Recensioni per
I nostri oscuri sentieri
di drisinil
Trecentosessantacinque giorni fanno un anno; trecentosessantacinque albe, altrettanti tramonti, un altro. Diciotto anni diventano venti, ventitré, venticinque. |
Io adoro loro due scritti da te , mi arrivano dritti dritti al cuore. Questa loro relazione complicata e turbolenta. |
Mi piace questo Oikawa perennemente in lotta con sé stesso, mai contento che sfida ogni limite. Ha fatto dei sacrifici non indifferenti cambiando nazionalità e volando a dodici ore lontano da casa ma poi pensa che questo è niente, che è solo un puntino nell'universo e che tanto siamo destinati a morire per cui meglio vivere la vita dando il massimo in ciò che lo appassiona. Ushijima è schietto, vero, senza sotterfugi e gli esprime il suo amore sincero, senza giri di parole. Pezzo stupendo, soprattutto la parte introspettiva iniziale che ho gradito in modo particolare. |
Come sempre mi domando come tu faccia a rendere questo Tooru e questo Wakatoshi così veri e toccanti. Il modo malsano e masochistico in cui Tooru continua a combattere contro sè stesso, e il modo in cui Wakatoshi riesce sempre a svoltare un attimo prima di quanto Tooru si aspetti, stupendolo e lasciandolo a dover fare i conti con sè stesso. Adoro e odio questa sofferenza centellinata, questa storia nel vortice del tempo e dello spazio, con inizi e fine che si scontrano e si mischiano, e vorrei andare avanti a vedere cosa succederà tra di loro e insieme ne ho paura. |
Bella e straziante questa lettera. Sono entrambi così complicati, fragili e sbagliati in un modo così simile e così diverso e la loro relazione è qualcosa di doloroso e fallimentare, un farsi male a vicenda, un cercarsi senza mai trovarsi, anche quando già ci si tiene per mano. Sono stati legati fin dal primo sguardo eppure hanno continuato a sfuggirsi. O meglio Tooru ha continuato a sfuggire, perché ha intuito che Ushijima lo divorerebbe con la sua volontà inossidabile, la sua forza disumana e che se vuole continuare a esistere come se stesso può solo stargli lontano, perché Ushijima lo adora, ma non ha ancora capito che Tooru il suo posto nel mondo ha bisogno di trovarli da solo. E quel primo dialogo "Opposto" che poesia, con Ushijima che vuole esistere oltre la pallavolo e Tooru che vuole esistere nella pallavolo. E così le ultime parole di Ushijima, mutuate da quelle di Tendo "Addio, mio paradiso" quanta dolorosa verità, nella consapevolezza di aver perso ciò che c'è di più importante, senza neanche capire il perché. |
Posso piangere? Anzi, ri-piangere visto che sarà la quinta volta che la leggo? Questo trio mi strazia, l'ho già detto, ma che ci posso fare? |
Una delle caratteristiche che amo di più nelle tue storie sono le piccole cose che evocano immagini gigantesche: i “fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale” del genio di Aladin. Sai quante volte le rileggo, gustandomi il suono di quella certa parola o dell’immagine che mi hai lasciato nel cuore? |
Io come sempre vengo rapita da ogni aggiornamento di questa storia che mi sta entrando sempre più sottopelle. |
Eccomi qui. |
Mi sento un po’ come Wakatoshi, ormai, ogni recensione è una lettera struggente d’amore alla tua scrittura intonata come una voce bianca, cristallina e pura. Ma anche ai tuoi contenuti così delicati, attenti; i dialoghi sorprendenti e cuciti addosso ad ognuno dei tuoi personaggi. E come già ti ho scritto hai il potere di farmi guardare quegli stessi personaggi attraverso un caleidoscopio che centuplica le loro personalità, mostrandomi la loro profondità e le loro sfaccettature, facendomi irrimediabilmente cadere ai loro piedi. |
Come sempre il modo in cui riesci a entrare nell'animo di Wakatoshi mi stupisce e mi affascina. Nella mia testa quanto tu scrivi succede davvero, e questi quattri tovaglioli ancora una volta riescono a farmi provare un dolore e una pena incredibili per il suo amore non (?) corrisposto. Poche righe, dei flash senza tanti fronzoli, che penetrano fino in mezzo al cuore lasciandomi davvero affranta. Che dire, grazie per questa ulteriore perla in questa raccolta che spero avrà un lieto fine, prima o poi. |
Piano piano arrivo! |
Una folgorazione. |
Splendido! Questo pezzo è davvero bellissimo! Il modo in cui Hajime racconta il suo rapporto con Tooru, come lo capisce e vede come stia cambiando, crescendo, riconosce il suo talento e le sue fragilità insieme alla sua determinazione granitica. Si delinea già quel rapporto strano con Ushijima che esploderà poi nell'età adulta. E quel pavimento di lava che ritorna... Come sempre ogni tuo pezzo è un piccolo capolavoro. <3 |
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