele a se stesso: quel ragazzo alieno al buio, capace di leggere nei silenzi, fatto su misura per incastrarsi nelle ombre di chi la luce sembra fuggirla.
Allo stesso modo, ho riconosciuto Ole nella sua perenne ricerca di silenzi, nel suo non sentirsi mai a casa – casa che per lui è un concetto alieno, distante, che fatica ad afferrare da solo –, nelle sue insicurezze che lo inducono a rendersi invisibile e a detestare che a lui, proprio a lui, sia toccata in sorte la stanza più luminosa, quella dove il buio che tutto nasconde e tace transita per il minor tempo possibile.
Eppure proprio in questo paradosso i tuoi personaggi riescono a trovarsi: Homer che cerca la luce, Ole che smette di cercare il buio perché assieme a Homer la luce non solo è sopportabile, ma è addirittura bella – stupendo quel «perché il tramonto è sempre troppo breve» che lo fa vacillare, è una frase che racchiude tutto del rapporto tra i due e spiega quanto siano complementari e positivi insieme; una frase che trovo racchiuda tutto il loro amore.
E arriviamo alla terza flashfic – sfida nella sfida scriverla in seconda persona –, dove dei tuoi testi in versi ho ritrovato soprattutto quel punto di vista fluido, che scivola tra l'uno e l'altro personaggio come a sottolineare quanto le loro differenze si annullino e diano vita a un intero quando sono finalmente insieme; come scrivi tu, «Insieme, siete», e loro sono davvero quando oltrepassano i confini e demoliscono ogni tipo di distanza. Al di là di questo, ho avuto comunque la sensazione che ci fosse un po' più Ole in questa seconda persona narrante, ma non ne sono certa e quindi ti lascio questa considerazione come né più né meno che una sensazione.
Dal punto di vista stilistico con riguardo alle richieste della challenge, puoi immaginare quanto abbia apprezzato la gestione di ogni persona narrante. Una lode specifica però la faccio al modo in cui hai inserito i dialoghi: autonomi, vivi, parte integrante del tessuto del discorso indiretto – li ho amati veramente tantissimo (così come ho amato trovare anche in questi riferimenti ad altre tue storie su di loro, è evidente quanto siano solidi Homer e Ole nella tua mente di autrice!).
Immagino si sia capito, ma ho amato tantissimo questa raccolta e soprattutto ritrovare due personaggi che adoro e che sono felicissima di avere avuto l'occasione di conoscere, grazie per ogni loro tassello che scegli di condividere con noi (io sarò sempre qui a leggerli tutti!).
Un grande abbraccio! ❤ |