Ma buongiorno! Ed eccomi sempre pronta ed entusiasta all’idea di continuare la lettura. Dopo le rivelazioni fondamentali del capitolo precedente, praticamente quello dove si colgono tre quarti delle domande esistenziali poste in tutto questo tempo… dopo lutti, dopo combattimenti estenuanti, dopo le separazioni, ora arriva il momento di riprendere e mi chiedo a questo punto fino a dove sarai capace di arrivare a fondo.
Il capitolo non comincia certo nel migliore dei modi, anzi direi che le problematiche si mostrano già esattamente per quello che sono: Remnant è stata identificata come meta da raggiungere, Dreamland come base della ribellione e questo la toglie automaticamente da una sorta di intoccabile unità come risorsa importante per l’Impero. E mo? Eh, adesso saranno cazzi amari perché già da quello che si intuisce di Esdeath pare non essere certo una persona qualsiasi, figuriamoci con l’idea che anche Vader stesso la raggiungerà a breve. Qui le pedine che erano state già posizionate si stanno muovendo in una mossa d’attacco pronta a liberare tutta la scacchiera… cosa troveranno a Remnant?
Ahhhh quanto adoro la presenza dei flashback, o sogni, o momenti comunque persi nell’oblio lontano dal presente narrato: quando li metti tu capita di trovarne di fumosi come quello che pare riguardare direttamente Loki a inizio paragrafo suo, che sia…? Comunque l’idea di avere Thor imprigionato e portato direttamente al fratello non promette assolutamente nulla di buono, direi che non è affatto una situazione facile, anzi. E il punto di vista di entrambi che si scontra mi fa capire quanto da una parte – da ciò che posso tentare di ipotizzare – Odino abbia tramato molto bene ogni singola cosa nel singolo ordine. Ciò che ha fatto è stato concepito da entrambi in modi diversi, e io mi dico: dove sta davvero la verità? Non ho idea ma ciò che pensa il dio dell’inganno non è certo da sottovalutare: ha ragione su tante, troppe cose e Thor lo sa bene. Certo che lo sa, ma avrebbe dovuto scendere dal piedistallo su cui si era eretto e un filino di umiltà in più non avrebbe certo guastato. Anche perché ricordiamo, l’odio è un sentimento altrettanto sincero e incredibile quanto l’amore. E prima uno, e poi l’altro hanno mosso Loki dove attualmente si trova.
La strage della famiglia di Loki è stata devastante da immaginare e da vedere, tali da sconvolgere chiunque nella sua brutalità. Io penso non siano stati loro, no, credo il Maestro abbia manipolato il dio per portarlo dalla sua parte e renderlo artefice della futura morte eventuale del fratello.
Loki al momento è intoccabile perché mosso da sincero sentimento, una vendetta che lo rende pericoloso come pochi, ma la tensione di questo momento carico e rarefatto si scioglie nel dialogo tra Thor e Accelerator, che gli ha rivolto parole sincere, toccanti, bellissime… hanno in comune qualcosa loro, e proprio per questo ciò che il dio gli ha detto è penetrato a sufficienza per dare uno spunto di riflessione importante, che potrebbe far cambiare davvero il modo in cui il ragazzo vede se stesso, il mondo e coloro che ama.
Il flashback sugli incontri di Sigyn e Loki è molto ben costruito: penso la valchiria sia la prima e l’unica ad aver trattato il dio alla pari, con scioltezza, con naturalezza e senza utilizzare disprezzo o timore reverenziale nei suoi confronti. Insomma gli ha tenuto testa fin da subito e capisco anche perché si è avvicinato a lei.
Di Sif qui si colgono un paio di cose ma vederla mettere l’onore davanti a tutto e persino davanti alla figura stessa dell’amica, beh, passa per una convinzione che mi ha fatto soffrire leggere: l’odio nei confronti di Loki è tanto e tale che Sif ha preferito levare di torno Sigyn nonostante fosse un tempo sua amica, così da farla destituire. Che dire, complimenti, eh, ma non credo di potermi aspettare altro da chi è così devoto al proprio ruolo da non riuscire a vedere oltre; come si desse per scontato che nessuno avrebbe mai potuto amare uno come Loki. E mi dico: dovrei stupirmi se lui cova tanto rancore? Vivere secoli così, chiunque lo circondava o lo detestava o ne aveva una paura fottuta… quello che noto è che comunque non è uscito fuori di senno perché pensa e riflette su ciò che i due hanno detto durante il dialogo, ma intuisco che anche se cambiasse idea non potrebbe comunque tornare indietro.
Un patto col Maestro, in fondo, si deve rispettare. Punto. A prescindere, no?
Credimi quando ti dico quanti spunti di riflessione tu riesca a dare in ogni scena, anche in quelle di transizione: il passaggio di vestizione di Accelerator con Thor prima dell’ingresso in arena dice molto sia di uno che dell’altro, a livello caratteriale e di esperienze passate. Lo trovo un espediente ottimo per mettere dei piccoli punti fermi nei momenti di pausa dall’azione.
Ecco che si arriva alla vera e propria azione: l’atmosfera è letteralmente elettrica, caricata a mille dagli spettatori e dalle aspettative – loro, di Loki e mie – sugli scontri. Trovo interessante la differenza tra il primo e il secondo, di contenuto, di movimento e di base: la scelta di una azione/reazione pilotata da parte di Marie e Accelerator è interessante, mi fa capire quanto siano furbi, pensanti, scaltri ma anche abituati a usare l’intelletto come arma fondamentale. Ovvio che il dio si sia accorto di questa burla ai suoi danni e a far piacere al pubblico urlante, si sa, ma non può fare altro al momento perché neppure un re può alla sete di sangue nell’arena. Il secondo è proprio il combattimento tipo di Thor, questo glielo sento scorrere nelle vene come quelle di Auth, i due sono molto più portati a raggiungere il limite e tentare di superarlo per una battaglia senza eguali, indipendentemente dalla conclusione di essa. Tecniche diverse, tempi studiati, ritmi differenti nella narrazione aiutano a gestire letempistiche di queste lotte, oltretutto riesci sempre a rendermele chiare davanti agli occhi arricchendole di particolari, colori, suoni e vibrazioni che vanno al di là delle semplici parole pubblicate su una pagina web.
Ritrovare Marie e Auth è stata una sorpresa bellissima, come stupendo è stato vedere il tutto concludersi nell’estasi di battaglia che soltanto i veri guerrieri forgiati possono provare nel momento in cui si frantumano nella carne terrena ma raggiungono la pace dei sensi nell’anima. Strani, eh, ma sti due si sono assolutamente trovati sul campo di battaglia. Quello che ora voglio capire è cosa abbia in mente davvero Loki per loro, in fondo al momento li ha usati soltanto come gladiatori sulla sabbia di una arena stile combattimenti romani, ma niente di più… ho paura a pensare cosa lui stia tramando per il fratello, Accelerator e per le due donne. Il suo intelletto è la sua arma migliore, ma credo che in certi frangenti possa davvero essere una risorsa a doppio taglio. Chissà. Intanto mi sono divertita un sacco, rapita da questo capitolo come dai precedenti, impaziente di continuare e sempre più affezionata lettrice di te, di voi.
Alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |