Recensioni per
La banalità del male
di Ladybug87

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/02/22, ore 16:12

Ciao Ladybug87. Mi sono immersa in questo tuo scritto attraverso il punto di vista in prima persona. Mi ha colpita l'immagine del cielo e della neve associate dal colore bianco che viene ripresa nel finale. Hai ben espresso il sentire di quest'uomo che è un sentire universale. Uno scritto nel suo essere breve intenso e che fa emergere la tua profondità d'animo. Grazie per questa condivisione. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 05/02/2022 - 04:13 pm)

Recensore Master
29/01/22, ore 06:11

È un brano breve ma intenso.
Non hai lasciato spazio a dettagli e retoriche. Sono bastate poche pennellate per mettere in risalto la tragedia che si è consumata in quei luoghi e in quei giorni. Come quegli occhi: "gli occhi di quei fantasmi con le tute a righe".
Come l'avere accostato quel titolo, stridente, mutuato dal libro della Arendt: "la disarmante banalità del male".

Sono andato a leggermi il capitolo di Levi a cui fai riferimento. Ho molto apprezzato il percorso mentale che hai fatto nella tua rielaborazione, rispettando i dettagli storici. Come l'aver passato il punto di vista dai prigionieri al piccolo drappello di ricognizione russo. Come l'aver messo in evidenza il dettaglio, quasi emblematico, della strada sospesa. Come l'aver trasformato "il grigio della neve e il grigio del cielo" in "un cielo bianco sporco e la neve di colore bianco sporco".
Complimenti per questo tuo piccolo, grande, contributo alla giornata della memoria.
P. S. correggi "initelleggibile".

Recensore Master
28/01/22, ore 18:00

Ciao Ladybug, ho scoperto per caso questo tuo racconto sull' Olocausto ,breve ma veramente struggente . Questi esseri malvagi con la loro superbia e perversione credono di impadronirsi del mondo eliminando chi, secondo loro potrebbe creare inciampo. Ora come allora.....Ricordiamo sempre quelle povere vittime innocenti che oggi sono le stelle checdanno luce a quel cielo che brilla . Complimenti vivissimi

Recensore Master
28/01/22, ore 09:17

Breve ma intenso.
I sopravvissuti non dimenticheranno.

I discriminati di oggi, nemmeno.
C'è qualcuno che vorrebbe facessero quella stessa fine, a dimostrazione che l'uomo non impara mai e il Male dentro di lui non morirà mai, generazione dopo generazione.

Sei bravissima come sempre.