Ciao <3
Mi ha fatto davvero tantissimo piacere ritrovare questa storia. Mi era mancata. Leggerla mi dà sempre quel senso di calore che non so davvero come spiegare… c’è una citatissima frase di Stephen King che dice “è la storia, non chi la racconta”. Sarà vero, però… no, in questo caso è anche (o soprattutto) chi la racconta che è speciale. Perché in questa storia, in quello che succede, nelle domande che si pongono le protagoniste e nei loro gesti, io sto trovando tanto di chi la racconta, ci sto trovando quel qualcosa di indefinito eppure tanto grande che anche da lontano riesce a scaldarmi fin dentro.
Forse (e forse l’ho anche già detto) è perché dietro al mistero stai infilando tante cose dolci, belle, piccole eppure preziose, di cui a volte sento la mancanza ma che almeno qui posso ritrovare, sia anche soltanto il poter parlare di ciò che si ama davanti a una tazza di caffè (scusa, non so stare al mondo, lo prendo amaro, la grappa me la bevo dopo per mandarlo giù xD)… “la sensazione di star creando una nuova vita. Che si scriva o che si legga, ogni storia, ogni libro contiene una vita”. È proprio vero. Non potevi dirlo meglio di così.
Poi mi piace come anche tu (proprio come Wynonna) riesci sempre a inserire temi importanti dentro il racconto. Avresti potuto fare una storia di fantasmi, far fare qualche sobbalzo e chiuderla lì, e invece ogni capitolo riesce ad aprire a tante e nuove riflessioni importanti, al punto che la faccenda degli spettri sembra passare in secondo piano. Mi piace tanto.
Vorrei provare io a rispondere alla domanda di Wynonna, ma lo hai già fatto tu: non c’è proprio di niente di sbagliato, ciascuno deve essere libero di fare le proprie scelte con consapevolezza, basta non fare nulla di male agli altri. È così per tutto. È anche la mia idea e non la cambierò mai, nemmeno se mi fucilassero (anzi, a quel punto sarebbe ormai totalmente immutabile xD).
È giusto porsi domande, e ognuno darà sempre la sua risposta: basta che, quella risposta, non arrechi danno agli altri.
Qualcuno potrebbe dire: “Ma una ragazza (o un ragazzo) che cambia sesso, fa male ai suoi genitori che lo hanno concepito a quel modo”. È un esempio che mi è venuto in mente. Be’, la risposta è che non sono i nostri genitori che scelgono il sesso (tantomeno dio, che se c’è ha ben altro di cui occuparsi che non distribuire peni, vagine, testicoli e vulve a destra e a manca). Il sesso fisico è determinato dall’incontro del tutto casuale di due celluline che se ne andavano a spasso per i fatti loro; e a volte coincide con ciò che si è e a volte no. Quindi, se uno sta bene com’è è giusto, ed è altrettanto giusto che se uno non sta bene con il sesso che il caso gli ha dato possa mutarlo.
C’è un’altra riflessione di questo capitolo che mi ha colpito molto: la paura che, scrivendo, si possa dire qualcosa di sbagliato. Parlando a voce ci si può correggere, fingere di aver detto qualcosa intendendo altro, ma le parole scritte restano lì… e il rischio di ferire è sempre molto forte. E però una frase scritta è anche frutto di una riflessione, non è buttata lì: quindi è sempre vera, a meno che uno non stia giocando a dire bugie. Magari fa incazzare, però rappresenta la verità dei pensieri di chi l’ha scritta. Meglio dire una verità scomoda ma sincera che una bugia compiacente soltanto per fare contenti gli altri.
Solo che ognuno ha la sua, di verità, e non sempre c’è sintonia… purtroppo (almeno a me è capitato spesso) molte volte non c’è nemmeno la volontà di comprendersi a vicenda. Forse viviamo in un mondo manicheo, dove tutto deve essere bianco o nero, sì o no, buono o cattivo: si ha paura a entrare nel grigio e a scrutarne i contorni indefiniti. A me il grigio invece piace, mi sembra di stare nella nebbia, dove c’è sempre qualcosa di bello e nuovo da scoprire.
Va be’, tanto per cambiare e essere scontato, ho amato ogni parola di questo capitolo. Tutto. Il modo in cui Nicole e Wynonna cominciano a capirsi (anche per non distruggersi a vicenda) mi è piaciuto tantissimo. La lezione su come spaccare la legna l’ho adorata – ma per ora non la metto in pratica perché personalmente sto bene come sono e non avverto la necessità di cambiare sesso… uscita infelice, ma la cretinata della sera dovevo dirla xD
Patetico guardare i cartoni animati a trent’anni??? Per me sarebbe patetico smettere di farlo! :D
Grazie come sempre per tutto. Ogni volta che leggo i tuoi racconti, mi perdo a fare riflessioni che poi magari ti annoiano pure. Scusami!
Ti voglio bene! |