Recensioni per
Il nocciolo delle ciliegie
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
16/12/21, ore 11:00

Ciao tesoro ♥
eccomi a recuperare questa storia, che sono felice e onorata di aver potuto leggere in anteprima.
Mi è piaciuto davvero un sacco come hai declinato in una Jelsa il prompt del calendario ♥ e ho amato le atmosfere che hai creato: mi ricordano moltissimo le visioni dei personaggi e del loro rapporto che ha Cida e difatti ero sicurissima che avrebbe amato questa storia.
Che bella l'idea di Elsa in versione attrice, non faccio alcuna fatica a immaginarla, come non faccio fatica a immaginarmi Jack barista, che l'ammira quasi da lontano nonostante lei sia vicinissima e si vedano tutti i giorni, in questa routine scandita dalle frasi che si ripetono. Adoro. C'è come una barriera di ghiaccio fra loro, costruita da Elsa come nel canone avviene con sua sorella, una barriera che a poco a poco cede ed entrambi si scoprono più simili di quanto inizialmente pensassero: sono soli e provati dalla vita, e scoprono di poter essere un sostegno reciproco. A volte chiedere aiuto è terribilmente difficile e quando vediamo qualcuno che è in difficoltà ma non ne vuole parlare il trucco può essere dargli la possibilità di trasformarsi in salvatore, invertendo i ruoli ♥
Come quando un bambino tornato a casa non ha voglia di raccontare la propria giornata e allora il genitore, per invogliarlo, racconta la sua.
La storia poi è tutta un procedere verso la speranza, con quell'invito allo spettacolo, Jack che non fa mai mancare la sua presenza, e quel natale passato insieme che, ne sono sicura, diventerà uno dei più belli della vita di entrambi ♥
Complimenti, tesoro, ti sai sempre superare!

un bacione e grazie ancora,

Bennina

Recensore Master
13/12/21, ore 12:26

Cara Gaia,
questa storia è bellissima, te lo dico subito, così, all’inizio senza troppi rigiri di parole.
Prima di tutto mi è piaciuta tantissimo la dinamica: con i paragrafi che cominciano sempre tutti alla stessa maniera ma l’incantesimo che rende quelle sere tutte uguali, pian piano, si spezza, il ghiaccio s’incrina e le cose cominciano a cambiare.
Un'altra cosa che ho amato e che mi ha colpito moltissimo è stato il rendere il gelo un nemico, non un alleato: Elsa non vuole il ghiaccio nel suo liquore, nelle notti d’inverno sente freddo e tanto, nonostante sia la stagione in cui è nata, perché c’è un freddo che viene da dentro che neanche un cappotto blu notte e guanti di pile azzurro possono fermare. Ha troppo freddo addosso per poter amare quello c’è fuori. C’è tantissimo dell’inizio di Frozen qui: perché il gelo è la dannazione di Elsa, ciò che l’ha sempre marchiata come diversa e pericolosa, che le ha precluso ogni contatto umano… ed è stato bellissimo vederla in difficoltà davanti alla gentilezza di Jack, così tanto che pronunciare quella parola quasi le sembra strano. Renderla un’attrice di teatro, poi, è stata una scelta azzeccatissima *-* E anche Anna che cerca in tutti i modi di farla impazzire con una relazione dubbia è estremamente canon ù_ù Lei che riusa le parole di lui quando si offre di farle compagnia bevendo, che si scompiglia la treccia, la paura di passare la settimana di Natale a letto fra tosse e raffreddore (♥)… ci sono talmente tante cose che mi hanno colpito che potrei non finire mai più.
Ma parliamo di Jack – sì, sto saltando di palo in frasca come una scimmia, è giusto che tu lo sappia ma credo te ne sarai già accorta – con i suoi capelli ossigenati e il pallore di un annegato che, davanti alla risata di Elsa, in quell’acqua ghiacciata che ti ferma il cuore ci si tuffa per davvero. Quanto è stato da lui il momento in cui pensa che il liquore alla ciliegia gli ha sempre fatto schifo? L’ho trovato perfetto, così come il suo tenerlo segreto e berlo comunque per poter permettersi di passare qualche minuto di più assieme a lei. E ho apprezzato tantissimo anche che, di fronte allo sguardo di Elsa, tutta la sua innata spavalderia si plachi e che si senta talmente in difficoltà da non riuscire mai a chiederle nemmeno il nome. Questa cosa che Jack provi il desiderio di riempire Elsa di gentilezza, di amore, insomma di renderla felice, praticamente ancor prima di conoscerla sul serio, è una cosa a cui io tengo moltissimo e mi ha fatto davvero piacere ritrovare questo concetto qui. Jack il ghiaccio lo incrina ma è Elsa che, pian piano lo spacca, lui osa appena sfiorarla mentre è lei a mettergli sulle mani il biglietto del teatro per ringraziarlo, è lei ad afferrargli direttamente il polso: un gesto che vuol dire ben più di tutte le parole del mondo e che questa apertura – questa fiducia - dia, finalmente, il coraggio a Jack di proporre un’uscita in maniera puramente istintiva, senza neanche rendersi conto, è un’altra cosa che amo in maniera viscerale.
La scelta, poi, di associare ad Elsa e Jack – i signori dell’inverno – una cosa così primaverile come il ciliegio, in particolare il nocciolo che è duro, sì, ma che fiorisce in qualcosa di meraviglioso è stata bellissima.
Io ho sin paura a dirlo perché non vorrei farlo nel modo sbagliato ma ho trovato così tanto di me in queste righe - che sono ovviamente solo e soltanto tue - che mi sento onorata e, francamente, commossa ç__ç
Ho scritto un papiro e non so nemmeno se ho detto tutto quello che volevo, ma ora la smetto perché se no non la finisco più ma sappi che potrei stare qui altre n-mila ore!
Questa storia (che ho già letto tipo tre volte) finisce fra le preferite come un treno espresso. Grazie davvero per questo regalo assolutamente inaspettato ma immensamente apprezzato! <3
Un abbraccio enorme!
Cida