Recensioni per
EBANO E AVORIO
di saratiz

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/02/22, ore 22:56

Ma!! Io ti conosco 💙💚💜 Che bella questa storia dedicata al suo strumento, anche se amara..
Sarebbe bello se invece quello non fosse uno dei suoi ultimi giorni, e se non fosse un addio. Anche io immagino sempre oscar molto legata alla musica, a dire il vero sia lei che andré, nei miei film mentali, in momenti più felici. Ho musicisti in famiglia e tra gli amici, io no, sono poco disciplinata mannaggia, ma in casa nostra cmq la musica si impara assieme ai numeri e alle lettere e nel buco minuscolo in cui vivo piuttosto che al pianoforte (e agli altri strumenti musicali) rinuncerei ai mobili!
Non avevo letto la tua storia "nell'altro posto", tanto lo sai il perchè, se dal finale mi accorgo che è triste chiudo, però adesso ho visto lo stesso titolo qua e, ho fatto 2+2 e...
Ciao carissima, complimenti davvero, e un abbraccio!
Adesso però devo cercarmi qualcosa di divertente altrimenti piango!!!!
🤗 🤗 🤗

Recensore Master
04/01/22, ore 22:17

Molto intensa e originale. Hai saputo tessere i momenti salienti della vita di Oscar attorno alle poche immagini dell'anime in cui la vediamo al pianoforte. Notevole!

Nuovo recensore
04/01/22, ore 11:58

Complimenti! Oserei dire One shot piena, breve ma intensa. Un binomio, musica ed emozioni, che da quel sapore di verità e realtà. Brava!!! A presto, spero!

Recensore Master
03/01/22, ore 21:34

Complimenti Saratiz mi hai commossa. Hai raccontato la vita di Oscar attraverso il suo rapporto speciale con la musica e il suo pianoforte, compagno di mille stati d'animo. Io di musica non so nulla, tranne le emozioni che, di volta in volta, mi dà nel profondo e quindi la grande ammirazione per chi suona e per chi sa destreggiarsi con questa arte così evocativa. Brava!

Recensore Master
03/01/22, ore 21:21

Hai fatto una bella interpretazione dei momenti salienti della vita di Oscar attraverso la sua più grande passione, la musica.

Recensore Master
03/01/22, ore 20:57

Bello questo binomio „vita/musica“.
Ogni momento dell‘esistenza di Oscar segnato dal rincorrersi di note dalle sfumature più disparate, fino alla decisione finale, al compimento di un ciclo. Il saluto al suo „gigante buono“ un po‘ mi ricorda il saluto a Maria Antonietta, il distacco da un amico, un distacco causato da una scelta che non ammette ritorno ad un mondo travagliato, ma pur sempre amato,che non esiste più.
Solo chi conosce una passione dal profondo, può descriverla.
A presto.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
03/01/22, ore 17:53

Cara Saratiz, ci hai regalato, con questa one shot, un attimo di pura magia.
Sei magistralmente riuscita ad interpretare, tramite il pianoforte, il gigante buono, l’animo inquieto di Oscar la quale, solo quando poteva concedersi allo strumento, ne diventava parte integrante ed era in grado di estraniarsi dal mondo circostante e creare una autentica magia data da quell’alternanza di tocchi sui tasti bianchi e neri.
Aveva imparato ad addomesticarli; le sue dita volavano veloci e delicate al medesimo tempo facendo scaturire l’armonia. Tutti rimanevano estasiati dal prodigio che si manifestava quando Oscar si metteva al suo pianoforte. Lei esaltava le musiche che andava suonando e altri si esaltavano al vederla finalmente libera dalle catene imposte che ne avevano condizionato la vita.
André riusciva a vedere la vera Oscar quando suonava, lui che la capiva e la conosceva forse anche meglio di se stessa, e comprendeva che, quel suo gigante buono, le desse forza per le tante sollecitazioni che si trovava costretta ad affrontare.
Gli anni passavano ma la passione per la musica e per il bel suono dei compositori che amava si faceva sempre più intenso, fino a divenire un tutt’uno con la melodia.
A quel pianoforte aveva riflettuto e si era concessa il lusso di poter finalmente decidere per se stessa e la sua vita, per quello che sarebbe stato da un certo momento in poi, anche se il futuro si presentava estremamente incerto, ma come unica certezza aveva la vicinanza dell’unico uomo che sempre l’aveva compresa, e amata per quella che era e che l’avrebbe accompagnata anche in questa decisione condivisa.
Bellissima la scena finale, con quella carezza che sembra essere data ad un vecchio e caro amico, il quale è sempre stato a sua disposizione e al suo fianco, e la lacrima scesa un delicato bacio al suo gigante buono.
Sei stata bravissima, mia cara, a farci avvertire anche quella che è la tua passione rivolta a questo strumento che ha vibrato tramite le tue parole.
Un componimento che accarezza la mente e scalda il cuore.
Grazie per la condivisione e un affettuoso saluto.

Recensore Veterano
03/01/22, ore 12:47

Ciao saratiz, è una bellissima "meditazione", come la chiami tu.
Il rapporto di Oscar con la musica mi ha sempre affascinato..nell'anime suona il piano, nel manga il violino ..ma in entrambi i casi, si comprende un profondo legame.. la musica è la voce dell'anima, secondo me. E con un personaggio complesso come Oscar, la musica è più che semplice espressione artistica!
Come dici tu giustamente, chi suona istaura un rapporto affettivo con lo strumento, creando dialoghi meravigliosi e ciò lo hai reso molto bene nel tuo scritto.
Mi è molto piaciuto il tuo stile, come hai descritto tutto questo, le emozioni che Oscar voleva trasmettere ed esternare....così come hai descritto la capacità di André di comprendere le emozioni di lei attraverso le note. Bravissima!
Spero di rileggerti ancora! F.

Recensore Master
03/01/22, ore 12:46

Cara Saratiz, ma lo sai che ancor prima di leggere il tuo post scriptum avevo capito che la musica di Oscar è anche tua?
Mi hai riempito di benessere con questo racconto, di dolcezza e di commozione fino all' ultima parola.
Noi non abbiamo mai avuto modo di conoscerci, neanche virtualmente però è bello sentire un' anima gemella che tanto condivide col mio mondo interiore ed è bello anzi straordinario io tuo immedesimarti con Oscar mentre stava al pianoforte, il suo" gigante buono".

Già avevo apprezzato la tua bravura, la tua capacità d' introspezione e il tuo parlarci dei sentimenti, questa è l'ennesima riconferma del tuo talento verso la scrittura e sicuramente anche verso il piano. Un compagno di viaggio che ci supporta in tutte le situazioni della vita.
Ho particolarmente apprezzato questo passaggio

" E poi le piaceva, quanto le piaceva, il contrappunto, l’alternanza melodica fra le due mani, la corsa delle dita nelle fughe, tanto simile alle sue galoppate nel verde nelle ore di libertà, quelle galoppate che sapevano inondare di aria i suoi polmoni saturi di impegni e doveri."
Sono rimasta senza parole: sarà una oneshot da leggere e rileggere, nel mio cassetto dei ricordi. Un abbraccio, buon anno!
(Recensione modificata il 03/01/2022 - 12:47 pm)