Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
05/01/22, ore 20:47

Questo che ho appena finito di leggere è un altro bel capitolo che mi ha offerto diversi spunti di riflessione.
Mi hanno lasciato con l’amaro in bocca sir Arthur Wellesley e la sua fidanzata – neo sposa Catherine Pakenham che sembrano una specie di coppia Oscar – André rovesciata o, se vogliamo, più realistica.
Si innamorarono perdutamente da giovani, ma furono osteggiati per motivi di convenienza e di economia. Aspettarono a lungo e con pazienza e finalmente riuscirono a sposarsi quando, però, i presupposti erano in gran parte cambiati, i caratteri si erano evoluti in due direzioni diverse e la passione giovanile si era esaurita. Di tanti sogni giovanili era rimasto soltanto il senso del dovere, visto da lui come una gabbia mentale alla quale non è stato capace di sottrarsi. Sir Arthur sembra un condannato a morte, quando si dirige a casa di Kitty e soprattutto in chiesa, ma adempie il suo dovere fino in fondo.
La lettura di tutto ciò mi ha lasciato degli interrogativi oltre a tanta amarezza. Se lui si fosse tirato indietro, lei con tutta probabilità sarebbe rimasta zitella, ma ha avuto senso infelicitare due vite per tener fede ad una parola data undici anni prima? E soprattutto una parola data undici anni prima, in una situazione completamente diversa, era considerata vincolante dall’uomo medio dell’epoca o erano tutte rigidità di sir Arthur? Probabilmente non lo sapremo mai, ma è tutto molto triste.
Agghiacciante è la storia di Lisimba, nero venduto e tradito dai neri, reificato e maltrattato dai bianchi e sfuggito ad un destino più crudele della morte con tanta resistenza fisica e mentale ed un briciolo di fortuna. Piange il cuore a leggere della sorte ingrata e brutale di quei poveretti ai quali neppure era concesso il lusso della morte liberatoria perché i loro aguzzini li nutrivano a forza e piazzavano delle reti lungo le fiancate delle navi!
Lisimba ormai è lontano dalla sua savana e non è più un prode guerriero, ma un semplice domestico e tuttavia il suo stato d’animo battagliero sopravvive.
Da imbestialire è la vicenda di Antigone e delle sue amiche, rifiutate dalla Sorbona perché ragazze. Nel massimo centro culturale si sarebbe consumato l’ennesimo dramma dell’oscurantismo, con tre ragazze scartate ed incattivite con lo scorrere degli anni, se Oscar non avesse affrontato di petto la situazione come al solito e non avesse raddrizzato l’ingiustizia. Il rettore è un anziano paludato e tronfio, un individuo cerimonioso ed untuoso che nulla può contro l’uragano Oscar. La scena è davvero pregevole e movimentata al punto giusto!
Nella sontuosità e nella grandeur si autoincorona imperatore Napoleone, l’ex outsider della Corsica guardato con sospetto dagli insegnanti e bullizzato dai compagni. Il desiderio di rivalsa ed il pensare in grande di questo provinciale dal cervello magico lo portano in poco più di un decennio a riscrivere la sua storia con i pennelli della gloria, ma egli non è mai sazio. Ancora non si è posto la corona sul capo e già pensa alle prossime battaglie, alle nuove conquiste ed alla rivincita verso gli albagiosi sovrani europei che non lo considerano un loro pari e contro il papa che non ha voluto incoronarlo.
Alla cerimonia dell’incoronazione si incrociano gli sguardi della vecchia e della nuova amante di Bonaparte, divise da un corridoio e da una montagna di anni. Una è ingenua e fresca, vittima sacrificale dei suoi compatrioti per il bene della Polonia. L’altra è avanti con gli anni e quasi avviata sul viale del tramonto.
La scena si sposta in Francia, dove Oscar, André ed il generale de Jarjayes cercano ancora senza successo il tesoro dei giacobini mentre Antigone ed Honoré si parlano da quasi adulti. Lei confessa al fratello le sue inquietudini e le sue aspirazioni relative ad un amore che la sconvolga tutta. Esprime anche le sue riserve sul corteggiatore di Bernadette. Poco distanti da loro, Bernadette ed il suddetto corteggiatore leggono poesie e sospirano o meglio, lei sospira, ma lui?
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Junior
18/12/21, ore 23:38

Buonasera _Agrifoglio_,
continua la mia maratona per mettermi in paro!
Fra sir Arthur Wellesley e l’ex bella Kitty finalmente matrimonio fu, ma il racconto lascia l’amaro in bocca. Lei era la donna da lui tanto sognata, l’innamorata che per calcoli economici e ragioni mondane gli fu negata. Ora invece le carte sono state sparigliate e lui ha i requisiti mentre lei non li ha più perché è sciupata ed imbruttita ed a trentatré anni ha l’età di una zitella. Lui è deluso, si sente come un assetato tradito da un miraggio, ma la sposa lo stesso per senso dell’onore.
Ammirevole, in tutto ciò, l’insistenza di lei per incontrarlo prima del matrimonio anche se ciò avrebbe potuto costarle un rifiuto.
Fu vero amore? Ho i miei dubbi.
Certo però che le cose cambiano col passare degli anni. Lui è cresciuto, lei è regredita ed ora come due estranei hanno affrontato il grande passo. Che tristezza infinita!
Una gran tristezza la suscita anche la lettura della storia dello schiavo africano Lisimba, venduto agli europei da altri africani come lui e deportato su una nave negriera. Dopo aver vissuto l’inferno nel castello degli schiavi e sulla Brookes, inferno che a tanti altri come lui fu fatale, riuscì a rivedere la luce grazie ad una fuga rocambolesca ed al buon cuore di Oscar e di André.
Un’altra ingiustizia, meno cruenta, ma altrettanto grave, si sta consumando a Parigi: Antigone, Bernadette ed Élisabeth Clotilde de Girodelle sono state rifiutate dalla Sorbona in quanto donne. Oscar non può accettare questa prevaricazione ed affronta il rettore in uno scontro senza armi, ma altrettanto epico che si conclude con la vittoria di Oscar e con l’ammissione delle tre ragazze e di tutte quelle che in futuro vorranno iscriversi all’università.
A Milano, invece, Napoleone si autoincorona imperatore e la sua gloria è completa anche se offuscata dall’assenza del papa. Napoleone è orgogliosissimo di se stesso e del punto al quale è riuscito ad arrivare, ma nonostante la felicità ricorda i soprusi vissuti in gioventù ad opera dei cadetti dell’accademia militare di Brienne e minaccia mentalmente di ritorsioni e di annientamento i sovrani europei e lo stesso papa.
Sempre all’incoronazione, Joséphine de Beauharnais, esclusa in quanto amante dalla tribuna d’onore, è di umore mesto, perché avverte che il suo tempo sta per scadere. Una nuova amante con la metà dei suoi anni sta intrattenendo l’imperatore e la bella creola teme che questo sia soltanto l’inizio perché presto una principessa europea sposerà Napoleone e gli darà quello che lei non può offrirgli: un erede.
A palazzo Jarjayes, Oscar, André ed il generale parlano ancora del tesoro dei giacobini e di come Robespierre e Saint Just potessero essere stati tenuti all’oscuro dell’esistenza di esso.
Alla reggia invece, Antigone confida al fratello di desiderare qualcuno più movimentato ed eccitante di Honoré che oltretutto lei considera come un fratello perché lo conosce sin da bambina. La ragazza esprime anche i suoi dubbi sulla sincerità del tenente de Ligne.
Poco più lontano da loro, il tenente de Ligne (che il nonno considera un militare che fa carriera nei salotti anziché sui campi di battaglia) corteggia Bernadette, leggendole poesie, donandole rose e stentando a tenere le mani a posto. La ragazza arrossisce, ma tutto sommato acconsente ed io continuo a nutrire i miei dubbi.
Alla prossima!
Match Point

Recensore Master
12/12/21, ore 21:49

Non mi sorprende che le donne siano riuscite a laurearsi così tardi.
Bella la frase di Napoleone all'atto dell'incoronazione.

Recensore Master
07/12/21, ore 22:32

Sono in ritardo? Come al solito! Ma non potevo non lasciare una recensione. Sir Arthur torna alla ribalta portando a compimento la promessa fatta a Kitty undici anni prima nonostante lei sia cambiata profondamente nell'anima e nell'aspetto. Il giovane schiavo salvato da Oscar ora è valletto in casa di lei e si dimostra possessore di una spiccata intelligenza e di una resilienza notevole: pochi sarebbero sopravvissuti ai maltrattamenti fisici e psicologici ai quali erano sottoposti gli schiavi che venivano venduti dai loro stessi fratelli. Non avrei voluto essere nei panni del Rettore della Sorbona: proprio a Oscar fa il discorsetto sulla "posizione " da tenere per le giovani fanciulle? Non sa proprio con chi ha a che fare! Infatti le signorine saranno ammesse e anche le ragazze che faranno domanda dopo di loro. Passiamo a Napoleone. Durante tutta l'incoronazione pensa alle circostanze che lo hanno portato fino a quel punto di suprema soddisfazione, ma la sua grande boria lo porta anche ad immaginare il momento in cui prenderà possesso di tutti i troni d'Europa, che vuole per sé quasi come un risarcimento della sua triste adolescenza. I giochi delle coppie continuano. Spero che Bernadette non si lasci ingannare dal conte di Ligne, merita qualcuno migliore. Complimenti, complimenti sempre più coinvolgente. A presto.

Recensore Master
30/11/21, ore 10:19

Cara Agrifoglio,
mi piace la struttura di questo capitolo, articolato in tante parti che si possono assaporare in momenti diversi per poi fare il punto dopo averle ben meditate.
Questo capitolo ci parla dell'ingiustizia: quella del tempo (nella sposa sfiorita mi pare di vedere, per contrasto, qualche tratto della protagonista di "Persuasione" di . J. Austen), quella rappresentata dalla schiavitù (la storia di Lisimba, l'ex schiavo ora valletto di casa Jarjayes, è terribile e molto molto credibile e comune a quel tempo...); e quella rappresentata dal pregiudizio che ha confinato le donne nelle sale da ballo e nelle scuole da ricamo per secoli, precludendo loro le porte della istruzione superiore, e, quindi, della libertà di autodeterminarsi. Cosa cui Oscar è, ovviamente, molto sensibile. Quanto al colloquio di fuoco con il Rettore della Sorbonne, è curioso pensare che, qualche anno prima, si sarebbe trovata di fronte a ben altro personaggio: il cardinale di Rohan, che, fra le sue tante cariche, era anche Rettore dell'Università, oltre che presidente dell'Académie Française... Un saluto caro,
D

Recensore Veterano
29/11/21, ore 20:51

Buonasera Agrifoglio,
Triste la storia di Kitty e Sir Arthur Wellesley. Sir Arthur è stato più fortunato: nella carriera militare, nel rischio, nell'azione ha trovato nuovi stimoli e ragioni di vita; il ricordo dell'amata l'ha sostenuto. Invece Kitty non ha avuto alternative,  non ha potuto cambiare la sua vita. Ha solo potuto scegliere se sposarsi o no e con grande sacrificio gli è restata fedele, rischiando di restare sola tutta la vita. Era amore vero quello di SirArthur per Kitty? Direi di no, altrimenti, dopo il primo sconcerto avrebbe dovuto provare tenerezza per la sua amata prematuramente sfiorita.

Me la sono vista Oscar che si impone con il Rettore che proprio a lei, dico a LEI, ha osato parlare di "debolezza femminile e di competizione con gli uomini".  Me la sono immaginata (anche se non l'ha fatto) a rovesciare la scrivania del rettore!

In ultimo: la tratta degli schiavi. Era proprio così. Noi essere umani siamo spregevoli.

Aggiorna presto!

Recensore Veterano
28/11/21, ore 11:11

Ammirevole il comportamento di Sir Arthur, ma avrà fatto la cosa giusta, soprattutto per Kitty? E il rettore della Sorbona ha proprio scelto la persona sbagliata per fare discorsi sul ruolo delle donne...non sa neanche quanto! XD
Mi aspettavo che Oscar sguainasse la spada!
Questa volta Antigone mostra una lungimiranza e saggezza inusuali...forse stanno comparendo le caratteristiche del padre.
Perfettamente descritta l'autoesaltazione di Napoleone; non ricordavo che l'incoronazione fosse avvenuta a Milano.

Recensore Master
28/11/21, ore 10:20

Ciao Agrifoglio. Stupende le immagini scelte per le diverse parti di questo capitolo. Ho ben immaginato Kitty attraverso la tua descrizione e mi è dispiaciuto per per lei, sposarsi con una persona che la considera a quel modo. Ho percepito, attraverso le tue parole, anche cosa provi Arthur. Emblematico il sorriso dell'uomo che cela la verità. Tanti altri argomenti interessanti poi, Lisimba in quanto purtroppo di terribile abbia vissuto, i giovani all'Università, la gloria di Napoleone. Apprezzo sempre le note e grazie a te nel ringraziare chi ti segue. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 28/11/2021 - 10:21 am)

Recensore Junior
28/11/21, ore 02:20

Che splendido capitolo cara Agrifoglio! Davvero magifico! E’ il capitolo degli amori difficili e tormentati.. Tutto si apre con sir Arthur Wellesley che dopo undici anni di attesa incontra la sua fiamma di gioventù Kitty ma le cose non vanno nel migliore dei modi perché il tempo non è stato clemente con Miss Pakenham che da ragazza più corteggiata dell’alta società è diventata una donna bruttina e precocemente invecchiata Una metamorfosi piuttosto sconvolgente che ha generato una profonda delusione in sir Arthur Wellesley . Alcune cose mi hanno stupita in questa storia In primo luogo sir Arthur Wellesley potrebbe essere tacciato di superficialità perché prima dice di Amare Kitty ma poi si ferma all’aspetto fisico mentre se l’avesse amata veramente sarebbe dovuto passarci sopra.P Probabilmente co,me dice anche il fratello Gerald sir Arthur ha idealizzato Kitty e ne ha fatto il suo feticcio .Durante i lunghi anni di guerra e di disagio si è aggrappato al ricordo della ragazza, l’ha elevata a musa ispiratrice l’ha quasi venerata E’ facile che al suo ritorno non si sarebbe accontentato neppure di Liz Taylor o di Grace Kelly ahahahahah!!!! Forse non si voleva sposare proprio perché preferiva la vita da scapolo o forse era semplicemente finito il loro tempo per stare insieme come se ad ognuno di noi fosse concesso un arco temporale massimo e solo quello per realizzare una data cosa.. Forse sir Arthur ha vissuto male di essere stato scartato dal fratello di Kitty come uomo pigro ed indegno ed ora che si sono ribaltati i ruoli pensa di essere stato ingannato dal destino :lui è diventato degno ma Kitty si è persa i pezzi per strada. mMi ha colpita che sir Arthur abbia sposato lo stesso Kitty ed anche che lei lo abbia accettato lo stesso malgrado abbia capito la sua delusione . Sir Arthur aveva una morale molto rigida troppo per la nostra epoca ed infatti io mi chiedo se valga la pena infelicitare la propria esistenza e quella della propria moglie per mantenere una parola data undici anni prima….. troppo rigido.. E’ anche vero che non sposandola l’avrebbe condannata alla zitellaggine e lei in fin dei conti aveva rifiutato dei pretendenti per lui .Kitty si accontenta di un uomo che non la ama più Ne era ancora perdutamente innamorata oppure avrà pensato che è meglio un marito tiepido che essere zitella a vita? I due ritrovano un po’ di intimità e di calore parlando dei begli anni della gioventù (unica cosa che li accomuna ) ma per il resto sono ormai due estranei All’uscita dalla chiesa sir Arthur Wellesley si sente un condannato all’ergastolo ma finge per non umiliare la moglie Mi sono piaciuti l’introspezione, il dialogo dei due fratelli ed anche la metafora del tappo di champagne
Un altro amore tormentato e scaduto è quello di Josèphine de Beauharnais che capisce di non avere più l’esclusiva su Napoleone che ha un’amante che ha la metà dei suoi anni e tante prospettive mentre lei è avviata al viale del tramonto e la differenza di età comincia a farsi sentire Anche qui assistiamo ad un ribaltamento di ruoli perché madame de Beauharnais prima aveva un vantaggio su Napoleone che adesso invece è imperatore e può avere tutte le donne che vuole ,comprese molte principesse da sposare per generare degli eredi che Josèphine de Beauharmais non gli può dare.
Un amore complicato perché non corrisposto è quello di Grégoire Henri De Girodelle per Antigone La ragazza lo considera un fratello e poi lo trova troppo acquiescente ed amorfo mentre lei vorrebbe un giovane dinamico e brillante come lei e vorrebbe anche provare sensazioni forti ed amare con ogni fibra del suo essere Bella la battuta di Honorè che se Antigone vuole un brivido può chiudersi in ghiacciaia!!!
Il quarto amore infelice o potenzialmente tale (che tanto qui ormai siamo abbonati( è quello che da qualche mese è comparso tra Bernadette ed il tenente Robert Gabriel de Ligne ,il nipote di Oscar Lui si sente molto forte e più lei è timida e più lui diventa sfrontato La divora letteralmente . Lei è una ragazzina che del mondo non sa niente e che finora è stata speciale soltanto per la madre e per gli amici. Razionalmente teme quello che succede nel suo cuore ma l’ attrazione incombe e si fa sentire Antigone ha paura per l’amica perché il cugino è troppo ambizioso per accontentarsi della figlia della governante me per ora Bernadette sembra una preda pronta ad essere fagocitata.
Dopo gli amori contrastati abbiamo la piaga della schiavitù e della tratta dei negri. Lisimba,il giovane africano salvato da L>isimba viene tirato fuori dalla fortezza degli schiavi per essere imbarcato con il sole che lo abbaglia dopo mesi di oscurità ed i suoi aguzzini che nemmeno hanno l’umanità di fargli riparare gli occhi con le braccia!!!
Poi abbiamo i problemi di Antigone, Bernadette ed Elisabeth Clotilde De Girodelle che vorrebbero andare all’università come i maschi ma che si scontrano con la mentalità patriarcale dell’epoca E mentre Andrè tenta di razionalizzare e di capire se le ragazze siano in grado di conciliare gli studi universitari con i vari impegni a corte ,Oscar ha una reazione collerica di quelle sue ed affronta a brutto muso il rettore della Sorbona che tenta di giustificarsi ma Oscar sbatte sulla scrivania l’ordine del re di ammissione delle ragazze all’università Oscar non può proprio sopportare che ad un giovane siano tagliate le gambe né che si dica che una ragazza non può fare certe cose o che non può competere con gli uomini perché lei per tutta la vita non ha fatto altro..
Poi troviamo Napoleone in procinto di essere incoronato e di assaporare la sua gloria ( cosa che dà il titolo al capitolo) Ripensa allo smacco subito dal papa che non ha voluto presenziare all’incoronazione e pensa che lo schiaccerà così come ridurrà in polvere tutti i re che hanno ereditato i loro troni e non se li sono conquistati come lui Pensa anche ai suoi inizi al bullismo patito dai compagni cadetti che gli facevano pesare la sua condizione di straniero e di nobile minore Pensa infine a tutte le terre che ci sono da conquistare ed alle imprese eroiche future E’ troppo bulimico di gloria e ciò lo farà cadere ma è anche vero che uno come lui che basava la sua politica sull’aggressione e sullo stravolgimento degli equilibri precedenti non poteva fermarsi perché avrebbe sempre trovato nuove coalizioni contro di lui. Alla fine Napoleone si incorona da solo e dopo una solenne cerimonia riferito alla corona dice “ Dio me l’ha data guai a chi me la tocca2 Hai reso questa scena da brividi, complimenti!!!!
A palazzo Jarjayes invece Oscar André ed il generale de Jarjayes parlano del tesoro dei giacobini che potrebbe finanziare la campagna anti napoleonica e risolvere gran parte dei loro problemi Andrè si chiede perché Robespierre e Saint Just si sono suicidati se potevano godere di un tale tesoro ma Oscar dubita che loro sapessero del tesoro dei giacobini : l’uno perché troppo incorruttibile e l’altro perché troppo esaltato sarebbero stati tagliati fuori e soppiantati magari da Danton o da Marat Oscar dice anche che non tutti i possibili testimoni sono morti ma a chi si riferisce? Chiude il paragrafo il generale de Jarjayes che raccomanda alla figlia ed al genero di non fare cenno al tesoro dei giacobini con Robert De Ligne di cui non si fida e che considera un militare che fa carriera nei salotti anziché sui campi di battaglia e per un soldato non potrebbe esserci un insulto peggiore. Anche il generale de Jarjayes teme per il benessere di Bernadette e giudica il nipote non adatto a frequentarla.
Grazie di questo nuovo capitolo ,aspetto ardentemente il prossimo!!!!!!!!

Recensore Master
27/11/21, ore 16:31

Ciao Agrifoglio, ci sono ci sono.
A dire la verità raramente recensisco storie a capitoli così lunghi e impegnativi, preferisco leggere oneshot oppure racconti a puntate ma più brevi, nel tuo caso la faccenda è diversa perché la tua storia mi è sempre piaciuta e mi sta coinvolgendo su più fronti.
Adoro le immagini storiche che ci illustrano ogni volta i capitoli, adoro anche le note a margine che precisano avvenimenti, date, analogie e divergenze fra fantasia e realtà storica.
In quest' ultimo episodio, in particolare mi ha colpito un certo passaggio che non conoscevo (o forse non ricordavo)
"Napoleone si accostò all’altare e ghermì la corona ferrea, realizzata con uno dei chiodi della crocifissione di Cristo e portata da Monza per l’occasione, la stessa con cui erano stati incoronati Carlo Magno e Federico Barbarossa. "
Uno dei chiodi della crocifissione di Cristo?? È fantasia o leggenda?

Entrando poi nel merito delle vicende familiari di casa Jarjayes, non ti posso dire quanto ho gioito nel vedere la nostra Oscar prendere le (giuste)posizioni della figlia Antigone ed affrontare con tutta l' autorevolezza della sua carica militare, il malcapitato rettore universitario che non lascia frequentare le ragazze nella prestigiosa facoltà della Sorbona.
Mi ha molto meravigliato che all'epoca si potesse già accedere ai corsi di laurea a 14, 15 anni. Io avrei fatto la firma! Mille volte meglio frequentare l'università che il liceo . Ma chissà come erano strutturati i corsi?
La presenza di Oscar è quanto mai indispensabile per una società che promuova il ruolo della donna e per questo motivo è cosa buona e giusta che sia il figlio di Maria Antonietta e Luigi XVI a continuare a regnare sul paese.
Napoleone si è eletto imperatore dei francesi, ha una nuova amante e certamente tantissime ammiratrici, lui non può amare veramente nessuno; il suo obbiettivo è il potere e il suo unico scopo è la gloria.
Lui vuole di più, vuole tutto. Questo però gli sarà fatale.
Complimenti vivissimi. Buon pomeriggio
(Recensione modificata il 27/11/2021 - 04:41 pm)

Recensore Master
27/11/21, ore 14:00

Ciao Agrifoglio, un altro affascinante e curioso capitolo ci hai regalato, riportando alla nostra attenzione personaggi che erano intervenuti lungo il corso della tua storia.
Ritroviamo infatti Sir Arthur Wellesley e Lady Kitty Pakenham che stanno per convolare a nozze dopo un’attesa durata ben undici anni. Sir Arthur, un tempo innamoratissimo di quella bella ragazza briosa e spigliata, ne aveva fatto il suo talismano mentre, con costanza e impegno, si era prodigato nella carrierta militare che alla fine gli aveva tributato i giusti onori. Però il pensiero che si era insinuato nella sua mente era che l’attrazione e soprattutto il sentimento che da giovani li aveva legati ora fosse pressoché morto, perso nelle nebbie del tempo andato. Aveva l’intimo timore di trovarsi dinnanzi una estranea, alla quale aveva però fatto una promessa, e la sua parola, valida già un tempo, ora aveva acquisito un diverso peso e per nulla al mondo avrebbe mancato a quella promessa di matrimonio nonostante le mutate condizioni di entrambi. Lei lo aveva atteso, rinunciando ad altri matrimoni che avrebbero potuto fare la sua felicità, per quella promessa che si erano fatti. Ora erano giunti al dunque e quello che era stato deciso un tempo si sarebbe coronato. L’incontro voluto proprio da Kitty, forse vuole mettere nelle condizioni di far scegliere Sir Arthur in piena consapevolezza. Infatti tutti e due si mostrano alquanto titubanti, fino poi a giungere a una apertura quando accarezzano con i ricordi il tempo della loro gioventù. Pur con un dubbio atroce, che forse non sarebbero riusciti ad essere felici insieme, il matrimonio, tanto osteggiato un tempo e ora quasi benedetto, poiché Kitty è ormai una donna di trentatreanni, sfiorita anzitempo, viene celebrato dal fratello di Arthur che aveva cercato in tutti i modi di mostrargli gli aspetti positivi che sarebbero derivati da questo matrimonio. Per loro sta per iniziare una nuova vita, anche se per Arthur, subito dopo la cerimonia, si fa strada il timore di aver commesso il più grande errore della sua vita dal quale non potrà che nascere una cocente delusione.
Intanto a Palazzo Jarjayes la vita procede con i ragazzi che cominciano a mettersi in mostra manifestando le loro idee, soprattutto le ragazze di casa. Ma prima di farci vivere le loro vicissitudini, ci dai una panoramica della nuova vita dello schiavo, Lisimba, salvato da Oscar durante l’operazione di salvataggio del re. Egli nel tempo è diventato valletto e mostratosi con una intelligenza pronta e una forte determinazione, ha spiegato, non appena divenuto più padrone della lingua francese, quale fosse stata la sua vita prima di essere catturato e ridotto in catene nella sua terra natia. Sei stata in grado di riuscire a mostraci il lungo cammino fatto dagli uomini catturati dai negrieri per essere poi trasferiti sulle navi che li avrebbero condotti in America, dopo un periodo vissuto tra dolori e tormenti sulla terra ferma, per raggiungere un numero interessante per poi essere imbarcati e ottimizzare al massimo il viaggio verso il destino che avrebbero incontrato. Il racconto è stato toccante nell’immaginare cosa hanno dovuto patire tutte quelle persone, sia uomini, sia donne e persino bambini, con la disperazione che per alcuni si era poi tradotta in tentativi di fuga o di suicidio, quando ci riuscivano, pur di non sopportare le angherie indicibili alle quali erano condannati.
E poi eccoci alle nuove leve, nella fattispecie le ragazze Antigone, Bernadette e Chlotilde, le quali cominciano a farsi valere manifestando il loro disappunto per non poter entrare all’università come erano stato possibile per i ragazzi Honorè e Gregoire. Mi piace molto il piglio deciso di Antigone, che ha il fuoco di sua madre che le vibra dentro; una ragazza che è già oltre il momento storico che sta vivendo e che vorrebbe poter avere le stesse opportunità dei maschi, anche perché sia lei che Berbnadette sono dotate di una intelligenza vivace, curiosa, e per ciò che concerne Antigone decisamente anticonformista. I genitori ascoltano: più meditativo André, il quale cerca di far comprendere loro che ora hanno delle responsabilità con i loro impegni a corte ai quali potrebbero non assolvere se tanto impegnate nello studio, mentre Oscar è decisamente dalla loro parte, sentendo ribollire un fermento, che è poi quello che sempre l’ha guidata durante la sua vita. Intenso e interessante il suo confronto con il rettore della Sorbona, il quale con modo e maniera cerca di spiegare a Oscar le motivazioni del suo agire alle quali non presta orecchio definendo ignominioso non lasciare le porte aperte alle menti giovani e brillati, che diventeranno quelle che scriveranno il futuro. Quindi un applauso per la presa di posizione di Oscar dalla quale non mi aspettavo niente di diverso, conoscendo il suo carattere e il suo vissuto.
E poi in grande spolvero ecco l’incoronazione di Napoleone avvenuta nel Duomo di Milano. L’hai descritta talmente bene che ho avuto l’impressione di assistervi, in quanto sei riuscita a farci pervenire i pensieri che animavano l’animo di Napoleone in quel momento di gloria che aveva rincorso e raggiunto. Abbiamo percepito le sensazioni di Josephine, la quale non ha potuto essere nel palco d’onore e che sta capendo che forse il suo momento è passato poiché il nuovo imperatore sta dedicando lo stesso ardore che aveva condiviso con lei, con la sua nuova amante, quella contessa polacca, Maria Waleska, bella e piacevole e con la metà dei suoi anni. Napoleone, a dispetto di tutti e tutto, aveva raggiunto il suo scopo, massima vetta che gli avrebbe consentito di poter decidere della sorte dei popoli, utlizzando la sua genialità, la sua forza e la sua ferrea volontà di ergersi sopra ogni altro essere umano. Emblematiche le parole con le quali da solo si pone la corona sul capo mentre osserva gli astanti con il suo sguardo tagliente.
Intanto a Palazzo Jarjayes, saputa la notizia dell’avvenuta incoronazione, anche se il Papa non ha presenziato, si continua a disquisire sul famoso tesoro dei giacobini, al quale Oscar e André stanno dando la caccia con ben pochi risultati fino a questo momento e che potrebbe cambiare le sorti della partita, poiché ritrovandolo ed essendo di cospicua entità potrebbe aiutare a finanziare una guerra contro il neo imperatore.
Nel mentre fa la sua comparsa anche il giovane Tenente de Ligne il quale fa la corte alla giovane Bernadette che beve letteralmente le sue parole ed è onorata del suo interessamento nei suoi confronti. Il tutto si svolge sotto lo sguardo attento e acuto di Antigone e Honorè, la prima nella speranza che Bernadette rinsavisca prima di farsi del male poiché non vede nei due una possibile coppia compatibile, mentre il secondo donerebbe una chance al cugino che però non è visto molto di buon occhio neanche dal Generale Jarjayes, il quale nel nipote vede più un arrivista che tenta di fare carriera non con le imprese militari ma frequentando i salotti giusti.
Insomma un interessantissimo passaggio che ha aperto svariate opportunità per il prosieguo del tuo racconto, in quanto molti sono i personaggi intervenuti in questo capitolo e che sicuramente avranno la loro da dire e poi noi siamo curiosissimi di vedere le ragazze sia all’università che nella loro vita privata che da questo momento in poi sta per cominciare.
Quindi mi metto comoda e attendo il nuovo aggiornamento, ringraziandoti anche per corredare sempre di interessanti immagini il racconto stesso. Un saluto e a risentirci presto!

Recensore Master
26/11/21, ore 12:15

L'affresco storico alternativo mi piace sempre più.. tranne che per Napoleone, che avrei voluto non vedere imperatore almeno qui! Comprensibilissima la sua voglia di riscatto dai bulli che hanno tormentato la sua adolescenza (dei veri criminali, in ogni epoca!), ma per farlo ha scelto la strada sbagliata, che insinuera' nell'animo delle popolazioni sottomesse altro desiderio di riscatto.. e fra i popoli, il riscatto significa guerra e blocchi contrapposti per secoli: ne sappiamo qualcosa oggigiorno, giusto? Brava Oscar, spaccagli il muso a quel misogino! Mi fa piacere aver saputo di donne laureate fin dal medioevo.