Recensioni per
The fallen princess of Eldia
di FoolThatIam
Come nel capitolo precedente abbiamo delle storie, degli spaccati di vita di personaggi che apparentemente sono lontani l'uno dall'altro, con esistenze completamente diverse e distanti eppure, al tempo stesso, noi sappiamo che qualcosa li unisce; non sono puntini persi nello spazio, ma nodi di una tela vastissima. |
La resilienza dei bambini è sempre molto toccante, oltre che sorprendente e anche questo caso da te descritto ne è uno specchio molto veritiero. |
Ho la sensazione che ci stiamo avviando allo scioglimento della questione degli incubi ricorrenti dei nostri protagonisti. Con questi flashback nella vita di alcuni di loro, diventa sempre più chiaro che c’è un detonatore, un incontro, per lo più casuale, che scatena qualcosa che però hanno già dentro. Finora, però, nessuno è riuscito a mettere insieme i pezzi. E come potrebbero? A parte che molti non si conoscono tra loro, ma poi il “filo rosso” è davvero ben nascosto. Gli “elementi scatenanti” sono, come dire… in incognito (oltre che del tutto inconsapevoli). |
Questo Dot è ubriacone come quello originale, ma è dotato di uno spessore diverso. |
Quando, cominciato il capitolo, ti trovi davanti un personaggio che si potrebbe definire “miserevole”, che trova nell'alcool un rifugio, che lotta per mettere a dormire i demoni che albergano nella sua testa, che non ha o pensa di avere prospettive per il futuro, lì per lì ti chiedi dove sei finita; poi leggi gli anni in cui è ambientato il tutto, i racconti del Medio Oriente ( qui ci sarebbe da fare tutto un discorso a parte, ho letto la tua nota a fine capitolo e capisco perfettamente cosa intendi ), e lo spaesamento cresce, ma già stai notando i nomi, poi arrivano i cognomi e tutto, all'improvviso, acquista un senso. |
Allora, volevo intanto sottolineare un lato del carattere di Bianca, cosa che tra l'altro avevo già fatto qualche capitolo fa, ovvero l'innata bontà: è una persona “buona”, non so in quale altro modo definirla, come si intuisce dal modo in cui reagisce alla foto della figlia di Tybur, al centro dello scandalo. La sua esperienza pregressa avrebbe potuto renderla più dura, più chiusa, più disinteressata nei confronti del prossimo, ma così non è stato; malgrado tutto, ha mantenuto intatta la sua empatia. |
(Innanzitutto devo fare una precisazione sul capitolo precedente, perché non mi ero spiegata bene nel mio commento: le scene che riguardano l’incontro tra Levi e Bianca sono chiarissime così come sono, la prima viene lasciata un po’ in sospeso e poi ripresa, come avviene in tanti film o romanzi. Sono io che mi ero chiesta, all’inizio, cosa avesse Levi da dire a Bianca in separata sede, visto che si erano sempre visti insieme ad Hanji o ad altri amici, non avevo intuito il collegamento con suo padre.) |
Se non hai provato qualcosa non puoi veramente capirlo, questa è una verità sacrosanta. |
Ammiro moltissimo lo spirito pionieristico di Hanji quando propone a Levi di ospitare lo zio terribile… infischiandosene della sua pessima fama. Ma in realtà, conoscendola, c’era da aspettarselo. Levi all’inizio oppone resistenza, ma poi ammette che è la soluzione migliore, anche se impone delle regole precise. E anche Kenny, contro ogni previsione, accetta. Così, alla variegata combriccola si aggiunge un nuovo elemento, che viene un po’ trattato come una bomba a orologeria, ma che invece si adatta molto bene alla situazione. Perché sarà pure un avanzo di galera, ma di certo non è stupido e sa perfettamente come è opportuno comportarsi a seconda delle circostanze. Anzi, si comporta come un vero signore. Approvo in toto come lo hai sviluppato in tutto il capitolo, perché, come ho già detto, Kenny è un personaggio negativo, sì, ma interessante e sfaccettato, sicuramente molto intelligente e con una sua etica. Ma ci torneremo, cerco di seguire l’ordine del capitolo, così non mi perdo. |
Sappiamo che la protagonista dovrebbe essere Bianca, sappiamo che un OC, da che mondo è mondo, in una fanfiction va a ricoprire un ruolo centrale, perché parto dell'autrice\autore di turno, e che al di là dei personaggi dell'opera originale con cui va a interagire l'OC tutti gli altri vengono relegati a un ruolo secondario, ma qui questa tendenza viene scardinata: Zoe e Levi, che all'inizio erano stati presentati come comprimari ( sì, simpatici e piacevoli da leggere, ma pur sempre comprimari ) durante tutto il proseguo della trama si sono ritagliati uno spazio sempre maggiore; li hai, lentamente ma inesorabilmente, dotati di tutta una serie di connotati che li hanno resi sempre più tridimensionali, sempre più alla pari con i ( presunti veri ) protagonisti di questa storia. |
Aspettavo con curiosità questo capitolo e devo dire che sono stata ben ripagata! |
Sono molto contenta che tu abbia finalmente aggiornato: leggere una AU come la tua mi diverte sempre, i drammi e le tragedie dell'opera canon sembrano lontani e i problemi che i nostri protagonisti affrontano sono quelli della vita di tutti i giorni, con i suoi alti e i suoi bassi. Le perplessità di Bianca sono comprensibili, per quanto lei e Erwin vadano d'accordo e abbiano ripreso le redini della loro relazione, una differenza d'età come la loro alla lunga potrebbe portare a dei problemi: lei ha certi obiettivi che invece Erwin ha già raggiunto, vuole completare gli studi, crearsi un'indipendenza, ed essendo giovane un domani potrebbe voler fare nuove esperienze, chissà… personalmente non penso che la differenza d'età sia un ostacolo insormontabile, però dipende molto dal carattere dei singoli ( Serge Gainsbourg e Jane Birkin avevano diciotto anni di differenza e sono rimasti insieme per dodici anni… poi lei ha cercato di buttarsi nella Senna, ma vabbè ). |
Innanzitutto, bentornata a te con questo nuovo capitolo, e pure a me (alla buon ora!), dopo mesi di assenza pressoché totale da Efp, in cui si sono accavallate questioni familiari e lavorative. Mi è dispiaciuto molto, ma, come sai, non mi piace scrivere recensioni un tanto al chilo, preferisco ragionarci su e pensare a qualcosa di sensato e utile, e questo mi richiede un minimo di tempo e concentrazione, anche se si tratta di una fanfiction. Da ora mi imporrò di organizzarmi meglio ed essere un po’ più presente, in modo tangibile. |
Comincio subito dalle cose serie. Anche io sono fermamente convinta che la censura non serva a niente. Non si può obbligare qualcuno a pensarla in un certo modo, anche se riteniamo che sia il “modo giusto” o il modo che “va bene”. Ci sarà sempre e comunque chi non è d'accordo, chi è pazzo, chi ha idee totalmente opposte e sbagliate e chi non vuol sentire ragioni. Serve studiare e per studiare non intendo solo ciò che ti viene imposto dai testi scolastici, ma leggere e informarsi e perché no, anche leggere cose opposte alle proprie idee, anche se è difficile, e onestamente io non lo faccio, ma sbaglio. |
E' questo il bello delle AU, e della tua in particolare: quando ho deciso di scrivere una fanfic inserita nell'opera originale di Isayama ho dovuto accettare l'idea che, anche se avessi descritto momenti di leggerezza e\o di felicità, questi sarebbero durati poco, o avrebbero dovuto essere controbilanciati da qualche scenario drammatico (… grazie, Isayama); nella tua storia, invece, è possibile tirare un vero e proprio sospiro di sollievo quando le cose vanno bene, e puoi davvero essere felice per i protagonisti e sorridere. |