Recensioni per
Stralcio
di Bethan__

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/02/22, ore 13:28

Ma ciao! Eccomi, eccomi, a recensire l'ultimo capitolo di questo “stralcio”, questa parentesi ambientata ai “bei vecchi tempi” di SNK, e che proprio per questo ho apprezzato, perché leggendo ho rivissuto un momento “vecchio stile” di una storia che ormai ha preso una piega incontrovertibile e profondamente diversa rispetto alle sue origini.
Allora, intanto un'opinione non sul capitolo in sé quanto nella storia in senso universale: mi piace come hai reso Levi, probabilmente te l'ho già detto ma lo ripeto (se comincio a scordarmi le cose amen, tanto poi il resto è tutto in discesa), perché è coerente (con sé stesso e il personaggio di Isayama) e mai eccessivo. Per esempio, anche il modo in cui afferma, con grande semplicità e senza fronzoli, com'è giusto che sia, che non può offrire determinate cose a Lea (per tutta una serie di ragioni che conosciamo, immaginiamo ecc), lo trovo aderente al personaggio: non esagera, non alza la voce, non è “istrionico”, come a volte si legge, o deliberatamente cattivo o ancora un adolescente nel pieno della sua fase emo (tra l'altro, il fatto che si possa leggere di “tanti Levi” descritti in tutte queste maniere diverse fa riflettere: quanto è difficile comprendere questo personaggio? Oppure, quant'è diventato famoso, per essere rielaborato dai fan in questi modi?). Levi è un uomo (adulto) controllato nella maggior parte dei casi ed essendosi, a dispetto di sé stesso, affezionato a Lea, cerca di affrontare e rielaborare questo determinato tipo di sentimento (che non conosce, di cui ha, anche se magari suona male, “paura”, la stessa paura che ha provato quando l'ha vista in pericolo) in funzione anche della ragazza che gli sta di fronte, e in tal senso il dialogo che i due hanno dopo il rapporto, quando lui le propone di fermarsi lì, è quello che centra meglio il carattere di Levi: non è esageratamente melenso o eccessivamente emotivo, ma nella consapevolezza “razionale” dei suoi limiti si percepisce l'affetto che prova nei confronti di Lea.
Più avanti nel capitolo, è agrodolce il modo in cui immaginano l'uno la storia dell'altra, le infinite possibilità di un'esistenza diversa, destini differenti, vite che avrebbero potuto evolversi in un certo modo, o in un altro, o un altro ancora; ma, ed è questa la cosa più importante, emerge il sentimento della speranza, col suo valore assolutamente positivo. Anche se può non sembrare, lì per lì, il sentimento della speranza è presente, o meglio, sottinteso, durante tutta la narrazione di SNK: d'altronde, se non avessero la speranza, perché uscire dalle Mura?
Insomma, è stata una storia breve ma assolutamente piacevole; mi è piaciuta molto la scena d'azione (dal momento che mi sono sentita tirata personalmente in causa ho voluto dire la mia, eheh), così come hai descritto la relazione fra Levi e Lea, e quello che ti posso dire è che spero ti venga l'ispirazione per qualche altra storia, perché mi farebbe piacere leggere qualcos'altro di tuo.
Alla prossima!

Recensore Junior
14/01/22, ore 13:36
Cap. 2:

Ciao! Finalmente è uscito il secondo capitolo, pronta per la recensione? Allora, intanto sei stata brava nel dare con poco un'idea chiara del personaggio di Lea e del suo rapporto di amicizia con Klaus, amicizia sopravvissuta alle spedizioni fuori dalle Mura e, soprattutto, ad alti rapporti terminati con la morte dell'altra persona, come per esempio Anne o Marie; una conclusione che purtroppo è inevitabile nell'universo di snk (a meno che tu non sia Armin, un Ackerman o un personaggio che piace a Isayama… o di cui si è scordato. O al limite a meno che tu non sia Klaus, che abbattendo due classe dieci metri in un colpo solo nel finale di capitolo sembrerebbe avere delle possibilità di sopravvivenza superiori alla media!).
Veniamo all'azione, punto focale di questo capitolo: c'è la giusta dose di tensione, ti aspetti che succeda da un momento all'altro qualcosa e le scene sono descritte bene perché presentano senza sbavature la realtà “triviale” che è sempre stata un dettaglio importante in snk.
Ah, una cosa: mi piace come hai reso Levi, sia durante la spedizione che dopo. Lo hai fatto agire bene nel ruolo di Capitano, con una squadra da gestire e una sottoposta ferita di cui occuparsi, e non sei andata sopra alle righe nel descriverlo (come a volte mi capita di leggere in alcune fanfiction; Levi è forse il personaggio più amato ma al tempo stesso il più difficile, secondo me, da trattare, per cui è facile leggere storie in cui esce un po' dal personaggio); anche il fatto che, piuttosto che ammettere che tiene a Lea si arrabbi con lei perché è rimasta ferita lo trovo plausibile, per uno come lui.
Insomma, ora voglio sapere come finisce la storia, quindi mi raccomando non farmi aspettare troppo! Alla prossima!

Recensore Junior
22/12/21, ore 13:01

Ma hai idea dell'effetto che mi ha fatto leggere il mio nome alla fine del tuo primo capitolo? Mi ricordavo di te dal tuo commento dell'ultima volta, e quando ho letto il tuo nome sulla pagina delle fanfic ho pensato “che bello, ha cominciato anche lei a scrivere una storia, mi fa piacere, sono curiosa, vado a leggere” e sono contenta di averlo fatto: questo primo capitolo mi è piaciuto molto, la brevità non è eccessiva e come tu stessa ha detto parliamo di “stralci”, di segmenti di una storia, di una vita, di una relazione. Personalmente mi piacciono le storie che presentano flashback e flashforward, spaccati di pensieri e ricordi inseriti nella narrazione principale (un film che esprime appieno un concetto simile e che è molto bello è “Due per la strada”, con Audrey Hepburn e Albert Finney), quindi ho apprezzato il tuo inizio e la tua idea di “partire dalla fine” per spiegare il tutto; una simile struttura rende la narrazione fluida e incuriosisce, infatti ora sono curiosa di sapere come andrà avanti… anche perché mi parli di scene d'azione liberamente ispirate e ora mi sento tirata in causa ;)
Per quanto riguarda il rapporto fra la protagonista e Levi, è ancora presto per avere un'idea precisa, anche perché siamo solo all'inizio della storia, ma siamo di fronte a una dinamica che è facile riscontrare anche nella vita reale; il desiderio del personaggio femminile di far evolvere una relazione è perfettamente comprensibile ma, come noi fan ben sappiamo, si trova di fronte a un uomo estremamente difficile da trattare e con un bagaglio emotivo non da poco (mi è piaciuto il fatto che scrivi che Levi risponde ai movimenti della protagonista “cercando di mimarli”, perché da proprio l'idea di una persona non abituata al contatto fisico/emotivo e che in realtà non sa esattamente come comportarsi in determinate circostante).
Insomma, la sintesi è: vai avanti, perché sono curiosa!