Sono struggenti gli ultimi istanti di vita di Charlotte che si sfrega la mano fino a farla sanguinare alla ricerca della mano incontaminata di qualche giorno addietro. In questa storia, è successo qualcosa di più del solo baciamano?
Guarda sotto, ma lo fa in modo distaccato e assente. Guarda la madre che non ha più potere su di lei, guarda Oscar ed è quasi una corsa a chi agisce per prima. Guarda, infine, la rosa bianca sottratta a Oscar e chiude per sempre gli occhi.
L'uso della seconda persona accresce l'introspezione e aumenta il senso di angoscia.

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La povera Charlotte ha rivolto il suo ultimo pensiero al simbolo di libertà ricevuto in dono da Oscar, la rosa bianca.

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Ciao, hai ben descritto i sentimenti che agitano il cuore di Charlotte prima di una delle scene più tragiche dell'anime (ogni volta mi chiedo come possano averlo mandato in onda per un pubblico di bambini...), variante della storia rispetto a quella con la S maiuscola (la vera figlia della Polignac si sposerà bambina con il duca de Guiche). 
Nelle tue parole, sapientemente scelte, c'è tutto: il disgusto  profondo, la determinazione di una scelta che diventa l'unica possibile, il coraggio di quel volo che vede la morte come libertà e gli occhi che si posano un'ultima volta sulla rosa bianca, simbolo di un amore puro e libero.
Bellissima, complimenti!
(Recensione modificata il 06/12/2021 - 11:18 am)

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Cara Duchessa, sai che ti ritrovo sempre con piacere, con i tuoi ritratti che, come in questo caso, si imprimono nella mente e nel cuore. Sei sempre perfettamente in grado di far percepire il dolore, lo struggimento che ha preso possesso dei personaggi di cui parli.
Charlotte non ha retto alla vergogna, la sua mente ha iniziato a sognare la libertà, convinta che avrebbe potuto di nuovo renderla pura come prima che sua madre la cedesse, come un oggetto, ad un essere spregevole, cancellandole un sogno d’amore che forse avrebbe potuto vivere se quella sua sete di potere non l’avesse fatta cedere alle lusinghe, sacrificando l’unica figlia che le rimaneva. Ora anche lei sarà lì ad osservare sua figlia mentre si riprende la sua libertà, non ascolta le sue parole e non si fa commuovere da lacrime false. Tutto intorno a lei anche l’intera corte ha cominciato ad agitarsi, e in tutta quella confusione vede solo l’ondeggiare dei capelli di Oscar, la quale si sta affannando affinché quello che sta osservando con il cuore stretto non si trasformi in tragedia. Ma è troppo tardi, è tardi per tutto, anche per lei e l’ultimo sguardo è per quella rosa bianca, simbolo di purezza, che pare voler rincorrere nel suo lancio nel vuoto, in quel volo che la porterà lontana dal dolore.
Brano intenso e come al solito molto ben scritto, con la tua capacità di racchiudere in poche puntuali parole un mondo intero di sensazioni. Complimenti e un caro saluto.

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Ben tornata Duchessa! Splendida questa poesia introspettiva! Appena ho letto le prime righe nelle note introduttive, ho subito pensato ad un testo su Charlotte, povera piccola martire di una società dove le figlie femmine erano considerate merce di scambio, la loro volontà azzerata, i loro pianti e la loro sofferenza soffocati. Charlotte però non vuole soccombere, non vuole sacrificare la sua purezza per quell' essere volgare e spregevole Un uomo di 43 anni che potrebbe essere suo padre, un uomo che assieme alla madre aveva già organizzato da tempo il misfatto da compiere. Charlotte vede la madre supplice ma lo sa che non cambierà la sua decisione. Il suo folle volo e l' ultimo sguardo alla rosa bianca che ha portato con sé sulla torre , quasi un anelito alla libertà . Morire pur di non rinnegatare se stessi..... Bravissima, ottimo componimento, mi è piaciuto molto, buona domenica

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