Recensioni per
Voltare le spalle
di leila91

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/10/22, ore 21:20

Ciao Socia, sai giravo qua per le tue parti e sono incappata in. questa storia che mi ha messa KO.
Ti vorrei dire tante cose, vado per gradi.
Inizio col dire che sto ascoltando la canzone postuma di Freddie Mercury che sinceramente non sprizza allegria e poi ho finito la storia e sono in un mare di lacrime.
Questi due... quante speculazioni mi faccio quando li penso.
Penso che qualcosa di terribile sia successo; non posso credere che due fratelli siano finiti così. Perché Sirius non si è reso conto? Perché Regulus non ha detto nulla a suo fratello sul segreto di Voldemort?
Io non voglio credere che si siano voltati le spalle a vicenda, sono certa che qualche volta abbiano avuto un confronto, finito male, ma un incontro.
Che storia splendida.
Che dire, sono davvero onorata di aver fatto parte della squadra, siete tutte così brave. Mi avete davvero aiutato tanto, per me è davvero onore.
Questa storia mi fa davvero piangere, grazie per le emozioni <3


SOCIA TOP 🐐

Recensore Master
25/05/22, ore 15:10

Cara Benni Pistacchia, eccomi qui!
Un po’ rido perché avevo appena cominciato a scrivere queste righe che mi è arrivata la notifica della tua recensione: che connessione *-* Devo, inoltre, confessarti che di Regulus Black mi ricordavo pressoché niente ed è stato necessario un piccolo refresh mnemonico, per cui diciamo grazie alle santissime wiki.
Ma venendo al punto topico: parliamo della shot. In generale non sono una grandissima fan dei Malandrini ma è stato molto bello vedere Sirius attraverso gli occhi di Regulus. Perché noi siamo abituati a vedere la famiglia Black tramite il risentimento di Sirius, fomentato dalle ideologie retrograde della famiglia e dall’odio che sua madre provava per lui ma c’è, in effetti, anche un fratello più piccolo che si è visto portare via la sua spalla maggiore: fra di loro non ci ci passeranno nemmeno due anni ma sono stati comunque capaci di creare una spaccatura profonda. Perché andando ad Hogwarts prima, i sogni in verde e argento di Regulus sono stati spazzati via da un’ondata rossa e oro: Sirius non è Serpeverde, Sirius ha trovato nuovi amici, nuovi fratelli nei suoi compagni di dormitorio. Per lui non c’è più spazio, ora c’è spazio solo per James e Remus (e Peter). E, anziché indagare sul motivo per cui Sirius si è allontanato, cercare di capire cosa l’abbia spinto a cercarsi una nuova famiglia, è chiaramente molto più semplice farsi assalire dal risentimento, dall’invidia e dalla gelosia. Un astio talmente potente che non si può controllare e che si trasforma in quella rabbia che annichilisce ma che non sembra possibile una volta che torna la ragione… eppure, su quel muro c’è la prova tangibile di quella rabbia (almeno finché sua madre non la cancellerà definitivamente dando il colpo di grazia all'immagine di Sirius).
Questa è una shot molto amara ma non per questo meno godibile, a me è piaciuta davvero tanto. E, poi, mi colpisce sempre molto come tu riesca a scrivere in maniera profonda di un’ampia schiera di personaggi diversi. Io sono un po’ limitata in tal senso :(
Ti mando un super abbraccio!
A presto <3
Cida

Recensore Master
27/02/22, ore 21:57

Hai presente la super-indecisione che ti prendere quando devi scegliere la storia per recensire? Poi ti cade l'occhio e lei è lì, che ti aspetta, ed è non una storia, ma è /la/ storia. La storia di cui hai bisogno, lì, in quel momento.
E questa per me è /la/ storia di cui avevo bisogno. Dopo secoli di inattività e inattivismo, avevo bisogno di questa.
Una storia, una ben scritta, deve sapersi reggere da sola anche in poche righe. Saper raccontare uno o più fatti e i personaggi che si muovono al suo interno senza dover mostrare ogni singolo momento, ogni singolo giorno della loro esistenza, perché alle volte bastano relativamente poche righe per raccontare -E farlo bene.
E' il caso di questa storia.
Tanto ormai lo sai. con Sirius ho tantissimo feeling, è uno di quei personaggi su cui si potrebbe continuare a scrivere e di cui si troverebbe sempre e comunque qualcosa di nuovo da dire. Non solo per abbondanza, ma, ed è il lato bellissimo di questa storia, per la sua negazione e mancanza. Sappiamo che Sirius è sempre stato presente per i suoi amici, non ha mai fatto mancare loro nulla (abbondanza), tuttavia il rovescio della medaglia è la sua assenza (negazione) verso le altri. Verso quel fratello minore cui poco, forse, importava che lui fosse Serpeverde o Grifondoro: in una casa gelida come doveva essere quella della famiglia Black, Regulus non aveva altro appiglio di affetto genuino oltre a Sirius.
Quindi ancora più comprensibile risulta questo senso quasi velenoso con cui il minore si sente quasi ostracizzato: Sirius lo sta lasciando solo e lo sta lasciando solo in quel mondo che, nella mente di Regulus, sarebbe dovuto essere "casa" molto più di Grimmauld Place, dove avrebbe potuto trovare persone che gli volessero sinceramente bene.
E Regulus è uno di quei personaggi mai abbastanza esplorati cui andrebbe reso giustizia e tu, qui, l'hai fatto ampiamente.
Sono davvero, davvero felice di averla potuta leggere. Quando si tratta di Sirius, e anche un po' di Regulus, sono schifosamente schizzinosa, ma dalle tue mani e dalle tue dita so sempre di poterli leggere scritti con giustizia.
Anche perchè hai uno stile che riesce ad essere incisivo senza dover ricorrere a chissà quali orchestrazioni sintattiche: la chiusa finale, con il potere di Regulus che si manifesta attraverso quello scatto di gelosia, di rancore, dovuto al senso di mancanza (e anche della presenza del fratello quasi "rubata", l'allontanamento e sopratutto l'esclusione), è splendida. Davvero. L'idea che il primo "marchio d'infamia" di Sirius avvenga per aver mancato a suo fratello, il fatto che sia questa la colpa più grave, è molto, molto d'impatto.
Quindi niente.
Mi è piaciuta. Mi è piaciuta veramente un sacco e spero, spero riprenderai in futuro il personaggio di Regulus perchè vorrei tantissimo leggerlo scritto ancora da te!

Un abbraccio,
Nemeryal

Recensore Master
26/02/22, ore 16:41

...Mi hai commossa. Sul serio.
Questa storia ti tocca il cuore, e forse perché poco tempo fa avevo finito la parte di audiolibro in cui si nominava Regulus e della sua morte, ma questa storia è qualcosa di meraviglioso.
Racconti in maniera delicata e malinconica questo rapporto tra i due fratelli, un legame che sembrava buono all'inizio, ma che col passare del tempo si è fatto sempre più distante. Viene separato un anno, ma è proprio quell'anno a rendere ancora più differente il loro rapporto. Un anno in cui Sirius parte per Hogwarts e Regulus no, lo vede tornare diverso, con nuovi amici, nuovo atteggiamento, è cambiato e lui se ne rende conto.
Qualcosa si spezza nel loro rapporto, qualcosa che sa che non potrà più tornare indietro, Reg ripensa con malinconia ai tempi in cui giocavano e si divertivano assieme, mentre ora sembrano essere così distaccati.
E fa male perché in quelle righe si percepisce il suo desiderio di riavere indietro suo fratello, quasi come se lo urlasse, poter di nuovo stare con lui, di scherzare come un tempo. Ma questo non lo dice, rimane li in silenzio a rimuginare, perché l'orgoglio sembra essere più forte anche in questo caso.
E' naturale farsi delle aspettative, Regulus immaginava di poter vivere il periodo bellissimo di Hogwarts, il suo ingresso al mondo magico in compagnia di suo fratello maggiore, che gli avrebbe spiegato tutto e lo avrebbe indirizzato verso il giusto percorso. Ma poi i progetti cambiano e anche le persone.
Forse se Regulus avesse detto a suo fratello quanto realmente avesse bisogno di lui, Sirius avrebbe messo quella pergamena da parte, almeno per un po', e si sarebbe concentrato su di lui.
Traspare questa frustrazione e gelosia di Reg, quel magone che lo sta logorando. E' normale per un fratello minore volere l'attenzione del maggiore, Sirius mi ha sempre dato l'idea di un ragazzino un po' fra le nuvole riguardo i sentimenti, di non pensare effettivamente alle conseguenze, insomma...Di avere poca empatia. Magari dava per scontato molte cose, come appunto suo fratello Regulus.
E' facile pensare che "tanto è il mio fratellino, ci sarà sempre."
Ma questo non è assolutamente vero e il modo in cui parla a lui è completamente diverso rispetto a quando Regulus lo sente parlare degli altri.
Mi è piaciuta specialmente questa frase: " lo sguardo complice di chi è suo fratello nel cuore anziché nel sangue" descrive perfettamente il rapporto che si è creato tra i due Black, come Sirius sembra considerare più un fratelli i malandrini, rispetto a suo fratello di sangue.
Perché qui è complice il carattere, il legame e le affinità che si sono instaurate. Sirius ha scelto quei ragazzi come suoi amici e compagni, non come la sua famiglia, con cui si è trovato costretto a starci.
Sirius non se ne rende conto che questo fa soffrire Regulus e forse inconsciamente lo sta allontanando anche per il legame con la famiglia. Una famiglia con cui non è mai andato d'accordo anzi, è visto come la pecora nera. Vede in Hogwarts un luogo sicuro dove può essere se stesso e di conseguenza vede nei malandrini una famiglia che si è potuto scegliere lui e che si trova bene.
Il momento finale di Regulus davanti all'arazzo e quell'annerimento del nome di Sirius lo trovo davvero forte e ricco di significato, e che ironicamente sembra anche una sorta di premonizione per quanto accadrà in futuro.
Questa storia fa male, è bellissima, ma ti stringe davvero il cuore e soprattutto ti fa pensare: E se le cose fossero andate diversamente? Sarebbe potuto finire meglio?
Io non so, davvero.
Ma so per certo che scrivi sempre in maniera impeccabile benni, hai affrontato questo rapporto con una delicatezza unica, ho adorato tutta la composizione. E ripeto, mi hai fatta commuovere sul serio, mi è successo davvero poche volte, ma questa storia mi ha colpita molto.
Ti mando un abbraccio fortissimo ❤❤

Recensore Master
23/02/22, ore 15:03

Penso che questa sia una delle primissime storie che leggo su Regulus (e ringrazio gli scambi che permettono di scoprire argomenti che difficilmente avrei letto, trovando un sacco di storie davvero molto belle).
Si sa relativamente poco dei rapporti tra Sirus e Regulus dai libri, ma ben s'intuisce che non erano proprio idilliaci. Mi è piaciuto molto questo breve spaccato di vita quotidiana, dove il menefreghismo di Sirius la fa da padrone, umiliando quel fratellino geloso ma che in fondo gli vuole bene. È vero che quando si è giovani magari non si notano le cose, ma chissà che se i fratelli Black fossero andati d'accordo forse per loro le cose potevano andare diversamente...
Una storia malinconica dall'inizio alla fine, ma che rispecchia bene entrambi i personaggi!
Alla prossima!
Barby

Recensore Master
14/02/22, ore 09:48

Mia cara Bennina!
È lunedì e del sole c’è ben poca traccia, quindi come non lasciarsi consolare dalle tue storie, mia luce? Il rapporto tra Regulus e Sirius è uno di quelli che si leggono sempre con un particolare struggimento nel cuore, perché parla di aspettative deluse e di una nostalgia feroce, quella che lega Regulus a Sirius. Punti l’attenzione durante tutta la shot sulla pochezza dei giorni che separano i due fratelli: sono seicento giorni, meno di due anni. Una simile condizione fortunata li fa appartenere alla stessa generazione, ma li fa andare a scuola in due momenti differenti, che bastano da soli a creare una cesura che non si risanerà mai più.

Regulus sperava di poter condividere con Sirius quelle esplorazioni fatte in un periodo della vita irrecuperabile, quand’erano “soli contro tutti”, ma la scelta del cappello parlante e la creazione di una famiglia Grifondoro scelta e non imposta, più in linea con le aspettative e la natura di Sirius, determinano una gelosia dolorosa, espressa da Regulus nel dolore che prova quando vede il fratello trascurarlo dopo mesi di assenza per scrivere a James, chiamato affettuosamente Jim. La gelosia di Regulus e quel nero nel dipinto di famiglia che è un anticipo di quello che avverrà tra pochi anni è resa benissimo. La prima è un’attenzione certosina ai verbi usati (quel voglio anziché devo che al ragazzino suggerisce come Sirius scelga di non giocare con lui), la seconda è un doloroso presentimento ancora senza nome.

Da parte del povero Regulus, costretto suo malgrado ad aspettare di poter entrare a Hogwarts e impossibilitato a condividere la magia col fratello – anche se sappiamo che entrerà in Serpeverde, contrariamente al fratello: un motivo ulteriore che li dividerà, non c’è che ingoiare quella gelosia e rendersi conto, giorno dopo giorno, di quanto siano stati fatali quei seicento giorni di differenza. Una storia bellissima, mia cara, che è stato un vero piacere leggere (e mo, me metto a lavora’ pure io!)
Shilyss

Recensore Veterano
20/01/22, ore 10:49

Allora, ti prego, non giocare così col mio cuore.

Ricominciamo: Ciao, che piacere ritrovarti **, quando ho visto questa fic scorrendo ho detto: "Lei, devo leggere lei."
Inizio prima col dire che seppur breve, è bellissima, bellissima davvero. Hai un modo di scrivere che incanta, sembra uscito da un libro, per la forma, la stesura la semplicità di lettura ma allo stesso tempo la complessità del messaggio e la ricerca delle parole. Ho apprezzato anche l'editing della storia, da proprio l'idea di vecchi tempi, di infanzia, di libri con la copertina rigida e spessa. Non so se mi spiego. Mi ha reso triste per il contesto ma felice per quanto sia bella e lo so sono ripetitiva ma tutto mi aspettavo men che meno questa.
è incredibile come sei riuscita a trascinarmi in un passato di cui non avevo mai letto, di getto, in poche pagine. Con estrema facilità e io sono rimasta così, imbambolata perché ne vorrei di più. Vorrei sapere cosa è successo dopo, come è successo, cosa ha pensato. E non me lo ero mai chiesta prima, quindi grazie per questi crucci, perché la bravura di uno scrittore è anche questa: spingerti a voler leggere di più, voler che non finisca e tu lo fai.
veramente bravissima, sono senza parole.

Recensore Veterano
09/01/22, ore 23:37

Ciao!
Ammetto di aver letto questa storia giorni fa, ma per un qualche motivo non ho avuto modo di recensirla, forse andavo di fretta.
Comunque, premetto che amo i malandrini, sogno da sempre una saga prequel, o un libro o un qualcosa, quindi non potevo non passare da qui.
Mi dispiace molto per Regulus, la sua gelosia è perfettamente comprensibile, il fratello dopo essere andato a Hogwarts ha fatto nuove amicizie ed è ovviamente e ingenuamente più preso da loro che dallo stare dietro al fratellino!
Il rapporto tra i due sembra molto reale, e assolutamente credibile. Chi non ha passato una cosa simile con i fratelli/sorelle maggiori?
I pensieri di Regulus spezzano quasi il cuore.
E' quasi tangibile come lui stia soffrendo, di come per la prima volta si senta lontano dal fratello, e non solo perchè uno è stato a >Hogwarts e l'altro no, ma perchè Sirius è tornato cambiato, cresciuto e, dal dettaglio del cambiamento de quadro, si vede che nuove idee stanno facendo breccia nel suo cuore, non per niente, già la scelta della casa fatta dal cappello la dice lunga su quanto Sirius fosse, già per natura, profondamente diverso dalla propria famiglia.
Però non me la sento di incolpare troppo Sirius, chi a 11 anni non ha mai agito con superficialità? Sentendosi magari più o troppo grande per stare dietro ai giochi del fratellino.
DAvvero una gran bella storia, mi ha colpito un sacco, e spero di aver l'occasione di poter leggere qualcos altro di tuo in futuro!
Alla prossima!

Recensore Master
09/01/22, ore 13:18

Ciao Leila ❤

Mi presento un po' a caso qui sotto, ma ci tenevo a lasciarti un pensierino in questa domenica, nella speranza di alleggerirti un po' la giornata. Ho amato tanto questa storia, sul serio: ho amato Regulus che è ancora piccolo e che ha ancora bisogno di un fratello più grande. Separato da Sirius per un anno, ogni giorno pesa sempre un po' di più e la loro lontananza comincia a pesare come un macigno. Quando poi Sirius torna per le vacanze non è lo stesso Sirius di prima, non giocano più, non fanno magie, non sono più fratelli. Qualcosa si spezza, si spacca e il volto di Sirius diventa irrimediabilmente un po' più grigio nell'arazzo.
Dici bene, quando parli delle radici e delle insenature: inizia tutto lì, da delle spalle che si girano e dal poco tempo che si lasciano l'uno per l'altro. E anche da quei silenzi che non vogliono riempire. Basterebbe dirlo, no? Basterebbe dire che ha bisogno di suo fratello e Sirius troverebbe il tempo di far cadere la piuma e di smetterla di scriverla. Basterebbe provarci, ma sono Black e il loro orgoglio è un vanto.
Ho trovato la storia bellissima, Benni. L'ho amata in ogni piega, in ogni gesto e in ogni non detto. Grazie per averla scritta, anche con tutta la sua tristezza: è sempre bello tornare da te e tornare da Regulus e Sirius.
Sia ❤

Recensore Master
08/01/22, ore 18:52

Questa storia mi ha messo tristezza perché comunque a me piace molto il personaggio di Regulus e penso che nei libri non sia stato approfondito abbastanza. Provava qualcosa per suo fratello? Affetto, stima, gelosia, qualcosa? Secondo me sì perché è soltanto normale, lui era un essere umano e quindi per forza provava dei sentimenti. Per un fratello minore poi è ancora più normale cercare l'approvazione del fratello maggiore.
Mi piace sempre vedere questo tipo di storie in cui si approfondiscono i rapporti tra i due fratelli Black. Penso che Sirius da giovane fosse una persona con poca empatia, una scarsa capacità di capire gli altri, o magari semplicemente non gli importava perché il proprio fratello è qualcosa che si dà per scontato, ed è qualcosa che fa parte del pacchetto "famiglia"; a Sirius non piaceva la sua famiglia e Regulus c'è rimasto incastrato in mezzo, e la poca differenza di età ha remato contro il giudizio di Sirius, perché quando si è giovani si giudica in modo spietato gli altri giovani considerandoli quasi nostri pari, invece quando si ha molta differenza di età si tende a giudicare con più indulgenza i più giovani, pensandoli meno capaci di pensiero indipendente. Che in effetti è vero, ma dipende da persona a persona, magari Sirius a 15 anni era già molto indipendente mentre un'altra persona qualunque a 18 anni potrebbe essere ancora fortemente influenzata dalla propria famiglia, a livello mentale oppure a livello emotivo. Questa è una cosa che un adolescente non può capire, non può scusare negli altri un carattere più debole del proprio, ma penso che - voglio sperare che - a distanza di anni un Sirius adulto abbia ripensato a suo fratello e si sia reso conto che quando è morto era davvero troppo giovane, d'accordo era un Mangiamorte ma era davvero troppo giovane perché fosse una scelta sensata. In realtà non so se Sirius abbia più pensato a Regulus, ma è triste vedere che invece Regulus pensava eccome a Sirius.

Recensore Master
08/01/22, ore 07:27

Ciao Bennina del mio cuor,
eccomi finalmente anche da te, perdonami per l’orrendo ritardo, ma ci tenevo a lasciarti una recensione degna di tale nome.❤️
Avevo già adocchiato questa storia ai tempi in cui l’hai postata sulla tua pagina, perché ormai l’avrai capito che amo tutto quello che è legato a Sirius, ma soprattutto il suo rapporto con Regulus.
Mi piace tantissimo l’idea di base che hai utilizzato: il dettaglio che i loro compleanni siano separati da pochi - se si pensa a due fratelli - giorni, eppure come al tempo stesso sia evidente che questa vicinanza temporale non aiuti affatto il loro legame. Capisco bene l’amarezza che prova Regulus all’idea che il fratello lo abbia prontamente sostituito con James e non cerchi nemmeno di coinvolgerlo in questa nuova vita che sta vivendo a Hogwarts; al tempo stesso comprendo anche la gioia provata da Sirius all’idea di aver trovato un gruppo di amici con cui essere davvero se stesso - in barba alle convinzioni di famiglia.
L’immagine di Reg davanti all’arazzo: quel suo scoppio di magia involontario, o forse no, è carico di significato, soprattutto considerando la fine che farà davvero il nome di Sirius sulla parete di casa Black… e io non posso che domandarmi, è sognare, su come le cose avrebbero potuto essere diverse, se solo i due fratelli non si fossero allontanati così.
Grazie di aver scritto di loro, come sempre hai una delicatezza infinita, e poi ho amato tantissimo la struttura e la ricorrenza del tema della distanza tra i loro compleanni.
Un abbraccio grandissimo e buon sabato, tesoro!❤️❤️
Francy

Recensore Junior
01/01/22, ore 12:16

Allora, eccomi e scusami per il ritardo.
Adoro questa storia, adoro il personaggio di Regulus e mi piace moltissimo che tu abbia voluto esplorare il rapporto con suo fratello. Hai ben descritto la nostalgia, che diviene invidia, che si tramuta in rabbia poco a poco, fino al divampare dell'odio.
Mi ha molto colpito che pare Regulus sia il primo a sviluppare questo odio per il fratello, il primo a scacciarlo davvero dalla famiglia, il primo per cui l'arazzo inizio a cancellare il nome Sirius. Molto spesso ho visto persone immaginare che i sentimenti tra i due fratelli si inaspriscano a seguito del ripudiò dei genitori, del loro continuo osteggiare il fratello maggiore, al quale il minore finisce per accodarsi. Qui invece è Regulus il vero promotore di tutto. Davvero interessante.
Grazie per questa piccola storia, semplice ma davvero molto interessante e piena di ottimi spunti. E buon anno.

Recensore Master
31/12/21, ore 17:37

Come al soluto quando entro sul tuo profilo non sbaglio mai! E questa è un'altra perla. Hai descritto in maniera davvero molto dolorosa e puntuale il rapporto frastagliato tra fratelli, soprattutto quando il piccolo pende dalle labbra del maggiore e quello manco se lo fila, voltandogli le spalle fisicamente e metaforicamente. Sono 600 giorni ma potrebbero essere 600 anni, tanto sembra incolmabile l'abisso tra fratelli. Una lettura davvero amara ma bellissima

Recensore Master
30/12/21, ore 20:14

ciaooo cara, eccomi per lo scambio (parte prima, poi andrò a curiosare qualcos'altro *O*)
mi hai fregato perché leggend kid! fic mi aspettavo fluff, tenerezza e awwosità varie (li ho visti dopo i generi ahahah) e invece ma non significa che ne sa delusa... anzi!!
sei entrata nel DNA dei due fratelli Black per descriverceli così bene.
adoro il modo poetico con cui inizia la storia, ce poi riprendi anche verso la fine, dona il giusto ritmo alla lettura.
è bello da come si parta dalla differenza dei giorni per poi sfociare nell'enorme differnza dei caratteri, sai che mi hanno ricordato un sacco Loki (Reg) e Thor (Sirius)? Nel senso, il fratellino più piccolo è così dolce, così ingenuo, indifeso, pende dalle labbra del fratello e quello manco non lo condidera, troppo preso dai suoi studi e dai suoi amici, ma il mio cuore si è spezzato per lui sigh.

poi ci credo che si diventa Mangiamorte, ma il cattivo di turno in questa situazione non mi sembra proprio lui e tu hai saputo scriverlo più che bene.

complimenti, saltello per altri lidi ^^

Recensore Master
30/12/21, ore 17:10

Ciao cara Benni,
entrando sul tuo profilo non ho avuto dubbi sullo scegliere questa storia, innanzitutto perché era la più recente con un fandom che conosco (presto potrò leggere anche qualcosa di tuo su SoC, ma per ora faccio lo slalom con gli spoilers! XD), ma poi anche perché ho un debole per i rapporti tra fratelli/sorelle/cugini tra i piccoli Black, quindi una piccola storia che indagasse il rapporto tra Regulus e Sirius è una lettura a cui non potevo proprio dire di no.
Ha fatto male questa lettura, te lo dico, e forse è inevitabile quando c'è Regulus di mezzo, perché c'è una venatura ineliminabile di tragicità nel suo personaggio che compare fin dalla sua infanzia e che il confronto col fratello fa emergere in maniera netta – una venatura che tu hai catturato qui benissimo. Reg guarda quel fratello da lontano, anche se vicino, lo vede vivere una vita che non gli appartiene, stringere amicizie da cui è escluso, perché quella distanza che si riduce a un paio di metri, ad appena seicento giorni, sembra essere incolmabile e pesa come un macigno. Rivelatore è il dettaglio di quel "voglio, non devo" – una volontà libera che Sirius ha verso i suoi amici, ma non verso il fratello, che non riesce a dire di cui ha bisogno perché sente che, anche quell'ascolto, alla fine non sarebbe altro che un dovere.
E poi mi è piaciuta molto l'immagine del voltare le spalle (che hai preso come titolo, un titolo azzeccatissimo, tra l'altro!), che da immagine fisica assume un grande significato metaforico, come precisi tra parentesi nel dire che quelle spalle in realtà sono voltate ormai dallo Smistamento.
Hai reso secondo me molto bene il punto di vista di Regulus, senza allo stesso tempo alterare Sirius, e quel senso di impotenza e solitudine di Regulus si è sentito tutto.
Bravissima, un bacio!
 

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