Recensioni per
I nostri oscuri sentieri
di drisinil

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/07/23, ore 00:09

Trecentosessantacinque giorni fanno un anno; trecentosessantacinque albe, altrettanti tramonti, un altro. Diciotto anni diventano venti, ventitré, venticinque. 
E l’essere stato innamorato per sette secondi rimane sotto la pelle come spina di un cespuglio di rose, più doloroso che bello, più vero che reale. Ma poi diventa parte di te e continui a sentirla, anche se non fa più male, un corpo estraneo che ha imparato a vivere con te, con la tua carne, con i tuoi giorni che passano. 
E mentre pettirossi continuano ad andare non si sa dove d’inverno, i dolci rimangono un peccato necessario per espiare una pena inferiore rispetto a quella che senti di meritare per aver tradito un amore (forse due) e una nazionalità cercando di rimanere sempre fedele a te stesso e al tuo orgoglio, nonostante gli anni che passano, nonostante le crepe riparate con colature d’oro su un’anima bella, preziosa come porcellana.  
Come si fa a non amarti, Tooru? 
Buon compleanno, Grande Re, grazie Amalia per questo gioiello❤️!

Recensore Master
22/07/23, ore 23:19

Io adoro loro due scritti da te , mi arrivano dritti dritti al cuore. Questa loro relazione complicata e turbolenta.
Ho adorato tutta la storia ma la prima parte quella dove Tooru pesa al passato e davvero struggente.
Tooru tiene wakatoshi, ma Wakatoshi tiene Tooru divinamente.
Non mi stancherò mai di dirtelo scrivi divinamente. E loro due scritti da te sono meravigliosi.
Grazie sinceramente grazie, per questa ennesima perla.
A presto
Bombay

Recensore Master
22/07/23, ore 16:11

Mi piace questo Oikawa perennemente in lotta con sé stesso, mai contento che sfida ogni limite. Ha fatto dei sacrifici non indifferenti cambiando nazionalità e volando a dodici ore lontano da casa ma poi pensa che questo è niente, che è solo un puntino nell'universo e che tanto siamo destinati a morire per cui meglio vivere la vita dando il massimo in ciò che lo appassiona. Ushijima è schietto, vero, senza sotterfugi e gli esprime il suo amore sincero, senza giri di parole. Pezzo stupendo, soprattutto la parte introspettiva iniziale che ho gradito in modo particolare.

Recensore Master
21/07/23, ore 15:42

Come sempre mi domando come tu faccia a rendere questo Tooru e questo Wakatoshi così veri e toccanti. Il modo malsano e masochistico in cui Tooru continua a combattere contro sè stesso, e il modo in cui Wakatoshi riesce sempre a svoltare un attimo prima di quanto Tooru si aspetti, stupendolo e lasciandolo a dover fare i conti con sè stesso. Adoro e odio questa sofferenza centellinata, questa storia nel vortice del tempo e dello spazio, con inizi e fine che si scontrano e si mischiano, e vorrei andare avanti a vedere cosa succederà tra di loro e insieme ne ho paura.
Crei dipendenza, è il talento dei grandi scrittori.
❤️

Recensore Veterano
03/07/23, ore 15:35

Bella e straziante questa lettera. Sono entrambi così complicati, fragili e sbagliati in un modo così simile e così diverso e la loro relazione è qualcosa di doloroso e fallimentare, un farsi male a vicenda, un cercarsi senza mai trovarsi, anche quando già ci si tiene per mano. Sono stati legati fin dal primo sguardo eppure hanno continuato a sfuggirsi. O meglio Tooru ha continuato a sfuggire, perché ha intuito che Ushijima lo divorerebbe con la sua volontà inossidabile, la sua forza disumana e che se vuole continuare a esistere come se stesso può solo stargli lontano, perché Ushijima lo adora, ma non ha ancora capito che Tooru il suo posto nel mondo ha bisogno di trovarli da solo. E quel primo dialogo "Opposto" che poesia, con Ushijima che vuole esistere oltre la pallavolo e Tooru che vuole esistere nella pallavolo. E così le ultime parole di Ushijima, mutuate da quelle di Tendo "Addio, mio paradiso" quanta dolorosa verità, nella consapevolezza di aver perso ciò che c'è di più importante, senza neanche capire il perché.

Recensore Veterano
16/06/23, ore 17:25

Posso piangere? Anzi, ri-piangere visto che sarà la quinta volta che la leggo? Questo trio mi strazia, l'ho già detto, ma che ci posso fare?
Cioè, ma la dolcezza di Iwachan, porca miseriaccia, come la gestisco? Come faccio a non stare male per lui, per loro? Amalia, tu come fai??
Al solito, amo tutto quello che scrivi, amo la tua coerenza, amo il modo in cui sei fedelissima al tuo headcanon e alla caratterizzazione dei personaggi: rileggendo questo capitolo dopo il successivo e confrontandoli, ho adorato il parallelismo di Iwa con i piedi affondati nella lava e Waka nella neve gelida, Iwa davanti alla porta chiusa del bagno e le centinaia di porte che si aprono a Waka al suono di "Vuoi entrare?": in una storia c'è Tooru che esce e nell'altra c'è Waka che entra. Un attraversamento di porte mentre Haijime è fermo lì nell'impossibilità di attraversarle, con i piedi nella lava bollente. E "...io sarei curioso..." piantato nella testa come un pugnale.
Che doloreeeee Amaliaaaa!
tua
G

Recensore Veterano
16/06/23, ore 16:25

Una delle caratteristiche che amo di più nelle tue storie sono le piccole cose che evocano immagini gigantesche: i “fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale” del genio di Aladin. Sai quante volte le rileggo, gustandomi il suono di quella certa parola o dell’immagine che mi hai lasciato nel cuore?
“Poi te lo dico” è una delle tante, piccole, cose potenti: ho sentito lo smarrimento di Wakatoshi davanti a un domanda apparentemente tanto semplice, il lost in translation di due anime nello stesso campo gravitazionale che non si capiscono, e comunque arrivano dove vogliono arrivare, spinte da cosa? Magari da un frullo d’ali di pettirosso o di farfalle furiose. 🥰
“Poi te lo dico” è una promessa, ma anche la speranza viva dell’esistenza di un “poi”, mi ha fatto una tenerezza infinita questo ragazzone ancorato alla terra ma quasi affogato nella neve sciolta e l’immagine del pesce e dell’amo con Tooru pescatore sul molo/terrazzino, è, come al solito, dolorosamente struggente alla Amalia… avrei voglia di urlare quando leggo queste descrizioni meravigliose… non sei stanca di sentirmi in totale adorazione?? 
Tua adorante 
G

Recensore Master
15/06/23, ore 08:12

Io come sempre vengo rapita da ogni aggiornamento di questa storia che mi sta entrando sempre più sottopelle.
Come un novello Romeo, Toshi (!) resta ad aspettare qualsiasi cosa gli venga data, disposto ad accettare tutto, anche un'influenza. Ma la sua costanza viene premiata. Finalmente scopriamo il rimando ai pettirossi e vediamo un'apertura in Tooru che deve fare uno sforzo per ricordare (a sè stesso) che lo odia.
E niente, mi emoziono ogni volta di più.
<3

Recensore Veterano
30/05/23, ore 09:19

Eccomi qui.
Avevo lasciato indietro questi capitoli perché dovevo raccogliere le idee, e dopo mesi, non posso ancora dire di essere pronta a raccontarti per bene e con razionalità cosa mi sia piaciuto, perché le parole continueranno a venir fuori confuse, stordite dall’afa malinconica della notte di fine luglio che hai raccontato.
Potrei iniziare col dire che Tooru lo amavo già da prima di leggere te - come chiunque altro, credo - ma le dimensioni di quell’amore non mi erano chiare finora. Finché non l’ho sentito nelle lettere di Waka e non l’ho visto con gli occhi di Iwachan.
E questo momento di amicizia e rivalità mi mancava come l’aria e non lo sapevo, mi fa male da morire e al tempo stesso mi riappacifica col “triangolo del dolore” perché, Dio, quanto amore c’è!
Grazie, grazie, grazie per avermi indicato dove guardare anche stavolta❤️!

Recensore Veterano
30/05/23, ore 08:49

Mi sento un po’ come Wakatoshi, ormai, ogni recensione è una lettera struggente d’amore alla tua scrittura intonata come una voce bianca, cristallina e pura. Ma anche ai tuoi contenuti così delicati, attenti; i dialoghi sorprendenti e cuciti addosso ad ognuno dei tuoi personaggi. E come già ti ho scritto hai il potere di farmi guardare quegli stessi personaggi attraverso un caleidoscopio che centuplica le loro personalità, mostrandomi la loro profondità e le loro sfaccettature, facendomi irrimediabilmente cadere ai loro piedi.
Ci sono immagini che mi commuovono per la semplice bellezza della tua descrizione: l’esperienza mistica, “il cuore rivolto alle stelle e le tue parole gocciolavano su di me dall’alto. Per questo avevo la faccia bagnata” me lo porterò nel cuore per sempre (custoditi nel solito file nella mia testa).
Ti sono immensamente grata per tutta questa bellezza ❤️

Recensore Master
29/05/23, ore 09:09

Come sempre il modo in cui riesci a entrare nell'animo di Wakatoshi mi stupisce e mi affascina. Nella mia testa quanto tu scrivi succede davvero, e questi quattri tovaglioli ancora una volta riescono a farmi provare un dolore e una pena incredibili per il suo amore non (?) corrisposto. Poche righe, dei flash senza tanti fronzoli, che penetrano fino in mezzo al cuore lasciandomi davvero affranta. Che dire, grazie per questa ulteriore perla in questa raccolta che spero avrà un lieto fine, prima o poi.
<3

Recensore Master
13/04/23, ore 15:37

Piano piano arrivo!
Che dire i tuoi pezzi su loro due (tre) sono sempre magnifici, questo Iwa mi ha sciolto il cuore, che coglie ogni sfumatura di Tooru, che conosce ogni suo intimo segreto e modo di esprimersi.
Hajiame si sta (o meglio è già) innamorato di Oikawa ma è ancora in quella fase che non ne è consapevole sono ancora così giovani eppure si capisce dove andranno a finire tutti e tre.
Il tuo modo di scrivere mi affascina sempre tantissimo, tratteggi tutti in modo spettacolare li si riconosce perfettamente, anche Ushijima che qui non viene mai nominato direttamente.
Bravissima e mille complimenti!
A presto
Bombay

Recensore Veterano
15/02/23, ore 15:04

Una folgorazione.

So perfettamente di cosa parli, Wakatoshi.
È ciò che mi è successo, nel momento in cui ho iniziato a leggere questa magnifica lettera. Quando ho capito - anzi, sentito - sotto la pelle la profondità del tuo amore. Mi ha fatto male, malissimo.
Mi ha fatto male quando Toruu ha complicato la tua vita solo guardandoti con quegli occhi che parlano, potenti. Mi ha fatto male come abbia sempre cercato di sottometterti senza mai riuscirci e, in ragione di questo, come tu ti sia sempre distinto dagli altri sudditi rendendoti ai suoi occhi e al suo animo vanesio qualcuno di interessante. Sono stata orgogliosa di te quando gli hai consegnato la lettera, quando hai incassato il pugno di Iwaizumi, li ho odiati un po’ tutti, quelli che non capivano cosa stava succedendo.
Ma voi tre lo sapevate perfettamente che in quel momento stava iniziando qualcosa e avete risposto con l’unica reazione che possibile: chi con la forza fisica, chi con la forza della verità e chi con la forza dell’umiliazione.
E così avete continuato a vivere questo strano triangolo che vi ha portato fino a stamattina, quando lui se ne è andato lasciandoti con una domanda sulla lingua e un labbro spaccato.
Rimani sempre così, Wakatoshi, nella ferma certezza delle tue parole, nelle lacrime dell’unica volta che hai fatto l’amore, nella forza granitica di un cuore gentile dedicato a un sovrano vanesio, bellissimo, complesso e profondamente umano: il tuo unico amore, il tuo paradiso.

Sipario. Lacrime. Addio.

Recensore Master
12/02/23, ore 21:47

Splendido! Questo pezzo è davvero bellissimo! Il modo in cui Hajime racconta il suo rapporto con Tooru, come lo capisce e vede come stia cambiando, crescendo, riconosce il suo talento e le sue fragilità insieme alla sua determinazione granitica. Si delinea già quel rapporto strano con Ushijima che esploderà poi nell'età adulta. E quel pavimento di lava che ritorna... Come sempre ogni tuo pezzo è un piccolo capolavoro. <3

Recensore Master
24/08/22, ore 06:37



Da quando è comparso il capitolo in cui Iwazumi incontra Ushijima a San Francisco, la loro amicizia mi ha affascinato subito. 
Ushiwaka e Iwa-chan sono come due isole bagnate dallo stesso oceano: conoscere ed amare Oikawa li ha avvicinati tanto da renderli complici. Il loro modo di interagire è al vetriolo, senza delicatezza, aperti e vulnerabili ai colpi bassi che arrivano. Non puoi essere davvero amico di uno che condivide il letto della persona che ami. 
mi ha molto colpito il fatto che Ushiwaka non manchi Toruu, del modo giusto di amare. Mi ha fatto molto riflettere. Wakatoshi ha accettato Toruu per quello che è, uni spirito libero votato alla pallavolo. Non può afferralo ingabbiarlo lo ucciderebbe, perciò lo lascia libero perchè è il modo migliore per dimostrare di tenere a qualcuno è asciarlo andare se averlo con sé significa renderlo infelice.
Ma è anche vero che Ushijima è una persona diversa da Iwazumi, e come tale al suo modo di concepire l'amore. E' diverso e sicuramente non condivide tanto passato quanto Iwa-chan. Quest'ultimo ha vissuto accanto a Toruu per anni, spalla a spalla, corsa dopo corsa, ha un tipo di relazione completamente diversa. Non c'è un modo giusto per amare ma dipende tanto da chi si è, ed dal legame che ci lega con altro. In questo racconto traspare come due persone diverse amano a modo loro una stessa: soffrono per lui, perché nonostante tutto è infelice. Due ragazzi che si trovano a festeggiare dell'unica persona importante per loro, anche se non hanno nulla in comune anche se si odiano un po', possono capirsi solo l'un l'altro. 
Molto bello anche questo capitolo, stile scorrevole ed accattivante. Mi ha fatto sorridere le battute tra i due ( la citazione di Kuroo è LOL), sebbene sia una storia malinconica, forse perchè agrodolce: non tutto nella vita va male ne tutto va bene, è come la vita infondo.
Complimenti!
Kiss
Risa

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