Ciao Crazy Fred, ormai le miei recensioni arrivano un po' in ritardo, però arrivano sempre. Ormai sono dipendete da questa storia, e non posso proprio farne a meno.
Stavolta hai regalato a me - a tutti i tuoi lettori - un capitolo bello intenso. E (ti) adoro per non aver spezzato il capitolo in due parti e fatto interagire Maya ed Alex. Una scelta che ho approvato tantissimo, come anche il fatto che il capitolo sia più lungo dei solito: adoro questa storia, continuerei a leggerla all'infinito.
Molto interessante la prima parte, dove Maya ed Alex si rapportato con persone terze. E notevoli spunti di riflessione mi hanno suscitato.
Maya è un personaggio che ha avuto una evoluzione pazzesca. Se ripenso alla Maya del primo capitolo è a questa Maya quasi non si direbbe si tratti della stessa persona. La Maya di un tempo si sarebbe accaparrata il bel Eugenio in quattro e quattr'otto. La Maya di ora nemmeno il numero di telefono ha voluto dargli, e qudtzo la dice lunga di quanto lei sia cambiata, e di quanto Alex le sia nella testa e nel cuore.
Dopo Lavinia ed Alice, anche un'altra persona se ne è accorta, ed è Olivia, l'qmoca di una vita. Non che ne fosse così sorpresa: dopo averli visti insieme, Olivia ha pensato che sarebbe scattata presto al scintilla, perché quello che Alex e Maya sono insieme si percepisce a pelle. Olivia ha dato a Maya un punto di vista più che giusto: Alex si è esposto tanto con Maya, non la userebbe solo per una storiella passeggera, né c'è necessità di affrettare un bel nulla, perché le cose si costruiscono passo dopo passo.
Molte delle paure di Maya, però, io le comprendo. Qui non si tratta solo di se stessi, ma stare con Alex significa prendere un intero pacchetto, con tutti gli annessi e connessi. Non si tratta solo di loro due, ma anche dei figli di lui, e Maya non sa se è pronta a tutto questo. E lei ha davvero tutto da perdere: se dovesse andar male ci rimetterebbe anche casa e lavoro, non perché pensi davvero che Alex la butterebbe in mezzo ad una strada, ma perché dopo sarebbe tutto difficile e francamente non più proseguibile come è ora. Maya è un una fase di costruzione della sua vita, a fatica è riuscita a raggiungere un equilibrio, sia negli affetti (basti vedere, ora, come interagisce con Alice e con la stessa Olivia, che tanto disprezzata e con cui, ora, con piacere trascorre il suo tempo e parla apertamente di cose le frulla in testa) che a livello patrimoniale. La Maya di ora vuole una storia d'amore, che sia leggere e spensierata come i suoi anni, e sa che Alex, tutto questo, non può darglielo completamente perché resta un uomo impegnativo. Questo la spaventa ma, più di tutto, ciò che la spaventa è il sentimento che sta sentendo nascere dentro di sé per quell'uomo: Maya non vuole una famiglia, fare la mamma e la mogliettina (almeno ora non pensa a tutto questo), però con Alex lei si vede proprio bene in una dimensione normale, quotidiana, a fare cose normali da coppia. E, probabilmente, è proprio questo a farle tremare i polsi: Maya non è abituata a ciò, è qualcosa di ignoto, come ignoto il sentimento che sta provando, è destabilizzante per lei che, così facendo, non riesce ad avere il controllo. E preferisce fuggire da questi sentimenti che, però, non le lasciano tregua perché Alex è ormai dentro di lei.
Alex, dal canto suo, è in una fase di vera ristrutturazione della sua vita. La separazione con la moglie Claudia è stato un primo passo perso il recupero di quello che lui vuole veramente essere, dell'Alex che vuole tornare ad essere, ossia quel ragazzo di Testaccio, semplice e che è partito dal nulla, nella sua semplicità. Ora, però, deve fare i conti con un sentimento strisciante: il senso di colpa nei confronti dei figli, verso i quali sente il peso di non avergli dato davvero una famiglia unita. Certo, i figli, prima di tutto, meritano dei genitori felici, anche se questo significa stare ognuno per i fatti proprio, ma nessun figlio fa i salti di gioia a sapere che dovrà essere sballottato da una casa ad un'altra, che dovrà dividere il suo tempo tra i suoi genitori, e sapere di tornare a casa e non trovare uno di loro. E lo stesso Alex sente quella stessa mancanza: della sua vecchia vita, la sola cosa che gli manca è la quotidianità con i suoi figli, con cui può vedersi entro tempi stabiliti, che per lui sono sempre troppo poco.
In questo suo percorso a ritroso al recupero di sé stesso, Alex sta decidendo di tagliare i ponti con il passato, se questo non è più rispondente a quello che lui sente di essere il suo bagaglio di valori. Si è capito perfettamente con l'amico Francesco. L'avvocato è un soggetto particolarmente gretto e superficiale, con pochissima considerazione delle persone, e delle donne in generale: per lui sono praticamente degli oggetti, che si usano a piacimento e si buttano quando ci si è stancato, perché si vendono per un gioiello (per carità, non sono una ipocrita: di donne così ce ne sono a bizzeffe, e più sale l'ISEE di certi uomini, più aumenta il numero di donne che gli stanno intorno; ma sono donne che vanno bene per uomini superficiali come Francesco, che a 40 anni ancora non ha deciso di crescere del tutto). Se prima quel modo di fare scanzonato ed irriverente di Francesco gli dava modo di rifuggire da quel matrimonio fallito, ora Alex non tollera più l'amico e niente di quello che dice. Ora non so se a fargli scattare la molla sia stato il fatto che quel discorso Francesco lo riferisse a Maya o se, a prescindere, il solo pensare di poter trattare così qualcuno lo abbia disgustato, sta di fatto che Alex ha, in 2 minuti, troncato una amicizia di vent'anni. Preferisce restare solo, piuttosto che stare con persone che non condividono i suoi valori. Interessante è stato lo scambio con l'altro amico, Nicola. Quest'ultimo ha dato un punto di vista interessante. Alex si butta a capofitto nelle cose, ma non sembra ragionare a dovere. Tutto il discorso dell'amico filava. Maya è più giovane di Alex, tra di loro ci sono 15 anni ed una vita; Maya un giorno potrebbe voler una famiglia e dei figli, ed Alex tutti questo lo ha già avuto. Sarebbe pronto, nel caso, ricominciare tutto da capo? Al momento ad Alex non importa di farsi domande sul futuro, lui ha deciso di vivere il presente e quello che Maya riesce a fare è la cosa più bella in assoluto: ossia, lo fa essere se stesso. Quando è con Maya, Alex è semplicemente Alex ed io penso che questo sia un qualcosa di estremamente meravigliosa: la persona che ti sta accanto deve essere il tuo luogo sicuro, dove puoi essere chi sei, con tutti i pregi e i tuoi difetti, e non devi mai fingere nulla.
Alex ha una mentalità vincente, sempre. Lui è uno che punta l'obiettivo e lo raggiunge, sia nel lavoro che nella sua vita. Anche con tutte le difficoltà, lui ha puntato Maya e non penso si arrendere tanto facilmente. Del resto, vedere la loro complicità è pazzesco, Maya conosce Alex in ogni sua mania, in ogni inflessione di voce, sa quando scherza e quando e serio. Ed Alex può vedere quanto Maya sia preziosa per lui, anche nel lavoro: è organizzata, attenta, scrupolosa, ricorda tutto ed è sempre pronta; quasi come se gli leggesse nel pensiero, sono mentalmente connessi, Maya sa cosa serve ad Alex affinché brilli. E la stima e la considerazione per lei sono autentici, e non dettati semplicemente da quella attrazione che lo spinge come una calamita verso la ragazza. E Maya si scopre felice di sentirsi apprezzata: se prima lavorare era solo un bisogno per non finire in mezzo ad una strada, Maya ora per prima scopre quanto lei sia capace e quanto voglia crescere dal punto di vista professionale.
Alice si sta rivelando una vera scoperta. Una sorta di Cupido del 21esimo secolo. L'ho davvero adorata: mettere Maya al tavolo di Alex e stata una mossa azzardata - ma molto apprezzata da Alex, pensaci Alessà per sto regalino pure ad Alice, che stasera ti ha fatto un regalone. La vicinanza di Maya ha il potere di accendere un fuoco dentro Alex,
ma anche di rilassarlo e farlo sentire ancora più sicuro di sé; l'ha definita come la sua spalla, ma il senso era ben più intimo e profondo: quasi come se lei fosse la sua partner, la sua compagna. E Maya, quella sera, si è sentita un po' la padrona di casa, ruolo che se da un lato le è pesato, dall'altro lo ha svolto con naturalezza, come se quello fosse davvero il suo ruolo ed il posto giusto.
Alla fine della serata, ecco là Alex che fa la sua mossa e si offre di accompagnare Maya a casa. Ancora una volta, se Maya avesse davvero voluto tenerlo alla larga, di alternative ce ne erano diverse. Ed invece ha non solo accettato il passaggio, ma si è spinta ad invitarlo a mangiare qualcosa (ma perché a queste cene formali si mangiano aria fritta io non lo capirò mai). In questo Maya si rivela, ancora una volta, una vera sorpresa: un commento sul fatto di aver mangiato poco e niente Alex non se lo sarebbe aspettato da lei, ma sa una donna come sua mamma. E secondo me questo paragone non è lasciato al caso: il fatto che questo commento di Maya abbia richiamato ad Alex la sua mamma fa capire quanto ai suoi occhi, ormai, Maya non sia così diversa da quello che lui è, da quelli che sono i suoi affetti più cari; insomma, di come Maya ci stia benissimo nel suo mondo, quello vero, quello genuino e spontaneo, semplice ma ricco.
Io prevedo un dopocena scoppiettante tra questi due. Quello che stanno provando è troppo forte per essere respinto, e l'attrazione troppo evidente. Nessuno dei due, ormai, mi sembra più intenzionato a fare un passo indietro e a frenare tutto. Ma vedremo, sono curiosa.
Alla prossima. |