Recensioni per
Impigliati nel tempo
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/01/24, ore 17:50

Ciao, Rosmary! <3
La befana mi ha portata da te, e io non potevo essere più fortunata, perchè più scopro le tue storie, il tuo modo di "indagare" i personaggi e il tuo stile di scrittura, e più il tutto mi piace e mi coinvolge emotivamente.
Di questa storia, in particolare, ho apprezzato il "tema" da te scelto per mostrarci la storia parallela di Steve e Bucky. Entrambi sono due "miti", entrambi sono due maschere, due ruoli che altri, in qualche modo, hanno loro imposto. E se a Steve viene chiesto, sempre e comunque, di rivestire la parte dell'eroe, anche quando lui si ritrova in un tempo che non conosce e nella quale non si riconosce, a Bucky invece viene imposto di dimenticare chi era prima, viene imposto di essere nessuno. Entrambi sono due anomalie del tempo. Entrambi cercano di ritrovare se stessi, ed è bellissimo che, alla fine di tutto, ci riescano insieme e, come sempre, si ritrovino dalla stessa parte.
Complimenti, bellissimo lavoro d'introspezione e regia!
Un abbraccio,
Bella

Recensore Junior
03/04/23, ore 17:42

Storia vincitrice nella categoria Miglior regia agli Oscar della Penna 2023

Mi sono approcciata a questa storia senza pregiudizi ma con un timido senso di curiosità nei confronti di due personaggi – Bucky e Steve, il soldato e Capitan America – che, devo ammetterlo, non sono mai riusciti a catturare il mio interesse. A scanso di equivoci, questa non è critica, tutt’altro: se una storia riesce a fare breccia in una persona che solitamente non rientrerebbe nel suo pubblico, questo è solo grazie alla bravura dell’autrice.

Il titolo è di quelli che a primo impatto ti catturano ma il cui significato completo può essere colto solo dopo aver letto la storia. E io, che la storia l’ho letta e l’ho riletta – e spero di essere riuscita a cogliere tutto quello che c’era da cogliere – sono rimasta affascinata dall’immagine di questi due uomini spaccati a metà tra due realtà che non gli appartengono più. «[...] alleati che non hai mai scelto, che faticano giorno dopo giorno per capire il mistero di un uomo che conosce tutte le epoche senza appartenere a nessuna [...]» è, tra tutti, il ritratto a mio parere più convincente di Steve, a metà tra sé stesso e il ruolo che gli hanno cucito addosso, tra passato e presente, a differenza di un Bucky che inizialmente non ha né l’uno nell’altro perché glieli hanno portati via.

Il linguaggio è l’arma di chi scrive, un’arma a doppio taglio perché spesso proprio il linguaggio può diventare un intralcio – ci sono grammatica e punteggiatura e mille altre regole da rispettare. A volte è difficile dire dove finisce la licenza poetica di una scrittrice e dove inizia un’anarchia che, se mal gestita, può intralciare il lettore; questione di gusti, in un certo senso. Qui, personalmente, ho approvato l’idea di piegare la lingua stessa alle necessità di una mente, quella di Bucky, che è una lotta costante tra chi era e chi gli hanno imposto di diventare; mi sembra che il tempo nella sua mente si sfracelli, i ricordi sono tanti pezzettini di carta a cui non riesce a dare una forma concreta.

Hai dimestichezza nel maneggiare la lingua italiana e lo dimostrano scelte non casuali come «basta col buio e il silenzio e l’oblio»: lì dove l’italiano ‘canonico’ vorrebbe una virgola anziché la ripetizione della e, la congiunzione si ripete per trasmettere il caos che regna nella mente di Bucky, un susseguirsi velocissimo di ricordi a cui nemmeno la parola riesce a stare dietro. Forse il mio esempio ti sembrerà banale, ma essendo questa la categoria sulla regia, trovo giusto prestare attenzione ai dettagli. In linea di massima, comunque, ho apprezzato le ripetizioni usate per rafforzare i concetti, il tuo stile mi ha ipnotizzata dall’inizio alla fine.

Una nota di merito anche alla scelta di spezzare la narrazione in tre, mostrandoci prima Steve, poi Bucky, infine Steve e Bucky: a te e loro consegno una meritatissima statuetta!

Recensore Master
19/03/23, ore 17:37

Recensione premio per lo Scrivi e leggi: flash a tema famiglia

Ciao, Ros!
Era un po' che volevo passare a recuperare questa storia, eccomi finalmente qui (e ancora tanti complimenti per l'Oscar! 💙).
Mi è piaciuto come hai giocato con lo stile in questa analisi di Steve e Bucky, soprattutto Bucky, di cui hai reso benissimo la mente frammentata. Hai gestito molto bene seconda, prima e terza persona (ricordo il concetto della tua challenge, l'avevo trovato molto intrigante). Ho amato in particolare la terza flash, il modo in cui hai raccontato il legame unico – fuori dal tempo – che lega Steve e Bucky, il suo aprirsi e chiudersi su uno scambio di battute che volendo direbbe tutto già da solo, ma guadagna sicuramente da quel che c'è in mezzo. Mi ha colpita molto l'immagine di loro che, accerchiati, si sfiorano le mani.
Sono contenta di aver letto questa storia, ancora tanti complimenti!
Un abbraccio,
Mari

Recensore Master
12/02/22, ore 16:28

Cara Rosmary!

Ho dimenticato l’ultima volta che sono passata da te, ma nel mio lento e spero costante tentativo di recuperare tutto quello che vorrei recensire ho deciso di partire da questa – ma temo che a stretto giro mi rivedrai su PP. È bellissima e li hai resi benissimo, lo dico immediatamente, e, ti dirò, ho apprezzato proprio la prosa frammentata di Bucky, il suo smarrimento dovuto alla follia, molto più problematico di Steve, sebbene anche nel suo caso tu abbia centrato perfettamente il punto. Steve conosce più tempi, vive in più tempi, ma non comprende più nessuno. Vive al di fuori di essi e questo senso di straniamento si riflette anche sulla duplice identità che, come metti bene in evidenza, aderisce, ma non sempre coincide. Non per niente alla fine è proprio Captain America a portare una parte degli Avengers a vivere come ribelli e a creare quella Civil War che propugna un ideale di libertà già difeso ai tempi del Teschio Rosso e della Seconda Guerra Mondiale.

Il fatto di procedere in maniera specchiata e complementare con Bucky è azzeccatissimo – sono quei dettagli stilistici che mi mandano in un brodo di giuggiole, come si suole dire. La confusione mentale del Soldato d’inverno, che passa dall’essere una persona con ricordi e dolori a una macchina di morte che viene spenta quando la missione termina è suggestiva e calzante, perché ci consenti di entrare nei discorsi scollegati di Bucky passando dai flash passati al buio agli sprazzi di ricordi evocati dal nome di Bucky. Infine, la terza parte. Sia Bucky che Steve sono letteralmente impigliati in un tempo che non appartiene loro. Possono solo affrontarlo insieme, trovando un senso e perseguendo uno scopo, un obiettivo. Una bellissima incursione, la tua, cara Rosmary. Leggerti è sempre un enorme piacere!
Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss

Recensore Master
18/12/21, ore 17:08

Rosmary! ♥
Sto diventando anche io una lumachina, come vedi! Meglio tardi che mai, comunque! Sono sempre acquattata in mezzo alle tue storie e piano piano arrivo!
Sono felicissima di ver letto tanto di tuo e di leggerti alle prese con sperimentazioni in nuovi fandom, hai capacità tali che è un peccato non spaziare con gli universi e i personaggi e dare modo ad altri di conoscerti!
Steve e Bucky hanno uno di quei rapporti che sfida il tempo e la logica, ogni tipo di avversità o sfortuna. Impigliati nel tempo è un titolo bellissimo per loro due che si sono ritrovati a vivere i nostri anni ma hanno lasciato enormi pezzi di sé stessi molti anni prima. Le loro identità, le loro aspirazioni, Steve e James.
Per poi ritrovarsi Capitan America e Soldato d’inverno con responsabilità e obiettivi nuovi.
Ecco, tu sei stata capace di farli emergere benissimo nelle tue flash! Prima Steve con la sua perenne lotta interna fra chi è, chi vorrebbe essere e che alla fine porta a una sola considerazione: chi non vuole essere.
Lui che ha sempre vissuto la sua vita come un funambolo fra le sue identità ma nonostante questo ha sempre fatto le scelte che ha ritenuto più giuste secondo la propria morale, spesso lascando Steve dietro Capitan America.
Io ho amato la flash su Bucky. Leggere quei pensieri spezzati, sin da subito, mi ha proprio fatto sentire la sua voce. C’è James Burns in quelle rughe fin dalle prime parole sospese. E’ proprio la sua mente rotta in mille pezzi che lui prova a rimettere insieme, che vuole ricomporre, poi non riesce a farlo, rinuncia, e ancora ci riprova. Mi hanno proprio spezzato il cuore tutte quelle parole inconsistenti nella sua testa, nessuno, qualcuno, niente. Hai trasmesso con pochissime parole sospese e ricorrenti una sensazione di buio per questo ragazzo che non sa più chi è. Fino a quel nome, Bucky.
E poi l’ultima flash, dove queste due personalità si incontrano e imparano a riconoscersi e a riconoscere anche sé stesse. Steve può essere di nuovo Steve perché ha ritrovato un pezzo fondamentale di quel passato dal quale è partito e Bucky ricorda. E fra i suoi ricordi c’è Steve.
Rosmary, io sono felicissima di aver potuto leggere qualcosa di tuo in questo fandom! Sei riuscita a trasmettere tantissimo di questi due personaggi, sono loro sotto ogni punto di vista! E le tue parole hanno ricreato esattamente le stesse emozioni dei film, anzi di più, perché tu sai scavare come nessuno! Togli la nota OOC o no? :)
Ti mando un grande abbraccio! ♥
gabry
 
 

Recensore Master
16/12/21, ore 13:36

Ciao, tesoro ❤️avevo segnato immediatamente questa fic tra quelle da leggere, perché sai che io amo leggere le tue fic sempre e comunque, a maggior ragione quando sfidi te stessa e ti avventuri in altri fandom ❤️
Capitan America è l'eroe della Marvel i cui film mi sono piaciuti di meno, ma a livello di personaggi lui e Bucky, per la loro storia e il loro vissuto e soprattutto il loro legame, spaccano come pochi.
Tu li hai resi incredibilmente IC, entrambi.
Mi piace la riflessione di Steve, la consapevolezza che per fortuna sa scindere Steve dal Capitano, altrimenti sarebbe un guaio. Da una parta lui è un eroe tutto d'un pezzo e inflessibile, ma dall'altra vorrebbe altro, lo sa.
È un guerriero impigliato nel tempo (titolo fantastico) che si porta il peso di due epoche diverse, stessa cosa Bucky.
Bucky è esattamente lui. Ho amato lo stile che hai usato per Bucky, perché rappresenta tutta la sua confusione, il lavaggio del cervello che ha subito, le sue resistenze, i suoi dubbi, la distruzione che ha avuto (anche lui, soldato impigliato nel tempo).
L'ultima parte poi è avvincente e sorprendente perché loro, a discapito dei lacci del tempo e di come sono stati trasformati, si riconoscono, ed è lì che si "terremota" tutto e si può riscrivere il futuro, come poi avverrà. E lo scorrere del tempo non è più una fregatura per loro, non li impiglierà più, saranno loro a decidere senza farsi più sballottare.
Come sempre usi uno stile sublime e delle frasi impeccabili che trasmettono un sacco di emozioni, sono le frasi più giuste per i tuoi personaggi, per i toni e per i sentimenti che hanno.
Mi è piaciuta tantissimo e come sempre mi ha fatto riflettere molto. Tu sei tu insomma, non deludi mai e riesci sempre a incantare ed entrare nella mente dei tuoi personaggi.
Fidati di nuovo, sono IC al 100%.
Bellissima fic e spero che continuerai a scriverne altre in nuovi fandom, che fai la felicità di tutti ❤️ (posso suggerire il fandom di Naruto come prossimo esperimento? 😍)
Complimentissimi, tesoro ❤️

Recensore Master
15/12/21, ore 23:51

So che avrei altre storie da recuperare, prima, ma davanti alla tua prima incursione in questo fandom (che spero sia la prima di molte!) soprattutto se incentrata su questi personaggi io dovevo mettere da parte tutto il resto e correre qui.
Questa storia è bellissima, è davvero bellissima, e credo tu abbia saputo rendere davvero in maniera straordinaria i personaggi e il loro legame (insomma, io mi sento sempre una novellina in questo fandom, ma credo davvero che l'avvertimento OOC possa fare la fine di Sharon Carter, accorgersi di essere inutile e svanire nel nulla 😇).
Scemenze a parte (però davvero, i personaggi a mio parere sono resi benissimo), ho amato questa storia.
Ho amato come abbia saputo fermare i personaggi e andare a indagarli attraverso questa struttura fatta di specchi e rimandi, ho amato il modo in cui ognuno di loro emerge con chiarezza e con una voce tutta sua. Steve è Steve, lui che non smette mai di farsi domande nonostante la sua intera esistenza sia in fondo l'aggrapparsi con una determinazione unica alla propria etica. C'è Steve che a volte non coincide con Cap, ma he comunque non smette mai di credere nei propri ideali, e che mette un passo davanti all'altro, sempre, anche quando si rende benissimo conto delle conseguenze delle proprie azioni e non ne è felice.
La flash dedicata a Bucky è un capolavoro. Non era un compito facile parlare di lui e dare spazio alla sua voce quando il condizionamento era ancora forte: hai fatto una scelta interessantissima, e il risultato è una flash dolorosa, che presenta una mente frammentata, ridotta a frammenti così minuscoli da parer quasi inesistenti. È bellissimo (e straziante) tutto il gioco che continua a ricordarci che non solo Bucky non riesce a ricordare chi è, ma non può nemmeno ricordare di essere, perché per anni hanno cercato di convincerlo di essere solo uno strumento, non una creatura pensante e dotata di un qualsiasi tipo di soggettività.
Il modo in cui anche questo condizionamento comincia a frammentarsi, mostrando tutta la sua disperazione davanti alla perdita anche dell'ultima certezza è davvero straziante, è dolorosissimo ma ha anche una bellezza stilistica straordinaria.
Il finale, poi, mi ha commossa all'inverosimile, perché sai quanto mi piaccia il loro legame, e il modo in cui qui lo hai rinsaldato, come li hai mostrati insieme, a completarsi e a rivelarsi l'uno la certezza dell'altro è splendido.
Insomma, sono davvero felicissima che tu abbia scelto di tuffarti in questo fandom, e l'esordio è stato davvero straordinario.
Complimenti davvero, un abbraccio!

Recensore Master
15/12/21, ore 09:28

Oh, ma che bello trovarti anche in questa sezione **
e che bella questa introspezione di Steve e Bucky: è una coppia che adoro, sia essa resa in modo romantico o solo come canonica brotp, mi fa impazzire.
Mi è piaciuta questa loro ricerca della propria identità che avviene in due modi diversi e quasi opposti e termine nel riconoscersi reciprocamente e nel ricordarsi che sono sempre stati l'uno della parte dell'altro ♥
Il tormento di Bucky è quello che mi ha colpita di più: ho apprezzato moltissimo le scelte stilistiche che restituiscono l'immagine di un uomo spezzato, che non è più nessuno, gli è stato rubato tutto. Se ci si sofferma con attenzione è qualcosa che toglie il fiato. Invece Steve è come se vivesse schiacciato dal peso delle aspettative.
Bello bello bello, hai fatto un ottimo lavoro ^^. Spero di rileggerti ancora qui.
un abbraccio!

Bennina
 

Recensore Master
14/12/21, ore 23:09

E' incredibile come attraverso questa frase 'chi non voglio essere' hai reso Steve canon al 100% credo con il minor numero di parole possibili e ne ho lette una miriade di fanfic su di lui ma a te è bastata una frase per portarlo qui vivo e reale e così LUI. Sarò sincera non mi piace l'impaginazione, la trovo artificiosa e così scomoda da leggere, ma ti faccio comunque i complimenti per quest'impaginazione perché anche se non è di mio gusto (soggettivo) riesco benissimo a vedere come oggettivamente 1- sia essenziale questa forma per quelle frasi 2- l'hai usata benissimo, sfruttando tutto il suo potenziale. Complimenti.

Come hai ribaltato quella frase per trovarne una speculare per Bucky, per il Soldato d'Inverno è stato fantastico. Così opposta, così simmetrica e la simmetria sembra essere il tuo forte, non solo per l'impaginazione, ma proprio perché il tuo testo è costruito sulla simmetria, la forma è parte così integrante del suo contenuto, non credo che sia la prima volta che leggo una tua fanfic in cui usi questa forma e quindi ancora di più complimenti, perché so che non è un esperimento, non è un'eccezione che qui ti sia riuscita, ma è una tua cifra stilistica e la padroneggi benissimo e trasmette in così poche parole così tanto, usi lo stesso spazio bianco per comunicare, complimenti davvero. E l'aggettivo complicato accanto a 'chi voglio essere': cribbio!!!! così azzeccato!! così perfetto, messo lì!!!
Questa frase su Bucky è così densa di significato, la adoro: Sono io? Ma, ma io che significa?
Che perla: dicono che dorma con la morte sotto al cuscino.
Un'altra sintesi incredibile: io non dormo, no, mi spengo.
Che dolce stilettata al cuore: quando non servo io, io non funziono, non esisto, e buio e oblio e silenzio.

Grazie per la terza parte, non me l'aspettavo questa tenerezza, questa speranza, grazie <3

Infine, ultimo commento: per me è tutto ic. Grazie davvero, per il tempo che hai impiegato su di loro, per tutta questa bellezza che hai versato su di loro, è stato bellissimo vederli qui così.