Questa poesia mi ricorda molto il "Signorì" che Lady Moon ha da poco pubblicato in un'altra sezione di questo sito, per cui non starò qui a ripetere il commento.
Il tuo elemento catalizzatore sembra essere la sosta, magari su una panchina di un parco.
In tutta sincerità la tua poesia mi appare un tantino meno incisiva, meno immaginifica. "In una foto": distacca lievemente dalla vividezza della realtà, richiama più il mondo dei ricordi.
Forse è solo leggermente più ostica da leggere, per tutti quei richiami tetri: "anima triste e amareggiata", "spirito affranto".
Ma si sa, lo spleen è una condizione molto comune, peraltro molto poetica, delle anime troppo sensibili.

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