Recensioni per
A parentesi chiuse (sempre)
di blackjessamine
Ciao! ❤ |
Come hai scritto anche tu nelle note della prima parte di questo racconto, il rapporto tra Ole e Homer con “Tra sempre e mai” aveva un senso anche nella sua conclusione. E a me era piaciuta, quella fine, era coerente, era comprensibile. E allora perché sto sorridendo così, ora che Ole e Homer sono tornati e si sono rivisti e si sono riabbracciati e amati “da qualche parte in Italia”? |
No, ma scusa, è finita così? Con loro due che si dicono sempre e poi non ci dai il "vissero per sempre felici e contenti"? Ma si fa così? No, Greta, così non va. Non puoi fare come Homer che porti scompiglio nelle nostre vite, agiti sentimenti, ci riduci con gli occhi luccicanti e siamo lì in trepidante attesa e poi chiudi la storia così. Io ora voglio un'altra storia di Homer che va a vivere a Portland con Ole e che tornano a B. perché quello è il luogo in cui tutto è iniziato, e sono felici e i signori Landmann sono sempre carini. E insomma, ce lo meritiamo questo finale! |
Io trovo che un senso ci sia eccome! La psicologia dei personaggi si è evoluta in concomitanza con il passare degli anni. L’ incertezza e il timore hanno lasciato il posto ad una maggiore consapevolezza di sé. Mi è piaciuta sopratutto la crescita di Ole. L’ho sempre percepito come il più fragile della coppia, forse perché più riflessivo e meno effervescente di Homer: ora sa chi è e non si nasconde più. |
Ciao! Che bella sorpresa, un vero regalo di compleanno anche per me (compio gli anni il 2 marzo, forse è per questo che amo tanto questa storia!) Nello stesso modo in cui ho preso il secondo libro scritto dall'autore per sapere come erano andate a finire le vite dei nostri eroi di carta, ho sperato di avere la possibilità di conoscere il destino dei tuoi eroi. |
Ommioddio Greta! Ma che meraviglia! Quanto mi erano mancati Ole e Homer! Quanto mi era mancata B. e i signori Landmann e persino il gatto scontroso che dà retta solo a Ole e al signor Landmann. <3 Che bella questa sensazione di tornare a casa che questo capitolo introduttivo lascia respirare. E non so se tu sei mai stata in inverno nelle case delle vacanze. Io non ho case vacanze, ma ricordo che un paio di volte sono andata a Pasqua in quella di mia nonna e ricordo l'odore di chiuso, il legno che scricchiola, le cose che cambiano eppure rimangono immutate e poi il clima, il giardino che contrasta con quello che si è soliti vivere in estate. Ora, forse è successo poco, ma non è poco, ma l'atmosfera che sei riuscita a creare in questa storia capace di farti respirare la nebbia e vedere chiaramente la condensa sulle listarelle di metallo del balcone è incredibile. Per un attimo ho sentito il legno del palo della scopa che Homer usava per spazzare tanto ero immersa in quell'atmosfera e vivevo attraverso gli occhi ancora innamorati di Ole. E io conto tanto sugli avvertimenti che a te spaventano, non perché abbia aspettative, ma perché sogno un lieto fine per loro due, uno che sia meglio della chiusura dolceamara del film e che sappia regalare a Ole e Homer un futuro insieme perché loro sono fatti a ritrovarsi, sempre. E speriamo che questa volta non siano solo una parentesi. |