Recensioni per
Mr. Right
di kamony

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
09/04/24, ore 08:19
Cap. 1:

Buongiorno stellina 💕
Oggi sono riuscita a leggerla tutta quanta. L'altra volta ho letto qualcosa e, appena hai menzionato il castello di carte mi sono sentita un po' crollare io per motivi che ben sai. Quando conosci i sentimenti che l'autrice menziona e li senti addosso a te è bellissimo sì, ma in questo caso è stato reale e bellissimo in un modo doloroso. I miei sinceri complimenti per aver scritto ciò. Sembra una rivincita. Ne sei uscita, con i graffi ma non sanguigni più e, magari questo racconto potrà aprire gli occhi a delle ragazzine/i uomini/donne innamorate. L'amore non ha età e, la sensazione di stare sulla "nuvola " è sempre uguale. Il fatto è che l'amore è e deve essere fiducia reciproca, verità e appunto sincerità e amore vero. Se ami non tradisci, non ferisci e non menti. E, come in guerra se sei stata ferita grande e vedrai il nemico spuntare, non rimarrai ferma. Diventerà arma anche la lingua.
Onestamente a quelle scuse avrei reagito malissimo. Infatti nel mio caso è stato così ti confido. Solo perché non ho smantellamento le emozioni e, di quel castello di carta è rimasto solo il peggio. Non amore, non delusione ma puro dolore. Io il mio ex spero di non vederlo mai più ahahh e spero che lui mi stia alla larga ^^ ma se un giorno riuscirei ad affrontarlo così, significa che sarò diventata una donna matura. Per adesso sono nella fase "ti dò un bel ceffone" e sono quindi una mocciosetta.
Tornando a noi. Ho amato i paragoni con le parole di zucchero ecc. In effetti lo zucchero viene anche paragonato al veleno, perché fa male. E ho adorato il titolo, il ritmo della storta e ogni singola parola. Mi è sembrata la scena di un film. Peccato che sia stato tutto fin troppo vero.
Stellina cara, complimenti! L'ho davvero aprezzata e mi ha aiutata a fare un passo avanti!
Grazie per averla condivisa.
Alla prossima, un abbraccio!
Ps: lui con la tipa nuova... Cristo! Lo schiaffo vorrei darglielo sul serio. Meglio perdere che trovare gente così!

Recensore Junior
22/01/23, ore 19:20
Cap. 1:

Ciao. Veramente brutto quando cadono i veli e vedi una persona che adoravi e che difendevi da tutto e da tutti mostrarsi per ciò che è, il senso di fallimento, il sentirsi imbecilli, la vergogna sono tremendi. E parlo di qualsiasi tipo d'amore, si crea una diffidenza che chissà quando sparirà, la fiducia è una lama a doppio taglio, dopotutto. Ma sembra che questa protagonista abbia superato tutto e sia pronta a riaprirsi al mondo. Molto bello.

Recensore Master
17/02/22, ore 08:26
Cap. 1:

Ciao^^
io ho sempre sostenuto che l'amore è più pericoloso dell'odio, e la tua storia sembra darmi un'ulteriore conferma.
Quante persone (uomini o donne, ovviamente) si sono fatte abbindolare dallo stronzo o stronza di tirno? Io ho una lista di amici persi, per questo motivo, che sembra l'elenco dei caduti della carica di Balaklava. Gente che a un certo punto trovava una donna e questa pian piano cominciava a erodere la sua "libertà mentale", passami il termine, portandolo a tagliare ogni aspetto della sua vita che non avesse a che fare con lei.
Io ti parlo di donne perché il mio è ovviamente un gruppo di uomini, ma penso che la stessa cosa funzioni anche al contrario, sebbene con modalità diverse.
E quindi, ho doppiamente apprezzato questa tua breve storia introspettiva, in cui la protagonista, che per anni è stata succube di questo "cattivo ragazzo" (in realtà semplicemente uno str...), si trova a sostenere con la massima tranquillità quello aguardo che prima aveva il potere di sciogliere ogni suo proposito di fermezza.
Quando succede una cosa del genere fa male, ma alla fine paradossalmente fa bene, perché porta ad aprire gli occhi, a vedere le cose con distacco e consapevolezza. Cosa avrebbe potuto fare, a quali abissi di bassezza e auto-umiliazione avrebbe potuto spingersi quella ragazza, se non avesse avuto la "fortuna" di imbattersi nel suo pseudo-Mr.Right con un'altra ragazza?
Aveva ragione il buon vecchio Nietzsche, quello che non ci uccide ci rende più forti.
Complimenti per questa bella storia, hai analizzato in maniera molto lucida e precisa la particolare situazione esistenziale che descrivi. L'ho letta con molto piacere^^

Recensore Veterano
14/02/22, ore 17:00
Cap. 1:

La prima cosa che mi è venuta in mente appena ho iniziato a leggere è "ma sono proprio io".
A parte questa piccola parentesi, credo che tutto quello che tu hai descritto rappresenti davvero la maggior parte delle persone che, almeno una volta nella vita, hanno vissuto un "amore" del genere. Io credo che a volte ci ritroviamo a vivere un'idea tutta nostra dell'amore quando incontriamo questi personaggi sulla nostra strada perché tendiamo ad "idealizzarli" e quindi a descriverli come persone che in realtà non sono. Ed è proprio questo che poi rende difficile il lasciare andare e il chiudere definitivamente tutto.
Complimenti perché hai reso reale ogni parola scritta ed ognuna di esse mi ha toccato profondamente.
Un abbraccio

_ImADreamer_

Recensore Master
13/02/22, ore 17:57
Cap. 1:

Io credo fermamente in una cosa, e cioè che la prima persona da amare siamo noi stessi.
Abbiamo il dovere di capire di cosa abbiamo bisogno, anche a livello intimo e spirituale, per essere in pace con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda.
E farci sempre tante, tante domande.
Perché è quando smettiamo di interrogarci, che rischiamo di prendere abbagli... nei rapporti interpersonali.
Amicizie fasulle, amori farlocchi.
Delusioni.
A volte è necessario, anche se brutale, avvicinarci bene ai nostri idoli fino a ritrovarci le dita intinte d'oro, per capire in chi ci siamo imbattuti.
Narcisisti patologici: così sono definiti, dagli psicologi, le persone prive di empatia verso il prossimo.
Persone che amano SOLO loro stesse: perché si, dobbiamo partire dall'amor proprio, ma questo è un punto di partenza, non di stallo eterno.
Loro, gli interrogativi, non se li pongono mai.
Per loro ci sono solo diktat: cioè imperativi imposti agli altri.
Il Narcisista è un poveretto, un essere amorfo, una sanguisuga che succhia linfa vitale altrui.
Si alimenta di sogni, di speranze ed aspettative.
Degli altri.
Ma come rappresenti benissimo in questo bel racconto intimistico, il perdono è un bellissimo dono che possiamo fare: non solo verso il Narcisista che ci ha distrutto l'amore, ma soprattutto verso noi stessi.
Grazie per le riflessioni che hai saputo donarmi con questo racconto, che svela tutta la tua delicata sensibilità: leggerti è puro diletto.
Bentornata ❤