Già che ci sono, eccomi anche qui, dai koala! 💛
Mi sono mancati tantissimo e non sai quanto sia felice all'idea di avere ancora un'altra storia su loro due da recuperare (grazie, challenge!). Ecco, ormai lo sai, mi lasci sempre senza parole quando scrivi di Ole e Homer, soprattutto quando ne scrivi così, libera e inseguendo l'istinto – perché più ti lasci trasportare dall'istinto e più noto che l'emozione esplode tra le righe e loro sono meravigliosamente loro, che non possono ritrovarsi perché non si sono mai persi.
Bussola è il prompt se ci sono questi personaggi sulla carta e sono felicissima che alla fine sia riuscita a ritagliarti un po' di tempo per scrivere, per scrivere di questi due che annegano e vivono, perché se sono insieme si respira anche mentre si annega e allora si vive tutto e sempre, anche quando sembra che la lontananza si imponga e possa separarli – le altre sensazioni, in fondo, se non sono le loro non esistono, non hanno importanza, nascono per essere dimenticate all'istante e non ha senso neanche raccontarle.
«Non ci si può ritrovare se non ci si è mai persi.» che conclude questa drabble è una frase che mi ha colpita tantissimo, trovo che oltre a essere stupenda sia proprio il cuore del legame di Homer e Ole: è tutto qui, è davvero tutto qui, nella consapevolezza che l'uno sia la bussola dell'altro e che questo ha fatto sì che non si siano persi proprio mai – allora non è mai un ritrovare qualcosa che si è perduto, ma solo un riunirsi a seguito di lontananze destinate a sbiadire.
Già lo sai, ma anche stilisticamente amo sempre più queste strutture libere, che richiamano un po' anche la poesia.
Insomma, come sempre leggere di questi due Tassorosso mi emoziona tanto, grazie per aver dedicato loro altre pagine.
Un abbraccio! |
