Ciao!
Un anno fa esatto finivo di leggere la duologia, e niente, volevo festeggiare la cosa leggendo qualcosa di bello a tema, sta sera. Metto le mani avanti, e ti avviso che questa recensione sarà sconclusionata e forse varrà molto, ma molto meno della metà di quello che la tua storia vale (ed è tanto, tantissimo). Insomma, se puoi perdonami già da ora.
Sarà che, se proprio mi dovessero costringere a scegliere tra questi sei il mio personaggio preferito, forse la mia scelta ricadrebbe su Inej, sarà che, a prescindere dal personaggio, hai fatto una meraviglia per come hai costruito le singole metafore e ricamato quella grande che le raccoglie tutte, questa sorta di sogno (non so quanto ci azzecchi, ma me lo sono raffigurata un po’ come se fosse un sogno, scusa) in cui Inej è sospesa, ma non potevo che innamorarmi di questa piccola – ma potentissima – perla.
Ho amato tutto, faccio prima a dirti così, perché davvero non penso ci fosse una virgola fuori posto, sia in senso metaforico che pratico: ho una fissa per le virgole, e le tue erano perfette, dettavano il ritmo giusto alla storia, mettevano pause dove servivano e ci sono alcuni punti in cui le ho trovate usate benissimo anche a livello di “significato” [ti faccio un esempio sperando di non sembrare pazza: La corda si spezza, traditrice à qui mi è piaciuto un sacco come la frase, grazie alla punteggiatura, fosse a sua volta spezzata, proprio come la corda in quel momento]. Non lo so, giuro che leggerti sotto questo punto di vista è stato appagante per il mio bisogno di ordine e precisione con la punteggiatura; e l’uso delle parentesi, poi, anche quello l’ho amato: checché ne possano dire, per me non è così scontato che si usino sempre “bene” (io, tipo, non lo so fare nella pratica, per quanto leggendo ammiri e riconosca quando altri lo sanno fare), e men che meno che abbiano la potenza che avevano le tue, quel senso di “verità sussurrata” che apre gli occhi al lettore, una sorta di “leggi fra le righe” esplicitato. Boh, è una cosa che adoro e ho amato.
Bellissime tutte le immagini scelte [sarà forse semplice, ma quella di lei che cuce passi sulla corda per quanto mi riguarda è la mia preferita] – anche nelle loro tragiche implicazioni, come le mani che la vorrebbero tranciare, trascinare giù, farle del male –, hanno dato il ritmo della poesia a questa introspezione sul personaggio, dando corpo in modo vivido e “visibile” ai suoi demoni, al suo passato, alle sue paure, e lo hanno fatto scegliendo sempre immagini che si cucissero perfettamente sul personaggio e le sue peculiarità. L’idea che quello di cui abbia più paura non sia cadere – anche perché se non erro da qualche parte c’è un discorso sul fatto che loro imparino a non averne, a saper come cadere, a sfruttare la gravità, per rimanere invece su –, ma piuttosto sia il vuoto, sia una caduta infinita nell’oblio, per me è perfettamente canon e in grado di caratterizzare al meglio, in un pugno di righe, tutto il suo personaggio. Era lei, e tu sei stata bravissima a indagala e poi restituircela su carta (vabbeh, schermo, ma fa meno poetico).
Ultimo ma non ultimo, la scena finale. È meravigliosa, punto. Meravigliosa e perfetta l’idea che ora ci siano i Corvi a sostenerla, che non la lascino cadere nel vuoto e siano una presenza su cui possa fare affidamento, quando ne ha bisogno (e per qualcuno che ha dovuto imparare troppo presto a contare solo su di sé e rendersi invisibile, aver trovato un gruppo simile è un dono immenso, che le permette di abbassare la guardia, a volte, perché c’è chi le guarda le spalle – per quanto anche gli altri siano ben che fortunati ad avere Santa Inej che li salva tutti più e più volte). Bellissimo come tu li abbia caratterizzati alla perfezione tutti, con poche pennellate e una battuta, e niente, mi commuovo tanto sono belli e perfetti.
Grazie: questa è una recensione che non ti meriteresti, e scusami tanto, davvero, ma lo so che non sarei mai lucida a sufficienza per fare qualcosa di migliore (e mirendo conto anche di non star diecndo tutto, ma non posso spaventarti al primo incontro con mille parole di deliri), ma ad ogni modo grazie davvero per aver scritto questa flash. È stupenda e ho amato tantissimo il tuo stile, la tua Inej, il titolo, boh, tutto. Grazie, e davvero: scrivi ancora di questi personaggi, dopo questa meraviglia, non ho dubbi che tu sappia tirarne fuori sempre spaccati stupendi.
Grazie ancora, e alla prossima!
Maqry
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