Recensioni per
No more alone
di MercuryGirl93

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/10/22, ore 17:28

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Lo stile di scrittura è chiaro, la storia è tranquilla e senza nulla di esageratamente volgare, al pubblico piace molto ed è una delle One-shot più complete e belle che io abbia mai letto. È realistica per il genere e incontra perfettamente gli argomenti trattati senza essere troppo contorta. È adatta a tutte le età e spiega chiaramente cosa passa nella mente del personaggio e i suoi sentimenti.

Recensore Master
25/03/22, ore 23:49

Ciaooooooo!
Allora, io non so se questa impressione sia frutto della mia fantasia o dell'orario, ma dopo circa una decina di righe ho esclamato: "Ma io questa storia l'ho già letta!". Ho visto che l'avevi pubblicata nel 2014 con un vecchio account (se posso chiedere, come ti chiamavi? Magari mi torna in mente qualcosa XD), ed era un periodo in cui ero molto attiva sul sito, quindi chissà, forse non mi sto drogando del tutto XD Mentre leggevo mi sono riaffiorati alla mente i due protagonisti, di cui non ricordavo i dettagli, ma che comunque mi hanno lasciato subito un senso di familiarità. Quindi già questo ha contribuito a farmi leggere questa storia col sorriso sulle labbra, oltre al fatto che l'ho trovata molto tenera e per certi versi intima.
Mi piace il fatto che all'inizio tu abbia descritto Clelia e Riccardo come due anime solitarie, che hanno smesso di contare sugli altri. Ho percepito molto bene la solitudine di entrambi, che paradossalmente, però, li ha portati a essere aperti a nuove conoscenze, forse col pensiero che tanto non avevano niente da perdere in quanto a rapporti umani, e quindi tanto valeva buttarsi.
Fin da subito si dimostrano un po' acidelli l'uno con l'altra, eppure nessuno dei due sembra disturbato da questo fatto, un aspetto che ho trovato tenero perché mi ha dato l'idea che questi due fossero un po' anime gemelle, non necessariamente in senso romantico, ma un po' come se fossero due unicità in grado di incastrarsi alla perfezione. Per esempio, un dettaglio che mi ha fatto tanto sorridere è quando entrambi dichiarano di non sopportare i rispettivi nomignoli, eppure entrambi li usano ed entrambi li tollerano, ma ho come l'impressione che se a farlo fosse stato qualcun altro si sarebbero irritati, e pure tanto.
Piano piano la loro solitudine lascia però il passo a quella condivisione che deriva da un rapporto non forzato, che scorre senza intoppi, senza forzature - nessuno dei due ha obblighi nei confronti dell'altro, si incontrano se il destino lo vorrà, anche se chiaramente, col passare del tempo, entrambi sperano di incontrarsi per qualcosa di più di una casualità.
Penso che entrambi abbiano percepito la crescita così naturale e inaspettata di questo rapporto, un rapporto molto intimo e diretto, scoperchiato da qualunque sovrastruttura sociale, capace di parlare più al cuore che alla testa. E date queste premesse non potevano che ispirarsi nella loro arte ed essere l'uno la Musa dell'altro, dando a entrambi la possibilità di ritrovare quella passione perduta e che acquisisce una nuova prospettiva grazie al loro incontro.
E son proprio contenta che alla fine il loro rapporto riesca a fare quel passettino in avanti, anche se credo che in realtà ciò che li lega sia già molto più profondo di un bacio, come dicevo ho avuto proprio la sensazione che fossero anime gemelle.

Una storia che mi ha lasciato proprio col sorriso sulle labbra, le anime solitarie che si incontrano mi piacciono sempre tanto, quindi senza volere hai centrato proprio uno dei miei temi preferiti! E poi mi piace anche il messaggio di speranza che trasmetti, perché quante volte ci siamo ritrovati bloccati nella nostra ispirazione, pensando di non avere più niente da dire? E invece a volte basta solo cambiare aria, o persone, o luoghi per ritrovare quel guizzo di creatività per produrre ancora. A volte penso che sia un passaggio obbligato, d'altronde la mancanza di ispirazione può essere sinonimo di qualcosa che non ci soddisfa, quindi la si può vedere anche come uno stimolo a reinventarsi.

Concludo con i miei più sentiti complimenti, scrivi davvero bene <3

Alla prossima,
Simona

Recensore Master
11/03/22, ore 11:10

Ciao, mi presento sono Sunshine6.
È la prima volta che leggo un tuo racconto ed ho pensato di lasciarti una piccola recensione. Questa "one shot" è, secondo me, un piccolo gioiellino, molto delicato, dolce ed anche leggermente malinconica.
Mi piace molto le tematiche che hai trattato, con estrema dolcezza per altro: il sentirsi incompresi dal mondo, la solitudine e lo sconforto per aver perso la propria ispirazione.
Chiunque, nella vita, ha un qualcosa a cui si appoggia, il suo modo di comunicare con il mondo: può essere l'arte, nelle sue molteplici forme, o un amore, un lavoro, lo studio, la famiglia, un'amicizia o tanto altro. Ed a tutti sarà capitato, ad un certo punto, di perdersi, di non riuscire a trovare più sé stesso, nemmeno in quel qualcosa che più di tutti lo rappresenta.
Quella situazione di scoramento è destabilizzante. E lo è ancor di più se devi affrontare tutto da solo. Io trovo la solitudine un qualcosa di affascinante, una condizione umana da cui non si può prescindere; ed anzi anche una condizione, per certi versi, piacevole, perché tante volte si ha bisogno di restare da soli con sé stessi ed entrare in connessione con il proprio "io". Però, è anche vero che nessuno si salva realmente da solo, perché quando si è a terra c'è bisogno di un appiglio: può essere un luogo del cuore, un fiore, un libro o, se si è più fortunati, una persona.
Ed è un questa la storia di Riccardo e Clelia, due artisti con le anime "sole" che si incontrano all'ombra di un albero, e che con screzi e raccontandosi, scoprono sé stessi attraverso gli occhi dell'altro, migliorandosi e recuperando l'ispirazione. L'amore, per loro, è ciò che guarisce da tutte le ferite, riempie finalmente il vuoto e permette alla mente di tornare a creare. Siamo tutti un po' Clelia e Riccardo. E ti ringrazio per questo messaggio di speranza che hai lasciato con la tua storia: dalle difficoltà ci si rialza sempre, e se si è fortunati da poterlo fare in due è ancora più bello.
Ho visto che stai scrivendo anche un'altra storia - La ragazza dei gelsomini - sono andata a dare un'occhiata perché il tuo stile mi piace molto, e le prime impressioni mi sono state confermate. Mi è sembrata una storia originale, un po' diversa dalle altre e ho percepito quella stessa malinconia solo leggendo le prime righe. Al momento seguo già diverse storie e, per correttezza, voglio dare la priorità a ciò che ho iniziato. Però appena potrò andrò a leggere la tua storia.
Ti saluto e a presto.

Recensore Master
11/03/22, ore 01:29

Ciao,
scusa se passo così tardi per la dedica, ma questa storia mi è piaciuta molto e volevo lasciarti un commento.
Prima di tutto mi è piaciuta molto l'idea che ognuno dei due ragazzi considerasse l'albero (che per me è il terzo protagonista) come "il suo posto" e che in qualche modo sia stato proprio l'albero a decidere di farli incontrare.
I caratteri dei due protagonisti sono ben tratteggiati e il loro modo di interagire a tratti brusco e a tratti incuriosito e affettuoso è reso molto bene.
Mi è piaciuta l'idea che i due ragazzi apparentemente così diversi, in realtà stiano attraversando la stessa crisi e inconsapevolmente diventino l'uno la musa dell'altro aiutandosi un poco alla volta a superare sia la crisi artistica che la crisi personale scoprendosi pian piano più simili di quanto non pensassero. Alla fine il fatto di essere riusciti ad aprirsi l'uno con l'altro, fa si che non abbiamo più bisogno della barriera che avevano creato per proteggere la solitudine in cui si erano barricati, rappresentata dal taglio di capelli troppo lunghi per lui, troppo colorato per lei.
Mi sono piaciute molto anche tutte le descrizioni della natura, molto belle e vivide, è stato facile immaginare sia il luogo dell'incontro, che i suoni della natura, il soffiare leggero del vento o il calore del sole sul viso della ragazza.
Ho apprezzato molto anche il tuo stile corretto e pulito e allo stesso tempo poetico.
Hai scritto davvero una bella storia.
Complimenti 😊
AlbAM

Nuovo recensore
04/03/22, ore 16:54

Ti avevo già scritto per l'altra storia ma te lo ridico comunque, sono contenta che sei tornata a pubblicare le tue storie. Molto dolce la dedica che hai fatto con questo breve racconto alla mancanza di ispirazione, sicuramente è una cosa comune a chiunque si dedichi all'arte. Come sempre tutto ben scritto e scorrevole, il ritmo dei dialoghi è simpatico e incalzante.
Attendo lunedì per il capitolo della ragazza dei gelsomini.