Ma è stupenda!
Penso che tutto ciò avrebbe benissimo potuto far parte dell’opera originale e non so se avrei notato la differenza. Sei stata molto brava ad integrare le tue ricerche con lo spirito e l’atmosfera del libro, perfino i nomi dei genitori di Inej mi sono sembrati molto plausibili, come se tutto fosse al posto giusto, insomma. Immagino quanto lavoro possa esserci dietro, per questo devo farti dei complimenti doppi. Ho trovato inoltre parecchi dettagli, come alcune frasi o manierismi, che riportano direttamente ai personaggi originali, a qualcosa che hanno detto o fatto nei libri, e per questo ai miei occhi sono sembrati tutti perfettamente IC. La felicità nel cuore di Inej penso che abbia scaldato anche il mio. Ho adorato il fatto che Kaz non volesse usare le posate per principio, perché anche stavolta doveva dimostrare a sé stesso e a lei che ce l’avrebbe fatta – anzi, che voleva assolutamente farcela. La sua forza di volontà, insieme all’incredibile empatia di Inej, li spinge lentamente l’uno verso l’altra, e credo che il bacio sotto il vischio rappresenti una piccola importante conquista, una prima delle tante che io spero con tutta me stessa li porti, un giorno, ad amarsi come vorrebbero. Inoltre, bellissimo il finale: Kaz che, dopo essersi concesso quel gesto d’intimità, torna improvvisamente austero e ligio al dovere e lei che invece non vuole lasciarlo andare, decisa a tenere ancora con sé quello spicchio di ciò che potrebbe essere la loro relazione, e quella frase, davvero meravigliosa, sul morire tante volte per poter vivere un poco con l’altra persona, che a mio avviso li rispecchia tantissimo.
Vorrei dire di più ma al momento mi scuso se non ho altre parole adatte a commentare questo meraviglioso scorcio natalizio.
Grazie per averlo pubblicato!
Un abbraccio,
Vavi |