Ciao!
Anche io, da brava Grinch, mi infilo ovunque per fare un po' la ladra di regali. Perché la cosa bella di questo tipo di regali è che tutti ne possono godere, e io sono davvero felice che tu abbia deicso di pubblicare questa storia.
Sai che sto amando moltissimo la tua storia originale, e se al momento Izar si trova lontano dalla sua isola, sola, pronta a conoscere mondi e persone completamente nuove, è stato davvero bello tornate un po' indietro e osservare questo momento che precede la partenza della storia.
Credo che tu abbia davvero una capacità fantastica di costruire mondi, di creare atmosfere e calare perfettamente il lettore all'interno di intrecci solidissimi di legami fra personaggi e strutture narrative perfettamente riconoscibili.
Questa tua società emerge in maniera fortissima, e lo fa anche quando tu non racconti nulla, ma mostri tutto: il contrasto fra la famiglia di Izar, una famiglia fatta di silenzi, di solitudine ler preservare un sapere che deve andare a una sola persona, e quella numerosa e soffocante dei cugini è davvero un segnale significativo di quale sia l'equilibrio di questa società. E mi fa tenerezza Izar, che pur vedendo le sofferenze e le difficoltà della famiglia dei cugini sempre affamati, la zia prostrata da tutte le gravidanze che le scavano il corpo, comunque desidera dei fratelli, qualcuno con cui condividere ciò che non può condividere con i genitori (e soprattutto con il padre).
La figura del padre, poi, si rispecchia e distanzia in quella del padre di Gabre, e di nuovo, questo gioco di contrasti fa emergere in maniera significativa le caratterizzazioni dei tuoi personaggi.
Il rapporto fra Izar e Gabre mi scioglie proprio il cuore: sono ancora piccini, è presto per affermare dei connotati puramente romantici, ci sono ancora tutti gli elementi di un legame infantile (come i segni tracciati dai sacchi che subito a entrambi fanno pensare alle piste per le biglie), ma al tempo stesso c'è un'esclusività e una forza nel loro legame che si distacca da una semplice amicizia infantile. Sono compagni di giochi, ma non sono solo compagni di giochi. Si capiscono, si vogliono bene sono pronti ad affacciarsi alla vita assieme, e giuro che mi si spezza il cuore pensando che questo germoglio di rapporto ha già i minuti contati.
È un racconto davvero bellissimo, e ti ringrazio davvero per aver scelto di condividerlo con tutti noi!
A presto!

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Eccomi anche qui, tesoro ♥ che bello poter leggere un missing moment del tuo AU originale, per di più dedicato a questa coppia dolcissima che ancora non aveva fatto in tempo a formarsi e già aveva dovuto separarsi. Sappi che io sono super in ansia per la sorte di Izar, per il suo viaggio, e mi sto continuando a chiedere cosa succederà nel frattempo al villaggio e cosa ne sarà di Gabre.
Nella parte iniziale mi è piaciuto molto come hai delineato il contrasto fra la famiglia di Izar nella quale per volere del padre vale le regola del figlio unico e quella dei suoi cugini, dove invece la povera zia si ritrova costretta a portare avanti innumerevoli gravidanze fino a quando il suo corpo glielo consentirà. Una sana via di mezzo? xD
E' tenero che Izar senta la mancanza di un fratello e trovo molto bello che consideri Gabre in quel modo: in fondo sono ancora bambini e non è davvero tempo di parlare di qualcosa di anche solo vagamente romantico, sebbene mi sia sembrato di scorgere un che di allusivo nelle parole della madre.
Izar e Gabre hanno vite un po' opposte, ma a modo loro entrambe dure, e scommetto che come lei invidi lui altrettanto avvenga dall'altro lato su magari altri aspetti.
E' dolcissimo come Gabre la conforti e la rassicuri davanti alle paure legate all'imminente cerimonia, e la sicurezza con cui ha affermato di voler proteggere lei mi ha fatto perdere un battito ♥
a presto, tesoro!
ti mando un bacione!

ti si lovva!

Bennina

Ok, io non mi riprenderò mai da questa cosa.
Il fatto che tu abbia avuto voglia di scrivere questo per me, che anche solo ti sia venuto in mente di dedicarmi qualcosa, è una roba che va al di fuori del genere di attenzione che riesco a gestire. Sono davvero troppo emozionata e commossa.
Ho letto il capitolo tutto d'un fiato, dovevo sforzarmi di trattenere gli occhi che rincorrevano le parole.
Tu dici sempre di apprezzare ciò che scrivo, ma credo tu non abbia un'idea chiara di quanto bello sia ciò che scrivi tu.
E non vorrei essere di parte, ma questo è uno dei capitoli migliori che hai scritto, per certi versi.
Non so se sia stato il poco tempo, o l'urgenza di consegnare "il lavoro", ma in questo scritto c'è un'immediatezza ancora più grade, migliore.
Non c'è nulla di più di quello che serve, e di ciò che serve non manca nulla, credo che questo sia il sunto di come dovrebbe essere un testo.
Ti sei concentrata sui sentimenti, sui due ragazzi, ma non ti sei persa, sei stata perfettamente centrata, in un'essenzialità che è quasi più mia che tua, e mi piace pensare che sia il ponte che ha reso concretamente questo tuo capitolo extra, il vero regalo per me.
E poi c'è la tua musicalità, la scelta delle parole che pare minuziosa ed istintiva al tempo stesso, quel ritmo così personale che sai dare ai pensieri, ai dialoghi, alle descrizioni, che mi fa amare ogni cosa che scrivi.
Mi reputo estremamente fortunata perché questa settimana ho potuto leggere la tua minilong, questo regalo e a breve (forse🤞🏻) anche il nuovo capitolo.
So che so essere assillante, ma è che vedo il potenziale di questa storia, e vedo anche il tuo. In realtà lo vedono tutti, ce lo mostri ogni volta che ti metti a scrivere qualcosa.
Quindi poco importa se non ci credi abbastanza, ci credo io per tutte e due.
Un bacio🖤
V
(Recensione modificata il 09/12/2021 - 11:45 pm)